lucrezio

San Girolamo e la 'Cronoca'

La struttura

Il De Rerum Natura

La vita

Cicerone e Lucrezio

Il quadrifarmaco

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L'amicizia con Memmio

Un poema didascalico sull'epicureismo

Tito Lucrezio Caro

La mortalità dell'anima

Epicuro

La dottrina epiurea

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La dottrina epicurea

La storia dell'umanità

La concezione dell'amore

La fisica epicurea

San Girolamo, nella sua opera 'Cronaca', da alcune informazioni su Lucrezio

Condizione sociale sconosciuta

Secondo la testimonianza di San Girolamo, Lucrezio, impazzito per un filtro d'amore, sarebbe morto suicida

Nato forse nel 94/93 a.C

Gli storici suppongono che Lucrezio sia morto prima del 54 a.C

Le informazioni riportate da San Girolamo nella sua opera sono considerate, oggi, poco attendibili

Epicuro è il fondatore dell'epicureismo e visse tra i 341 e il 270 a.C

Avvia una delle principali scuole filosofiche dove insegnava la ricerca della felicità a partire dallo studio delle leggi naturali

Le leggi naturali consentono all'uomo di liberarsi dalle paure generate dall'ignoranza e distinguere il bene e il male

alla fisica

Il De rerum natura è un poema didascalico di oltre 700 esametri e si compone di 6 libri divisi in tre diadi. Le tre diadi sono dedicate rispettivamente:

alla antropologia

alla cosmologia

Lucrezio giustifica la forma poetica paragonandola al miele con cui si cosparge l'orlo del bicchiere quando bisogna assumere una medicina particolarmente amara

la poesia permette agli uomini di somministrare 'quella medicina', ovvero l'epicureismo, definita 'quadri farmaco', che cura i quattro mali dello spirito:

la paura degli dei

il dolore

la paura della morte

la mancanza del piacere

A Epicuro va il merito di aver rivelato che l'angoscia degli uomini deriva dalle tenebre dell'ignoranza, placata solo dalla luce della conoscenza

Lucrezio sottolinea quanto sia difficile il suo compito di esporre la dottrina, ma dichiara di voler affrontare volientieri tale fatica

La fisica epicurea svela la struttura e l'origine della realtà. Epicuro introduce il concetto di 'parènklisis', che Lucrezio traduce in 'clinamen' ovvero declinazione.

Il movimento degli atomi avviene in linea retta e dall'alto verso lil basso, ma possono subire delle deviazioni: non seguono leggi fisse e per questo gli atomi si aggregano e formano la materia.

Lucrezio riconosce all'uomo il libero arbitrio, ovvero la libertà di compiere delle celte senza dover rispettare, alcuna volontà o previsione superiore .

L'anima è composta di atomi e non può esistere senza il corpo, di conseguenza essa è mortale

Questo concetto è connesso all' 'ataraxia', ovvero l'assenza di ogni turbamento. L'epicureismo ha come tema la ricerca della felicità, identificato nel piacere (inteso come la soddisfazione dei propri bisogni )