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La Pena di Morte

Claudio Brunetti

Created on October 10, 2024

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Transcript

dei delitti e delle pene

La Tortura e la Pena di Morte

Claudio Brunetti, Andrès Quinones, Riccordo Meroni, Antonino Pellitteri, Manuel Maione

Inizio

Il ruolo del sistema giudiziario duante l'Antico Regime

Rappresenta la complessità politica e sociale e mostrava il potere del sovrano

L'antico regime

La vita nell'Antico Regime

Da chi era amministrata la giustizia?

L'llluminismo

Il ruolo della torura

Il saggio di Cesare Beccaria, "Dei delitti e delle pene" (1764), ebbe un impatto profondo e controverso quando venne pubblicato.

+ info

le leggi e la costituzione

La tortura nell'epoca del Fascismo

La pena di morte oggi

La pena di morte nell'epoca del Fascismo

La tortura oggi

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

La prima tappa fondamentale verso l'abolizionismo a livello mondiale fu rappresentata senza dubbio dalla Dichiarazione Universale dei Diritti Umani:

  1. Uguaglianza e dignità
  2. Diritti civili e politici
  3. Diritti economici, sociali e culturali
  4. Libertà di movimento
  5. Responsabilità verso la comunità

Moratoria Universale della Pena di Morte

L'ultimo grande passo avutosi a livello internazionale verso l'abolizionismo risale al 10 dicembre 2007, data destinata a restare storica per l'approvazione, da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, della Moratoria Universale della Pena di Morte. Per quanto questa, trattandosi di una raccomandazione, non vincoli gli Stati Membri ad abolire la pena capitale, rappresenta comunque un notevole successo politico, giacché squalifica agli occhi del mondo intero i Paesi mantenitori.

i dati

RAPPORTO AMNESTY INTERNATIONAL

15%

74%

2023 → Esecuzioni incrementate del 31% → 1153 esecuzioni

ARABIA SAUDITA
IRAN

3%

8%

RESTANTI
NAZIONI UNITE

METODI DI ESECUZIONE

Table + text

31 Dicembre 2023

RELEVANT DATA

28%

72%

I primi sono i mantenitori, mentre i secondi sono abolizionisti

Grazie per l'attenzione!

Seguono le fonti

Hub Scuola - Articoli 13 e 27

Ministero della Giustizia - Ratifica ed esecuzione del Prot. n. 13 alla Convenzione sui diritti dell'uomo

Unifi - L'elaborazione del Codice Rocco tra principi autoritari e 'continuità istituzionale'

Enciclopedia Treccani - Pena di Morte

Federazione Italiana Diritti Umani - Moratoria Universale della Pena di Morte

Università di Padova - La Moratoria Universale della Pena di Morte

L'epoca del Fascismo

La tortura

Durante il Ventennio, la tortura non era regolamentata, ma era molto diffusa, soprattutto dagli uomini della Polizia di Stato. Veniva usata per punire e silenziare avversari politici, dissidenti e antifascisti. I luoghi in cui avvenivano maggiormente atti di tortura e sopruso vengono chiamate Ville Tristi. Ve ne sono esempi a Firenze, come quella di via Bolognese, e a Triste, in via Bellosguardo.

La Giustizia Penale e le Pene Corporali

Il corpo del condannato era un punto fondamentale delle pene, il quale veniva sottoposto a vere e proprie esecuzioni. Questi atti non erano solo finalizzati a punire i colpevoli, ma anche a dimostrare il potere della monarchia

Tortura e Confessione

Veniva utilizzata come strumento per estorcere confessioni o come parte integrante della pena stessa.

Giustizia Signorile e Regia

La giustizia era amministrata attraverso una rete di giurisdizioni, divise tra le corti signorili e quelle regie. Tuttavia, le pene e la tortura erano utilizzate sia dai signori che dalla corona.

L'Avvento dell'Illuminismo

Con l'avvento dell'Illuminismo, il quadro culturale iniziò a cambiare. si mise in discussione la legittimità della tortura e delle pene capitali.

Il Rifiuto della Tortura nella Prussia e nella Francia Rivoluzionaria

Furono i primi paesi ad andare contro questi metodi.

Oggi

La tortura

Il divieto di tortura viene sancito fin dal 1948 con l'articolo 13 della Costituzione: “La libertà personale è inviolabile. [...] È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.”. Il divieto comprende tutte le violazioni della libertà personale non regolamentate, il divieto di tortura è implicito. Nel 2017, la legge n. 110 istituì ufficialmente il reato di tortura, definita come atto causante "acute sofferenze fisiche o un verificabile trauma psichico".

La tortura e le sue funzionalità

Simbolo del Potere Sovrano

Essa aveva una duplice funzionalità: estorcere confessioni e punire.

Le esecuzioni pubbliche erano momenti in cui il potere del sovrano si manifestava in modo diretto e visibile. Ogni punizione doveva essere proporzionata al delitto commesso

La tortura come Rituale di Verità

Durante il processo penale, la tortura veniva considerata un mezzo per estorcere la verità. La confessione estorta sotto tortura era ritenuta valida. In molti casi, la sofferenza veniva prolungata per garantire che la colpevolezza fosse visibile agli occhi della comunità.

L'Epoca del Fascismo

La pena di morte

La pena di morte era prevista e regolarmente applicata durante il regime fascista. La legge che la implementava era il codice Rocco, che deve il nome all'allora Ministro della Giustizia Alfredo Rocco. Il codice entrò in VIgore nel 1930, veniva usato come strumento di repressione e di mantenimento dell'ordine pubblico, ma la pena di morte fu applicata maggiormente nella Repubblica Sociale Italiana, tra il 1943 e il 1945.

Oggi

La pena di morte

L'articolo 27 della Costituzione del 1948 stabilisce che "Non è amessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra.”. Viene, anche, specificato lo scopo della pena, che deve "tendere alla rieducazione del condannato". Dal 1948 la pena di morte non fu mai applicata in Italia, ma fa definitivamente rimossa dal codice penale militare nel 1994.e dalla Costituzione nel 2008. Nel 2007 fu ratificato il Protocollo n. 13 della Convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Ma qual é stata la reazione del contesto?

  • Accoglienza positiva tra i filosofi illuministi.
  • Critiche da parte delle autorità religiose e statali.
  • Influenza pratica limitata, ma duratura.