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INizia

PRESEntazione

Storia cap 15-16

Realizzata da Salvatore D'arma e andrea di natale

Il rafforzamento della chiesa del 400

Nel Quattrocento, la Chiesa cattolica affrontò un conflitto tra chi sosteneva i concili ecumenici e chi difendeva il primato del papa, con quest'ultimo che alla fine prevalse. Tuttavia, questo rafforzamento non risolse problemi come la moralità del clero e il funzionamento della Chiesa. Ogni richiesta alla Santa Sede richiedeva pagamenti, utilizzati in parte per sostenere lo Stato pontificio in Italia. Un altro modo per guadagnare soldi era la vendita delle indulgenze, che promettevano la remissione delle pene per i peccati, sia per i vivi che per i morti. I papi del Rinascimento sembravano più interessati a questioni terrene, come il mecenatismo e le guerre, piuttosto che a questioni spirituali. Erasmo da Rotterdam criticò questo atteggiamento, sostenendo l'importanza degli insegnamenti di Cristo e il diritto dei laici a leggere la Bibbia.

Martin Lutero: idee

Nel 1513, Martin Lutero, frate agostiniano, iniziò a insegnare teologia all'Università di Wittenberg, focalizzandosi sulla Bibbia e rifiutando le complessità della teologia medievale. Criticava la visione di Dio del suo tempo, sostenendo che allontanasse i cristiani da un rapporto personale con Cristo. Lutero vedeva il peccato originale come la causa della malvagità umana, e credeva che la salvezza non potesse derivare dai meriti personali. Secondo lui, solo la fede nel dono gratuito di Cristo poteva salvare. Le indulgenze promettevano salvezza in cambio di donazioni alla Chiesa. Lutero, indignato per le pratiche dell'arcivescovo Alberto di Hohenzollern, pubblicò le sue 95 tesi contro le indulgenze. La stampa contribuì a diffondere rapidamente le sue idee, che trovarono sostegno in Germania.

Martin Lutero: esilio

Le reazioni contro Martin Lutero furono forti, soprattutto da frati domenicani tedeschi e italiani. Roma avviò un processo contro di lui, culminato nel 1520 con una bolla di condanna che minacciava la scomunica se non avesse ritirato le sue tesi. Lutero proclamò la "libertà del cristiano", sostenendo che i fedeli potessero accedere direttamente alla grazia divina senza la Chiesa. Tradusse la Bibbia in tedesco, affermando che fosse l'unica autorità nella Chiesa e invitando i cristiani a leggerla. Anche se non voleva abolire la Chiesa, Lutero riteneva necessaria un'istituzione per diffondere la Parola di Dio. Sosteneva che i sacramenti fossero solo due, battesimo ed eucaristia. Convinto che il papato fosse l'Anticristo e che una riforma interna fosse impossibile, Lutero si rifiutò di ritrattare le sue idee alla Dieta di Worms del 1521, e fu bandito dall'Impero.

Martin Lutero: riforma

Nel marzo 1522, Lutero tornò a Wittenberg per guidare un movimento di riforma. Si oppose a riformatori estremisti e condannò la violenza, sostenendo l'importanza dell'ordine pubblico. Rifiutò di associarsi alle rivolte che scoppiarono in Germania tra il 1522 e il 1526, anche se il suo messaggio le aveva influenzate. La rivolta dei cavalieri fu schiacciata dai principi nel 1523, mentre l'insurrezione contadina fu repressa con forza. Accusato dalla Chiesa di fomentare il disordine, Lutero condannò i rivoltosi. Nonostante le critiche iniziali a Thomas Müntzer, quest'ultimo non ebbe un ruolo significativo nella rivolta. Con il potere papale rinforzato, Carlo V tornò in Germania per ristabilire l'unità religiosa. La Dieta di Spira del 1529 vietò la diffusione della Riforma, ma gli Stati che l'avevano adottata poterono mantenerla fino a un futuro concilio. Questo portò alla nascita dei protestanti come forza politica. Prima di ricorrere alla guerra, Carlo V cercò un compromesso teologico durante la Dieta di Augusta del 1530. Filippo Melantone redasse la Confessione di Augusta, adottata dagli Stati luterani nonostante i fallimenti nella conciliazione.

Riforma di Zwingli (anabattisti)

La Riforma di Lutero influenzò anche i cantoni svizzeri, dove emerse un movimento riformatore guidato da Huldrych Zwingli, un parroco attivo a Zurigo dal 1519. Zwingli ottenne il supporto delle autorità locali, portando all'abolizione del monachesimo, del celibato dei preti, e delle restrizioni quaresimali. Le differenze sulle pratiche eucaristiche crearono tensioni tra Zwingli e Lutero, compromettendo l'alleanza tra protestanti tedeschi e svizzeri. Zwingli, più propenso alla forza, cercò di diffondere il protestantesimo negli altri cantoni e fu ucciso in guerra nel 1531. Entrambi, Zwingli e Lutero, credevano che la vera comunità cristiana fosse invisibile e che la Chiesa dovesse includere l'intera società. Gli anabattisti, che praticavano il battesimo degli adulti, furono perseguitati a Zurigo nel 1525, con alcuni condannati a morte. Il battesimo degli infanti era essenziale per la Chiesa di Zurigo e rappresentava l'ingresso nella comunità. Considerato sovversivo, il battesimo degli adulti fu visto come una minaccia. Nonostante le persecuzioni, gli anabattisti si diffusero in Germania e Olanda, dove formarono comunità basate sulla condivisione e sulla vita cristiana ideale.

Dopo il fallimento della Dieta di Augusta, scoppiò una guerra nel Sacro Romano Impero. I protestanti formarono la lega di Smalcalda, sostenuta da Lutero. Carlo V evitò di convocare un concilio, ritenendolo dannoso per il papato. Durante le tregue tra il re di Francia e Carlo V, gli stati luterani ottennero nuove adesioni alla Confessione di Augusta e si unirono contro la Danimarca. I principi delle due fedi combatterono insieme nel Nord della Germania, restituendo Münster al suo principe-vescovo. I tentativi di riavvicinamento fallirono a causa delle differenze tra protestanti e cattolici, portando Carlo V a considerare la guerra. Dopo la morte di Lutero, sconfisse i principi protestanti e ridusse il loro potere. Alcuni territori si sottomisero, mentre pochi resistettero. Con l’arrivo di Ferdinando, fratello di Carlo, si raggiunse la Pace di Augusta, che riconobbe due Chiese diverse. Dopo Carlo V, i possedimenti italiani passarono al figlio Filippo e il titolo imperiale a Ferdinando, dividendo così gli Asburgo in due rami.

L'impero fino alla pace di Augusta

Dopo la persecuzione dei protestanti a metà del Cinquecento, Giovanni Calvino, un importante teologo laico, trovò rifugio a Ginevra, dove incontrò Guillaume Farel. Quest’ultimo lo convinse a guidare la riforma della Chiesa locale. Calvino credeva che la Chiesa dovesse essere autonoma dal potere politico, così da potersi concentrare sui suoi scopi religiosi. La sua struttura includeva pastori, dottori, anziani e diaconi, con un forte senso di disciplina. Solo i fedeli con una condotta impeccabile potevano accedere all’eucarestia, e si rifiutava ogni culto di reliquie e immagini sacre. Inizialmente, la sua riforma fu vista come un controllo dei costumi simile a quello della Chiesa cattolica, portando al suo esilio. Tuttavia, poco tempo dopo, Calvino fu richiamato e Ginevra divenne una città calvinista. Qui venne istituito il Concistoro, un organismo composto da pastori e anziani, che ammoniva i peccatori. Ogni anno, circa 200 persone venivano rimproverate per piccole infrazioni, mentre i trasgressori più gravi venivano banditi. Ginevra divenne un rifugio per molti protestanti esuli e studiosi da tutta Europa. Calvino cercò di unificare i diversi gruppi protestanti, sviluppando una dottrina sull'eucarestia accettabile sia per i luterani che per i zwingliani. Sebbene il tentativo fallisse, le sue idee si diffusero ampiamente, dando forza ai protestanti perseguitati. I calvinisti credevano nel potere assoluto di Dio, sostenendo che solo Lui conoscesse il destino degli uomini e chi fosse destinato alla salvezza.

Giovanni calvino e calvinismo

I Regni britannici di fronte alla riforma

Nelle isole britanniche, il calvinismo seguì percorsi diversi, riscuotendo particolare successo in Scozia, dove fu adottato per contrastare la politica filo-francese di Maria di Guisa, riuscendo infine a prevalere. In Inghilterra, invece, la separazione dalla Chiesa di Roma avvenne principalmente per ragioni politiche. Enrico VIII, desiderando un erede maschio che non poteva avere con Caterina d'Aragona, chiese l'annullamento del matrimonio. Papa Clemente VII non lo accontentò, spingendo il re a rompere con Roma. Solo dopo altri due matrimoni, di cui uno fallito, Enrico riuscì ad avere il figlio tanto atteso, Edoardo.Durante il regno di Edoardo VI, furono introdotti elementi protestanti, e la liturgia fu riformata, passando all'inglese. Quando Maria Tudor, sorellastra di Edoardo, salì al trono, ripristinò il cattolicesimo e ristabilì i rapporti con Roma, eliminando il protestantesimo. Tuttavia, fu la sorellastra Elisabetta I a trovare un equilibrio: sotto il suo regno, la liturgia combinò elementi luterani e calvinisti, dando vita all'anglicanesimo, senza causare troppa instabilità, almeno nei primi anni..

L'imperatore e il papa si resero conto che le critiche di Lutero erano dovute a un abuso disciplinare della Chiesa. Per questo motivo, si ritenne necessario convocare un concilio per portare chiarezza e pace tra cattolici e protestanti. Nel 1545, l'assemblea si riunì a Trento per affrontare questioni disciplinari e dottrinali. Tuttavia, il concilio fu interrotto più volte per vari problemi imprevisti, ma nel 1562 la Francia e gli Asburgo, preoccupati dall'espansione del calvinismo, spinsero papa Pio IV a prendere decisioni definitive.Le questioni dottrinali chiarirono alcuni temi controversi per i protestanti, come quello delle indulgenze, mentre le questioni disciplinari si concentrarono sulla salvezza spirituale, ponendo al centro la cura delle anime dei fedeli. Uno dei temi affrontati fu l'importanza della presenza costante dei vescovi nel loro ministero, per rafforzare la territorialità della Chiesa. Anche il decreto sul matrimonio fu discusso: divenne obbligatoria la presenza di un sacerdote per celebrare l'unione, e si stabilì il libero consenso degli sposi.Tutte le decisioni furono approvate da papa Pio IV, e i verbali del concilio rimasero segreti.

Concilio di trento

Nei decenni successivi al Concilio di Trento, la Chiesa cattolica si focalizzò sugli aspetti organizzativi e legali. I cardinali entrarono a far parte di nuove istituzioni chiamate Congregazioni, tra cui la più potente era l'Inquisizione romana. Anche se l'Inquisizione esisteva già dal Medioevo, nel Cinquecento furono create nuove versioni in Spagna e Portogallo, legate alle rispettive monarchie. L'Inquisizione romana nacque per combattere il protestantesimo e reprimere il dissenso religioso, operando principalmente in Italia Nei primi anni, perseguitò calvinisti e intellettuali con idee diverse dalla Chiesa cattolica e creò l'Indice dei libri proibiti, che vietava testi considerati eretici. In Italia, molti cristiani si sentivano privati ​​della possibilità di leggere la Bibbia, poiché la predicazione venne trasmessa principalmente tramite il Catechismo, un manuale usato dai Intanto, nuovi movimenti riformarono gli ordini religiosi. La Compagnia di Gesù, ad esempio, formata dai gesuiti, si impegnò con grande fedeltà al papa e svolse missioni in Asia, America e paesi protestanti. Questi nuovi strumenti aiutano la Chiesa cattolica a lanciare la Controriforma, rafforzando il ruolo del clero e aumentando l'influenza del papato, soprattutto in Italia

La controriforma cattolica e l'italia papale

Nel XVI secolo si verificò un forte aumento della popolazione, che ebbe conseguenze negative per la società. La crescita del numero di poveri in cerca di un luogo dove vivere entrava in conflitto con l'etica religiosa, che mirava a preservare gli insegnamenti della fede. Per questo motivo, si cercò di limitare la mobilità tra i vari stati. Le autorità civili si adoperarono per trovare una soluzione, distinguendo tra vagabondi e mendicanti, e separando i poveri inabili da quelli abili al lavoro.Risolto il problema della mobilità, le autorità si dedicarono a disciplinare la società. Le donne, considerate più deboli e facilmente esposte a immoralità o stregoneria, vennero spesso recluse nei monasteri, dove la clausura e l'isolamento erano ritenuti necessari. Tuttavia, non tutti erano d'accordo con questo approccio. Le donne accusate di stregoneria venivano perseguitate e massacrate dai laici, poiché considerate malvagie e legate al demonio.Anche ebrei e rom furono perseguitati, seppur per ragioni diverse. Gli ebrei venivano discriminati a causa della loro religione, mentre i rom erano considerati fuorilegge e criminali.

Caccia alle streghe e discriminazione di razza