induismo

Presentazione

induismo

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Etimologia

• Il termine. Induismo è una parola inventata verso la fine del 18° secolo dai Britannici ‒ colonizzatori dell'India ‒ per indicare la religione praticata, a partire da molti secoli prima della nascita di Cristo, dagli Indiani.
• In origine il termine usato per descrivere questa religione era Vedismo.

Cos'è l'induismo

L’induismo più che una religione è un modo di vivere, le sue radici risalgono a più di 4000 anni fa . La sua pratica non si basa su rigidi dogmi e pur vantando una storia di grandi speculazioni filosofiche e teologiche, predilige un approccio esperienziale quindi una ricerca diretta della Realtà. Molti di noi in occidente pensano all’India come ad una nazione povera e retrograda, dimenticandosi che per millenni gli Indiani sono stati i più ricchi, i meglio educati, e i più scientificamente e spiritualmente progrediti dell’ intero pianeta.

• L’induismo è la terza religione più diffusa al mondo, con circa 950 milioni di aderenti.
• Non si basa sulla rivelazione di un singolo profeta o fondatore.
• Non fa proselitismo, poiché riconosce valide tutte le strade per arrivare alla Verità.

L'origine dell'induismo

Il vedismo, la base dell'induismo

Da molti studiosi il Vedismo, la religione dei Veda, praticata dagli indiani, viene considerata l’origine dell’induismo. Questa civiltà prende le basi della propria religione dalla civiltà della valle dell’Indo. Si pensa che, grazie alle statuette che rappresentavano la fertilità femminile nella civiltà dell’Indo, sia nato il culto della dea madre che potrebbe essere all’origine della dea stessa dell’induismo(shakti). Però, c'è ancora uno stadio intermedio nel passaggio tra vedismo e Induismo, il Brahmanesimo, il periodo compreso tra il VII sec a,c e i primi secoli della nostra era. Il passaggio da Vedismo a Brahmanesimo corrisponde alla sostituzione delle figure sacerdotali coinvolte nei riti, passando dall’ hotr al brahmana. Esso si è poi evoluto fino all’induismo che noi conosciamo oggi.

Il sistema sociale hindu

Il Varna, le caste

La Ddharma e L'haisma

L'Asrama,il percorso che ogni hindu dovrebbe seguire

-Dharma La Dharma è per l’individuo l’insieme degli obblighi che deve soddisfare per vivere nell’ordine naturale. Le regole che è necessario seguire sono: non uccidere, non mentire, mantenere la purezza. -L'haisma è il pensiero secondo cui non bisogna far subire disgrazie, in vita, ad altri esseri viventi, se non si vuole poi subirle sulla propria pelle (all'inizio valeva solo per gli esseri umani, successivamente anche per gli animali)

-Il Varṇa, il sistema castale La casta è un gruppo sociale chiuso i cui membri sono uniti da una comunità di nascita, religione o mestiere. Le varie caste Hindu sono: i Brahmana che sono i sacerdoti, gli ksatriya i guerrieri, i vaisya i contadini e i sudra, l’ultima casta, i discriminati. Secondo queste caste, maschi e donne possono sposarsi solo con componenti della loro stessa casta.

Il percorso di un Hindu è composto da Brahmācarya, Gārhasthya, Vānaprastha e Saṃnyāsa

la vita dell'uomo

La vita dell’ uomo puo’ essere sintetizzata in tre parole: Kama,Karma e Samsara.

Samsara

Karma

Kama

Il Karma è un azione che può essere buona o cattiva; in funzione della tipologia di azione, l’uomo sarà buono, in misura maggiore o minore. La conseguenza é la reincarnazione in una determinata casta, inferiore o superiore. Solo chi è veramente saggio e totalmente puro si libera dalla legge del Karma e ritorna all’Assoluto, per non fare più ritorno nel mondo attraverso il ciclo del samsara.

Il samsara lega lo spirito umano al maya, un mondo d’illusione che ottenebra la mente dell’ individuo. Solo chi riesce ad allontanare il suo spirito dal maya, riuscirà a raggiungare la salvezza.

Il Kama é il desiderio, cioé un amore non ancora posseduto. Il desiderio dell’uomo lo spinge a compiere determinate azioni e l’uomo è ciò che agisce.

Vita e morte

L'interpretazione del dolore

L'enigma della vita

Il pensiero indiano

La morte

Dopo

Vita

Gli dei induisti

L'induismo è caratterizzato da 3 principali tradizioni: lo shivaismo, il vishnuismo e lo shaktismo, ognuno derivato dal proprio dio: Shiva, Visnù e Shakti

Shakti

Visnù

Shiva

i simboli indu

Ogni simbolo induista ha un proprio significato e funzione spirituale; si pensa che l’induismo sia la religione con il maggior numero di simboli, che rappresentano le filosofie, gli insegnamenti e le stesse divinità indù

Tilaka

Sri Yantra

Om

Fiore di Loto

Shiva Lingam

Rudraksha

Trishula

Tripundra

Svastika

meditazione induista

La meditazione induista è una pratica spirituale fondamentale che mira a raggiungere la realizzazione del sé, la connessione con il divino e la calma interiore. Esistono diverse forme e tecniche di meditazione, ma alcune delle più comuni includono:

Dhyana: Meditazione contemplativa focalizzata su un oggetto, mantra o divinità per sviluppare concentrazione e introspezione. Bhakti: Meditazione devota che esprime amore e devozione verso una divinità, spesso attraverso preghiere e canti. Jnana: Meditazione sulla conoscenza e la saggezza, che coinvolge la riflessione su testi sacri per comprendere la realtà e l'illuminazione. Kundalini: Meditazione mirata a risvegliare l'energia Kundalini nel corpo, facendo fluire l'energia attraverso i chakra, combinando meditazione, respirazione e asana. Transcendental Meditation: Tecnica moderna che utilizza la ripetizione di un mantra per raggiungere uno stato di calma profonda e trascendenza.

Il cibo nella cultura indù

• Nella cultura induista è comune la privazione della carne di mucca e di maiale e di tutti i suoi derivati, e spesso anche degli altri tipi di carne.
• Di conseguenza sono molto diffusi, soprattutto nel meridione, il vegetarianesimo e il veganesimo, mentre al nord è ancora presente la carne.

• Il piatto piu comune al nord è il tandoori chicken

• l piatto piu comuni al sud sono i masala dosa e il sambar

L'induismo da Drago,codo nazionale e battagliotti

Qua in alto si possono vedere le stutuette femminili che rappresentano la fertilita

Mentre qua sotto si può vedere la dea madre

La liberazione

La liberazione, poi, non è la conquista di un paradiso pieno di delizie, ma condizione indefinibile, il nulla cosmico raggiungibile solo se degni.