Sequenza Didattica Storia

L'EUROPA DELL'EST E LA RECONQUISTA IN SPAGNA

FRANCESCA ADABBO 3C

Start

L'EUROPA DELL'EST

L'Europa dell'Est è una regione storicamente caratterizzata da una complessa interazione tra diverse popolazioni, etnie e poteri politici. Questa molteplicità di popoli si è formata attraverso un lungo processo di migrazioni, invasioni, influenze culturali e divisioni politiche che ha reso la regione un vero e proprio crogiolo di culture. Per capire perché si siano formati vari popoli nell'Europa dell'Est, è necessario analizzare una serie di fattori storici, geografici e politici.

Let's continue!

LINEA DEL TEMPO

VII DC

1000DC

2000AC

FORMAZIONE DI STATI MEDIEVALI SLAVI

FONDAZIONE DEL REGNO D'UNGHERIA

MIGRAZIONI DELLE TRIBU' INDOEUROPEE

1024dc

882dc

IV-VI DC

NASCITA DEL REGNO DI POLINIA

MIGRAZIANI BARBARICHE E IVASIONE DEGLI UNNI

NASCITA DEL REGNO DI RUSSIA

Review

LA FRAMMENTAZIONE RELIGIOSA E POLITICA DELLA PENISOLA IBERICA

• La frammentazione religiosa e politica della penisola iberica durante il Medioevo è strettamente collegata alle dinamiche di convivenza e conflitto tra cristiani e musulmani, e alle lotte tra i vari regni cristiani. Questa complessità è il risultato di una lunga serie di eventi storici che hanno modellato l'identità culturale e politica della regione.

IL CALIFFATO DI CORDOVA

Il Califfato di Cordova (929-1031) fu un potente stato musulmano situato nella parte meridionale della penisola iberica, con Cordova come capitale. Fu una delle entità politiche più avanzate e influenti del mondo islamico e medievale europeo, lasciando un'impronta significativa sulla storia della Spagna.

ORIGINI E FORMAZIONE

Il califfato nacque dall'evoluzione dell'Emirato di Cordova, fondato nel 756 da ʿAbd al-Rahmān I, un membro sopravvissuto della dinastia omayyade, che si rifugiò in al-Andalus dopo il crollo del Califfato omayyade di Damasco. L'emirato mantenne una parziale indipendenza dal califfato abbaside con sede a Baghdad, ma fu solo nel 929 che ʿAbd al-Rahmān III si proclamò califfo, rompendo ogni legame formale con gli Abbasidi e dichiarando l'indipendenza totale. Questo segnò la nascita del Califfato di Cordova, il cui scopo era rafforzare l'autorità musulmana e opporsi ai regni cristiani del nord, oltre a resistere alle pressioni interne di fazioni ribelli.

Let's continue!

DECLINO E FRAMMENTAZIONE

Dopo la morte di al-Hakam II, il califfato entrò in un periodo di crisi politica e divisioni interne. Nel 1031, il califfato fu definitivamente sciolto e diviso in una serie di piccoli regni chiamati Taifa, segnando la fine dell'unità politica musulmana nella penisola iberica e facilitando l'avanzata della Reconquista da parte dei regni cristiani del nord.

Let's continue!

LA RECONQUISTA SPAGNOLA

• Quando si parla di reconquista ci si riferisce alla progressiva espansione dei regni cristiani del nord della penisola iberica nei territori del califfato islamico di al-Andalus. Un processo durato molti secoli, dal IX al XII.

Considerata dal punto di vista dell’Europa cristiana, la costituzione del califfato islamico nella penisola iberica può essere annoverata fra le invasioni subite dall’Europa nel corso del Medioevo. In questa prospettiva, dunque, i regni cristiani che hanno progressivamente conquistato il territorio del califfato fra il IX e il XII secolo, lo hanno ri-conquistato, riportandolo nell’alveo della cristianità. Da un altro punto di vista, è possibile considerare la reconquista spagnola come ulteriore espansione dei regni cristiani nella penisola iberica e come progressiva sottrazione di territori ai musulmani, fino alla cacciata definitiva e violenta della fine del XV secolo.

LA RECONQUISTA SPAGNOLA

La reconquista può essere considerata come un capitolo di un insieme di processi più vasti:

le crociate, iniziate alla fine dell’XI secolo.

la riorganizzazione delle monarchie europee e della feudalità nel corso dell’XI e XII secolo;

il secolare conflitto fra Cristianità e Islam;

I regni cristiani del nord fra IX e X secolo

Fra il IX e il X secolo l’offensiva di questi piccoli regni contro il califfato si limitò a rapide incursioni all’interno dei suoi confini e al ripopolamento di zone scarsamente abitate. I protagonisti di questa prima fase sono i populatores (i coloni) e i soldati che li seguivano per difenderne gli insediamenti. In diversi casi erano gli stessi coloni ad armarsi e perciò sono ricordati col nome di caballeros villanos. Sempre in questa prima fase, furono costruiti castelli e fortificazioni a difesa degli insediamenti. Da questo paesaggio fortificato avrebbe poi preso il nome la Castiglia (terra dei castelli), una contea del nord che sarebbe stata una delle protagoniste principali della reconquista nell’XI secolo.

Let's continue!

DOCUMENTO"DALLA POPULATIO ALLA RECONQUISTA:L'ESPANSIONE DEI REGNI CRISTIANI NELLA PENISOLA IBERICA

• Il documento di Alessandro Vanoli offre una visione dettagliata e sfumata dell'espansione dei regni cristiani nella penisola iberica durante i secoli della Reconquista. Uno degli aspetti chiave del processo di espansione cristiana, secondo Vanoli, è il concetto di populatio, termine che indica non solo la colonizzazione di territori di frontiera, ma anche la sistemazione di nuove popolazioni e l'organizzazione sociale ed economica di queste aree.
• "SPAZIO CRISTIANO=SPAZIO DIVISO"

"Populatio patriae et restauratio ecclesiae"

condottiero musulmano al-Mansur nel 997 contro Santiago di Compostela, che vide la partecipazione di nobili cristiani

Crisi del califfato e consolidamento dei regni cristiani (XI secolo)

All’inizio dell’XI secolo il califfato si sgretolò in numerose signorie territoriali: emirati, feudi berberi e principati. L’indebolimento del governo islamico e la fine dell’unità politica concorsero a far riprendere vigore ai progetti espansionistici dei regni cristiani. Con la crisi del califfato la reconquista entrò in una nuova fase. Nell’XI secolo si formarono la Castiglia e l’Aragona, che assunsero poi la guida della reconquista.Nel corso dell’XI secolo la strategia dei sovrani cristiani cambiò. Pur continuando a configurarsi soprattutto come opera di conquista e colonizzazione, la reconquista assunse anche i caratteri di una guerra politica e religiosa. Agli eserciti spagnoli si unirono nell’impresa contingenti di cavalieri normanni e franchi. Un sostegno esplicito alla reconquista venne anche dal papato, nella persona di Alessandro II che nel 1064 emanò una bolla in cui assicurava la piena remissione dei peccati a chiunque avesse partecipato alla lotta contro i mori.

Let's continue!

VITTORIE DECISIVE

La prima vittoria decisiva per i cristiani fu la conquista di Toledo nel 1085, guidata da Alfonso VI, re di Castiglia e León. Nel 1086, la dinasta berbera degli Almoravidi riunì il califfato e mantenne il potere fino alla metà del XII secolo, quando fu destituita dagli Almohadi, un’altra dinastia dell’Africa settentrionale. Sotto la guida dei califfi Almohadi la Spagna musulmana riuscì a contrastare in modo efficace l’avanzata dei regni cristiani. La battaglia che segnò le sorti della reconquista, determinando la definitiva vittoria dei cristiani, si combatté a Las Navas de Tolosa, vicino a Cordova, nel 1212. Lì Alfonso VIII di Castiglia riunì un immenso e costoso esercito che sconfisse quello del califfato almohade.

CONCLUSIONE GUERRA

Nel 1492 – lo stesso anno in cui Colombo arrivò in America – dopo alcuni anni di guerra, i Castigliani e gli Aragonesi conquistarono anche l’ultimo baluardo della Spagna islamica, il sultanato di Granada. Il 1492, dunque, è la data “ufficiale” di conclusione della reconquista.

Migrazioni delle tribù indoeuropee

Le origini di molte popolazioni dell'Europa orientale risalgono alle grandi migrazioni delle tribù indoeuropee che, intorno al 2000 a.C., iniziarono a spostarsi dalle steppe dell'Asia centrale verso l'Europa. Queste tribù, che comprendevano antenati di slavi, germani, celti e altri popoli, si insediarono in varie parti d'Europa, e la geografia complessa della regione — fatta di vaste pianure, fiumi e montagne — contribuì a una frammentazione culturale. Nel corso dei secoli, queste tribù svilupparono culture e identità distinte in base al territorio occupato e alle influenze locali.

POLONIA

Il Regno di Polonia nacque ufficialmente nel 1024,quando Boleslao I il Coraggioso fu incoronato re. Le radici del regno risalgono però al X secolo con il duca Miecislao I (Mieszko I), che unificò le tribù slave e si convertì al cristianesimo nel 966, stabilendo la Polonia come stato cristiano e consolidando i suoi rapporti con l'Europa occidentale. Boleslao I continuò l'opera di espansione e rafforzamento del territorio, creando così le basi per il primo regno polacco indipendente.

SLAVI

SI DIVISERO IN 3 GRUPPI

SLAVI OCCIDENTALI:polacchi, cechu e slovacchislavi orientali:russi, bielorussi, ucraini slavi meridionali.serbi, croati, sloveni, bulgari cristanizzazione: tra IX E X SEc. Mentre gli slavi occidentali abbracciarono il cristianesimo latino sotto l'influenza del Sacro Romano Impero, i popoli slavi orientali e meridionali adottarono il cristianesimo ortodosso sotto l'influenza dell'Impero Bizantino

UNGHERIA

Un altro elemento di frammentazione fu l'invasione dei Magiari (gli antenati degli Ungheresi) nel IX secolo. Originari delle steppe dell'Asia, i Magiari si stabilirono nella pianura pannonica, dove fondarono il Regno d'Ungheria nel 1000. Questo nuovo regno rappresentava una differenza significativa nella regione, in quanto i Magiari non appartenevano al ceppo slavo, ma avevano una lingua e una cultura distinte di origine uralica. La creazione del Regno d'Ungheria divenne un fattore politico rilevante nella regione per secoli.

REGNO DI RUSSIA

Nella pianuRA RUSSa, tra i fiumi Dnepr e Volga, a partire dal IX secolo si estese la dominazione vichinga dei variaghi svedesi (termine forse derivato da varan, «mercanzia»). Si trattava di popolazioni di guerrieri e mercanti che avevano costituito delle signorie nel territorio slavo, caratterizzato fino a quel momento da un'economia agricolaRustrata. Sotto la guida del leggendario principe Rjurik, i variaghi unificarono la Russia settentrionale, costituendo il Principato di Novgorod (850 ca), e successivamente occuparono anche Kiev. L'unificazione del Nord (Principato di Novgorod) con il Sud (Principato di Kiev) a opera di Oleg il Saggio (882) portò alla formazione del Regno unitario di Rus' (termine, quest'ultimo, con cui le popolazioni stanziali indicavano i variaghi, dall'antico russo che significa «fulvo»). Il Regno russo, che adottò la lingua slava, si aprì però all'influenza della civiltà bizantina, dal punto di vista sia commerciale sia religioso. Il processo di cristianizzazione della Russia si avviò con Vladimiro I il Santo (956-1015), che si fece battezzare e sposò la principessa greca Anna, sorella dell'imperatore di Bisanzio Basilio II.

Migrazioni barbariche e invasione degli Unni

Nel periodo tardo antico, tra il IV e il VI secolo d.C., l'Europa orientale fu scossa da massicce ondate migratorie conosciute come le "migrazioni barbariche". Popoli germanici come i Goti e i Vandali si spostarono verso l'Europa occidentale, mentre nuove tribù nomadi, come gli Unni, si spinsero verso ovest dalla steppa eurasiatica. La pressione degli Unni provocò un effetto a catena che spinse molte altre popolazioni a cercare nuove terre. Gli Slavi, per esempio, si insediarono in gran parte dell'Europa centrale e orientale durante questa fase, dando origine a molte delle moderne popolazioni slave.