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Transcript

09/09/2024

Giorni dell'accoglienza: gita al Sacro Monte

Cominciamo

La nostra Wunderkammer

Dove siamo stati

Pomeriggio

Indice

Mattino

Il Sacro Monte è un' area che si sviluppa sulle prealpi varesine, più precisamente sulle pendici del monte Velate. Da qui passarono numerosi artisti lombardi, che con la loro arte e il proprio stile abbellirono il Sacro Monte: come il noto artista Renato Guttuso, che dipinse nella dodicesima cappella il famoso affresco intitolato "Fuga in Egitto".

Il Sacro Monte

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Mattino

Durante la mattinata abbiamo incontrato, nella "Camera delle Meraviglie" del Museo Pogliaghi il climatologo belga Frank Raes, direttore del MAT (Museo delle Tecnologie dell'Antropocene), che ci ha parlato del lavoro di conservazione di reperti dell'Antropocene, la più recente fase dell'evoluzione umana, terminata nei primi anni del 2000 con l'avvento dell'Era Digitale. Ha espresso le sue riflessioni sul cambiamento in atto nel mondo, su come l'umanità si sia evoluta negli ultimi 52000 anni attraverso quattro "rivoluzioni": quella cognitiva, quella agricola, quella industriale e la più recente,l'evoluzione digitale. Ha terminato con un trucco che lui stesso ha definito "tra la filosofia e la magia", creando con due strisce di carta due anelli raffiguranti due modelli di civiltà, uno era un'anello chiuso, raffigurante un gruppo che tende a chiudersi ed a isolarsi, il secondo era piegato in maniera tale che non ci fossero un interno ed un esterno definiti, che rappresentava una società aperta al resto del mondo. Dopodichè ha tagliato orizzontalmente entrambi gli anelli: il primo si è separato in due cerchi distinti, mentre il secondo non si è divisi, formando due anelli congiunti. Questo esperimento ha dimostrato come una società, un gruppo o un singolo individuo non si debbano chiudere al resto del mondo, ma annogliere nuove idee, persone e in generale il "nuovo". In sostanza per resistere alle difficoltà è necessaria una mentalità aperta ed elastica.

Incontro con Frank Raes

Pomeriggio

Nel primo pomeriggio abbiamo partecipato ad un laboratorio di lettura e di scrittura, in cui la professoressa ci ha letto un brano intitolato "Zebra" dell'americano Chaim Potok. Il testo trattava di Adam, un ragazzo che veniva soprannominato "Zebra" per il modo in cui correva: teneva la testa bassa e le spalle indietro, per sentire il vento che gli scorreva sul viso. Un giorno decise di correre in cima a una collina e saltare giù. Finì sotto ad una macchina e si ritrovò in ospedale con un braccio rotto. Da quel momento visse in una perenne infelicità, finché non incontrò l'artista e veterano di guerra John Wilson che decise di offrire ai ragazzi della scuola di Adam l'opportunità di seguire il suo corso d'arte. Zebra all'inizio era perplesso riguardo a questa novità, tuttavia dopo aver conosciuto meglio l'artista decise di seguire il corso. Grazie al progetto di Wilson, Zebra guarisce dalla frattura della mano, e anche dall'infelicità che lo aveva rinchiuso per tutto questo tempo, proprio come il veterano aveva trovato nell'arte la via di fuga al trauma della guerra.

Laboratorio di lettura e scrittura

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