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Elena Davanzo 4A

PARKINSON

PROGNOSI

EPIDEMOLOGIA

prevenzione

diagnosi

CENNI STORICI

STRUTTURE COINVOLTE

cause

SINTOMI

CHE COS'E'

Indice

Il Parkinson è una malattia neurogenerativa cronica e progressiva che colpisce principalmente il sistema motorio, portando problemi alla mobilità del corpo E A una serie di sintomi caratteristici.

Che cos'è il Parkinson?

  • Tremori a riposo
  • Disturbi dell' equilibrio
  • Andatura impacciata
  • Postura curva
  • Rigidità
  • Bradicinesia (camminare e parlare)
  • Voce
  • Deglutizione
  • Ecessiva presenza di saliva in bocca

SINTOMI

1)Genetiche -Mutazioni genetiche: SNCA,LRRK2,PINK1,PRNK e DJ1-Ereditarietà2)Ambientali e Tossiche- Esposizione a tossine: pesticidi, erbicidi, prodotti chimici, metalli pesanti-Inquinamento ambientale3) Fattori infiammatori e immunologici- Infiammazioni celebrali- Lesioni cerebrali4) Fattori di stile di vita- Attività fisica- Dieta

CAUSE

Le strutture coinvolte nella malattia Di Parkinson si trovano in area profonda del cervello, note come gangli della base (nuclei caudato, putamen e pallido) che partecipano alla corretta esecuzione dei movimenti. La malattia di Parkinson si manifesta quando la produzione di dopamina nel cervello cala consistentemente e questa perdita causa i sintomi motori tipici della malattia. I livelli ridotti di dopamina sono dovuti alla degenerazione dei neuroni in un'area chiamata sostanza nera. Dal midollo al cervello cominciano a comparire anche accumuli di una proteina chiamata alfa-sinucleina forse proprio questa che diffonde la malattia in tutto il cervello la durata è la fase preclinica è di 5 anni.

STRUTTURE COINVOLTE

Il medico escluderà altre malattie con sintomi simili per assicurarsi che sia davvero Parkinson

Il medico prescrive farmaci anti-parkinsoniani. SE i sintomi migliorano allora può confermare la diagnosi di Parkinson

Se necessasio il medico consiglia di fare una risonanza magnetica (RM)o tomografia computerizzata (TC) che escludono altre condizioni con gli stessi sintomi

Il medico visita il paziente e analizza i suoi sintomi come il tremori a riposo e difficoltà nei movimenti

RISPOSTA AI FARMACI

03

ESAME DEL MEDICO

01

04

ESCLUSIONE DI ALTRE MALATTIE

02

ESAMI DI IMMAGINE

DIAGNOSI

1) TERAPIE NON FARMACOLOGICHE FISIOTERAPIA: aiuta a migliorare la mobilità, la forza e l'equilibrio; può includere l'esercizio di stretching e allenamenti per migliorare la posturae e la camminata. TERAPIA OCCUPAZIONALE: aiuta a migliorare la capacità di svolgere le attività quotidiane come vestirsi, preparare i pasti, bere e lavarsi.LOGOPEDIA: aiuta a migliorare la voce la capacità di comunicazione.SUPPORTO PSICOLOGOCO: offrire supporto emotivo e psicologico per gestire lo stresse per affrontare la depressione l'ansia della malattia risulta essere molto utile.2)INTERVENTI CHIRURGICISTIMOLAZIONE CELEBRALE PROFONDA: Implica l'impianto di elettrodi nel cervello che mettono impulsi elettrici per modulare l'attività cerebrale e ridurre i sintomi motori.STEREOTASSIA: tecniche di chirurgia per distruggere aree specifiche del cervello coinvolte nei sintomi del Parkinson 3) CAMBIAMENTO DELLO STILE DI VITAALIMENTAZIONE: una dieta equilibrata può aiutare a mantenere una buona salute generale ESERCIZIO FISICO REGOLARE

PREVENZIONE

1) Fase Perisintomatica 2) Fase SintomaticaSTADIO I I primi sintomi hanno inizio con il dolore e la comparsa di tremore agli arti superiori a riposo; in particolare risulta evidente una leggera rigidità e una prima difficoltà a compiere movimenti con rapidità e destrezzaSTADIO IIIl paziente manifesta il disturbo dell'equilibrio e della camminata mettendo in evidenza anche la cosiddetta bradicinesiaSTADIO IIIIl paziente comincia a manifestare i primi segni di instabilità posturale legati alla deambulazione a tal punto da aumentare la percentuale delle caduteSTADIO IV La malattia è diventata severamente invalidante; il paziente infatti è ancora in grado di camminare ma con grande difficoltà e per questo necessita di assistenza per lo svolgimento delle normali attività quotidianeSTADIO V In questo ultimo stadio la deambulazione risulta impossibile e il paziente non può mantenere una posizione eretta. Fatica a cibarsene a causa della ridotta deglutizione che porta così alla cosiddetta disidratazione

prognosi

4% popolazione 85>
1% popolazione 65>

60% vs 40%

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La malattia è leggermente più frequente nel sesso maschile rispetto al femminile

Nel mondo ci sono circa 10 milioni di parkinsoniani ma si prevede comunque una fote crescita nei prossimi anni

DATI STATISTICI

Il medico inglese James Parkinson fu il primo, nel 1817, a descrivere i sintomi della malattia di Parkinson.Dopo aver analizzato 6 casi lo descrisse come:«Tremore involontario associato a diminuzione della forza muscolare; a volte immobilità totale persino con un sostegno; propensione a inclinare il corpo in avanti e a passare da un’andatura normale a un movimento di corsa; i sensi e l’intelletto rimangono intatti.»

(1755-1824)

JAMES PARKINSON

CENNI STORICI

Questa struttura attiva nell’ambito sanitario dal 1926 è oggi un punto di riferimento in tutto il Veneto per la cura e la riabilitazione delle malattie neurologiche. È uno dei primi centri italiani ad aver attivato un programma di stimolazione cerebrale profonda (D.B.S) per garantire al paziente un'assistenza di elevata qualità. Dal 2016 è riconosciuta come centro di riferimento per la riabilitazione della malattia di Parkinson.

CASA DI CURA VILLA MARGHERITA