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Progetto latino

Emma

Created on October 1, 2024

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Transcript

LA FAMIGLIA ROMANA

presentazione svolta da Albanese Emma e Amici Martina

classe 1^B

BUON ASCOLTO

1/10/2024

PROGETTO DI LATINO

SLIDE 1:La familia romana
SLIDE 2:Il matrimonio
SLIDE 3:Il potere del marito
SLIDE 4:Il matrimonio:un contratto sociale

SLIDE 5:L'importanza della madre

SLIDE 6:Le condizioni della donna nella società

La familia romana

La società romana,al tempo,era molto maschilista.Le donne venivano sempre descriminate ed erano le colpevoli se il nascituro era femmina,se invece era maschio,il capo famiglia lo prendeva in braccio,ufficializzando così l'entrata in famiglia.Le neonate femmine venivano sbattute fuori casa e l'unica cosa che potevano ricevere era quella dell'allattamento.Non sempre il figlio maschio poteva entrare a far parte della familia:se infatti il padre non lo riconosceva veniva abbandonato a se stesso.Da tutto quello che poteva fare il pater familias abbiamo già un'idea dell'immensità del suo potere.

Il matrimonio

Le donne, essendo sotto il controllo del loro padre, avevano la possibilità di celebrare il proprio matrimonio in vari modi, ma il metodo più utilizzato era quello chiamato "confarreatio". Questo rito consisteva nel far spezzare agli sposi una focaccia di farro, simbolo di unione. Durante la cerimonia, la sposa, indossando un velo di colore 'fiamma', pronunciava le parole "Ubi tu Gaius ego Gaia", che ufficializzavano l'unione matrimoniale. Tuttavia, non tutte le spose erano pronte ad accettare la proposta di matrimonio; alcune preferivano rimanere sotto la tutela del padre piuttosto che passare sotto il controllo del marito, scegliendo così di non sposarsi. Inoltre, esisteva una regola che stabiliva che, se dopo un anno di convivenza non si fossero celebrate le nozze, la donna sarebbe passata direttamente al marito; in aggiunta,c'era la possibilità che la donna potesse essere acquistata, il che implicava che per il resto della sua vita avrebbe dovuto rimanere sotto il controllo di un uomo.

le fedi nuziali,dette anche "nupitae"

Il potere del marito

Oltre al pater familias, anche il marito aveva un certo potere, e questo potere si manifestava in vari aspetti della vita quotidiana. Infatti, poteva controllare se la moglie avesse bevuto vino,che poteva portare ad un adulterio. L'unico modo per verificare se questo fosse avvenuto era quello di farsi baciare dai parenti in bocca, un gesto che suona strano ai nostri giorni. Nel matrimonio romano, purtroppo, non era prevista alcuna forma di amore o di affetto, poiché la donna non veniva sposata per amore, ma perché lo decideva il padre, che aveva un ruolo predominante. Le donne venivano date in sposa a un'età molto giovane, spesso con ragazzi non troppo anziani.Però raramente poteva nascere qualcosa tra i due era grazie alla covivenza.

II matrimonio romano era un contratto sociale a tutti gli effetti,al quale contribuivano opportunità patrimoniali,alleanze legate alla politica e che comprendevano fini del tutto estranei al'affettività.Con questo la moglie ed il marito fondavano una famiglia che,colmando l'orgoglio massimo di una donna romana e facendola divenire poi "mater",portava alla nascita di nuovi "cives".Spiegazione della massima gioia che poteva portare essere una "mater",Cornelia dall'opera di Valerio Massimo pensa che i figli sono i tesori più preziosi che una donna possa concepire e desiderare.La bellezza di quest'ultima,infine,risplende proprio dal vanto della maternità ma soprattutto di aver partorito un qualcuno che un giorno potrà far diventare grande lo Stato.

La madre,oltre al compito di dare luce ai figli,aveva l'importantissimo ruolo(nonchè molto raro per quell'epoca)di affiancare il padre nell'educazione di quest'ultimi.Questo avveniva attraverso la trasmissione dei fondamentali valori morali e civili.La madre,infatti,viene raffigurata come solita a consigliare e ad essere un mentore per il proprio figlio maschio tra l'adolescienza e la maturità.Proprio per questo motivo le donne,nonostante siano sottomesse sotto il punto di vista giuridico,dovevano avere necessariamente una certa libertà per poter partecipare alla vita civile.Però affinchè avessero le capacità di fornire le giuste lezioni ai propri figli,cosi da potergli garantire una giusta educazione,quest'ultime dovevano avere un certo livello culturale

Le figlie femmine di buona famiglia ricevevano un'istruzione che,non si può paragonare a quella dei maschi,ma era sufficiente ad offrire a queste pargole la capacità di saper scrivere,leggere,contare,di conoscere la letteratura greca e latina.Certamente questi insegnamenti erano accompagnati dalla filatura,dalla musica e dalla danza.Purtroppo,quindi ci si trova in una società dove la donna vuole essere sottomessa,negandole la piena libertà nel campo giuridico e imponendole modelli comportamentali da seguire.Allo stesso tempo,però,le viene attribuito il compito riguardante l'educazione del figlio e perciò è esclusa parzialmente dalla società.Nonostante questo la donna romana vivrà sempre in condizioni migliori della donna greca

Fonti

1:

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3:

DOMANDE!!!!

GRAZIE PER L'ASCOLTO!

By Amici Martina e Albanese Emma