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Breve storia di (quasi) tutto
Padovani Pietro
Created on September 19, 2024
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Transcript
I Bottoni di Napoleone
Elaborato libro "Breve storia di (quasi) tutto"
Di Pietro Padovani
Leggi
Indice
La Posizione e le Condizioni Ottimali della Terra
Recensione del libro
La Terra: Un Rifugio per la Vita unico
Gli Elementi Chimici e la Vita
La Ricerca di Pianeti Abitabili
Introduzione
TESS e JWST
La Fragilità dell'Abitabilità Terrestre
Sitografia
Le Profondità degli Oceani e la Malattia del Palombaro
Avanti
Recensione Libro
Il libro "Breve storia di (quasi) tutto" di Bill Bryson è un'opera di divulgazione scientifica che esplora con grande entusiasmo e semplicità i misteri dell'universo, della Terra e della vita. Il libro è suddiviso in sei parti principali, che seguono una sorta di cronologia scientifica: dalla nascita dell'universo fino alla comparsa della vita umana. Ognuna di queste sezioni copre una numerosi argomenti, dalla cosmologia alla biologia, dalla geologia alla chimica e fisica, con lo scopo di raccontare "quasi tutto" quello che sappiamo sul mondo, ponendo attenzione alle scoperte scientifiche e agli scienziati protagonisti (come Darwin e Mendel). Nel complesso, questo libro è un'opera lodevole per la sua capacità di coprire una vasta gamma di argomenti scientifici in modo accessibile e coinvolgente. In particolare: I punti di forza principali sono il linguaggio semplice e facilmente comprensibile dell'autore, che riesce a mantenere attenti i lettori (anche i più inesperti) su temi molto complessi, ed il modo avvincente diraccontare le storie personali degli scienziati dietro le scoperte. Infine è opportuno menzionare le numerose pagine dedicate alle note e sitografia alla fine del libro, raggruppate per capitolo. Tuttavia, proprio la vastità degli argomenti trattati può rappresentare un ostacolo: la quantità esaustiva di informazioni contenute nel libro e la variazione di argomento nel corso dei capitoli potrebbe provocare confusione per i lettori meno esperti. In conclusione, il libro è una lettura altamente consigliata per chi desidera una panoramica generale della storia della scienza, ma potrebbe risultare impegnativo per chi è alle prime armi.
Indice
Il rifugio terrestre
INTRODUZIONE
La Terra è l'unico luogo che conosciamo nell'universo in grado di ospitare forme di vita come la nostra. Nonostante la sua apparente ospitalità, la nostra abitabilità è limitata a una sottile fascia di circa 20 chilometri, che include le zone più alte e più profonde del nostro pianeta. Questo spazio abitabile è insignificante rispetto alla vastità dell'universo. L'ambiente terrestre presenta condizioni estreme che rendono difficile la vita, come pressioni oceaniche e temperature estreme. La nostra esistenza è infatti un fenomeno raro e prezioso, determinato da sfide di sopravvivenza e dalla complessità dei fattori che rendono la Terra adatta alla vita.
Indice
La Fragilità dell'Abitabilità Terrestre
Indice
La Terra offre un ambiente abitabile incredibilmente ristretto rispetto alla vastità del nostro pianeta. La zona che sostiene tutta la vita conosciuta si estende solo per circa venti chilometri, dalle profondità oceaniche alla cima delle montagne più alte. Gli esseri umani, ad esempio, trovano la maggior parte dell'oceano inaccessibile a causa della necessità di ossigeno e delle alte pressioni sottomarine. La pressione estrema può causare problemi come l’embolia gassosa, che si verifica quando l'azoto nel sangue forma bollicine che bloccano i vasi sanguigni. Anche con precauzioni, come risalire gradualmente, le sfide ambientali rimangono significative. Inoltre, gran parte delle terre emerse è troppo calda, fredda, secca o ripida per supportare la vita umana senza l'uso di tecnologie e protezioni. Questo dimostra quanto sia limitata e fragile la nostra capacità di abitare il pianeta.
Le Profondità degli Oceani e la Malattia del Palombaro
Indice
Le profondità oceaniche presentano condizioni estreme, come pressioni immense e temperature gelide, che rendono difficile la vita per la maggior parte degli esseri viventi. La malattia del palombaro, o embolia gassosa, è un rischio serio per chi si immerge a grandi profondità. A causa della pressione elevata, l'azoto si scioglie nel sangue e nei tessuti, formando bollicine pericolose che possono bloccare i vasi sanguigni se la pressione cambia troppo rapidamente. Per prevenire questo problema, è essenziale risalire lentamente e in fasi, permettendo alle bollicine di essere eliminate in sicurezza. Nonostante questi ostacoli, alcuni organismi, come gli anfipodi nella fossa delle Marianne, sono adattati per sopravvivere in queste condizioni estreme senza protezioni particolari.
La Posizione e le Condizioni Ottimali della Terra
Indice
La Terra si trova in una posizione privilegiata all'interno del nostro sistema solare, alla giusta distanza dal Sole per sostenere la vita.Questa posizione è fondamentale, poiché una minima variazione nella distanza dal Sole avrebbe reso il nostro pianeta inabitabile. I calcoli di Michael Hart del 1978 indicavano che la Terra sarebbe risultata inadatta alla vita se fosse stata solo dell'1% più lontana o del 5% più vicina al Sole. Gli studi successivi hanno confermato che la nostra zona abitabile si estende tra il 5% più vicino e il 15% più lontano dal Sole. La stabilità ambientale della Terra, combinata con la sua posizione ideale, ha permesso lo sviluppo della vita come la conosciamo, rendendola un ambiente straordinariamente favorevole rispetto alla maggior parte degli altri luoghi dell'universo.
Indice
Gli Elementi Chimici e la Vita
Lattosio
Gli elementi chimici sono fondamentali per la vita sulla Terra, ma solo una selezione di essi è essenziale per il nostro organismo. Tra i 92 elementi in natura, solo una trentina sono comuni sulla Terra, e ancora meno sono cruciali per la vita. Ad esempio, il carbonio, sebbene poco abbondante, è vitale per formare molecole complesse come le proteine e il DNA. Altri elementi, come il ferro e lo zinco, sono presenti in piccole quantità ma sono necessari per il nostro funzionamento biologico. La nostra esistenza dipende dall’equilibrio tra questi elementi: troppo poco o troppo di uno di essi può essere dannoso. Le combinazioni chimiche, come quelle di idrogeno e ossigeno che formano l'acqua, mostrano come gli elementi possano interagire in modi fondamentali per la vita.
La Ricerca di Pianeti Abitabili
Finora, abbiamo identificato solo una settantina di pianeti al di fuori del nostro sistema solare che potrebbero ospitare vita, in contrasto con i miliardi di pianeti che si stima esistano nell'universo. La ricerca di mondi abitabili continua a rivelare quanto sia raro trovare condizioni adatte alla vita come la conosciamo. Gli esperti hanno identificato una ventina di fattori chiave che rendono la Terra unica: la distanza giusta dal Sole, la composizione chimica del pianeta e la stabilità climatica. Questi fattori contribuiscono a un ambiente in cui la vita può prosperare, ma la probabilità di trovarne di simili è estremamente bassa. Questo ci ricorda quanto sia preziosa la nostra casa cosmica e quanto siano complesse le condizioni necessarie per sostenere la vita.
Indice
strumenti fondamentali nella ricerca di pianeti abitabili
TESS e JWST
TESS
JWST
Lanciato nel 2021, il James Webb Space Telescope è la più avanzata piattaforma di osservazione nello spazio. Sebbene sia stato progettato per studiare il cosmo in generale, un aspetto cruciale della sua missione è l'analisi delle atmosfere degli esopianeti. Utilizzando spettroscopia ad alta precisione, il JWST può rilevare la composizione atmosferica di pianeti lontani, cercando tracce di molecole come ossigeno, metano e anidride carbonica, che potrebbero indicare la presenza di vita. Grazie alla sua capacità di osservare nell'infrarosso, il JWST può anche studiare pianeti attorno a stelle più fredde, come le nane rosse, dove la vita potrebbe svilupparsi in condizioni diverse da quelle terrestri.
Lanciato nel 2018, TESS è stato progettato per monitorare vaste porzioni del cielo alla ricerca di esopianeti, in particolare quelli che transitano davanti alla loro stella, causando un calo periodico della luminosità.Grazie a questa tecnica, chiamata metodo del transito, TESS ha già individuato migliaia di candidati esopianeti, molti dei quali si trovano nella cosiddetta "zona abitabile" delle loro stelle, dove potrebbe esistere acqua liquida, elemento chiave per la vita. TESS fornisce una lista di esopianeti che possono essere studiati più approfonditamente da telescopi più potenti come il JWST.
Indice
Sitografia
- https://science.nasa.gov/mission/webb/about-overview/ - https://tess.mit.edu/science/
FINE
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