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Anna Lamberti

Created on September 20, 2024

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Transcript

LST

Promozione della Salute

Prevenzione

GRR

tra prevenzione e promozione della salute

SOC

Salutogenesi

a cura di Nicola Iannaccone

Salute

presentazione ralizzata da: Luca Ambrosanio

start

LST

Promozione della Salute

Prevenzione

GRR

SOC

di cosa parliamo

Salutogenesi

Salute

LST

Le LIFE SKILLS

Il nucleo fondamentale delle Life Skills identificato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) è costituito da 10 competenze, così raggruppate:

COGNITIVE

RELAZIONALI

Emotive

CONSAPEVOLEZZA DI SE'

RISOLVERE I PROBLEMI

EMPATIA

GESTIONE DELLE EMOZIONI

PRENDERE DECISIONI

COMUNICAZIONE EFFICACE

GESTIONE DELLO STRESS

RELAZIONI EFFICACI

PENSIERO CRITICO

PENSIERO CREATIVO

Il programma realizzato per la scuola, da oltre trent'anni, è stato sviluppato negli Stati Uniti dal Prof.Botvin ed è promosso dall'Organizzazzione Mondiale della Sanità (OMS)
è un programma validato scientificamente, dimostratosi in grado di ridurre il rischio di uso di alcol, tabacco, droghe e comportamenti violenti attraverso l’incremento delle abilità personali e sociali.

Mira ad aumentare nei soggetti le capacità di gestione delle sfide quotidiane e a favorire un maggior senso di controllo personale. Si interviene sui diversi fattori implicati nell’uso e abuso di sostanze, siano essi relativi alle influenze esterne (l’ambiente, i media, i pari, ecc.) o a fattori psicologici interni (ansia sociale, bassa autostima, propensione a ricercare emozioni forti, ecc.).

A partire dal 2011, il programma è stato adattato al contesto italiano e è stato integrato con il Modello della Scuola che Promuove Salute, della Rete Lombarda SPS e il coordinamento operativo delle attività è stato affidato alla ATS Città metropolina di Milano
dal 2018 Il programma si è rinnovato acquisendo due "estensioni":
  • Verticale: adattando il programma agli studenti della scuola primaria
  • Orizzontale: estendendo le aree di intervendo rispetto all'area delle dipendenze iniziale

AMPLIAMENTO DELLE AREE TEMATICHE

Prevenzione

GRR

Il programma LST nasce nell'ambito della prevenzione delle dipendenze e della violenza. Dal 2019 è stato adattato per estendere le aree tematiche di intervento:

  • alimentazione
  • attività motoria
  • bullismo e cyberbullismo
  • salute sessuale
  • gioco d'azzardo
Il programma è stato quindi integrato al fine di:
  • rinforzare i fattori di protezione e ridurre i fattori di rischio dei diversi comportamenti di salute;
  • valorizzare gli aspetti di metodo che favoriscono la trasferibilità delle competenze;
  • offrire la possibilità di sperimentare le abilità apprese durante le Unità attraverso moduli aggiuntivi opzionali sulle tematiche appena riportate;

LST

SOC

Salute

Promozione della Salute

Salutogenesi

+ info

Prevenzione

LIFE skills training

Promozione della Salute

Salute

un programma di prevenzione e promozione della salute

Prevenzione

LA PREVENZIONE...

Universale: Le cui azioni si rivolgono a tutta la popolazione.

Selettiva: le cui azioni si rivolgono in modo più strutturato e sono focalizzate su un gruppo a rischio, per condizioni di disagio o perchè presenta già una prima manifestazione del fenomeno.

Indicata: Le cui azioni si rivolgono a fasce di popolazione in cui il problema è già presente e in stato avanzato.

INDICATA
SELETTIVA
UNIVERSALE

... A SCUOLA

Il caso del Bullismo

SOC

Prevenzione

LST

Salute

Salutogenesi

GRR

Promozione della Salute

PREVENZIONE UNIVERSALE E PROMOZIONE DELLA SALUTE
DIRIGENTE SCOLASTICO
NOMINA IL REFERENTE PER IL B&C CHE DOVREBBE ESSERE OPPORTUNAMENTE FORMATO PER COORDINARE LE AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO AL B&C IN COLLABORAZIONE CON LE FORZE DELL’ORDINE E I SERVIZI TERRITORIALI. NEL CASO DI I.C. O CON PIÙ PLESSI VA INDIVIDUATO UN RIFERIMENTO PER PLESSO O PER ORDINE (*Art. 4, comma 3)
INFORMATO DELL'EPISODIO DI B&C
NOMINA IL TEAM ANTIBULLISMO COSTITUITO DAL DIRIGENTE SCOLASTICO, DAL REFERENTE PER IL BULLISMO-CYBERBULLISMO, DALL’ANIMATORE DIGITALE E DALLE ALTRE PROFESSIONALITÀ PRESENTI ALL’INTERNO DELLA SCUOLA (PSICOLOGO, PEDAGOGISTA, OPERATORI SOCIO-SANITARI
STABILISCE COLLEGAMENTO E LA COLLABORAZIONE CON IL IL TEAM PER L’EMERGENZA PER FAVORIRE IL COINVOLGIMENTO DELLE ALTRE AGENZIE EDUCATIVE E DI TUTELA DEI MINORENNI, DELLE FORZE DELL’ORDINE, DEI SERVIZI TERRITORIALI SANITARI, SOCIOSANITARIM SOCIOEDUCATIVI E SOCIALI
PREVENZIONE INDICATA
GESTIONE URGENZA
PREVENZIONE SELETTIVA
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ (*Art. 5, comma 2)
FORMAZIONE E PEER EDUCATION (*Art. 4, comma 2)
REGOLAMENTI DI ISTITUTO E PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA (*Art. 5, comma 2)
VALUTA L'INTENSITA' DELL'EPISODIO DI B&C ALTA MEDIA BASSA
CONSULTA IL TEAM ANTIBULLISMO E IL TEAM PER L'EMERGENZA AL FINE DI CONCORDARE AL MEGLIO LE COMUNICAZIONI E LE STRATEGIE D'INTERVENTO
POLICY E/O E-POLICY DI ISTITUTO DI CONTRASTO AL B&C
INTERVENTI SCOLASTICI
INFORMA IL REFERENTE PER IL B&C VISTA LA SUA ATTIVITA' DI CONTROLLO E GESTIONE (AUSPICABILE)
INFORMA TEMPESTIVAMENTE I GENITORI/TUTORI DEI MINORI COINVOLTI (*Art 5, comma 1)
I Programmi regionali
Il Bullismo tra scherzo e reato
Attivazione spettatore
CONVOCA GLI STUDENTI DIRETTAMENTE COINVOLTI
CONVOCA UN CONSIGLIO DI CLASSE STRAORDINARIO (QUALORA LO REPUTI OPPORTUNO)
INTENSITA' DELL'EPISODIO DI B&C BASSA
COMUNICAZIONE VERSIONE DEI FATTI ASSUNZIONE RESPONSABILITÀ DAVANTI ALLA VITTIMA APPROFONDIMENTO TEMA BULLISMO RIFLESSIONE PERSONALE SCRITTA AZIONI DI RESPONSABILIZZAZIONE DEGLI SPETTATORI MISURE DI SOSTEGNO E RIEDUCAZIONE PER GLI ALUNNI COINVOLTI
INTERVENTI INDIVIDUALI
INTERVENTI DI CLASSE
INTERVENTI DI ISTITUTO
INTENSITA' DELL'EPISODIO DI B&C ALTA
INTENSITA' DELL'EPISODIO DI B&C MEDIA
MISURE DI SOSTEGNO ALLA VITTIMA E AL BULLO (*Art. 4, commi 4 e 6)
DENUNCIA /QUERELA DEL MINORENNE AUTORE DELL'EPISODIO DI B&C IN PRESENZA DI REATI SPECIFICI (*Art. 7, comma 1)
PRESA IN CARICO DA PARTE DEI SERVIZI TERRITORIALI (*Art.4, commi 4 e 6)
COLLOQUI E INTERVENTI INDIVIDUALI PER VITTIMA E MINORENNE AUTORE DELL'EPISODIO DI B&C
COINVOLGIMENTO DEI GENITORI DI VITTIMA E BULLO
AMMONIMENTO DEL QUESTORE AL MINORENNE AUTORE DELL'EPISODIO DI B&C IN ASSENZA DI QUERELA/DENUNCIA (*Art. 7, commi 1 e 2)
SANZIONE DISCIPLINARE COMMISURATA ALL’INTENSITÀ DELL’EPISODIO DI B&C (*Art 5, comma 2)
INTERVENTI SCOLASTICI - INDIVIDUALI -
attivazione spettatore

CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE: "NON STARE A GUARDARE! ECCO COSA PUI FARE!"

Evidenze scientifiche dimostrano, quanto l’intervento degli spettatori possa favorire la risoluzione dell’episodio di violenza e aiutare la vittima a sentirsi meno sola e impotente di fronte al bullo. Troppo spesso, però, i testimoni rimangono inermi davanti a situazioni critiche, non possedendo gli strumenti operativi utili ad agire in maniera sicura per se stessi e per gli altri. Risulta necessario, perciò, trovare le modalità più adatte per spiegare a bambini e ragazzi in primis, ma anche ai genitori e a tutti coloro che possono essere testimoni di un episodio di violenza fisica o verbale nel mondo reale o virtuale, quanto possa essere importante il loro intervento e come poterlo fare senza mettere in pericolo se stessi o peggiorare la situazione. Il lavoro proposto si basa sul modello Theory-driven di Latanè e Darley definito “Bystander Effect” (1970)

Adottare comportamenti pro-vittima
Adottare comportamenti anti-bullo
Prendersi cura della vittima
Il messaggio chiave veicolato attraverso la campagna è quello di intervenire, in maniera sicura ed efficace, nel momento in cui si è testimoni di un sopruso tra pari. La campagna, infatti, vuole fornire strumenti per l’intervento efficace e sicuro in situazioni di conflitto tra pari.
INTERVENTI SCOLASTICI - CLASSE -
Il Bullismo tra scherzo e reato

I SEGNALI PREMONITORI DA INDIVIDUARE PER PREVENIRE IL FENOMENO DEL BULLISMO

I comportamenti ai quali prestare attenzione sono quelli che dallo scherzo conducono all’umiliazione e alla prepotenza, per sfociare, infine, nell’illegalità Si suggerisce di:

  • Monitorare lo scherzo per prevenirne gli eccessi
  • Individuare i limiti di rispetto per impedire che lo scherzo si trasformi in umiliazione e in prepotenza
  • Individuare quei limiti che consentono di chiarire come l’umiliazione e la prepotenza contengono in sè caratteristiche che possono configurarsi facilmente come reati per i quali si entra nel circuito penale
I segnali premonitori per prevenire il fenomeno devono essere rintracciati nell’eccesso dello scherzo, nel limite che si può superare e che spesso dà seguito all’umiliazione e alla prepotenza. Nell’area delle relazioni dello scherzo, ciò che si può monitorare sono le caratteristiche della “vittima dello scherzo”. Se non si riesce a modificare il suo ruolo, si può sfociare con molta facilità nell’area dell’umiliazione e della prepotenza.

L'immagine si può scaricare al link relativo all'Allegato 1 del "Protocollo Prefettura"

INTERVENTI SCOLASTICI - CLASSE -
Il Bullismo tra scherzo e reato

REGOLE DI CLASSE PERCHE' UNO SCHERZO NON DIVENTI UNA PREPOTENZA

1. Chi viene fatto oggetto di uno scherzo o di una presa in giro non deve essere sempre la stessa persona. 2. Chi fa gli scherzi o prende in giro deve essere capace di accettare a sua volta scherzi e prese in giro da chiunque. 3. Chi subisce lo scherzo o la presa in giro ha il diritto di dire basta e deve essere ascoltato senza contestazioni o commenti. 4. Uno scherzo o una presa in giro deve avere una fine! La vittima deve avere ben chiaro che si trattava di uno scherzo o di una presa in giro e che da qual momento è finita! 5. Alla fine dello scherzo o della presa in giro, la vittima va sostenuta da tutti gli “spettatori” e i “complici” facendogli sentire di non essere isolato dagli altri. La vittima è il protagonista importante dello scherzo o della presa in giro e non deve sentirsi umiliato o deriso. 6. L’artefice dello scherzo o della presa in giro deve accettare che la vittima possa esprimere la sua contrarietà a quanto ha subito. Nel caso lo scherzo o la presa in giro non sia piaciuta alla vittima l’artefice deve scusarsi a nome anche degli spettatori.

L'immagine si può scaricare al link relativo all'Allegato 1 del "Protocollo Prefettura"

INTERVENTI SCOLASTICI - ISTITUTO -
I Programmi regionali

I PROGRAMMI REGIONALI DI PROMOZIONE DELLA SALUTE

Sono programmi regionali di promozione della salute che includono interventi ben strutturati e definiti che agiscono su più fattori di rischio e di protezione. Sono programmi da privilegiare in quanto validati da numerosi studi a livello internazionale che ne hanno evidenziato la base teorica e scientifica. Tali programmi rientrano coerentemente nel modello: "Scuole che promuovono Salute" e nella relativa rete di scopo provinciale.
EDUCAPARI
LIFE SKILLS TRAINING LOMBARDIA
Scuola Primaria e Secondaria di I Grado
Scuole Secondaria di II° grado.
Questi programmi oltre ad agire sulle abilità di base trattano anche in modo specifico la tematica del bullismo e del cyberbullismo

... A SCUOLA

Il caso del Bullismo

SOC

Prevenzione

LST

Salute

Salutogenesi

GRR

Promozione della Salute

LA PREVENZIONE E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

Che cos'è la salute?

L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha definito il concetto di salute come: ” Una condizione di completo benessere fisico, mentale e sociale e non esclusivamente l'assenza di malattia o infermità.”

SALUTE

PROMOZIONE DELLA SALUTE

PREVENZIONE

LA PREVENZIONE E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

Che cos'è la prevenzione?

Che cos'è la promozione della salute?

La promozione della salute è il processo che consente alle persone di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla consenteno alle persone di esercitare un maggiore controllo sui determinanti di salute e, quindi, di migliorare la propria salute. La partecipazione è fondamentale per supportare le azioni di promozione della salute.

La prevenzione delle malattie non comprende solo misure finalizzate a prevenire l’insorgenza delle malattie, come ad esempio la riduzione dei fattori di rischio, ma riguarda anche misure volte ad arrestare l’evoluzione di una malattia già insorta e a ridurne le conseguenze

LA PREVENZIONE E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE

Su cosa si basa la prevenzione?

Su cosa si basa la promozione della salute?

APPROCCIO PATOGENICO: L’approccio patogenico nella prevenzione mira a occuparsi di qualcosa che si ritiene negativo, ovvero la malattia, si tratta quindi di ridurre il carico prevenibile ed evitabile di morbosità, mortalità e disabilità delle malattie non trasmissibili. In tale prospettiva si attivano programmi preventivi specifici (dipendenza, incidenti, bullismo, ecc). Questa classificazione degli interventi di prevenzione evidenzia come schema concettuale di riferimento il modello bio-medico. In tal modo fatica ad emergere il ruolo attivo e centrale che la persona e la comunità possono avere all’interno del progetto salute.

APPROCCIO SALUTOGENICO: La salutogenesi focalizza l’attenzione sullo studio delle origini (genesi) della salute (salus) e dei risultati positivi di salute – spostandosi verso la parte positiva del continuum ben-essere/malattia - in contrapposizione con lo studio più tradizionale delle origini della malattia e dei fattori di rischio (patogenesi). L’approccio salutogenico si concentra sul rafforzamento delle caratteristiche individuali e delle risorse sociali che aiutano le persone a far fronte a situazioni di vita avverse (tra le quali la malattia), a promuovere ben-essere e prosperità.

LA SALUTOGENESI

Il termine Salutogenesi è formato dalla parola latina salus, salutis = salute, e dalla parola greca genesi = origine, inizio, derivazione. La Salutogenesi si occupa quindi delle “cause”, o meglio delle “fonti”, della salute.

GRR

La Salutogenesi (Aaron Antonovsky 1923-1994). è tutto ciò che crea salute ovvero tutto ciò che permette alle persone, anche in situazioni di forte avversità (un trauma, una malattia cronica, la disabilità, precarie condizioni socioeconomiche, ecc), di compiere scelte consapevoli di salute utilizzando risorse (interne ed esterne), accrescendo le proprie resilienza e capacità pro-attiva.

l’obiettivo è di andare oltre il modello patogenetico, meccanicistico tuttora imperante, che pensa la salute come assenza di malattia e si concentra sull’insorgenza, la cura e la prevenzione delle malattie. I due pilastri principali della Salutogenesi sono: le Risorse Generali di Resistenza (RGG) e il Senso di Coerenza (SOC)

SOC

SOC: Il senso di coerenza

Salute

“un globale, sentimento che qualsiasi cosa accada nella vita essa può divenire comprensibile e può essere gestita. Ci sono anche uno scopo e un significato legati a ogni cosa”. (Antonovsky) Tre caratteristiche:

  • La comprensibilità; la capacità di capire e prevedere gli stimoli esterni
  • L’affrontabilità; è la capacità che ci permette di riconoscere le nostre risorse e comprendere di avere le risorse necessarie per rispondere agli eventi esterni.
  • La significatività; è la capacità che ognuno di noi ha nel trovare la motivazione necessaria per superare la difficoltà, è la risorsa che ci pone davanti agli eventi come sfide che ci danno motivazione.

Prevenzione

LST

Promozione della Salute

GRR

SOC

Salutogenesi

GRR: LE RISORSE GENERALI DI RESISTENZA

Salute

GRR

Sono quelle risorse che rendono possibile all'individuo la percezione della propria vita come un insieme coerente, strutturato e comprensibile. Le risorse possono essere:

  • interne; fattori biologici, caratteristiche di personalità, atteggiamenti, capacità vitali o life skills.
  • esterne; beni a disposizione nel proprio contesto, relazioni, servizi, disposizione economica, il sostegno sociale.

SOC

Salutogenesi

LST

Promozione della Salute

Prevenzione

Salutogenesi

SALUTOGENESI E LST

Salute

Prevenzione

SOC

Promozione della Salute

LST

GRR

Salutogenesi

una NUOVA SFIDA

LST

SALUTOGENESI A SCUOLA

SALUTOGENESI A SCUOLA

Salute

Promozione della Salute

LST

SOC

Salutogenesi

GRR

Prevenzione

GRAZIE!

LST

SPS

t.e.

con la collaborazione del Team Emergenza si è valutato l'episodio come: A BASSA INTENSITA'

Linguaggio offensivo, litigi online, esclusione da chat, molestie, "scherzi" spiacevoli, lievi prepotenze, discriminazioni, uso improprio dei dispositivi durante le ore di lezione. Non prevedono necessariamente l'attivazione delle forze dell'ordine

interviene solo la scuola con quanto prevede la policy e gli interventi scolastici predisposti dalla prevenzione universale
a seconda della situazione:
intervengono, affiancando la scuola, anche i servizi territoriali

Le cui azioni si rivolgono a fasce di popolazione in cui il problema è già presente e in stato avanzato. Nel caso del bullismo la prevenzione indicata si attua in situazioni di emergenza attraverso azioni specifiche rivolte ai singoli individui e/o alla classe coinvolta negli episodi di bullismo. Gli episodi conclamati sono anche definiti "acuti". Le azioni di prevenzione indicata vengono poste in essere da unità operative adeguatamente formate dalla scula, i Team Antibullismo e i Team per l'Emergenza, che includono, ove possibile, figure professionali ed esperte (psicologi, pedagogisti, personale dell'ambito socio-sanitario).

Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di B&C

Prevenzione selettiva, le cui azioni si rivolgono in modo più strutturato e sono focalizzate su un gruppo a rischio, per condizioni di disagio o perchè presenta già una prima manifestazione del fenomeno

Per un efficace intervento su scuole o contesti maggiormente a rischio, occorre predisporre sia una valutazione accurata dei problemi sia un piano di intervento in collaborazione con i servizi del territorio che coinvolga i ragazzi, gli insegnanti e le famiglie con un approccio sistemico al fine di promuoere un percorso di vicinanza, ascolto e intercettare precocemente le difficoltà

Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di B&C
Un episodio di B&C può essere classificato secondo tre livelli di intensità:

BASSA INTENSITA': Linguaggio offensivo, litigi online, esclusione da chat, molestie, "scherzi" spiacevoli, lievi prepotenze, discriminazioni, uso improprio dei dispositivi durante le ore di lezione.

MEDIA INTENSITA': Azioni ripetute che hanno una spiacevole ripercussione fisica e/o psicologica

ALTA INTENSITA': Azioni ripetute e conclamate che hanno una grave riperussione fisica e/o psicologica tra cui: sexting, cyberstalinking, furto di identità.

E le attività conseguenti sono correlabili ai tre livelli della prevenzione: UNIVERSALE, SELETTIVA, INDICATA

Con la collaborazione del Team Emergenza viene valutata l'intensità del fenomeno come AD ALTA INTENSITA'

Azioni ripetute e conclamate che hanno una grave riperussione fisica e/o psicologica tra cui: sexting, cyberstalinking, furto di identità. Prevedono l'intervento delle forze dell'ordine e/o denuncia/querela

Il Team sostiene e facilita gli interventi di prevenzione indicata
Intervengono le Forze dell'Ordine
intervengono i servizi territoriali, affiancando la scuola
interviene la scuola con quanto prevede la policy e gli interventi scolastici predisposti dalla prevenzione universale
Lo scopo della stesura di questo documento, da parte dell'istituzione scolastica, è quello di esporre le linee guida per la prevenzione e il contrasto del bullismo/cyberbullismo e dei comportamenti ad essi riconducibili; sensibilizzare e fornire regole chiare all’intera comunità scolastica, per tutelare gli studenti dai potenziali rischi della rete e per riuscire a rispondere adeguatamente alle sfide educative e pedagogiche indotte dall’evolversi costante dell’uso delle tecnologie digitali. Il documento potrà essere realizzato tenendo conto sia delle indicazioni proposte dal progetto Generazioni connesse sia dalle per azioni di prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo,e della normativa vigente
(www.generazioniconnesse.it)
Linee di orientamento

Prevenzione Universale: Le cui azioni si rivolgono a tutta la popolazione. Nel caso del bullismo, esse promuovono un clima positivo improntato al rispetto reciproco e un senso di comunità e convivenza nell'ambito della scuola

Promozione della salute:La Carta di Ottawa, sottoscritta da tutti gli Stati appartenenti all’Organizzazione Mondiale della Sanità, definisce la Promozione della Salute come “il processo che consente alle popolazioni di esercitare un maggior controllo sulla propria salute e di migliorarla”

Linee di orientamento per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di B&C
Con la collaborazione del Team Emergenza viene valuta l'intensità del fenomeno come MEDIA INTENSITA'

Azioni ripetute che hanno una spiacevole ripercussione fisica e/o psicologica tra cui. Prevedono l'attivazione delle forze dell'ordine per gli episodi di Cyberbullismo

Il Team sostiene e facilita gli interventi di prevenzione selettiva
intervengono i servizi territoriali, affiancando la scuola
Si valuta se occorre l'intervento delle Forze dell'Ordine
interviene la scuola con quanto prevede la policy e gli interventi scolastici predisposti dalla prevenzione universale

In base alle indicazioni della Legge 29 maggio 2017, n°71: "Prevenzione e contrasto al bullismo e cyberbullismo (B&C) nelle scuole" e delle linee di orientamento R.D.R. 18 del 13 gennaio 2021

promuove,
organizza
elabora,
nomina,
predispone,
stabilisce
coordina,
e fornisce
collabora

IL TEAM PER L'EMERGENZA

E' un organo collegiale inter-istituzionale e multidisciplinare, composto da professionisti interni ed esterni alla scuola. E' costituito, anche tramite le reti di scopo, da figure specializzate del territorio e prevede il coinvolgimento delle altre agenzie educative e di tutela dei minorenni, delle forze dell'ordine, dei servizi sanitari, delle strutture educative. Pronte ad intervenire nei casi a media/alta intensità Il suo coinvolgimento è un supporto alle istituzioni scolastiche per sostenere: gli interventi di prevenzione selettiva e indicata

Linee di orientament per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di B&C
https://milano.istruzionelombardia.gov.it/wp-content/uploads/2023/06/ALL_1_documento-di-sintesi-in-materia-di-bullismo-e-cyberbullismo_.pdf