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Transcript

COMMENTO

“Il tempo migliore della nostra vita” è un romanzo biografico ambientato durante il periodo della Seconda Guerra Mondiale. Il libro è scritto prevalentemente in terza persona, ma negli ultimi capitoli è in prima poiché l’autore prende la parola e parla di sé. La descrizione dei fatti è svolta in maniera perlopiù oggettiva, anche perché le sequenze narrative e descrittive in cui lo scrittore fa cenni a eventi storici prevalgono su quelle riflessive e dialogiche. Il linguaggio è prevalentemente semplice e colloquiale e inoltre, durante le fasi in cui ripercorre in maniera schematica le varie tappe della guerra, è solito ad andare a capo e lasciare qualche riga tra i paragrafi. Questa scelta stilistica può essere dettata dal fatto che l’autore, oltre a raccontare i fatti in modo chiaro, vuole anche sottolineare il periodo di paura, freddezza e rigidità che caratterizza l’arco di tempo dall’inizio del fascismo fino al dopoguerra. Infine, il romanzo presenta anche una dedica: “A chi resiste. Ora e sempre. E a Lucia che sta imparando a leggere”, ovvero sua figlia. Personalmente, ho trovato questo romanzo molto scorrevole a mia sorpresa, dato che le riflessioni sulla storia sono molteplici. Mi ha colpito particolarmente l’atteggiamento di Leone Ginzburg, il quale, nonostante le varie minacce, non ha mai ceduto alla comodità di accettare ciò che non voleva ed è stato uno dei tredici su milletrecento insegnanti universitari ad aver avuto il coraggio di pronunciare “no” al fascismo. Inoltre, ho apprezzato anche la sua inarrestabile voglia di scrivere, nonostante tutte le difficoltà e i periodi bui poiché ha prevalso su qualsiasi altra cosa. La letteratura era ciò che lo faceva sentire libero da ogni vincolo. Era il suo porto sicuro, la chiave per poter entrare in una dimensione completamente diversa rispetto a quella in cui era imprigionato.

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"Il tempo migliore della nostra vita" è un romanzo biografico di Antonio Scurati e pubblicato nel 2015, in cui si compie un tuffo nel passato e in particolare, durante la Seconda Guerra Mondiale, dove le storie di molteplici personaggi si intrecciano, tra cui quella di Leone Ginzburg, colui che diventerà l'eroe della Resistenza

Il tempo migliore della nostra vita

Antonio Scurati

TRAILER

PERSONAGGI

La famiglia Ginzburg: Leone Ginzburg, fin da quando era piccolo, veniva considerato come “un uomo che sembrava venuto da un altro mondo”. Infatti, era il migliore del suo corso. Conosce i fondatori di Giustizia e Libertà e decide di farne parte, macchiandosi come un nemico dello Stato ed è per questo che, insieme ai suoi compagni, viene arrestato. Nel 1934 pronuncia il suo no al fascismo e da quel momento, la sua vita cambierà totalmente. Costretto al carcere e a due anni di confino, trova conforto nelle traduzioni e collabora insieme al suo amico dell’adolescenza Pavese e con Giulio Einaudi, per fondare una casa editrice. Si innamora perdutamente di Natalia Levi, ma il loro matrimonio verrà interrotto drasticamente il 12 febbraio 1938, con la morte di Leone nel carcere di Regina Coeli. Natalia continuerà a mantenere il cognome Ginzburg, nonostante il suo successivo matrimonio. La famiglia Scurati: il piccolo Luigi Scurati è figlio di Antonio Scurati e Angela Recalcati e anche lui, come tutti, ha visto la guerra. All’età di diciassette anni, inizia a lavorare durante il giorno e fare la scuola serale. Diventa direttore della Rinascente, in cui conosce colei che diventerà sua moglie, Rosaria Ferrieri e da cui nasceranno due figli. Uno di questi è l’autore del libro, Antonio Scurati. La famiglia Ferrieri: Giuseppe Ferrieri è macellaio, anche se la sua passione è il teatro. In particolare, si occupa dello spettacolo dei pupi. Stringe una forte amicizia con Antonio Clemente, in arte Totò e si incontreranno negli anni 50, dopo la fine della guerra, per cercare di riassumere in breve gli anni passati dall’ultimo loro incontro. Mette incinta una ragazza di nome Ida, la quale diventerà successivamente sua moglie. Una dei loro figli, Rosaria, si sposerà con Luigi Scurati e deciderà di lasciare il lavoro per potersi dedicare alla famiglia.

TRAMA

“Il tempo migliore della nostra vita” è un romanzo biografico in cui le vite di più personaggi si intrecciano, ma hanno tutte un aspetto in comune: lo scenario della Seconda Guerra Mondiale. Il principale di questi è Leone Ginzburg, il quale si oppose fermamente al regime fascista l’otto giugno 1934. Da quel preciso momento, si dichiara ufficialmente un nemico da annientare ed è per questo motivo che, durante la sua vita, sarà costretto a rimanere chiuso in una prigione per due anni e compierne altri due al confino. Nonostante ciò, il suo amore e la sua passione per la scrittura lo portano ad affrontare con autorevolezza e decisione ogni difficoltà, tanto che fonderà la casa editrice Einaudi, creerà una sua famiglia con Natalia Levi e diventerà un vero e proprio letterario militante, pronto a mettere al servizio dei cittadini italiani la sua abilità da scrittore. Accanto alla sua storia, prendono vita anche quelle di Giuseppe Ferrieri e sua moglie Ida, con Luigi Scurati e Rosaria Ferrieri. È in quest’ambito che ha l’opportunità di stringere una solida amicizia con Antonio Clemente, noto successivamente come nome d’arte Totò. Il libro si conclude con lo spiraglio di luce e speranza che colpì l’Italia nel dopoguerra. Dopo i disastri e le perdite umane ingenti arrecate al Paese, quest’ultimo diventa protagonista di una vera e propria rinascita, tanto che il quotidiano “Daily Mail” di Londra conia l’espressione “miracolo italiano”, per definire il suo sviluppo economico.

COLLEGAMENTI ESTERNI

Questo romanzo presenta molteplici collegamenti. Innanzitutto i riferimenti storici sono ricorrenti. Infatti, l’autore ripercorre le tappe che hanno causato l’esplosione del conflitto a partire dall’inizio del fascismo, citando alcune frasi dei discorsi di Mussolini, per poi passare all’alleanza con Hitler, l’inizio delle invasioni, la persecuzione degli ebrei e arrivare al dopoguerra, caratterizzato da un boom economico che permetterà all’Italia di rialzarsi dopo anni di miseria. Tutto ciò si intreccia con la vita quotidiana dei personaggi che, in realtà, rappresentano allo stesso tempo l’intera popolazione italiana. Inoltre, anche la presenza di Cesare Pavese occupa un posto importante nella storia. Infatti egli è uno degli scrittori più influenti del Novecento che tratta nelle sue opere prevalentemente il tema della guerra. Anche lui, insieme a Leone, diventerà collaboratore della casa editrice Einaudi e verrà mandato al confino. Nell’estate del 1950 vince il Premio Strega per “La bella estate”. Si toglie la vita il 27 agosto dello stesso anno nell’albergo Roma di Torino, sopraffatto dalle delusioni amorose e dai suoi sentimenti di vuoto e solitudine e lascia una frase annotata su una pagina della copia dei “Dialoghi con Leucò”.

NOTIZIE SULL'AUTORE

Antonio Scurati è l’autore del libro “Il tempo migliore della nostra vita”. Nato a Napoli il 25 giugno 1969, è professore all’Università IULM a Milano, nonché collaboratore de “La stampa”, “Il corriere della Sera” e “Internazionale”. Il suo percorso come scrittore inizia nel 2003 con la pubblicazione de “Il rumore sordo della battaglia” e gli regalerà molte soddisfazioni attraverso la vittoria di molteplici premi, tra cui il “Premio Selezione Campiello”, “Premio Viareggio” nel 2015 e il “Premio Strega” nel 2019 con “Il tempo migliore della nostra vita”. I suoi scritti vertono anche su tematiche più comuni e odierne, come l’articolo dell’eutanasia ne “Il corriere della Sera”, i suoi numerosi interventi ai programmi televisivi su Rai 3 ma non solo e che scatenarono dissensi poiché espose apertamente la sua opinione su Giorgia Meloni definendola un’erede di Mussolini e sul suo partito Fratelli d’Italia, fortemente criticato dallo scrittore. Ciò, gli causò la censura per motivi editoriali.