IL TIROCINIO TFA SOSTEGNO DEFINITIVO.pptx
Maria Rosaria
Created on September 24, 2024
More creations to inspire you
ALL THE THINGS
Presentation
SANTIAGOVR_EN
Presentation
WWII TIMELINE WITH REVIEW
Presentation
BLENDED LEARNING
Presentation
TAKING A DEEPER DIVE
Presentation
WWII JUNE NEWSPAPER
Presentation
AUSSTELLUNG STORYTELLING
Presentation
Transcript
Prof.ssa Maria Rosaria Cimino unisob.cimino@gmail.com
Università degli Studi «Suor Orsola Benincasa» NapoliA.I.A.S. onlusCorsi di specializzazione per le attività di sostegno
LABORATORIO: TIROCINIO INDIRETTO SCUOLA PRIMARIA
Piste operative
Il Tirocinio per la formazione dei futuri insegnanti per le attività di sostegno
Tirocinio Diretto
- Il tirocinio, luogo di interazione dinamica e costruttiva, mira a sviluppare adeguati livelli di competenza in ordine ai processi di inclusione scolastica, con particolare riferimento agli alunni con disabilità, e a far sì che gli studenti tirocinanti siano in grado di confrontare le azioni realizzate nei contesti scolastici con le conoscenze teoriche acquisite attraverso gli insegnamenti e con le abilità affinate durante le attività laboratoriali.
- Il tirocinio diretto prevede attività di analisi del contesto, osservazione, lavoro in situazione guidata, progettazione di attività didattiche, esercizio della collegialità, finalizzate a rendere lo studente tirocinante gradualmente più autonomo all’interno dell’istituzione scolastica.
Le attività proposte al tirocinante favoriranno, nello specifico, l’acquisizione delle competenze professionali dell’insegnante di sostegno attraverso:
- la pratica dell’analisi e dell’osservazione sia a livello macro, (dell’intera istituzione scolastica e dei rapporti di quest’ultima con il territorio) che a livello micro (delle pratiche didattiche e delle caratteristiche del contesto classe inteso come sistema complesso di relazioni);
- l’azione progettuale a livello di sistema, di istituto e di classe, tenendo conto della singolarità dell’alunno con disabilità, emergente dall’interazione tra fattori e strutture corporee, attività e partecipazione, fattori ambientali e personali (OMS, ICF);
- lo sviluppo e la padronanza di approcci didattici per favorire l’inclusione degli alunni con disabilità nei contesti scolastici.
Tirocinio indiretto Durante il tirocinio indiretto si sviluppa il dialogo critico e la riflessione consapevole tra esperienza pratica e indicazioni teoriche, al fine di consentire la loro interazione e costruire un raccordo efficace; si tratta di un esercizio senza il quale gli assunti teorici e i contributi di ricerca rimangono astratti e frammentati.
CARATTERI E STRUTTURA DEL TIROCINIO DIRETTO
Ciascuna delle fasi è caratterizzata dalla riflessione sull’esperienza, grazie al confronto individuale tra lo studente tirocinante e il tutor accogliente, nonché all’utilizzo di dispositivi per la documentazione e il monitoraggio del percorso:
- Intervista semi-strutturata
- Unità di apprendimento
- Report finale
Accoglienza
- L’accoglienza è la fase preliminare in quanto consente al tirocinante di conoscere il proprio tutor scolastico.
- È il momento dedicato al raccordo preventivo con cui pianificare i tempi e le modalità di realizzazione delle attività di tirocinio diretto.
La fase del tirocinio diretto «osservativo» si focalizza su due livelli di analisi e si propone di favorire:
Il tutor:
- illustra al tirocinante il contesto organizzativo della scuola, i ruoli, le funzioni, le dinamiche relazionali e collegiali;
- evidenzia la dimensione progettuale che l’istituzione scolastica ha adottato per promuovere l’inclusione;
- illustra le scelte operate per l’organizzazione della didattica.
Presentazione della dimensione organizzativa
Presentazione della dimensione riferibile ai contesti e alle pratiche didattiche
Il tutor:
- illustra al tirocinante il contesto classe, i docenti coinvolti e altre figure professionali;
- evidenzia le forme di accessibilità per la didattica speciale.
L’osservazione va focalizzata:
- sui documenti fondamentali della scuola (PTOF, RAV, PdM, Programmazione Dipartimentale);
- sugli strumenti per l’inclusione (Piano di Inclusione, PEI, PDP);
- sui progetti per la realizzazione di percorsi di inclusione.
Il Docente Tutor:
- struttura la fase di osservazione, motivando lo studente tirocinante;
- organizza e illustra le informazioni relative all’orientamento strategico della scuola (mission, vision, obiettivi prioritari e strumenti fondamentali);
- illustra le scelte metodologiche e strategiche riferibili alla didattica speciale (didattica attiva, cooperativa, metacognitiva, laboratoriale, etc. );
- individua e illustra i documenti oggetto di osservazione.
La fase del tirocinio diretto «conoscitivo» si realizza attraverso due segmenti che si propongono di introdurre lo studente tirocinante nei contesti classe, accompagnandolo nella progressiva conoscenza degli interventi didattici realizzati in funzione dei diversi Bisogni Educativi Speciali e delle tecnologie digitali impiegate per la progettazione, la conduzione e la valutazione dell’azione didattica.
Visita in classe
Visita all’ambiente scolastico
LA VISITA ALLA SCUOLA Il docente tutor illustra allo studente tirocinante gli strumenti adottati per la gestione dei progetti e delle attività didattiche finalizzati all’inclusione.
VISITA AGLI AMBIENTI DIDATTICI
- Il docente tutor invita lo studente tirocinante ad entrare nella classe in cui sono presenti uno o più alunni diversamente abili e ad osservare lo svolgimento di attività didattiche che coinvolgono gli alunni, dopo aver concordato gli incontri con eventuali altri docenti coinvolti.
- È bene evidenziare, in questa fase, il rispetto delle norme in materia di privacy, secondo quanto previsto dagli artt. 13 e 14 del Regolamento UE 2016/679, richiamate nei singoli Regolamenti di tirocinio.
Il Docente Tutor:
- organizza le informazioni relative alle diverse figure coinvolte, alle attività didattiche rivolte all’intera classe o a gruppi differenziati di allievi, al setting d’aula e alle scelte metodologiche;
- accoglie lo studente tirocinante nei diversi ambienti didattici.
- In questa fase gli studenti tirocinanti partecipano alla progettazione e la realizzazione di attività didattiche in una classe/sezione della scuola accogliente.
- La progettazione consente di elaborare un’unità di apprendimento a partire dal riconoscimento di un bisogno rilevato nell’ambito del contesto educativo e dalla stesura organizzata dell’intervento (fasi e attività, spazi e tempi, mezzi, materiali, strumenti, metodologie, modalità di verifica/valutazione, modalità di documentazione).
- Il tutor supporta lo studente tirocinante nella progettazione delle prime tre fasi dell’ipotesi progettuale:
Il Docente Tutor:
- monitora le attività di progettazione realizzate dallo studente tirocinante;
- individua ambienti e contesti, concordandoli con i colleghi, idonei per guidare lo studente tirocinante a partecipare a momenti di confronto e di discussione (es. riunioni in équipe, tavoli di lavoro, web conference, ecc..) così da consentire lo sviluppo del pensiero "riflessivo" sulle attività funzionali all’insegnamento e sulle strategie adottate nella progettazione.
Azione didattica (introdurre all’attuazione del project work)
- La fase della progettazione è documentata mediante la predisposizione di un’unità di apprendimento, assumendo i punti di forza dell’alunno come punti di partenza e mirando allo sviluppo graduale di essi, in una prospettiva stabile.
- L’unità di apprendimento va riferita al gruppo- sezione o al gruppo classe.
L’attuazione è la fase in cui si realizza l’intervento didattico appositamente progettato, adeguato al livello scolastico, all’età e ai bisogni degli allievi, utilizzando strumenti multimediali e tecnologie.
Report finale
- La fase attuativa si conclude con la rilettura critica dell’esperienza e con la reinterpretazione dell’attività svolta, da intendersi nell’ottica del “pensiero riflessivo”, in grado cioè di muovere dall’esperienza per riferirla ad un punto di vista più ampio e generale.
- L’esperienza sarà documentata con la stesura di un report finale, da cui possa evincersi il percorso di acquisizione e maturazione, la strutturazione di competenze operative connesse con il profilo professionale del docente di sostegno.
Linee guida per lo svolgimento degli esami finali Ai sensi dell'art. 9 del DM 30 settembre 2011, i Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità si concludono con un esame finale al quale è assegnato uno specifico punteggio in trentesimi. Il corso è superato con il conseguimento di 60 crediti formativi universitari, da acquisire in non meno di otto mesi, ed a seguito dell'esito positivo dell'esame finale.
- Si può essere ammessi all'esame finale solo se sono state sostenute tutte le attività formative (insegnamenti, laboratori, tirocinio: tirocinio diretto, tirocinio indiretto, TIC), conseguendo così i relativi crediti formativi previsti dal percorso.
- L'esame finale valuta, attraverso un colloquio con il candidato:
- 1. un elaborato di approfondimento teorico a scelta del candidato volto a dimostrare la completa padronanza dell'argomento scelto e gli aspetti applicativi in ambito scolastico;
- 2. una relazione sull'esperienza professionale di tirocinio consistente in una raccolta di elaborazioni, riflessioni e documentazioni;
- 3. un prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l'uso delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione (T.I.C.)
- Il prodotto multimediale (microprogettazione inclusiva attraverso l'utilizzo di applicativi incontrati durante il percorso di tirocinio TIC) è realizzato secondo lo schema proposto durante il percorso dal docente supervisore delle attività di TIC.
Linee guida per lo svolgimento degli esami finali Ai sensi dell'art. 9 del DM 30 settembre 2011, i Corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità si concludono con un esame finale al quale è assegnato uno specifico punteggio in trentesimi. Il corso è superato con il conseguimento di 60 crediti formativi universitari, da acquisire in non meno di otto mesi, ed a seguito dell'esito positivo dell'esame finale.
- Si può essere ammessi all'esame finale solo se sono state sostenute tutte le attività formative (insegnamenti, laboratori, tirocinio: tirocinio diretto, tirocinio indiretto, TIC), conseguendo così i relativi crediti formativi previsti dal percorso.
- L'esame finale valuta, attraverso un colloquio con il candidato:
- 1. un elaborato di approfondimento teorico a scelta del candidato volto a dimostrare la completa padronanza dell'argomento scelto e gli aspetti applicativi in ambito scolastico;
- 2. una relazione sull'esperienza professionale di tirocinio consistente in una raccolta di elaborazioni, riflessioni e documentazioni;
- 3. un prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l'uso delle tecnologie della comunicazione e dell'informazione (T.I.C.)
- Il prodotto multimediale (microprogettazione inclusiva attraverso l'utilizzo di applicativi incontrati durante il percorso di tirocinio TIC) è realizzato secondo lo schema proposto durante il percorso dal docente supervisore delle attività di TIC.
Criteri di valutazione La valutazione, che riguarda sia gli insegnamenti sia le attività laboratoriali e le attività di tirocinio diretto e indiretto, è espressa in trentesimi. Per accedere all'esame finale, i candidati dovranno aver superato, con voto non inferiore a 18/30, le valutazioni riferite al tirocinio diretto [a cura del tutor scolastico (150 ore)], al tirocinio indiretto [risultante dalla somma della valutazione del tutor scolastico (25 ore) e di quella del tutor AIAS (50 ore)], ai laboratori e agli insegnamenti. Non si accetteranno in alcun modo richieste di modifica delle valutazioni inserite in piattaforma dai tutor scolastici. L'esame finale si intende superato da parte di quei candidati che hanno conseguito una valutazione non inferiore a 18/30. La valutazione complessiva finale, espressa in trentesimi, risulta dalla somma della media aritmetica dei punteggi ottenuti nelle valutazioni di cui all'art. 8 del DM 30 settembre 2011 e dal punteggio ottenuto nell'esame finale. La valutazione complessiva finale è riportata nel titolo di specializzazione.