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Migrant mother

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Migrant Mother è una delle fotografie più iconiche del XX secolo, scattata dalla fotografa statunitense Dorothea Lange nel 1936 durante la Grande Depressione. L'immagine fa parte di una serie di fotografie commissionate dalla Farm Security Administration (FSA) per documentare la condizione dei lavoratori agricoli migranti negli Stati Uniti.

migrant mother

gli anni '30, gli Stati Uniti stavano affrontando una delle peggiori crisi economiche della loro storia. Molte famiglie, soprattutto agricoltori, persero tutto a causa del crollo del mercato e delle difficoltà causate dal Dust Bowl, una serie di tempeste di polvere che devastò le terre agricole del Midwest. Queste famiglie furono costrette a spostarsi in cerca di lavoro, spesso in condizioni di estrema povertà.

Il contesto storico

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La fotografiaMigrant Mother ritrae Florence Owens Thompson, una madre di sette figli, che all'epoca viveva in un campo di raccoglitori di piselli in California. La foto cattura il momento in cui Florence, con un'espressione preoccupata e stanca, guarda oltre l'obiettivo, mentre i suoi bambini si stringono a lei, nascondendo i loro volti. La donna è vestita in modo semplice e il suo volto segnato dalla fatica e dall’ansia riflette le difficoltà di quell’epoca.La composizione dell'immagine, con il focus sul viso di Florence, i suoi figli e la posa meditativa, trasmette un senso di resilienza e dignità, pur in mezzo a enormi difficoltà..

La fotografia

significato e impatto

La fotografia è diventata simbolo delle sofferenze vissute dai migranti e dai poveri durante la Grande Depressione. La sua diffusione ha sensibilizzato l'opinione pubblica americana sulla gravità della situazione, spingendo il governo ad accelerare gli aiuti alle famiglie bisognose.

Lange riuscì a catturare in un singolo scatto non solo la disperazione di una madre, ma anche la forza e la determinazione di chi lottava per sopravvivere in tempi disperati.