Want to make interactive content? It’s easy in Genially!

Over 30 million people build interactive content in Genially.

Check out what others have designed:

Transcript

IL VIAGGIO
NEXT
BACK

"Sono uscita a piedi, da sola. [...] come Hodan sarei arrivata in Europa. Avrei affrontato il viaggio. Era il 15 luglio 2011."

LA PARTENZA da mogadiscio e l'etiopa

Ho chiamato Teresa in America (...): Ho deciso, vengo con te ad Addis Abeba."

BACK

IL SUDAN

"Dove trovare i trafficanti di uomini era facile. Lo sapevano tutti i somali che stavano ad Addis Abeba. Prima o poi un somalo che abitava in Etiopia si sarebbe rivolto a loro per entrare in Sudan" pag. 172)

BACK

KUFRA

"Sono arrivati, ci hanno caricati su un piccolo pullman e ci hanno condotti al carcere di Kufra. Si materializzava l'incubo peggiore". (pag 197)

BACK

Ajdabiya

"Anzichè a Tripoli ci hanno portati in un'altra prigione, appena fuori dalla cittadina di Ajdabiya.L'ennesima truffa."(p.204)

BACK

tripoli

"Dopo una settimana, finalmente, ero a Tripoli. Il 15 dicembre 2011. Esattamente cinque mesi dopo la mia partenza da Addis Abeba. Un anno dopo quella da Mogadiscio.Ero libera" (pag. 207)

BACK

MAR MEDITERRANEO

Quello che avevo affrontato fino a quel momento era l'inferno, niente poteva essere peggio. E poi il mare, il mio mare, non poteva farmi male. Avevamo un appuntamento che durava ormai da quasi vent'anni. (pag 211)

"L'attesa interminabile dei documenti per l'espatrio é stata scandita da una dolcezza sconfinata che avevo cominciato a provare per tutto ciò che mi era più vicino, dai miei fratelli e le mie sorelle a hooyo, e per tutti i miei luoghi abituali". (pag 157)

  • Il viaggio dentro il container spalanca gli occhi sulla follia degli uomini. Dopo poche ore non ci sono più differenze di sesso. Uomini e donne sono uguali, ci si riduce al minimo comune denominatore. Di te resta solo l'ombra che chiede di sopravvivere. Non ricordi nemmeno più se sei donna o uomo. (pag. 202)

"Nelle prime settimane respiravo il profumo della libertà, quello dell'assenza della polvere da sparo. Avevo delle amiche e potevo andare in giro senza rischiare che qualcuno mi sparasse. (...) Cose normali, che però a me sembravano incredibili. Mi sentivo piena di energia, ogni evento mi colmava di entusiasmo". (pag 164)

"Finalmente i muscoli potevano riprendere a funzionare, a far esplodere la loro potenza. Ma niente mi toglieva dalla testa che ero una specie di topolino indesiderato." (pag 167)

  • Sulla stuoia dura e piena di zecche mi chiedevo se ne valeva la pena. Mi rispondevo di no, perché mi ero ridotta così.

"L'attesa interminabile dei documenti per l'espatrio é stata scandita da una dolcezza sconfinata che avevo cominciato a provare per tutto ciò che mi era più vicino, dai miei fratelli e le mie sorelle a hooyo, e per tutti i miei luoghi abituali". (pag 157)

"Finalmente i muscoli potevano riprendere a funzionare, a far esplodere la loro potenza. Ma niente mi toglieva dalla testa che ero una specie di topolino indesiderato." (pag 167)

  • Presto avrei capito che questa è la cosa che più di tutte ti cambia per sempre, del Viaggio: nessuno, mai e in nessun momento, può sapere ciò che accadrà un minuto dopo.
  • Tutto era accaduto così in fretta. In due giorni ero riuscita a dimenticare chi ero. (pag.181)

"L'attesa interminabile dei documenti per l'espatrio é stata scandita da una dolcezza sconfinata che avevo cominciato a provare per tutto ciò che mi era più vicino, dai miei fratelli e le mie sorelle a hooyo, e per tutti i miei luoghi abituali". (pag 157)

  • Una volta arrivata a Tripoli ho capito che ero salva per miracolo. Era stato soltanto grazie a quelle lettere ingiallite e alle Olimpiadi se ero sana e non una pazza da rinchiudere. Solo quando vedi la luce, dopo che sei stata a lungo al buio ti ricordi del colore delle cose.
  • Mi sono ricordata di come era fatto il mondo e mi é piaciuto un sacco.
  • Nigist mi ha riportata in vita, é per questo che ho deciso di proteggerla. Se non se ne fosse accorta lei, io non mi sarei ricordata chi ero.

"Mi dimenticavo delle gare che avevo vinto, delle Olimpiadi, di tutto. Mi trasformavo in una dilettante con il sogno della corsa. E loro mi sembravano irraggiungibili. [...]erano tutto quello che forse io non sarei mai potuta essere. Rimanevo una tharib che correva da sola." (pag 169)

"L'attesa interminabile dei documenti per l'espatrio é stata scandita da una dolcezza sconfinata che avevo cominciato a provare per tutto ciò che mi era più vicino, dai miei fratelli e le mie sorelle a hooyo, e per tutti i miei luoghi abituali". (pag 157)

  • Tutti sapevamo che il peggio del Viaggio doveva ancora arrivare: l'attraversamento del Sahara. [...] Per questo facevamo di tutto per non pensarci. [..] Cantavamo. In quella seconda tappa cantavamo. (pag. 183)
  • Tenevo la borsa stretta sotto il braccio. Il mio passato, la mia storia: immediatamente ho avuto bisogno di un contatto con qualcosa di familiare, una memoria.
  • Pregare, aspettare e leggere. In quella prigione infatti, c'erano le lettere. (...) Ho ritrovato quello che dentro di me non esisteva più. La vita. Ricordi. Amore. Promesse. Coraggio. Speranza.
  • Mi piaceva pensare che fossero lì per me.
  • Se chi aveva scritto quelle lettere ingiallite aveva avuto la forza per scrivere quello che aveva scritto, potevo farcela anche io.
  • Era passato troppo tempo dall'ultima volta che mi ero guardata allo specchio. In verità quella era una cosa che non volevo più fare. Quando capitavo vicina ad una superficie riflettente, voltavo lo sguardo.

"Ti devi mettere in testa che per alcuni qui tu sei una tahrib, una clandestina" (pag 167)

"Era bellissimo avere per la prima volte un allenatore professionista che si prendeva cura di me. Sentivo che solo così sarei potuta crescere, come atleta" (pag 167)

"Finalmente i muscoli potevano riprendere a funzionare, a far esplodere la loro potenza. Ma niente mi toglieva dalla testa che ero una specie di topolino indesiderato." (pag 167)

"Finalmente i muscoli potevano riprendere a funzionare, a far esplodere la loro potenza. Ma niente mi toglieva dalla testa che ero una specie di topolino indesiderato." (pag 167)

"Finalmente i muscoli potevano riprendere a funzionare, a far esplodere la loro potenza. Ma niente mi toglieva dalla testa che ero una specie di topolino indesiderato." (pag 167)

"L'attesa interminabile dei documenti per l'espatrio é stata scandita da una dolcezza sconfinata che avevo cominciato a provare per tutto ciò che mi era più vicino, dai miei fratelli e le mie sorelle a hooyo, e per tutti i miei luoghi abituali". (pag 157)

  • É morto soffocato. Quando nel container si é sparsa la notizia, come sempre di orecchio in orecchio, senza che nessuno parlasse abbiamo intonato il salat con ginaso, la preghiera per i morti. Ognuno nella sua lingua. Abbiamo accompagnato quell'uomo, di cui non ho saputo nemmeno il nome, nel suo personale viaggio. (pag. 203)