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Transcript
Infermieristica in area medicaProf.ssa Federica MoroII anno - I semestreAA 2024/2025
Angina pectoris
Terapia
Diagnosi
Sintomatologia
Definizione e tipologie
Assistenza infermieristica
Valutazione
Interventi infermieristici
Diagnosi infermieristiche e obiettivi
Raccolta dati e accertamento
Tipologie
Angina stabile -> avviene quando un paziente, che presenta una stenosi (restringimento) significativa di una delle coronarie, cammina, corre o fa uno sforzo, quindi quando aumenta la richiesta di ossigeno da parte del cuore; Angina instabile -> sintomatologia che esordisce a riposo, oppure per sforzi via via più lievi. Questa è una condizione clinica più grave, che richiede un intervento più urgente rispetto all’angina stabile.
Definizione
L'angina pectoris è una sindrome clinica caratterizzata da dolore e/o oppressione precordiale dovuta a ischemia miocardica transitoria, in assenza di necrosi miocardica (infarto). È tipicamente scatenata dallo sforzo o dallo stress psicologico e alleviata dal riposo o dalla nitroglicerina sublinguale.
- Dolore, pesantezza, formicolio o indolenzimento al torace, spesso avvertito come un peso, che talvolta si può irradiare verso spalle, braccia, gomiti, polsi, schiena, collo, gola e mandibola;
- Dolore prolungato nella parte superiore dell’addome (epigastrio);
- Mancanza di respiro (dispnea);
- Sudorazione;
- Svenimento;
- Nausea e vomito.
Sintomatologia
Ecocardiogramma
Test di imaging che permette la visualizzazione delle strutture del cuore, valutando il funzionamento delle sue parti mobili.
Test da sforzo
L'esame consiste nella registrazione di un elettrocardiogramma mentre il paziente compie un esercizio fisico, generalmente correndo su un tapis roulant o pedalando su una cyclette.
ECG
Registra l’attività elettrica del cuore e consente di individuare la presenza di anomalie suggestive per ischemia miocardica.
Diagnosi
Coronarografia
Rappresenta la procedura di scelta per la diagnosi e/o la conferma invasiva di malattia aterosclerotica coronarica
TC
Esame radiologico di diagnostica per immagini che attraverso la somministrazione per via endovenosa di mezzo di contrasto e l’utilizzo di un’apparecchiatura TC cardio-sincronizzata, permette di valutare la presenza di placche aterosclerotiche e/o calcificazioni all’interno dei vasi coronarici. .
Risonanza magnetica
Esame diagnostico estremamente approfondito, che produce immagini dettagliate sulla struttura, sui tessuti e sulla funzionalità del cuore, attraverso la registrazione di un segnale emesso dalle cellule sottoposte a un intenso campo magnetico, senza dunque l’utilizzo di radiazion
Diagnosi
Trattamento farmacologico
Il trattamento dell’angina è diretto a migliorare la perfusione delle coronarie, riducendo o eliminando la sintomatologia anginosa, e a ridurre il rischio di infarto ed eventi trombotici.
Intervento chirurgico che prevede il confezionamento di condotti vascolari (di origine venosa o arteriosa) in grado di “bypassare” il punto di restringimento delle coronarie, facendo pertanto comunicare direttamente la porzione a monte con quella a valle della stenosi. L’intervento viene effettuato a torace aperto, con il paziente in anestesia generale e quasi sempre con il supporto della circolazione extra-corporea.
Procedura mini-invasiva che prevede, in corso di coronarografia, l’inserimento nel lume della coronaria in corrispondenza del restringimento critico, di un piccolo pallone e/o di uno stent coronarico – una piccola struttura cilindrica costituita da maglie metalliche – che viene gonfiato ed espanso in corrispondenza del restringimento dell’arteria. Questa procedura migliora il flusso di sangue a valle, riducendo o eliminando l’angina.
Trattamento chirurgico
Bypass coronarico
Angioplastica coronarica percutanea
Accertare le caratteristiche del dolore:
- Sede – dove si localizza il dolore?
- Produzione – cosa stava facendo quando è iniziato il dolore?
- Qualità – come descriverebbe il dolore? Ha mai avuto un dolore simile in precedenza
- Quantità – il dolore è continuo?
- Irradiazione – il dolore si diffonde in altre parti del corpo?
- Remissione – ha fatto qualcosa per farlo passare?
- Severità – VNS
- Sintomatologia – quali altri sintomi avverte?
- Tempo – da quanto tempo compare il dolore?
Raccolta dati e accertamento
Diagnosi infermieristiche e obiettivi
Gestione inefficace del regime terapeutico, correlate a rifiuto di modificare adeguatamente lo stile di vita
Insufficiente conoscenza della patologia di base e dei metodi per evitare le complicanze
Ansia correlata alla paura di morire
Inefficace perfusione tessutale miocardica correlata a coronaropatia, che si manifesta con dolore toracico
Ridurre l’ansia:
- Informare il paziente sulle implicazioni che la diagnosi comporta, i disturbi, il trattamento e i metodi per prevenire la malattia
- Favorire attività di cooping atte a promuovere la distrazione durante l’episodio anginoso
- Educare in tecniche atte a prevenire e controllare il dolore (alternanza tra attività e riposo)
- Seguire un programma giornaliero di attività che on provochino malessere, techipnea, fatigue
- Evitare sbalzi di temperatura
- Seguire un regime dietetico adeguato (ipolipidico, iposodico, ipoglucidico)
- Rispettare il protocollo terapeutico prescritto
All’esordio del dolore anginoso:
- Riposo a letto, posizione semi-Flower
- Valutazione del dolore, rilievo dei parametri vitali
- Esecuzione ECG a 12 derivazioni; monitoraggio ECG con controllo del segmento ST
- Somministrazione di nitroglicerina sublinguale, controllando P/A, FC, segmento ST
- Somministrazione di ossigeno 2l/min.
- Prelievo ematico per enzimi cardiaci, troponina e mioglobina, AT3
Interventi infermieristici
Il paziente riconosce e sa gestire il dolore anginoso:
- Riconosce i sintomi
- Interviene subito con misure appropriate
- Si rivolge al Servizio Sanitario di Emergenza se il dolore non regredisce.
Valutazione
Grazie per l'attenzione!
Statine
Sono farmaci per il controllo del colesterolo, che appartengono alla categoria dei farmaci ipolipidemizzanti; ne limitano la produzione e l’accumulo di colesterolo nelle pareti delle arterie, rallentando lo sviluppo o la progressione dell’aterosclerosi;
Nitrati
È una categoria di farmaci adoperata per favorire la vasodilatazione delle coronarie, permettendo così un aumento del flusso di sangue verso il cuore; sono talvolta somministrati al bisogno, in presenza di sintomatologia anginosa da sforzo;
Aspirina
L'’azione antiaggregante antipiastrinica di questo farmaco previene la formazione di trombi, riducendo il rischio di eventi ischemici o trombotici, come dimostrato da una lunga evidenza di studi scientifici. La stessa azione viene svolta anche da altri farmaci antipiastrinici (ticlopidina, clopidogrel, prasugrel e ticagrelor), che possono essere somministrati in alternativa o in associazione all’aspirina stessa, secondo le diverse condizioni cliniche.
Calcio-antagonisti
Hanno un’azione di vasodilatazione sulle coronarie che consente di aumentare il flusso di sangue verso il cuore.
Beta-bloccanti
Rallentano il battito cardiaco e abbassano la pressione sanguigna contribuendo in questo modo a ridurre il lavoro del cuore e quindi anche il suo fabbisogno di ossigeno, prevenendo in parte lo squilibrio tra apporto e domanda di sangue al miocardio che è alla base dell’angina.