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Transcript

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Ludovico Ariosto nascel'8 settembre 1474 a Reggio Emilia, il primo di dieci figli.

La vita di

Ludovico ariosto

Il padre, Capitano della Rocca, viene trasferito alla guarnigione di Rovigo insieme all'intera famiglia, durante la guerra tra Ferrara e Venezia; successivamente si trasferirono a Ferrara.

Quando si trasferirono di nuovo, questa volta a Modena, Ludovico rimase a Ferrara per studiare giurisprudenza. Si rese conto però che la legge non era la sua vocazione. Passò cinque anni quindi, dove spesso saltava lezioni per comporre poesie in volgare e divertirsi con gli amici.

Si unisce a una compagnia teatrale creata dal duca dove scrive la Tragedia di Tisbe.

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1500

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Il padre, che era contrario alla passione per la letteratura del figlio, si arrese e permise a Ludovico di studiare sotto Gregorio da Spoleto, un umanista. Cominciò a comporre poesie in latino, i Carmina, continuando anche a comporre in volgare, raccolte poi nelle sue Rime.

La famiglia incontra difficoltà economica quando il padre viene deposto dall'incarico di commissario della Romagna. Ludovico si unì alla corte di Ercole I.

La situazione peggiora quando il padre morì. Ludovico si ritrovò costretto ad accettare la nomina a Capitano della Rocca di Canossa e il 1501 lascia Ferrara.

Terminato l'incarico a Canossa, Ludovico entra in servizio di Ippolito d'Este e prende gli ordini minori.

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Oltre a lavorare come diplomato, porta avanti la sua produzione letteraria cominciando la redazione dell'Orlando Furioso (finito il 1516) e scrivendo due commedie in prosa (Cassaria e Suppositi).

Viene eletto Leone X come papa, Ludovico si reca quindi a Roma per conto della corte ferrarese. Inoltre ne approfitta per chiedere favori in modo da potersi dedicare ai propri studi, senza però risultati.

Ippolito d'Este accetta la sede arcivescovile di Agria in Ungheria e chiede a Ludovico di seguirlo. Lui però rifiuta, non volendo lasciare Ferrara. Ippolito si adira, accusandolo di ingratitudine. In questa occasione Ludovico compone la prima Satira.

Passa al servizio di Alfonso d'Este e continua a scrivere, finendo la seconda redazione dell'Orlando Furioso nel 1521 e la commedia del Negromante.

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Si ritrova senza denaro e quando il duca gli offrì l'incarico di governatore della Garfagnana è costretto ad accettare.

Finito il mandato, torna a Ferrara dove compra una casa.

Sposa Alessandra Benucci, conosciuta nel 1513 e viene nominato dal duca come membro della magistratura dei Savi e sovraintendente degli spettacoli teatrali. Tra il 1528 e il 1529 vengono rappresentate LaLena e Il Negromante.

Finisce la terza edizione dell'Orlando nel 1532, e stava scrivendo la quarta prima di morire il 6 luglio 1533.