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Transcript
GRUPPO 3
L'antico Egitto
EGYPT
3.3
3.4
IL NILO
3.2
pratica imbalsamazione
3.1
INDEX
3.3
3.4
IL NILO
3.2
pratica imbalsamazione
3.1
INDEX
antonio parrilla
i caratteri fondamentali della civilta egizia
NLa civiltà egizia, una delle più antiche e influenti della storia, si sviluppò lungo il fiume Nilo, le cui inondazioni annuali fertilizzavano il terreno e favorivano l'agricoltura e la crescita delle città-stato. *Struttura sociale*: La società era gerarchica, con il faraone al vertice, seguito da nobili, sacerdoti e funzionari, mentre contadini, artigiani e schiavi costituivano le classi inferiori.*Religione e cultura*: Gli Egizi praticavano una religione politeista, con rituali complessi e un forte culto dei morti, evidenziato dalla mummificazione e dalla costruzione di piramidi. L'arte rifletteva queste credenze in uno stile simbolico.*Scrittura ed economia*: Svilupparono i geroglifici per registrare eventi e pratiche religiose. L'economia era principalmente agricola, sostenuta anche dal commercio.*Innovazioni e governo*: Famosi per le loro realizzazioni architettoniche, gli Egizi godevano di un governo centralizzato, con un faraone dotato di potere assoluto.Nonostante il declino dovuto a invasioni e cambiamenti climatici, l'eredità dell'Egitto antico continua a influenzare il mondo moderno.
capitolo 3.1
gaBRIELE VALENTINI
la millenaria storia dell'egitto
La storia dell'Egitto si estende per oltre 5.000 anni, iniziando attorno al 3100 a.C. con l'unificazione dell'Alto e Basso Egitto sotto il primo faraone, Narmer. Questo evento segnò l'inizio delle dinastie e lo sviluppo della civiltà egizia, che divenne una delle più avanzate del mondo antico.Durante il periodo antico (circa 3100-2686 a.C.), furono costruite le prime piramidi. Il Regno Medio (circa 2055-1650 a.C.) portò stabilità, prosperità e un fiorire dell'arte e della letteratura. Il Nuovo Regno (circa 1550-1070 a.C.) è noto per l'espansione territoriale e per faraoni come Ramses II e Hatshepsut.Dopo il Nuovo Regno, l'Egitto subì invasioni da parte di vari popoli, inclusi i Nubiani, gli Assiri e i Persiani. La conquista di Alessandro Magno nel IV secolo a.C. segnò l'inizio dell'epoca ellenistica, in cui l'Egitto divenne un centro culturale sotto i Tolomei.La conquista romana nel 30 a.C. trasformò l'Egitto in una provincia dell'Impero Romano. Dopo secoli di dominio romano e bizantino, l'Egitto entrò nell'era islamica nel VII secolo d.C., subendo notevoli trasformazioni culturali e religiose.La millenaria storia dell'Egitto si distingue per la continuità culturale e la capacità di adattarsi ai cambiamenti, mantenendo la sua identità. Oggi, l'eredità dell'antico Egitto continua a influenzare la cultura e la società moderna.
CAPITOLO 3.2
SARA magliarella
RELIGIONE E SCIENZA
Nell’antico Egitto, religione e scienza erano strettamente collegate, influenzando profondamente la vita quotidiana e la cultura.*Religione*: Gli Egizi erano politeisti, adorando un ampio pantheon di divinità, come Ra, Osiride e Iside, ognuna con ruoli specifici. La religione permeava ogni aspetto della vita, dalla politica alle pratiche quotidiane, con i faraoni considerati divinità viventi e intermediari tra gli dèi e il popolo. Il culto dei morti era centrale, caratterizzato da pratiche funerarie elaborate e costruzioni monumentali come piramidi e templi.*Scienza*: La scienza egizia si sviluppò in vari campi, tra cui astronomia, medicina, matematica e ingegneria. Gli Egizi osservavano attentamente il cielo per calcolare il tempo e le inondazioni del Nilo. In medicina, possedevano conoscenze avanzate sulle malattie e tecniche chirurgiche, documentate in papiri medici. La matematica era essenziale per la costruzione di edifici e la pianificazione agricola, con un sistema di numerazione e familiarità con le frazioni.In sintesi, religione e scienza erano inseparabili nell’antico Egitto, con la religione che influenzava il pensiero scientifico e viceversa, contribuendo a una cultura avanzata con un’eredità duratura nella storia.
capitolo 3.3
miriam milito
la vita dopo la morte
Nell'antico Egitto, la vita dopo la morte era centrale nella religione e nella cultura. Gli Egizi credevano che la morte fosse un passaggio verso un'altra vita, chiamata "Aldilà" o "Dui", che influenzava le pratiche funerarie e le credenze religiose.*Preparazione per l’Aldilà*: Gli Egizi si preparavano per l'Aldilà attraverso l'imbalsamazione e la costruzione di tombe elaborate, come piramidi e tombe nel Valle dei Re, dotate di beni materiali, cibo e oggetti personali ritenuti necessari per la vita eterna. L'imbalsamazione preservava il corpo, essenziale affinché l'anima potesse riconoscerlo nel mondo dei morti.*Il Giudizio*: Dopo la morte, l'anima affrontava il Giudizio di Osiride. Il cuore del defunto veniva pesato su una bilancia contro una piuma di Ma'at, simbolo della verità. Se il cuore era più leggero, il defunto accedeva all'Aldilà; altrimenti, l'anima veniva divorata da Ammut.*L’Aldilà*: Chi superava il Giudizio entrava nel "Campo di Iaru", un paradiso di gioia e abbondanza simile alla vita terrena. Le tombe spesso rappresentavano scene di vita quotidiana, simboleggiando la continuazione dell'esistenza.*Riti e credenze*: I riti funerari e le cerimonie religiose erano essenziali per garantire la protezione divina e il successo del defunto nel viaggio verso l’Aldilà, includendo rituali di purificazione, preghiere e offerte votive.In sintesi, la concezione egizia dell’Aldilà rifletteva speranza e spiritualità, mostrando il desiderio di continuare a vivere dopo la morte e la connessione tra vita e morte nella loro cultura.
capitolo 3.4
antonio di tullio
la pratica dell'imbalsamazione preso gli egizi
L’imbalsamazione nell'antico Egitto era una pratica funeraria cruciale, legata alla religione e alla convinzione nell’aldilà. Gli Egizi credevano che preservare il corpo fosse essenziale per garantire la vita eterna dell’anima.*Processo di imbalsamazione*: Iniziava subito dopo la morte, con il lavaggio e la purificazione del corpo. Gli organi interni venivano rimossi, trattati e conservati in contenitori chiamati canopi, mentre il cuore rimaneva nel corpo o in un canopo speciale. Il corpo veniva poi essiccato con natron per rimuovere l'umidità, quindi avvolto in bende di lino impregnate di resine e oli aromatici per migliorare la conservazione.*Significato e rituali*: L’imbalsamazione era un rituale sacro, accompagnato da preghiere e cerimonie per assicurare al defunto l'accesso all’aldilà. Le famiglie commissionavano tombe elaborate e sarcofagi, ricchi di offerte e oggetti personali per il viaggio nell’aldilà.*Eredità*: Questa pratica rifletteva la complessità della religione egizia e la loro comprensione della vita e della morte. Gli Egizi svilupparono tecniche sofisticate, contribuendo a preservare i corpi di faraoni e nobili, che oggi offrono preziose informazioni sulla cultura e la vita dell'antico Egitto.
l'imbalsamazione
paolo voltarelli
il nilo
Il Nilo, il fiume più lungo del mondo, è stato una risorsa fondamentale per la civiltà egizia fin dai suoi inizi. Le inondazioni annuali fertilizzavano il terreno, trasformando il deserto in terre agricole produttive per la coltivazione di cereali come grano e orzo, cruciali per il sostentamento della popolazione.Il Nilo facilitava anche il commercio, consentendo il trasporto di beni tra le regioni dell'Egitto e favorendo lo sviluppo di città come centri di scambio culturale ed economico. Inoltre, il fiume aveva un significato spirituale profondo, considerato un dono divino e simbolo di vita. I rituali e le celebrazioni legate alle sue inondazioni evidenziavano questa sacralità.In sintesi, il Nilo è stato essenziale per la cultura, l'economia e la religione egiziana e continua a essere una risorsa vitale per l'Egitto moderno.
il nilo
gruppo 3 il migliore!!! 100%10 e lode!
grazie di aver letto!