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IndICE

  • Eroina
  • Marijuana
  • Crack
  • Fentanyl
  • Cocaina
  • Codeina
  • Hashish

DROGHE

NEL FANTASTICO MONDO DELLE

MARIJUANA

NON ESISTE OVERDOSE DA CANNABIS

C21 H30 O2
  • MODULAZIONE DEL DOLORE
  • RILASSAMENTO MUSCOLARE
  • OCCHI ROSSI
  • BRACHICARDIA/TACHICARDIA
  • FAME CHIMICA
  • CONCENTRAZIONE
  • RIFLESSI

CBD

THC

THCA + CALORE

COME FUNZIONA?

HASHISH

cosa cambia tra erba e fumo?

Hashish: L’hashish consiste primariamente nella resina prodotta dalle infiorescenze, sebbene anche altre parti dei fiori e delle foglie potrebbero essere incluse nella sua produzione.Marijuana: La marijuana consiste nelle foglie seccate all’aria, nei fiori e parte del gambo.Quando si fuma il livello di THC nel sangue raggiunge il suo picco nel giro di 15-20 minuti. Il massimo “high” si ottiene in circa 15-30 minuti. Successivamente il periodo di euforia decresce lentamente per un periodo di 3-4 ore, nonostante il livello di THC diminuisca molto più rapidamente. Generalmente, alla cessazione dell’effetto interviene un grande desiderio di assunzione di cibo altamente calorico.Dopo il periodo iniziale di intossicazione, i livelli di THC diminuiscono rapidamente in circa 1 ora ad un livello basso, a causa dell’elevata solubilità del THC nei grassi dell’organismo, che persiste per giorni. Il metabolismo del THC è abbastanza lento; generalmente si considera un’emivita di eliminazione di circa 30 giorni.

COCAINA

COME FUNZIONA?

PRINCIPIO ATTIVO: COCAINA tra 0,5% e 2,5% nelle foglie ---> non pericolose, masticate per aumentare resistenza alla fatica e alla fame; >50% nel prodotto finale estrattoEFFETTI:+ DOPAMINA, + SEROTONINA, + NORADRENALINA = FELICITA', AUTOSTIMA, FRENESIANELL'IMMEDIATO: AUMENTO TEMPERATURA, TACHICARDIA, MIDIRASI (pupille dilatate) COCAINA + ALCOOL = COCAETILENE (reazione chimica nel nostro corpo) --> aumento piacere + aumento durata DIPENDENZA: dopo un eccessivo uso porta a: PROBLEMI AL FEGATO, PARANOIA (PARASITOSI DELIRANTI), AUTOLESIONISMO, ICHTUS E INFARTOCOL TEMPO SI ABITUA IL NOSTRO CORPO AGLI EFFETTI DELLA SOSTANZA E SI NECESSITA DI UNA QUANTITA' SEMPRE MAGGIORE PER RISULTARNE APPAGATI ---> OVERDOSE

CRACK

cos' è il crack?

COCAINA + BICARBONATO + CALORE = CRACKCreato in America negli 80' per permettere ai cocainomani di farsi fumando invece di sniffare (dopo danneggiamenti della mucosa) EFFETTI DA USO PROLUNGATO: schizofrenia, paranoia, aggressività, deliri, allucinazioni

Codeina

Cos'e' la lean?

IIl principio attivo è l'omonima Codeina, un oppiaceo derivante dal papavero da oppio, infatti il nome deriva dal greco "kodea" (testa di papavero).La scoperta della codeina è stata fondamentale per la medicina, essa è presente in moltissimi farmaci, tanto da essere stata inserita nella lista dei farmaci fondamentali dell'organizzazione mondiale della sanità.COME FUNZIONA?iIl purple drunk viene solitamente assunto sotto forma di sciroppo insieme a bevande gassate che ne migliorano il sapore già dolce, viene ingerito e nel momento in cui viene filtrato dal fegato, il 10% della sostanza assunta si tramuta in morfina, dando così gli effetti tipici di rilassamento, senso di distaccamento dal proprio corpo e abbassamento della percezione del dolore.EFFETTI COLLATERALI:Un'eccessiva assunzione di questo sciroppo può portare a disfunzioni respiratorie e in casi più estremi alla morte.

EROINA

COS'e' l'eroina?

L’oppio grezzo (fa parte della famiglia degli oppiacei), è il lattice essiccato che si estrae dalle capsule dei semi del Papaver somniferum o Papaver setigerum. Le droghe più conosciute preparate a partire dall’oppio sono eroina e morfina.La “qualità” dell’eroina venduta al mercato illecito varia enormemente, in particolare relativamente al grado di “purezza”, e generalmente la si ritrova in una composizione che varia dal 20 al 50%.50-250 mg sono disciolti in una soluzione acquosa di acido citrico o ascorbico ed iniettati endovena. Può essere assunta o con sigarette trattate o tramite il riscaldamento della polvere di eroina su una superficie di metallo e la successiva inalazione dei fumi.L’organismo umano è capace di produrre autonomamente delle sostanze oppioidi endogene dette endorfine, sostanze chimicamente simili ai derivati dell’oppio che hanno effetti inibenti e depressori sul Sistema Nervoso Centrale. La morfina e l’eroina agiscono sul SNC con meccanismi molto simili a quelli delle endorfine, producendo effetti fisiologici qualitativamente simili ma molto più potenti.Effetti:Riduzione complessiva della funzione respiratoria; rallentamento psico-motorio e riduzione del coordinamento muscolare. L’azione inibitoria sul sistema di regolazione delle endorfine, spiega l’effetto di anestesia emotiva, di indifferenza verso il mondo, di distacco percettivo. Dopo un primo intenso momento di piacere, il cosiddetto flash, segue uno stato di appagamento, di rallentamento del pensiero, dei gesti e comportamenti sino alla sonnolenza.Effetti collaterali:Malattie infettive (l’assunzione per via endovenosa se praticata con lo scambio di siringhe espone a malattie infettive quali: epatiti B e C, AIDS), forte dipendenza in poco tempo, sindromi d'astinenza, morte per overdose

FENTANYL

COS'E' IL FENTANYL?

Il Fentanyl è un oppiode sintetico usato in medicina come antidolorifico, è estremamente potente: 50 volte più forte dell'eroina, 100 più della morfina. I suoi effetti sono così potenti da far sembrare i consumatori di questo farmaco veri e propri zombie.L'america sta affrontando un'epidemia dovuta al fentanyl, un dato impressionante testimonia che nel 2021 il 90% delle vittime su 880.000 casi di overdose mortali in USA sono state dovute a questo farmaco. Le strade delle strade americane sono sempre più invase dagli zombie.Un esempio di questa invasione è il quartiere di Kensington, a Philadelphia, che è stata ribattezzata per questo motivo con il nome di "Zombieland".

L'Alcol e i suoi effetti

"L'unico modo per liberarsi dalla depressione cosmica è essere ubriachi"-Arthur Schopenhauer

BEvande alcoliche

Una bevanda alcolica è qualsiasi bevanda contenente alcol etilico (anche detto etanolo). Formula di struttura CH3CH2OH. L'etanolo ha molteplici effetti sull'organismo umano, di natura: • energetica; • farmacologica, di ampio spettro: ha sia funzione diretta su recettori determinati, sia azione aspecifica, in particolar modo destabilizzando le membrane cellulari; • tossica, a livello epatico, pancreatico e cerebrale, ma non solo; • di dipendenza, sviluppando diversi disturbi psichici: demenza, psicosi, disturbi dell'umore, d'ansia, disfunzione sessuale, disturbi del sonno.

Alcolismo

L’alcolismo, definito nel DSM-5 come “uso problematico di alcol”, è una malattia cronica, recidivante e potenzialmente mortale. E’ un disturbo caratterizzato dall’incapacità, da parte del bevitore, di astenersi dal consumare alcolici. Chi soffre di alcolismo infatti ha perso il controllo sulla sua abitudine al bere, sviluppando tolleranza, astinenza e dipendenza. L’alcolista tende infatti a bere frequentemente, bere grandi quantità di alcolici, perdendo la possibilità di bere in maniera moderata.

Per poter fare diagnosi di alcolismo, secondo il DSM-5, è necessario che il soggetto soffra di almeno 2 dei seguenti sintomi per un periodo di almeno 12 mesi: • assunzione di alcol in quantità superiori o per periodi più lunghi rispetto alle intenzioni del soggetto. • desiderio costante di assumere alcolici o fallimenti nel tentativo di ridurre l’assunzione di alcol. • gran parte del tempo della giornata è impiegato nel bere, nel recuperare alcolici o nel gestire i sintomi da intossicazione (effetti post-sbornia). • il soggetto sente un impellente e incontrollabile bisogno di bere (craving). • l’uso di alcol comporta fallimenti nell’adempimento delle proprie responsabilità a casa, al lavoro o a scuola. • mantiene l’uso di alcol nonostante questo sia causa di ricorrenti problemi sociali. • importanti attività vengono abbandonate per lasciare spazio all’uso di alcolici. • l’alcol è utilizzato in situazioni in cui è fisicamente pericoloso farlo. • utilizzo continuativo di alcol anche dopo la comparsa di problemi psicologici o sociali attribuibili all’abuso alcolico. • sviluppo della tolleranza verso l’alcol manifestata con aumento significativo della quantità di alcol necessaria a soddisfare il bisogno alcolico. • presenza di sintomi astinenziali o comportamenti atti a non provare sintomi astinenziale. Come detto precedentemente, la presenza di almeno due dei seguenti sintomi, per la durata di 12 mesi, configura, secondo le linee guida del DSM-5 una diagnosi di disturbo da uso di alcol.

L’alcolismo porta a un aumento delle probabilità di sviluppare la steatosi, comunemente chiamata fegato grasso. Altre malattie come la steatoepatite, la cicatrizzazione del fegato o fibrosi, e la cirrosi possono essere più difficili da curare e possono richiedere un trapianto di fegato perché l’organo non è più funzionante. Un’altra conseguenza dell’abuso di alcol è lo sviluppo dell’epatopatia alcolica, una severa infiammazione del fegato che può avere conseguenze importanti.

Danneggia anche l'apparato cardiovascolare (infarto miocardico, tromboflebiti, vasculiti), l’endocrino-riproduttivo (infertilità, impotenza, diminuzione del desiderio sessuale, alterazioni ormonali), talora in modo irreversibile. L’alcol è anche causa concomitante di alcuni tumori maligni.

Da un punto di vista psicologico, chi soffre di alcolismo può manifestare alterazioni della personalità e sviluppo di aggressività. Inoltre può evidenziarsi un deterioramento nelle capacità cognitive (memoria, attenzione, concentrazione, astrazione etc.). Infine l’alcolismo provoca numerosi danni alla vita relazionale, familiare e lavorativa dell’individuo, con frequenti litigi, perdita del lavoro, separazioni etc.

danni dell'alcol

alcol tra i giovani

L'81% degli studenti delle superiori afferma di aver consumato alcol almeno una volta nella vita. Il 5.6% ha bevuto alcol almeno 20 volte nell'ultimo mese.Il 41% si è ubriacato almeno una volta nella vita.Il 30% nell'ultimo anno. l'1.7% almeno 10 volte lo scorso mese. Il 29% ha fatto binge-drinking (bere 5 o più bevande in poco tempo) negli ultimi 3o giorni. I giovani assumo sostanze alcoliche in breve tempo proprio per arrivare velocemente alla condizione di ebrezza, inoltre hanno una massa corporea più piccola degli adulti e quindi la sostanza alcolica è meno diluita. Infine il sistema preposto al metabolismo dell’alcol, che ha sede nel fegato, nei giovani è immaturo. Quindi le sostanze tossiche si accumulano e fanno danni più rapidamente, più precocemente e in modo irreversibile. Questo sia a livello organico che a livello fisico.”

drink'n drive

Il codice della strada (art. 186) vieta di guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell'assunzione di bevande alcoliche e considera un conducente responsabile di tale condotta quando venga riscontrato un tasso alcolemico superiore a 0,5 grammi per litro di sangue (0,5g/l). L'8,8% e il 3,0% degli incidenti nel complesso, è correlato ad alcol e droga. Sono stati 3.636 gli incidenti stradali con lesioni a persone per i quali almeno uno dei conducenti coinvolti era in stato di ebbrezza, pari al 10,1% del totale degli incidenti con lesioni

QUanto si può bere?

La dose accettabile di alcol non deve superare le 2 unità alcoliche (20-24 g di etanolo puro) al giorno per l'uomo adulto; una sola unità per la donna, che ha una minore capacità di metabolizzare l'alcol (anche a causa della minor componente muscolare).Una unità di alcol è fornita da:1. un bicchiere (125 ml) di vino di media gradazione (12°)2. una lattina di birra (330 ml) di media gradazione (4,5°)3. un bicchierino (40 ml) di superalcolico (36°).

false credenze

1. Non è vero che l’alcol aiuti la digestione ; al contrario la rallenta e produce ipersecrezione gastrica con alterato svuotamento dello stomaco, quindi niente amaro a fine pasto o, d’abitudine pochissimo alcol durante i pasti e bere acqua.2. Non è vero che le bevande alcoliche dissetino ma, al contrario, disidratano: l’alcol richiede una maggior quantità di acqua per il suo metabolismo, e in più aumenta le perdite di acqua attraverso le urine, in quanto provoca un blocco dell’ormone antidiuretico, diminuire drasticamente l’alcol in estate.3. Non è del tutto vero che l’alcol ci riscaldi . In realtà la vasodilatazione di cui è responsabile produce soltanto una momentanea e ingannevole sensazione di calore che in breve, però, comporta un ulteriore raffreddamento che, in un ambiente non riscaldato, aumenta il rischio di contrarre malattie da raffreddamento o anche assideramento.4. Non è vero che l’alcol aiuti a riprendersi da uno shock : al contrario, provocando vasodilatazione periferica, determina un diminuito afflusso di sangue agli organi interni e soprattutto al cervello.

DOMANDA

Spiegazione

A sostenerlo è un gruppo di biologi del Santa Fe College di Gainesville, Florida, in uno studio. L'abilità umana di assumere moderate quantità di alcol senza sentirsi male è dovuta a una serie di proteine, incluso l'alcol deidrogenasi 4 (ADH4), un enzima responsabile delle prime fasi della catalisi dell'etanolo. Tutti i primati lo possiedono, ma non in tutti agisce con la stessa efficacia: lemuri e babbuini hanno una versione di ADH4 meno capace di metabolizzare alcol di quella umana. Da dove deriva allora questa nostra abilità? Le più antiche forme di ADH4, presenti in primati di 50 milioni di anni fa, si sono rivelate in grado di smaltire solo moderate quantità di etanolo, e molto lentamente. Ma 10 milioni di anni fa, un antenato di uomo, scimpanzé e gorilla ha evoluto una versione dell'enzima 40 volte più efficiente nel metabolismo dell'etanolo. La Terra si raffreddò, le risorse alimentari cambiarono, e questo primate iniziò a esplorare la vita al suolo. Per la prima volta, i nostri antenati consumarono frutti caduti a terra, contaminati da batteri che, attraverso la fermentazione, convertono gli zuccheri in alcol. necessario per sopravvivere. Senza il nuovo gene, capace di codificare la versione più efficiente di ADH4, i primati giunti a terra avrebbero accumulato velocemente grandi quantità di etanolo nel sangue e si sarebbero ubriacati in fretta, mettendo a rischio la propria capacità di procurarsi cibo e difendere il territorio. Ecco perché il gene è stato selezionato nella linea evolutiva umana e degli scimpanzé.

L'OMS stima che ogni anno, nel mondo, più di 8 milioni di persone muoiono a causa del consumo di tabacco. La maggior parte dei decessi correlati al tabacco si verifica nei paesi a basso e medio reddito, che sono spesso bersaglio di intense interferenze e marketing dell'industria del tabacco.

TABAGISMO

Il monossido di carbonio porta a minor ossigenazione al sangue e tutti i tessuti ne soffrono.

Un fumatore è generalmente considerato tale se fuma abitualmente prodotti che contengono nicotina, l'assunzione deve avvenire attraverso l'inalazione nei polmoni.

Effetti sul corpo

  • Cervello

Danni sul nostro corpo

  • Gravidanza
  • Tumori
  • Impotenza
  • Fumo passivo
  • Malattie Respiratorie
  • Apparato gastro-intestinale
  • Malattie cardiovascolari
  • Donne

Le sigarette elettroniche sono dispositivi elettronici che usano un meccanismo di riscaldamento per atomizzare una soluzione liquida, producendo così un vapore inalabile. Sono composte da vari elementi che richiedono pulizia, tra cui un serbatoio atto a contenere il liquido da atomizzare.

Un sigaro si compone con foglie di tabacco arrotolate a mano o a macchina. Si distinguono tre elementi: tripa, capote e capa.

Un dispositivo a tabacco riscaldato non bruciato è un dispositivo che impiega il riscaldamento e non la combustione del tabacco per far assumere nicotina al consumatore. Il sistema riscalda infatti il tabacco fino a circa 350 °C generando un aerosol che contiene la nicotina.

Tra tutti i tipi di sigaretta quelle tradizionali sono le più conosciute. Queste si consumano tramite la semplice combustione del tabacco, a cui possono essere aggiunte altre sostanze. Ci sono vari tipi di sigarette a combustione.

Sig. elettroniche

Sigaro

Sig tabacco riscaldato

Sig. Tradizionali

dispositivi per il consumo della nicotina

  • Il fumo sporca e rende più piccoli i polmoni, facendoti sentire sempre senza fiato, anche solo per salire le scale.
  • Muscoli stanchi: I muscoli hanno bisogno di tanto ossigeno per funzionare bene. Il fumo impedisce all'ossigeno di arrivare ai tuoi muscoli, che diventano quindi più deboli e si stancano subito.
  • Cervello in pausa: Il fumo rende il tuo cervello più lento e fa fatica a concentrarsi.
  • Il fumo porta a una diminuzione sia della qualità sia della durata del sonno
  • Stress e ansia: Fumare ti fa sentire più nervoso e ansioso, rendendo tutto più difficile

come il fumo influenza lo sport

come il fumo influenza la scuola

  • Salute: I fumatori soffrono di problemi respiratori e malattie croniche, portando l'alunno a maggior assenze e a una riduzione della concentrazione.
  • Prestazioni: Gli studenti fumatori tendono a ottenere voti più bassi, poiché il fumo influisce sulla memoria e sull'attenzione.
  • Relazioni Sociali: Il fumo può isolare gli studenti o portarli a socializzare con gruppi che incoraggiano comportamenti a rischio.
  • Politiche Scolastiche: Le scuole attuano politiche anti-fumo per promuovere un ambiente sano, ma il loro successo dipende dall’impegno degli studenti.

Fumatori in italia

In Italia, circa il 24% della popolazione adulta, ovvero 12,4 milioni di persone, è fumatrice. La prevalenza è maggiore tra gli uomini (28%) rispetto alle donne (20%). La fascia d’età con più fumatori è quella tra i 25 e i 44 anni, seguita da quella tra i 45 e i 64 anni, mentre si registra un calo tra gli over 65. Anche tra i giovani tra i 15 e i 24 anni il fumo è diffuso, con una prevalenza intorno al 20%, spesso legata a fattori sociali e a un maggiore utilizzo di sigarette elettroniche.

Come smettere di fumare

Stabilisci una data specifica per smettere e preparati mentalmente. Identifica le situazioni che ti spingono a fumare, e cerca di evitarle. Cerca supporto parlando con amici, familiari o professionisti, e considera la partecipazione a gruppi di supporto.Pensa all'uso di sostituti nicotinici come cerotti, gomme o inalatori, e consulta un medico per suggerimenti personalizzati. Sviluppa nuove abitudini sostituendo il fumo con attività salutari, come l'esercizio fisico o hobby creativi. Fai attenzione alla tua dieta mantenendo un'alimentazione equilibrata e bevendo molta acqua.

E poi...

Monitora i tuoi progressi tenendo traccia dei successi e celebrando anche i traguardi più piccoli. Se ricadi, non scoraggiarti: molti fumatori devono provare diverse volte prima di smettere definitivamente, quindi impara dall'esperienza e riprova.Infine, considera di contattare linee di aiuto specifiche per chi desidera smettere di fumare e utilizza app o siti web per monitorare i tuoi progressi e ricevere supporto. Ricorda che smettere di fumare è un viaggio personale, quindi sii paziente con te stesso!

Ludopatia

il disturbo da gioco d'azzardo é un disturbo psicologico che fa parte della categoria dei disturbi del controllo degli impulsi. Proprio come le tossicodipendenze, il gioco d'azzardo porta il giocatore ad aumentare la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, investendo più di quanto può permettersi.

I sintomi

Il giocatore è diagnosticato affetto dal disturbo da gioco d'azzardo se presenta almeno quattro dei sintomi che seguono:

  • Necessità di giocare una quantità crescente di denaro con lo scopo di raggiungere l’eccitazione desiderata;
  • È irritabile o irrequieto quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
  • Ha tentato controllare, ridurre o interrompere il gioco d’azzardo;
  • È spesso preoccupato per il gioco d’azzardo
  • Spesso gioca quando si sente in difficoltà (in colpa, ansioso, depresso);
  • Dopo aver perso soldi al gioco, spesso torna un altro giorno (perdite “inseguite”);
  • Racconta bugie per nascondere il coinvolgimento nel gioco d’azzardo;
  • Ha messo a repentaglio o ha perso una relazione significativa, il lavoro, lo studio o una opportunità di carriera a causa del gioco d’azzardo;
  • Si basa su altri per cercare denaro per alleviare le disperate situazioni finanziarie causate dal gioco d’azzardo.

gioco d'azzardo online

Il gioco online rappresenta la fusione del disturbo da gioco d'azzardo con la semplicità d’accesso fornita dalla rete.In primo luogo, il Web consente in ogni momento l’accesso ad un’immensità di giochi, ai quali l’individuo viene invitato a partecipare tramite banner che illudono il giocatore di poter guadagnare ingenti cifre investendo una piccola quantità di denaro. Paradossalmente, alcuni studi hanno evidenziato come il fenomeno si diffonda in maniera esorbitante durante i periodi di crisi economica. Sembra, infatti che le persone siano maggiormente inclini ad affidarsi alla fortuna, nella speranza di ottenere dei guadagni facili che possano porre fine alle loro difficoltà finanziarie.In secondo luogo, mentre il giocatore d’azzardo tradizionale era costretto a svolgere la propria attività in luoghi ad essa deputati, Internet permette al giocatore di accedere ai casinò direttamente dalla propria abitazione. La possibilità di giocare lontano dagli sguardi giudicanti delle altre persone riducono le possibilità che il giocatore prenda consapevolezza di avere un problema e si ponga dei limiti nel proprio agire. Inoltre, dal momento che risulta difficile verificare l’età del giocatore, questo fenomeno rischia di coinvolgere anche i minori, nonostante la normativa legislativa vigente limiti il gioco d’azzardo ai maggiorenni.Anche qui, come in altre Internet-dipendenze, il soggetto rimane imprigionato in un circolo vizioso, al punto da trascurare, nei casi patologici, i rapporti umani, sociali e famigliari.

In italia

La ricerca epidemiologica condotta tra il 2016 e il 2019 nell'ambito dell'Accordo Scientifico tra l'ADM e l'Istituto Superiore di Sanità (ISS), ha rappresentato uno sforzo significativo per comprendere il fenomeno del gioco d'azzardo in Italia. Questo studio si è concentrato su diversi fattori che contribuiscono al comportamento problematico legato al gioco, considerando anche gli aspetti sociali che lo caratterizzano. Tra le innovazioni di questa ricerca, va sottolineato il suo approccio attento ai minori tra i 14 ei 17 anni e agli anziani sopra i 65 anni. Attraverso due studi epidemiologici trasversali, uno sulla popolazione adulta e uno sulla popolazione scolastica minorenne, sono stati raccolti dati da un vasto campione di partecipanti.Nel campione della popolazione adulta, che includeva 12.056 individui rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne, è emerso che il 36,4% degli italiani ha giocato d'azzardo almeno una volta nei 12 mesi precedenti. Questo fenomeno coinvolge sia uomini (43,7%) che donne (29,8%), con una concentrazione maggiore nella fascia di età tra i 40 e i 64 anni. I giocatori iniziano principalmente tra i 18 ei 25 anni, con una minoranza che inizia oltre i 46 anni.

Tra la popolazione adulta, il 26,5% si dedica al gioco d'azzardo in modo "sociale", mentre il 4,1% è a basso rischio, il 2,8% a rischio moderato e il 3% sono giocatori problematici. Quest'ultima categoria è maggiormente rappresentata nella fascia di età tra i 50 e i 64 anni.Nel campione della popolazione scolastica minorenne, che comprendeva 15.833 studenti, il 29,2% ha dichiarato di aver praticato il gioco d'azzardo nell'anno precedente. La prevalenza di giocatori è più alta tra i 17enni, con una partecipazione maggiore dei maschi rispetto alle femmine.Gli istituti tecnici e professionali mostrano una maggiore incidenza di giocatori rispetto ad altri tipi di istituti. Tra i minori, il 22,7% sono considerati giocatori sociali, il 3,5% sono a rischio e il 3% sono problematici. La prevalenza dei giocatori problematici è più alta nel Sud Italia rispetto alla media nazionale.

Frequenza di gioco e spesa media

I dati degli ultimi periodi relativi alle statistiche sulla frequenza del gioco d’azzardo in Italia e la spesa media pro capite sono influenzati inesorabilmente dall’avvento della pandemia. Contrariamente a quanto è stato registrato in altri Paesi europei, nel territorio italiano le scommesse non hanno perso troppo terreno in quanto in appena un anno sono risalite ai livelli pre pandemia. Notiamo infatti che: 2019: Raggiunge i 110,5 mrd di euro; 2020: Scende mantenendosi sugli 88,3 miliardi; 2021: Risale fino a 107,5 miliardi di euro. Ciò nonostante secondo i relativi dati, le casse dello Stato hanno perso il 35% degli incassi generali, dal momento che le tassazioni per il gioco in rete (es. le lotterie) sono nettamente inferiori alla percentuale raccolta con le macchinette e sale fisiche.

effetti fisici della ludopatia

La nicotina è un alcaloide di origine vegetale, concentrato nelle foglie del tabacco.Viene assorbito dalla mucosa dell'apparato respiratorio; da qui, passa nel sangue e nel giro di raggiunge il cervello influendo sui neurotrasmettitori: La dopamina attiva circuiti di ricompensa nel cervello, la nicotina agisce come una sostanza chimica che si soistituisce a esso. Studi scientifici hanno constatato che la nicotina sia una sostanza in grado di innescare un tasso di dipendenza fisica e psicologica maggiore rispetto a cocaina ed eroina.

NICOTINA