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"Fino a quando la mia stella brillerà"

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Dati principali

Autore:Daniela Palumbo e Lliliana SegrePubblicazione: 2015Genere: memoralisticoAmbientato nel periodo della seconda guerra mondiale e il nazzismoLuogo: Milano, campi di concentramento di Auschwitz

Trama e commento personale

Questo libro mi ha colpito molto perchè va a toccare dentro l'animo della persona e a tratti può essere un po' pesante però ti fa capire molto bene cosa accadeva in quel periodo. Liliana è testimone della Shoah ed una delle poche superstiti ad Aushwitz, avere una testimonianza dell'accaduto è una grande risorsa che abbiamo, grazie a questo libro Liliana è riuscita a farci capire l'inferno che lei e molte altre persone hanno passato in quel periodo. In questo libro Liliana ci racconta anche degli episodi atroci di altre ragazze che erano con lei e penso che siano cose che facciano venire i brividi, sopratutto se pensiamo che tutto questo è stato fatto da degli uomini su altri uomini. E' un libro, a parer mio, molto scorrevole e che consiglio particolarmente, nonostante magari a persone più sensibili possa fare un certo effetto.

Quetso libro parla di Liliana Segre, una bambina ebrea, che fin da piccola è vissuta solo con il padre e i nonni. Liliana era una bambina molto solare e viveva a pieno la sua vita, andando a scuola, giocando con le sue amiche e stando con i nonni. Era molto legata al padre quasi da esserne gelosa delle donne che gli si avvicinavano, inoltre Liliana ogni estate andava a trovare gli zii a Celle Ligure. La vita della piccola bambina sembrava perfetta, fino a quando a causa delle leggi naziste , Liliana fu obbligata a lasciare la scuola e a frequentarne una privata, nella quale incontrò una maestra alla quale si legò molto. Andando avanti con i giorni però i controlli fascisti aumentarono e Liliana insieme al padre fù costretta a lasciare Milano e così passarano l'anno a Inverigo. Succesivamente il padre decise di affidare la casa al nonno e loro due andarono in Svizzera, però non andò tutto bene, infatti vennero respinti e succesivamente arrestati. In fine vennero deportati inseme ad altre 603 persone ad Aushwitz. Appena arrivarono padre e figlia vennero divisi e da quel giorno non si videro mai più. La vita nei campi di concetramento era molto dura, le persone subivano maltrattamento e li venivano fatte cose atroci e impensabili. La maggior parte delle persone venivano uccise e tra queste c'era il padre di Liliana. La ragazza era cambiata, non era più la bambina spensierata e solare, divenatava sempre più egoista e ormai la vita era l'unica cosa per cui lottare dato che aveva perso tutto. Nonostante questo però il 1 maggio 1945 i Russi e gli Americani sfondano i cancelli e liberano tutti i prigionieri. In seguito queste persone vennero isolate e riabilitate per essere poi rimpartriate. Liliana non riuscì mai a tornare alla sua vita di prima ed attraversò un lungo periodo di depressione. Tutto questo però per lei finì quando incontrò Alfredo, l'uomo con il quale si sposò e continuò la sua vita felice.