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In questo percorso vengono illustrati i principali monumenti della Bologna medievale

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Bologna medievale

di Nicolò Regazzi e Margherita Capuano

Basilica di Santo Stefano

  • Autore:
  • Nome:
  • Data:
  • Consacrazione
  • Tecnica
  • Collocazione:
  • Funzione: religiosa

San Giorgio e il Drago

  • Elenco puntato
  • Elenco puntato

Basilica di San Francesco

  • Autore: sconosciuto;
  • Nome: Basilica di San Francesco;
  • Data: 1236-1263;
  • Consacrazione: 1251;
  • Materiali: realizzata in laterizio, il protiro è in marmo;
  • Collocazione: piazza San Francesco;
  • Funzione: edificio religioso, dedicato a san Francesco d'Assisi e di proprietà dell'Ordine dei frati minori conventuali.

  • Possenti archi rampanti;
  • abside costituita da nove cappelle radiali;
  • interno diviso in tre navate da pilastri in laterizio;
  • transetto che non sporge dai muri perimetrali;
  • facciata a capanna, ornata lungo gli spioventi da archetti e bacini in ceramica;
  • richiami all’architettura gotica: articolazione absidale, archi rampanti, pilastri a lesene;
  • protiro di marmo affiancato all’altezza dell’architrave da lastre di marmo ornate con motivi zoomorfi.

Al centro del presbiterio sull’altare si trova la pala marmorea eseguita dai veneziani Jacopello e Pier Paolo Dalle Masegne, ornata con rilievi relativi ad episodi della vita di san Francesco e con statuette di Santi e Angeli musicanti.

San Giorgio e il drago

  • Autore: Vitale da Bologna;
  • Nome: San Giorgio e il drago;
  • Data: 1330/1335;
  • Tecnica: tempera su tavola;
  • Dimensioni: 86 x 70,5cm;
  • Collocazione originale: Amsterdam, collezione Max Friedlander; acquistato nel 1959;
  • Collocazione attuale: Pinacoteca Nazionale di Bologna;
  • Funzione: l'opera ha un significato allegorico.

San Giorgio, appartenente alla tipologia dei Santi leggendari e secondo la tradizione vissuto il Libia tra III e IV secolo d.C., viene solitamente raffigurato nell’atto di combattere il Drago, per la Cristianità emblema del male assimilabile al Paganesimo. La scena contempla anche la presenza di una fanciulla che viene interpretata come rappresentazione della Chiesa.

  • Autore: Giotto;
  • Nome: Polittico di Bologna;
  • Data: 1335;
  • Tecnica: tempera e oro su tavola;
  • Dimensioni: 146,5x 217cm;
  • Collocazione originale: Santa Maria degli Angeli a Bologna;
  • Collocazione attuale: Pinacoteca Nazionale di Bologna;
  • Funzione: il legato pontificio Bertrando del Poggetto aveva commissionato a Giotto la pala per la cappella privata del Papa Giovanni XXII.

Polittico di Bologna (più pannelli)

Nella cuspide sopra il trono è raffigurato Dio padre che sorregge il globo stellato e le chiavi.

Al centro la Vergine è seduta su un trono di marmi chiari. Con lei è il Bambino, che cerca la sua attenzione sfiorandole il mento, aggrappandosi allo scollo e scalciando con i piedini.

A sinistra sono l’Arcangelo Gabriele, raffigurato di profilo e San Pietro, con le chiavi e il pastorale.

A destra sono rappresentati Michele, l'Arcangelo guerriero dalle ali rosse che combatte il demonio, rappresentato come una figura mostruosa a più teste e San Paolo, con il libro e la spada.

In basso nella predella sono rappresentati i personaggi che affiancano il Cristo della Passione posto al centro: da sinistra, San Giovanni Battista, la Madonna, san Giovanni Evangelista e Maria Maddalena.

Cattedrale Metropolitana di San Pietro

  • Autore: sconosciuto;
  • Nome: Cattedrale Metropolitana di San Pietro;
  • Data: 910;
  • Consacrazione: 1181;
  • Materiali: laterizio, decorazioni in marmo;
  • Collocazione: via Indipendenza;
  • Funzione: edificio religioso dedicato a San Pietro.

La cattedrale è stata oggetto di vari cambiamenti nel corso dei secoli. Il suo aspetto attuale risale alla ristrutturazione del 1605 che, tuttavia, ha causato la perdita di ogni traccia del primitivo impianto romano-gotico.

  • Facciata a salienti;
  • paramento murario in mattoncini rossi e decorazioni in marmo;
  • cinque navate;
  • sugli spioventi della fascia inferiore della facciata presenta a sinistra la scultura di San Pietro e a destra la scultura di San Paolo;
  • la facciata termina con un frontone classico triangolare.
Il campanile paleocristiano a base irregolarmente rotondeggiante e cima rotonda non fu mai demolito e oggi si può ancora ammirare all'interno dell'altro che gli fu costruito attorno.

Nel 1582 la chiesa era stata elevata al rango di "chiesa metropolitana" (sede vescovile con giurisdizione sui vescovi e sulle diocesi del medesimo territorio) da papa Gregorio XIII.

Le due torri

Autore: la torre fu eretta dai Garisendi (prospera famiglia di cambiatori di fede guelfa); Nome: Torre della Garisenda; Data: 1109-1110; Materiale: muratura; Dimensioni: 47 metri di altezza; Collocazione: piazza di Porta Ravegnana. È nota per la sua forte pendenza, dovuta al cedimento del terreno e delle fondamenta. Abbassata per timore di futuro crollo a metà del XIV secolo, è oggi oggetto di restauro.

Autore: Gherardo Asinelli; Nome: Torre degli Asinelli; Data: 1109-1119; Materiale: muratura; Dimensioni: la torre è alta 97,20 metri, pende verso ovest per 2,23 metri e presenta all'interno una scalinata composta da 498 gradini; Collocazione: piazza di Porta Ravegnana.

Arca di San Domenico

  • Autori: Nicola Pisano, fra' Guglielmo e Arnolfo di Cambio, Niccolò dell'Arca, Michelangelo e Alfonso Lombardi;
  • Nome: Arca di San Domenico;
  • Data: 1264-1267;
  • Tecnica: marmo a tutto tondo;
  • Collocazione: Basilica di san Domenico, Bologna;
  • Funzione: monumento sepolcrale di Domenico Guzman.

Ad opera di Niccolò dell'Arca sulla sommità dell'arca si vede Dio Padre che sorregge il mondo con la mano sinistra tenendolo vicino al cuore. Sotto i suoi piedi troviamo un altro globo più grande. Più in basso si vedono i simboli della creazione: i festoni di frutta = la terra, i due putti = cielo e gli otto delfini = mare.

Più in basso troviamo il mistero della Redenzione: Gesù Cristo morto è rappresentato in mezzo a due angeli, a destra quello dell'annunciazione e a sinistra quello della passione. Allo stesso livello degli angeli i quattro evangelisti che hanno diffuso al mondo intero il messaggio di Redenzione operato da Gesù Cristo.

Dopo le rappresentazioni del Padre e del Figlio, viene lo Spirito Santo. Lui non ha immagini, ma se ne vedono gli effetti (i santi). Infatti, poco sotto si trovano appoggiate a una cornice i santi protettori di Bologna.

I 4 lati del sarcofago parallelepipedo sono decorati dai sei pannelli scolpiti ad altorilievo da Nicola Pisano e allievi. Questi rappresentano le storie della vita e miracoli di san Domenico, intervallate da sei statuette: due al centro dei lati maggiori raffiguranti Cristo redentore e la Vergine stante con il Bambino, e quattro santi angolari legati all'istituzione dell'Ordine domenicano.

Sotto al sarcofago decorato da Nicola Pisano e allievi troviamo la stele di Alfonso Lombardi con l'adorazione dei magi (al centro) e scene della vita del santo (ai lati).

Torre degli Asinelli e Torre della Garisenda

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Palazzo Re Enzo

  • Autore: Antonio di Vincenzo, Alfonso Rubbiani (1905);
  • Nome: Palazzo Re Enzo;
  • Data: 1244-1246;
  • Materiale: muratura;
  • Collocazione: piazza del Nettuno;
  • Funzione: fu costruito per volere del podestà Filippo Ugoni come ampliamento degli edifici comunali del Palazzo del Podestà.

Durante il XIII secolo divenne la “residenza” di re Enzo di Sardegna, figlio dell'imperatore Federico II di Svevia, prigioniero della battaglia di Fossalta. Al pian terreno erano conservate le macchine da guerra, mentre al loggiato del primo piano si tenevano le sedute dei consigli popolari.