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Modulo Didattico Storia

Lucia De Gregorio

Created on September 26, 2024

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STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

La letteratura delle origini

Prof.ssa Lucia De Gregorio

Index

DAL LATINO AL VOLGARE

la letteratura fantastica

Pag. 3

Pag. 27

italo calvinoil cavaliere inesistente

I PRIMI DOCUMENTI IN VOLGARE

Pag. 6

Pag. 31

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Ringraziamenti

Pag. 11

Pag. XX

STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

Unità 01

IL VOLGARE

- DAL LATINO AL VOLGARE- LE LINGUE ROMANZE

Il volgare

Unità 01

Dal latino al volgare

Nelle vaste zone dell’Europa centro-meridionale soggette alla dominazione di Roma, ancora prima della caduta dell’Impero romano d’Occidente nel 476 d.C., era iniziato il lungo percorso che avrebbe poi condotto alla nascita delle lingue romanze. Nell’impero il latino ha caratteristiche diverse a seconda dell’area geografica e della collocazione sociale di chi lo usa. Il popolo si esprime infatti nel cosiddetto sermo vulgaris o plebeius diverso dalla lingua della cultura ufficiale, il cosiddetto sermo doctus.

Il volgare

Unit 01

Le lingue romanze

Con la caduta dell’Impero romano d’Occidente la frammentazione geografica nei vari regni romano-barbarici coincide anche con la frammentazione linguistica

Nelle aree più intensamente romanizzate il latino fornisce la base comune per lingue elaborate con l’apporto degli idiomi barbarici, che si definiscono “neolatine” o “romanze”.

Il processo che conduce alle nuove lingue passa attraverso l’oralità ed è caratterizzato da una complessiva semplificazione del latino.

Nei territori in cui la dominazione romana non si era consolidata, come in Germania e in Inghilterra, si originano invece lingue che, pur avendo elementi in comune con il latino, sono tributarie degli idiomi dei popoli invasori.

STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

Unità 02

I PRIMI DOCUMENTI IN VOLGARE

- I GIURAMENTI DI STRASBURGO- L'INDOVINELLO VERONESE - IL PLACITO CAPUANO - L'ISCRIZIONE DI SAN CLEMENTE

I primi documenti in volgare

Unità 02

I Giuramenti di Strasburgo (14 febbraio 842)

Carlo il Calvo e Ludovico il Germanico, nipoti di Carlo Magno, si impegnano pubblicamente in un patto di reciproco sostegno contro il fratello Lotario, erede del titolo imperiale e della sovranità su alcuni territori al confine tra l’area francese, governata da Carlo, e l’area tedesca, governata da Ludovico.

Dopo una premessa ufficiale in latino, i fratelli giurano ciascuno nella lingua dell’altro, Carlo nel tedesco antico e Ludovico nell’antico francese, per consentire agli eserciti di comprendere i contenuti del giuramento: è l’atto di nascita dei volgari neolatini, in particolare del francese, documentato ufficialmente per la prima volta grazie a un cronista dell’epoca, Nitardo, autore di un’opera di storia sui tre sovrani.

I primi documenti in volgare

Unità 02

L'indovinello veronese (VIII-IX secolo)

Se pareba boves alba pratalia araba et albo versorio teneba et negro semen seminaba

Nella nostra penisola la prima attestazione di un volgare italico è l'indovinello veronese probabilmente risalente a fine VIII-inizio IX secolo, rinvenuto nel 1924 nella Biblioteca Capitolare di Verona.

Inserito da un copista a margine di un codice liturgico, attraverso l’immagine dell’aratura e della semina allude all’attività della scrittura.

Si spingeva innanzi i buoi, arava un bianco campo,teneva un bianco aratro e seminava una nera semente

La base linguistica è ancora latina, ma nel testo si colgono tuttavia significative trasformazioni in direzione di una lingua nuova.

I primi documenti in volgare

Unità 02

Il placito capuano (960)

Sao ko kelle terre, per kelle fini que ki contene, trenta anni le possette parte sancti Benedicti

Tra primi documenti in volgare compare il placito capuano, una sentenza giudiziaria risalente al 960. Esso riguarda la causa per la proprietà di alcuni terreni contestata al monastero di Montecassino: l’abate deve dimostrare che essi sono occupati dai benedettini da più di trent’anni, perciò si avvale di testimonianze che il giudice di Capua, Arechisi, fa registrare nella lingua in cui vengono rese.

So che quelle terre, entro quei confini che qui si descrivono, trent’anni le ha tenute in possesso l’amministrazione patrimoniale di San Benedetto

Lo scarto tra il latino medievale e il volgare italico è segnalato in particolare dalla congiunzione ko (il futuro “che” dell’italiano).

I primi documenti in volgare

Unità 02

L'iscrizione di san Clemente

Sisinium: Fili de le pute, traite. Gosmarius: Albertel, trai. Albertellus: Falite dereto co lo palo, Carvoncelle! Sanctus Clemens: Duritiam cordis vestris, saxa traere meruistis.

Agli ultimi anni del secolo XI risale infine l’iscrizione di san Clemente, inserita in un affresco nella basilica sotterranea di san Clemente al Laterano a Roma.

L’immagine rappresenta un episodio della vita del santo e in essa compaiono a corredo delle pitture, come in una sorta di antico fumetto, alcune frasi nel nuovo idioma.

STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

Unità 03

LA LETTERATURA IN VOLGARE

- La lingua d'oil e la lingua d'oc- LE CHANSONS DE GESTE - LA LIRICA PROVENZALE - IL ROMANZO CORTESE-CAVALLERESCO

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Le prime manifestazioni letterarie in volgare

Sul territorio francese sono diffusi due idiomi, la lingua d’oïl, diffusa nel Nord e la lingua d’oc, utilizzata nel Sud, in particolare in Provenza, ambiente di piccole e raffinate corti feudali. La Francia conquista il primato nell’avvio delle produzioni letterarie in lingua neolatina e fissa alcuni valori cardine.

Nell’etica cavalleresca le imprese militari dei nobili francesi trovano una legittimazione nella fede religiosa e nella cieca obbedienza al proprio sovrano: la figura del nobile guerriero diviene così quella di un suddito fedele e timorato di Dio. Il coraggio, l’onore, la nobiltà d’animo e la difesa dei più deboli trovano la più alta espressione nelle chansons de geste.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Altri sono i valori cantati nelle colte corti della Francia meridionale. Nella lirica provenzale in lingua d’oc la celebrazione delle gesta di cavalieri coraggiosi al servizio della comunità lascia spazio all’esaltazione dell’amor cortese, un ideale di liberalità, cultura e raffinatezza che distingue il nobile cortese dall’uomo comune.

Il codice dell’amor cortese si basa sull’espressione del sentimento (anche se non ricambiato) e sull’idealizzazione della donna che ne è oggetto: si nutre del solo sentire e, anche quando l’unione si rivela irrealizzabile, trova pieno compimento nel servizio verso l’amata.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Le chansons de geste

Tra l’XI e il XIII secolo vengono composte le chansons de geste, poemi epici che propongono una rielaborazione in chiave eroica del racconto storico con il fine di rafforzare il senso di appartenenza alla comunità. Le canzoni più famose raccontano dell’epoca di Carlo Magno e delle sue campagne contro i Mori, cioè gli Arabi di Spagna (VIII-IX secolo): l’argomento della guerra di religione è particolarmente sentito dalla fine dell’XI secolo per l’avvio delle Crociate.

Le chansons de geste, recitate da cantori con accompagnamento musicale, trasmettono valori propri dell’aristocrazia feudale: l’eroismo, la fedeltà al sovrano e alla religione cristiana.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

La chanson de Roland

La più nota tra le chansons de geste è la Chanson de Roland probabilmente composta intorno al 1080. Il poema, composto da 4002 versi, racconta in lasse, cioè strofe di diversa lunghezza, di decasillabi assonanzati, un episodio della campagna dei Franchi contro i Mori e la tragica fine in battaglia di Orlando, paladino di Carlo Magno,

Nel 778 Marsilio, re moro di Saragozza, dopo sette anni di guerra, riesce, grazie al tradimento del barone Gano di Maganza, a tendere un’imboscata alla retroguardia dell’esercito franco, guidato da Orlando, sui Pirenei, al passo di Roncisvalle. Nonostante il nobile Oliviero lo preghi di chiamare in aiuto il resto dell’esercito suonando il corno olifante, Orlando si rifiuta temendo di essere accusato di viltà. Solo dopo essersi battuto eroicamente, sfinito e ferito a morte, accetta di suonarlo per chiamare in aiuto re Carlo, che sconfigge i Mori e fa squartare il traditore.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unit 03

Ludovico Ariosto: L'Orlando furioso

L’Orlando furioso è un poema cavalleresco in ottave, pubblicato per la prima volta a Ferrara nel 1516 in quaranta canti. Si presenta come la prosecuzione delle vicende dell’Orlando innamorato di Matteo Maria Boiardo e, più in generale, del ciclo bretone e del ciclo carolingio.

La trama ruota attorno a tre filoni principali: gli amori di Orlando, Angelica e Rinaldo, la guerra tra l’esercito cristiano di Carlo Magno e i Mori, il motivo encomiastico per la casata ferrarese degli Estensi, sviluppato attraverso le figure di Bradamante e di Ruggiero.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

La lirica provenzale

Nel Sud della Francia si sviluppa una poesia che nasce per allietare i momenti conviviali e intrattenere il pubblico di corte, affidata ai testi e alle melodie dei cosiddetti trovatori, cioè dei poeti: il sostantivo deriva infatti dal verbo trobar, che significa “poetare”. Tale poesia si esprime per lo più in lingua d’oc.

La lirica provenzale si concentra intorno al tema dell’amore cortese, un sentimento assoluto e totalizzante nell’ambito di una relazione per lo più extraconiugale, che si traduce in un ritratto idealizzato della donna. L’innamorato si pone al servizio di una donna che ha un ruolo preminente nel castello.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Il desiderio dell’innamorato è destinato a rimanere insoddisfatto, ma questo non impedisce al poeta di descrivere l’amore come fonte di gioia, anche perché il “servizio d’amore” nei confronti della dama consente un percorso di raffinamento morale che è uno dei tratti distintivi della fin’amor. Per evitare l’invidia dei “malparlieri”, l’amata è solitamente cantata con uno pseudonimo, il senhal,

La lirica provenzale si concentra intorno al tema dell’amore cortese, un sentimento assoluto e totalizzante nell’ambito di una relazione per lo più extraconiugale, che si traduce in un ritratto idealizzato della donna. L’innamorato si pone al servizio di una donna che ha un ruolo preminente nel castello.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Anche altri contenuti e altri generi trovano spazio nella produzione dei trovatori provenzali. A riflettere il clima tumultuoso delle lotte fra i signori delle varie corti è il tema politico

Le tecniche poetiche proprie della lirica provenzale sono il trobar clus che indica un modo di poetare difficile sia sul piano formale sia su quello del contenuto e il trobar leu che predilige tematiche più semplici, accompagnate da uno stile “dolce”, che in Italia sarà ereditato dai poeti dello Stilnovo.

. L’esperienza poetica dei provenzali termina con la repentina fine delle corti del Sud della Francia causata dalla crociata contro gli Albigesi che spinse molti trovatori a emigrare verso la Spagna o l’Italia.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Amor cortese: elementi caratterizzanti

Il culto della donna vista come essere sublime

Una posizione di inferiorità dell'uomo rispetto alla donna amata. L'amante si presenta come suo umile servitore (servizio d'amore).

L'amore è inappagato, ma non si tratta di un amore spirituale perché ci sono delle note sensuali: il possesso della donna è irraggiungibile e molto spesso l'uomo si innamora della donna senza neanche averla vista ma solo avendola sentita nominare.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Il romanzo cortese-cavalleresco

A metà del XII secolo le due produzioni si incontrano dando vita al romanzo cortese, in lingua d’oïl e in versi, nel quale i valori eroici dell’aristocrazia del Nord si fondono con i temi d’amore della lirica meridionale. Grande fama ottengono i romanzi di Chrétien de Troyes, che incarna il nuovo ideale cortese-cavalleresco nelle vicende dei cavalieri della Tavola Rotonda, e il Tristano e Isotta di Béroul, tragica vicenda di amore e morte.

LA LETTERATURA FANTASTICA

Unità 04

Tristano e Isotta: trama

Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, l'inghilterra vive sotto la costante minaccia del re Donnchadh, sovrano dell'Irlanda. Durante un assalto improvviso alle tribù britanniche, gli irlandesi compiono una vera e propria carneficina, ma il capo della tribù Lord Marke riesce a salvare la vita di un piccolo orfano, Tristano, che alleva come un figlio. Nel frattempo Isotta, l'unica figlia del Re Donnchadh, viene cresciuta sotto la stretta sorveglianza di suo padre. Molti anni più tardi Tristano, ritenuto morto dopo una battaglia, viene caricato sopra una piccola imbarcazione e affidato al mare. Il suo corpo ancora aggrappato alla vita viene trovato proprio da Isotta, che decide di curarlo di nascosto celandogli la sua vera identità. Tra i due giovani ragazzi sboccia in fretta un amore tanto passionale quanto travagliato, destinato a mettere in pericolo la pace tra i rispettivi regni di appartenenza

Tristano e Isotta: film

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Il romanzo cortese-cavalleresco

Il romanzo cortese si nutre delle leggende che circolano tra Francia e Inghilterra e che ha la sua più alta espressione nel cosiddetto ciclo bretone o arturiano, che attinge a leggende celtiche in cui si narrano la vita e il regno di Artù, le vicende del suo matrimonio con Ginevra, del suo legame con il mago Merlino e dei suo pari, i cavalieri della Tavola Rotonda.

La figura del cavaliere propria della chanson de geste si modifica in modo sostanziale: da inflessibile paladino subordinato al proprio sovrano e impegnato nella difesa della fede cristiana, nel romanzo egli assume una posizione paritaria rispetto al signore (non a caso i cavalieri del ciclo bretone siedono a una tavola rotonda), si fa coinvolgere dall’amore e dall’avventura.

LA LETTERATURA FANTASTICA

Unità 04

La spada nella roccia

Secondo la leggenda, Artù, allevato da Merlino, divenne re di Britannia dopo essere riuscito a estrarre la Spada nella Roccia. Non tutti sanno che questa leggenda potrebbe avere origine da una storia italiana.

San Galgano

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

La quête

Questi diventano infatti i motori principali della narrazione nel romanzo cortese; una narrazione in cui l’elemento magico-fiabesco diventa centrale nel costruire e, di volta in volta, ostacolare o favorire l’avventura del cavaliere protagonista. Quest’avventura si realizza nella ricerca (quête) della donna amata o di una reliquia religiosa, la più famosa delle quali è il Sacro Graal, il calice usato da Gesù nell’Ultima cena, nel quale sarebbe poi stato raccolto il suo sangue.

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Il pubblico

Come per la lirica provenzale anche per il romanzo il pubblico continua a essere quello delle corti; del resto, i rituali e i valori cortesi sono alla base delle narrazioni cavalleresche. Scritti solitamente da chierici colti per l’intrattenimento del signore, i romanzi vengono letti pubblicamente all’interno della corte ma, allo stesso tempo, diventano oggetto di una lettura individuale, segnando così un cambiamento importante nell’utilizzo e nella percezione della letteratura.

Unità 03

LA LETTERATURA IN VOLGARE

CICLO BRETONE

RE ARTU'E I CAVALIERI DELLA TAVOLA ROTONDA

AMORE

CICLO CAROLINGIO

CARLO MAGNO E I SUOI PALADINI

GUERRA

LA LETTERATURA IN VOLGARE

Unità 03

Le chansons de geste

La lirica provenzale

Il romanzo cortese-cavalleresco

Francia settentrionale.XI / XIII secolo Lingua d'oil Gesta eroiche dei paladini Poemi epici che propongono una rielaborazione in chiave eroica del racconto storico

Francia meridionale.XI / XIII secolo Lingua d'oc Amor cortese Poesia che nasce per intrattenere il pubblico di corte

Francia settentrionale.XII secolo Lingua d'oil Guerra e amore Narrazione in versi, poi in prosa, in cui i valori eroici della cavalleria si uniscono alla celebrazione dell’amore

STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

Unità 04

LA LETTERATURA FANTASTICA

- IL GENERE FANTASY

LA LETTERATURA FANTASTICA

Unità 04

La letteratura fantastica

Il fantastico è un genere di narrazione basato sulla rappresentazione di elementi e situazioni immaginarie che esulano dall'esperienza quotidiana, straordinarie, che si ritiene non si verifichino nella realtà comunemente sperimentata.

Tra gli elementi che possono definire una situazione fantastica vi è l'intervento del soprannaturale o del meraviglioso, ma non solo. Nel vasto ambito del fantastico si possono raggruppare un'ampia schiera di sottogeneri differenti, tra i quali il fantasy, la fantascienza, il gotico e l'orrore.

LA LETTERATURA FANTASTICA

Unità 04

Il genere fantasy

Il genere fantasy è, nell'uso comune, quello più legato al fantastico perchè connesso alla letteratura mitica, alle fiabe e alle favole, in cui la magia e gli eventi inspiegabili sono una parte importante nella vicenda.

Tra i padri del genere un posto di primo piano va assegnato a J. R. R. Tolkien, autore della celebre trilogia de Il Signore degli Anelli. Sulla sua scia si inserisce tutta una serie di autori, tra i quali Michael Ende (La storia infinita e Momo), Clive Staples Lewis (Cronache di Narnia) etc.

Uno dei sottogeneri più importanti è fantasy epico generato dall'unione tra il poema epico e il fantasy.Oggi la saga più letta al mondo è quella di Harry Potter di J.K. Rowling, che ha ridefinito il sottogenere dell'urban fantasy.

LA LETTERATURA FANTASTICA

Unità 04

Tristano e Isotta

STORIA DELLA LETTERATURA ITALIANA

Unità< 05

ITALO CALVINO

- BIOGRAFIA- OPERE .IL CAVALIERE INESISTENTE

italo calvino

Unità 05

Da questi incontri nascono nel 1965 Le cosmicomiche e nel 1967 Ti con zero, racconti “fantascientifici” e paradossali sulla storia dell’universo. L'ultima parte della produzione si caratterizza per la riflessione sull’esistenza, percorsa da un profondo pessimismo, Calvino nel frattempo si è trasferito a Roma e nel 1984 da Einaudi passa a Garzanti. Nel 1985 viene invitato dall’università di Harvard a tenere una serie di conferenze, ma, colto da ictus, muore pochi giorni dopo a Siena.

Biografia

Italo Calvino nasce nel 1923 a Santiago de Las Vegas, a Cuba, poi si trasferisce a Sanremo e si iscrive all'Università a Torino. Dopo la guerra inizia a collaborare con il quotidiano «l’Unità» e con la rivista «Il Politecnico» di Elio Vittorini. Dagli anni Sessanta Calvino trascorre lunghi periodi a Parigi, dove entra in contatto con gli intellettuali del movimento OuLiPo.

ITALO CALVINO: OPERE

Unità 05

italo calvino: opere

Unità 05

“[Le fiabe] sono, prese tutte insieme, nella loro sempre ripetuta e sempre varia casistica di vicende umane, una spiegazione generale della vita, nata in tempi remoti e serbata nel lento ruminio delle coscienze contadine fino a noi; sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna, soprattutto per la parte di vita che appunto è il farsi d’un destino: la giovinezza, dalla nascita che sovente porta in sé un auspicio o una condanna, al distacco dalla casa, alle prove per diventare adulto e poi maturo, per confermarsi come essere umano. E in questo sommario disegno, tutto”. "

(Italo Calvino)

ITALO CALVINO: OPERE

Unit 05

1947

1952

1959

Il sentiero dei nidi di ragno

Il visconte dimezzato

Il cavaliere inesistente

1949

1957

Ultimo viene il corvo

Il barone rampante

ITALO CALVINO: OPERE

Unit 05

1963

1972

1979

Marcovaldo

Le cittò invisibili

Se una notte d'inverno un viaggiatore

1965

1973

Le cosmicomiche

Il castello dei destini incrociati

italo calvino

Unità 05

Il cavaliere inesistente, pubblicato nel 1959, completa la trilogia I nostri antenati, iniziata sette anni prima con Il visconte dimezzato e continuata nel 1957 con Il barone rampante. Benché ultimo in ordine di pubblicazione, Il cavaliere inesistente costituisce il primo romanzo dei tre nell’edizione definitiva perché è ambientato nel Medioevo. Il titolo dato da Calvino alla trilogia allude al fatto che i protagonisti dei tre romanzi, caratterizzati ciascuno da una diversa anomalia, rappresentano allegoricamente la condizione straniata dell’uomo contemporaneo. Attraverso di loro lo scrittore suggerisce una riflessione critica sull’individuo nella società del Novecento.

Il cavaliere inesistente

ITALO CALVINO

Unit 05

Il cavaliere inesistente

Il cavaliere inesistente mette in scena il mondo dei paladini di Carlo Magno riletto in chiave moderna. Agilulfo è un cavaliere generoso, ma non possiede un corpo, è costituito dalla sola armatura.L’allegoria del cavaliere inesistente, che non ha corpo ma solo armatura, invita a una riflessione sulle forme di esistenza inautentiche e sulle identità stereotipate di cui l’uomo moderno è spesso prigioniero.

Grazie

per l'attenzione

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