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Eneide
ELISA VARANI
Created on September 26, 2024
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Transcript
ENEIDE
INIZIA
INDICE
4. La struttura
5. La trama
6. Il viaggio di Enea
1. Il contesto storico
7. Enea
2. Il fine encomiastico
3. L'autore
il contesto storico
- Nel I sec. a.C., con Ottaviano, Roma passa dalla Repubblica all'Impero: Ottaviano diventa il primo imperatore (princeps) con l'appellativo di Augusto.
- Roma estende il suo dominio sul Mediterraneo ed entra in contatto con diverse culture, tra cui quella greca.
- Le guerre civili erano state un periodo buio, di instabilità, quindi Augusto utilizza la propaganda per esaltare l'impero e mostrarsi come una figura affidabile, capace di mantenere la pace (detta pax augustea).
- La propaganda voluta da Augusto e dal suo consigliere Mecenate si serve dell'arte e della letteratura.
IL FINE ENCOMIASTICO
L'Eneide ha lo scopo di esaltare:
- le origine mitiche di Roma (mito di fondazione)
- la figura di Augusto, che discende dall'eroe Enea e dalla dea Venere (poiché appartiene alla gens Iulia)
- i valori, le tradizioni e la cultura di Roma (mos maiorum)
PUBLIO VIRGILIO MARONE
- Nasce ad Andes (Mantova) nel 70 a.C.
- Virgilio a Roma entra a far parte del circolo letterario del politico Mecenate, consigliere di Augusto. (Oggi la parola mecenate si indica una persona che fa mecenatismo, cioè che favorisce gli artisti per gusto e prestigio.)
- Augusto e Mecenate incaricano Virgilio di scrivere un poema epico con valore encomiastico (= celebrativo) per celebrare la grandezza di Roma e dell'impero.
- Nel 29 a.C. Virgilio iniza a scrivere il poema.
- Nel 19 a.C. Virgilio compie un viaggio in Grecia e Asia Minore, ma si ammala; rientra in Italia e muore a Brindisi.
- Virgilio è considerato il più grande poeta della letteratura latina.
L'Eneide è composta da 12 libri:
LA STRUTTURA DELL'OPERA
- i primi sei raccontano viaggi e peripezie di Enea fuggito da Troia (parte odissiaca)
- gli ultimi sei raccontano la guerra tra Troiani e popoli del Lazio (parte iliadica)
L'Eneide è un poema epico latino in versi esametri. Virgilio prende come modello i poemi omerici, ma scrive un poema totalmente originale.
TRAMA
Incipit in medias res (= nel mezzo degli eventi). Dopo l'inganno del cavallo di legno e la distruzione di Troia, Enea, che grazie all'aiuto di sua madre Venere era scappato dalla città con suo padre Anchise e suo figlio Ascanio, detto Iulo, ha trascorso sette anni in viaggio, alla ricerca di un luogo dove fondare una nuova città.
LIBRO I
Il libro inizia con una tempesta scatenata da Eolo, per ordine di Giunone, nemica del protagonista. Alcune navi naufragano, ma Enea e i superstiti arrivano in Africa.
LIBRO II-III
Enea viene accolto alla corte di Didone, regina di Cartagine (Tunisi), dove racconta le peripezie degli ultimi sette anni. Si apre quindi un lungo flashback relativo al viaggio del protagonista.
LIBRO IV
Venere vuole proteggere Enea e impedirgli di andare incontro al suo destino di guerra, quindi fa innamorare Didone di Enea. Ben presto, però, gli dèi mandano Mercurio dall'eroe, per convincerlo a ripartire per compiere la sua missione: arrivare nel Lazio, sconfiggere i popoli locali e dare vita ad una discendenza che fonderà una grande città. Enea è costretto ad andarsene e Didone, quando si rende conto di essere stata abbandonata, maledice Enea e il suo popolo e si suicida.
LIBRO V
Dopo aver lasciato Didone, Enea riparte e arriva così a Erice, in Sicilia, dove celebra i giochi funebri in onore del padre Anchise, morto l'anno precedente. La dea Iride, mandata da Giunone, cerca di incendiare le navi troiane, ma interventi divini evitano la tragedia.
LIBRO VI
Intanto Enea e il suo equipaggio arrivano sani e salvi a Cuma, in Campania. Enea incontra la Sibilla, sacerdotessa di Apollo, che lo conduce negli Inferi (catabasi), dove Enea incontra molte anime, tra cui quelle di Didone e di suo padre Anchise, che gli predice la fondazione di Roma da parte dei suoi discendenti
LIBRO VII
Enea arriva alla foce del Tevere. Riconosce finalmente il luogo in cui è destinato a stabilirsi. Viene accolto da Latino, re dei Latini, a cui il fato ha predetto l'arrivo di un genero straniero dalla discendenza gloriosa. Latino si allea quindi con Enea e gli offre in sposa sua figlia Lavinia, che però era era già stata data in sposa a Turno, re dei Rutuli.
LIBRO VIII
Giunone, servendosi della furia Aletto, suscita la rabbia della regina Amata, madre di Lavinia, e di Turno. Inizia quindi una guerra tra i Troiani e i popoli del Lazio. Venere intanto consegna ad Enea le armi forgiate da Vulcano per aiutarlo a combattere.
Si svolge lo scontro finale tra Turno ed Enea, che sconfigge il rivale e lo uccide, per vendicare Pallante.
LIBRI IX-XII
Enea si allea con Latino ed Evandro, re di Pallanteo (villaggio sul colle Palatino). Contro di loro combattono i Rutuli e i loro alleati, tra cui i Volsci della vergine Camilla, valorosa guerriera che muore in battaglia mentre insegue invaghita il giovane Cloreo, trafitta da una freccia scagliata dal guerriero etrusco Arunte. Muoiono anche i giovani troiani Eurialo e Niso, che si erano addentrati nell'accampamento dei Rutuli, e il giovane Pallante, figlio di Evandro, che viene ucciso da Turno.
ENEA
Altre caratteristiche: rispettoso, onesto, giusto, rigoroso, odia la guerra e vuole finalmente la pace. Come Odisseo, è curioso. Come Achille, è forte e feroce in battaglia. Tuttavia, è un protagonista completamente diverso! Non è ancora un re, deve diventarlo. Non ha ancora una sua terra dove ritornare, deve conquistarla. Enea è un eroe dalla condizione imperfetta: deve conseguire degli obiettivi nel corso del poema per guadagnarsi lo status di eroe. Contrariamente agli eroi omerici, Enea sperimenta dubbi e sofferenze, e incarna virtù come la fides e la clementia. La sua figura celebra la modernità e la tradizione romana.
Madre: Venere (lo protegge sempre) Padre: Anchise Provenienza: troiana Destino: conquistare i popoli del Lazio, fondare una città (Lavinio) e porre le basi per la fondazione di Roma
Epiteti: pius = devoto, da latino pietas (= amore e devozione verso gli dèi, la patria e la famiglia) eroe del fato = Enea si piega completamente al destino (Fato) che è stato deciso per lui, senza mai provare a cambiare le cose o a mettere al primo posto i suoi desideri (es. è costretto ad abbandonare Didone)
ALBERO GENEALOGICO
cugino del re di Troia, Priamo
VENERE ANCHISE
ENEA
CREUSA
LAVINIA
figlia di Priamo e prima moglie di Enea
figlia di Latino e seconda moglie di Enea
ascanio iulo
fonda Alba Longa; da lui discendono Romolo e Remo, fondatori di Roma, e la gens Iulia, a cui appartiene Ottaviano Augusto.