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Catullo

Sebastian Tomasicchio

Created on October 7, 2024

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Transcript

LA POESIA NEOTERICA E CATULLO

Indice degli argomenti

poesia neoterica

Catullo

Carme scelto

La rivoluzione neoterica

Nel I secolo a.C. fu importata dalla Grecia ellenistica la poesia leggera, che trattava di argomenti di intonazione personale e/o presentava miti poco noti. Si trattava di una poesia con una grande se non estrema ricercatezza linguistica che sperimentava nuove forme metriche. Il programma che se ne ricava è quello di Callimaco:- brevità - erudizione mitologica -lungo labor limae

Si diffuse grazie ad un gruppo di poeti spregiativamente definiti da Cicerone come poetae novi (in greco neoteroi), e grazie a questa definizione che parliamo di neoterismo e poeti neoterici. La prima figura che incontriamo è Valerio Catone, che sembra aver avuto un ruolo di maestro per un gruppo di poeti nati tutti negli anni ottanta. Le figure di maggiore spiccco furono Catullo e i suoi amici Licinio Calvo e Elvio Cinna.

Con questo tipo di poesia assunse una particolare importanza la sfera personale (sentimenti e passioni) dei poeti. Questa sfera si svolse in una dimensione ridotta ad un gruppo, dove le poesie erano dedicate ai piccoli avvenimenti (per esempio gli amori di un amico o un regalo). Per gli amici o comuni nemici invece si usava un timbro molto scherzoso, detto nuga (scherzetto/poesiola), usato per bersagliare questi ultimi. Accanto alle nugae vi era la poesia di argomento mitologico, tipica del poeta Euforione di Calcide. Questi poeti venivano denominati sprezzamente da Ciceroni cantores Euforionis. Questo tema fu usato da Catullo nei suoi carmina docta.

Catullo: vita e opere

Catullo, nonostante parli molto della sua vita spirituale e non nei suoi versi, non fornisce notizie specifiche sulla sua vita. Si sa che nacque a Verona nell'84 (ai tempi provincia della Gallia Cisalpina) da una famiglia di condizione agiata, che possedeva una villa nei pressi del lago di Garda (Sirmione). Catullo si trasferì successivamente a Roma, dove entrò subito nell'ambiente cittadino, conoscendo importanti personalità politiche. Risaltò la sua cerchia di amici poeti e in alcune poesie fece riferimenti a celebri intellettuali come Asinio Pollione e Cornelio Nepote. Ebbe inoltre cattivi rapporti con Cicerone. Nelle sue opere però parlò principalmente della relazione con Lesbia, uno pseudonimo che grazie allo storico Apuleio riconduciamo a Clodia, sorella del tribuno Clodio, nemico di Cicerone. Un evento che segnò la vita di Catullo fu durante la spedizione in Bitinia nel 56-57 a.C., dove visitò la tomba del fratello nella Troade (gli dedicò il carme 101) Morì poi nel 54 a.C. La sua vita fu descritta come breve e intensa.

Il Liber catulliano

Esso si presenta come una raccolta divisa in 3 sezioni in cui la suddivisione è basata solo su un criterio formale, non alla distribuzione di temi che sono invece sparsi tra polimetri ed epigrammi. Fanno eccezione solo i carmina docta che hanno il tema del mito in comune.- carmi 1-60: polimetri (argomenti leggeri) - carmi 61-68: carmina docta (predomina l'esametro o il distico elegiaco) - carmi 69-116: epigrammi in distici elegiaci Questa distinzione inoltre non risale al loro autore. Catullo infatti dedica il suo liber (o libellus) a Cornelio Nepote, si ipotizza quindi abbia dedicato solo una raccolta limitata di componimenti in quel liber per poi pubblicarne altri separatamente. Si immagina quindi sia stato qualcun altro a suddividere le sue opere nella forma in cui ci sono arrivate.

I temi

- L'amore per lesbia - Il tema della fides - Amore e odio - Altre relazioni amorose - La fides nell'amicizia

Bisogna resistere

Il poeta dimostra spesso gelosia nei confronti della donna che invece è particolarmente incline ad avere più amanti, Catullo infatti proclama di attenersi sempre ai valori della fides (definito da lui patto che sancisce amore eterno) che è un patto privato, infranto costantemente da Lesbia che si macchia di ingiustizie nei confronti dell'amante fedele.

Un quarto dei componimenti di Catullo è dedicato a Lesbia, uno pseudonimo che rimanda a Saffo, poetessa di Lesbo celebre per i versi d'amore. La successione della relazione non dipende dall'ordine dei carmi, e non si può ricostruire l'esatta frequenza, o si sfocierebbe in un diario. Le opere di Catullo tengono una tensione emotiva costante, e subentrano vari elementi presenti nella poesia amorosa greca, come il giuramento d'amore tradito o aspetti innovativi. Catullo si concentra sugli aspetti in cui è tormentato e per cui non riesce ad avere una relazione stabile con la donna, con cui aspira ad avere un legame quasi coniugale.

Nelle sue poesie Catullo associa il tema dell'amore a quello dell'amicizia in vari carmi. Dedica anche più carmi ad alcuni suoi amici, che suggeriscono una particolare intimità (per esempio a Licinio Calvo). Nel caso di altre amicizie vediamo affiorare rimostranze per comportamenti scorretti in cui viene meno la lealtà. Catullo infatti presuppone, come nell'amore così nell'amicizia, il tema della lealtà, ed elenca quali sono le regole che infrangono i comportamenti scorretti. Un esempio potrebbe essere il rimprovero al suo amico Alfeno nel carme 30 per averlo dimenticato e minacciando ripercussioni volute dagli dei.

Lo squilibrio di atteggiamenti all'interno della coppia provoca uno squilibrio di sentimenti totalmente opposti fra di loro. Nel carme 85 infatti oscilla tra la gioia per i momenti felici e la disperazione per i tradimenti.

Catullo però, non scrisse carmi amorosi rivolti solamente alla donna Lesbia, ma troviamo altri componimenti che oltre ad altre donne sono dedicati anche ad un uomo, Giovenzio. In essi troviamo un amore meno appassionato ma allo stesso tempo appare il tema della gelosia, dei rifiuti, della richiesta di baci, dei tradimenti.