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Il cavaliere inesistente

Renata Melzi

Created on October 10, 2024

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Transcript

Il Cavaliere Inesistente

Ricerca dell'identità Agilulfo

Agilulfo, ne Il cavaliere inesistente di Italo Calvino, incarna il tema della ricerca dell'identità. Agilulfo, a differenza dei suoi compagni, è un cavaliere perfetto sotto ogni aspetto, rispettoso del codice cavalleresco e impeccabile nelle sue azioni, anche se lo contraddistingue una caratteristica paradossale: non esiste. Dentro la sua armatura non c’è carne ma solo un vuoto che determina la sua natura razionale, ma anche inumana, a differenza del suo aiutante Gurdulù.Agilulfo vive nell'ansia di dimostrare continuamente la propria esistenza tramite le sue azioni, in quanto è consapevole che, senza un riconoscimento esterno, la sua identità svanirebbe nel nulla. Il suo viaggio diventa quindi una metafora dell'essere umano che, nella società, cerca di definire e affermare se stesso.

Dal punto di vista caratteriale, Agilulfo è rigido e inflessibile, completamente devoto al dovere e alla disciplina. La sua precisione e il suo senso di giustizia lo rendono una figura quasi meccanica, incapace di esprimere emozioni o desideri personali. Infatti non riesce a cogliere le emozioni che Bradamante prova per lui. Tuttavia, proprio questa freddezza lo rende un personaggio affascinante: dietro la sua apparente perfezione si cela un profondo senso di vuoto. Il contrasto tra la sua impeccabile competenza e la sua mancanza di umanità lo rende un simbolo dell'alienazione, sottolineando quanto sia fragile l'identità quando non si fonda su qualcosa di autentico e spontaneo.

L'amore Rambaldo

All'inizio del libro il giovane rambaldo si ritrova a combattere contro i mori con lo scopo vendicare la morte di suo padre. Arrivato al campo incontra il cavaliere Agilulfo, il quale insieme alla figura di bradamante saranno presenze fondamentali per la sua trasformazione da ragazzo a uomo. Quest'ultima fase coincide con lui che, ricevuta in dono dal cavaliere inesistente, indossa la sua armatura.

Abbiamo deciso di collegare il tema dell'amore a Rambaldo perché, una volta incontrata Bradamante decide di seguirla dovunque lei vada. Il suo è un amore all'inizio impossibile poiché la giovane è innamorata del cavaliere inesistente, ma che grazie alla sua ostinazione riesce infine a realizzare.

La caparbietà Bradamante

In questo romanzo il tema della caparbietà è presente in più personaggi e si manifesta in diverse forme, legandosi spesso alla volontà di perseguire un ideale o un obiettivo nonostante le difficoltà, le contraddizioni o l’assurdità della situazione. La caparbietà di Bradamante emerge chiaramente nella sua ossessione per Agilulfo, il cavaliere inesistente e nel desiderio di volerlo conquistare La caparbietà è anche evidente nel modo in cui affronta il mondo cavalleresco. Non accetta passivamente il ruolo che la società vorrebbe imporle come donna, ma combatte attivamente per la sua affermazione e la sua indipendenza.

Bradamante è una guerriera forte e determinata e rappresenta un esempio di donna indipendente e caparbia Bradamante si distingue per la sua abilità in battaglia e il suo coraggio, dimostrando di essere alla pari, se non superiore, a molti uomini. In un mondo dominato dai cavalieri e dai codici d’onore maschili, lei rivendica il suo diritto di combattere, di amare e di scegliere il proprio destino.

L'stinto Gurdulù

Gurdulù è uno dei personaggi più singolari de "Il cavaliere inesistente" di Italo Calvino. Egli rappresenta una figura fortemente simbolica, opposta ad Agilulfo, privo di identità e di consapevolezza di sé. Gurdulù viene introdotto nel romanzo quando il cavaliere Agilulfo lo sceglie come suo scudiero, scena in cui scopriamo la sua vera natura, cioè quella di un uomo che non distingue sé stesso dagli oggetti o dagli animali. In seguito Gurdulù accompagnerà Agilulfo durante diverse tappe della sua avventura, generando con gli altri personaggi del romanzo situazioni comiche o paradossali.

Gurdulù incarna l’istinto puro: vive senza consapevolezza di sé, guidato solo dagli impulsi. Ogni sua azione è una reazione immediata all’ambiente, senza distinguere tra sé e ciò che lo circonda. Imita tutto ciò che vede, perdendo così identità e adattandosi a oggetti, animali o persone. Diverso da Agilulfo, cavaliere disciplinato e ossessionato dal dovere, Gurdulù non segue regole o ruoli; si lascia trasportare dai suoi istinti. Rappresenta la natura primitiva dell’uomo, priva di controllo. La sua follia è anche simbolo di libertà e creatività, aspetti che Agilulfo non può sperimentare.