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UNGARETTI: È stato uno dei principali poeti della letteratura italiana del XX secolo. Quando nel 1914 scoppiò la prima guerra mondiale Ungaretti partecipò attivamente alla campagna interventista, arruolandosi in seguito nel 19º Reggimento di fanteria della Brigata Brescia, quando, il 24 maggio del 1915, l'Italia entrò in guerra. Dopo la guerra Ungaretti restò nella capitale francese, dapprima come corrispondente del giornale "Il Popolo d'Italia", diretto da Benito Mussolini, e in seguito come impiegato all'ufficio stampa dell'ambasciata italiana.

La Prima Guerra Mondiale costituì il primo grande conflitto internazionale del ventesimo secolo. Il trauma della guerra ebbe un effetto profondo sulle azioni e sul modo di pensare sia dei governanti che delle popolazioni, durante l'Olocausto. Fu un conflitto che coinvolse le principali potenze e molte di quelle minori tra il 28 luglio 1914 e l'11 novembre 1918.

L’invio e l’arrivo della posta rappresentava un momento importantissimo e un vero sollievo per i soldati al fronte. Con le lettere riuscivano a tenersi in contatto non solo con i familiari, ma anche con un mondo “normale” nel quale speravano di tornare. Le lettere dei soldati dal fronte sono un’eloquente testimonianza di cosa fu la grande Guerra e in quale maniera segnò la coscienza collettiva.