adam smith

Biografia

Coincidenza tra interesse individuale e collettivo

VIta

Studi

la ricchezza delle nazioni

Mano invisibile, Fabbrica di spilli

Adam Smith

il padre dell'economia moderna

La simpatia

teoria dei sentimenti morali

Valutazioni morali discordanti

Carluccio Giorgia 4^C

La ricchezza delle nazioni è l'opera più famosa di Adam Smith.E'un indagine che consiste in cinque volumi sui temi del: lavoro, valore,salario,profitto e progresso delle città.Secondo Smith la ricchezza delle nazioni si fonda su un ordine naturale, che garantisce la coincincidenza dell'interesse del singolo con l'interesse della collettività.Per questo,lo sforzo naturale di ogni individuo per migliorare la propria condizione è l'unico principio sul quale è possibile edificare una società ricca e prospera.

Adam smith nacque nel giugno 1723.Il padre fu avvocato e ricoprì la carica di segretario privato, ma morì all'età di 44 anni e quindi non conobbe mai suo figlio. Sua madre Margaret Douglas era figlia di un ricco latifondista e ufficiale dell'esercito. Proprio per questi motivi Adam viveva in una condizione familiare agiata.

Adam cominciò i suoi studi all'età di 14 anni,seguendo le lezioni di Francis Hutcheson, filosofo ed esponente dell'illuminismo scozzese.Nel 1740 ottenne una borsa di studio per la facoltà di filosofia presso l'università di Oxford. Successivamente si trasferì ad Edimburgo dove tenne relazioni pubbliche sulla letteratura inglese e sulla giurisprudenza. Infine, divenne economicamente indipendente quando ottenne la cattedra di logica presso l'Università di Glasgow.

La mano invisibile

Una delle idee centrali di questo studio è il concetto della "mano invisibile".Secondo Smith l'utilità personale del singolo individuo produrrebbe uno scambio economico equilibrato. Al riguardo lo stato dovrebbe occuparsi unicamente dei beni pubblici e di creare un quadeo normativo equilibrato. L'esempio più famoso dell'opera di Smith è il paragone dell'operaio che, da solo, può fabbricare da solo massimo uno spillo, al contrario di quanto accade in una produzione moderna fondata sulla divisione del lavoro svolto da diverse persone.

La simpatia

A 36 anni Smith sviluppa la propria riflessione nella Teoria dei sentimenti morali,in cui analizzò la natura e le origini della morale umana.Secondo lui esiste un essere grande,benevolo e onnisciente definito da smith come "la più grande quantità possibile di felicità". Questo essere ha posto negli esseri umani una guida infallibile che li dirige al bene e alla felicità,e questa guida è la simpatia. Essa è il dono di vedere noi stessi come gli altri ci vedono, quindi di essere spettatori imparziali della nostra stessa persona.

E' evidente che,se la simpatia è un criterio di valutazione morale,bisogna presupporre l'esistenza di un accordo tra:-quello dello spettatore che ognuno porta in se stesso; -gli altri spettatori che giudicano la nostra condotta. Questo accordo è infatti presupposto da Smith, il quale vede nella simpatia la manifestazione di un ordine armonico e provvidenziale stabilito da Dio. Ma, nel caso contrario si deve ricorrere al tribunale supremo.