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La favola

è un testo breve che racconta una storia e ha lo scopo di insegnare qualcosa

Prof.ssa Galeani

La favola antica

Le origini: le favole sono racconti molto antichi, all'inizio tramandati con la voce. Nacquero probabilmente presso i popoli del Medioriente. Le prime favole scritte a noi giunte sono quelle dei Sumeri, poi si diffusero in Grecia e nel mondo romano.

I favolisti: I più grandi scrittori di favole sono Esopo e Fedro.Esopo è vissuto nel VI secolo a. C. Secondo la tradizione era uno schiavo di origine africana, deforme e balbuziente, che riuscì a riconquistare la libertà grazie la sua bravura. La sua raccolta di oltre 500 favole costituì il materiale e il modello per tutti successivi autori di favole.Fedro è il più importante favolista romano vissuto durante il periodo dell'imperatore Augusto (I secolo). Giunto a Roma dalla Grecia come schiavo, visse alla corte dell'imperatore che gli concesse la libertà. Scrisse cinque libri di favole non tutti i giunti fino a noi, ispirati a quelle di Esopo. Le favole di Fedro erano materie di studio nelle scuole: servivano insegnare quali comportamenti bisognava seguire e quali evitare.

La favola antica

Le favole dell'antichità ebbero una grande fortuna nel Medioevo, furono tramandate e rielaborate. Nel Seicento grazie allo scrittore francese Jean De La Fontaine tornarono protagoniste.

Gli autori moderni del Novecento si sono spesso cimentati con le favole riprendendo questo genere in chiave moderna e adattando la morale ai lettori contemporanei. In Italia per esempio abbiamo l'esempio di Trilussa (1871-1950 ) che utilizzando il dialetto romanesco, ha raccontato le storie in modo ironico e divertente . Diverso è il caso di Gianni Rodari (1920-1980 ), che nelle sue "Favole al telefono" ha proposto brevi racconti di fantasia per bambini su grandi temi universali come l'amicizia, la pace, la giustizia.

- Le vicende delle favole sono molto semplici e lineari, non ci sono complicazioni, sono quasi sempre costituite da un unico episodio

- Il numero dei personaggi è limitato e sono quasi sempre animali anche se con caratteristiche umane: pensano e si comportano come uomini, mostrando i vizi e le virtù degli uomini; la storia diventa così un modo per far rifleteter gli uomini sulle proprie debolezze- i personaggi hanno "ruoli fissi" (es. il lupo incarna la furbizia, l’agnello la bontà e l’ingenuità, la formica laboriosità ecc.) - Il tempo e il luogo sono indeterminati, cioè non sono precisati (es. Un giorno...una sera... in un bosco... ma non sappiamo di più). -Il linguaggio è semplice: le frasi sono brevi e sono presenti dialoghi

1)situazione iniziale in cui si presentano i personaggi; 2) lo sviluppo il momento in cui si svolge la vicenda, questo è il corpo della storia e presenta i dialoghi; 3)conclusione i cui si vede la vittoria di uno dei contendenti.

Struttura

L’elemento che caratterizza la favola è la MORALE.Si trova all’inizio o alla fine del racconto ed è il momento in cui l’autore ci spiega l’insegnamento. La morale Insegnamento può essere - esplicita, cioè scritta... - implicita, quando è il lettore a ricavarla leggendo la favola.

Per concludere il tuo percorso e consolidare quanto appreso, ora puoi guardare il seguente video

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