Festa 100 anni
Agnese Basso
Created on September 5, 2024
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Transcript
1800-1900
La nostra storia comincia all'inizio dell'800, quando i primi membri della famiglia Basso solevano scendere dalle prealpi verso la pianura alla fine di settembre. Dal paese di Fietta, il luogo possibile di provenienza dedotto dalla presenza del cognome, portavano castagne e prodotti di artigianato come cesti, sedie, mestoli... scambiandoli con mais e altri prodotti agricoli. L'inizio del secolo fu segnato da tre anni di siccità e conseguente carestia, scendendo in pianura non si riuscivano a concludere scambi con i contadini le cui risorse non erano sufficienti neppure a loro stessi Decisero allora di lasciare i monti per stabilirsi nella frazione Fiorentina di San Dona', con un piccolo appezzamento di terra, in queste zone la famiglia crebbe di numero e, quattro generazioni fa', una parte si trasferì in un casone a Tessera. La famiglia visse in quel luogo, il trisnonno conobbe sua moglie nelle risaie e vissero assieme fino alla costruzione del Forte di Tessera, che li costrinse a trasferirsi a Rana di Marghera.
1900-1940
Nei primi anni del Novecento la famiglia sfruttava un pezzo di barena per pascolare le vacche da cui ricavare il latte, vendendo i vitelli al mercato, oltre alle galline allevavano anche un maiale all'anno.Nel 1924 il conte di Misurata avviò i lavori per la costruzione della zona industriale, questo causò il trasferimento nell'attuale sede a Ca' Solaro in un appezzamento di quattro ettari. Solo una parte delle vacche poté essere trasferita perché lo spazio a disposizione non era sufficiente per il pascolo. Iniziarono i lavori di costruzione per la stalla e la casa, che corrisponde oggi all'edificio che si trova alla sinistra rispetto all'ingresso, terminati nel, 1929. In questa prima fase il latte raccolto veniva usato per la famiglia e venduto ai vicini e alla centrale di raccolta di Carpenedo, da questo si ricava il burro in casa mentre il formaggio da un caseificio a Venchiaredo. I campi erano seminati con colture che servivano principalmente ad alimentare mucche , galline e maiali oltre al mais per la polenta e altre piccole colture per uso familiare come zucche e fagioli
1940-1970
Nel 1940 acquistarono una bicicletta, fondamentale per il trasporto delle merci al mercato di Mestre, e un cavallo che contribiì nell'arare i campi, assieme alle mucche, fino al 1947. Durante la guerra le vacche si ritrovarono per un periodo prive di stalla: il loro posto era forzatamente occupato dai cavalli tedeschi che necessitavano di riposare. Dopo il cavallo fu il turno di un'asina utilizzata per trasportare il mais al mulino per la farina da polenta e nei tragitti verso il consorzio agrario al quale si vendevano prodotti e compravano sementi. Qualche anno dopo la fine della guerra si vendette l'ultima terra a Rana e col profitto si acquistarono 12 ettari nei dintorni dell'azienda.Negli anni successivi si piantarono numerose viti che costituirono, nel tempo, un ampio vigneto nei terreni limitrofi all'attuale stalla. L'uva raccolta veniva pestata in mosto e fermentava in vino nella cantina dell'azienda, in base all'annata la produzione variava dai 400 ai 600 ettolitri rappresentando l'attività commerciale principale dell'azienda. Il vino infatti veniva venduto sia in loco, in damigiane riempite dalla cantina, che portato alle famiglie caricato nel carretto di un triciclo ancora oggi funzionante.
1970-2000
Nwl 1971 iniziarono i lavori per la costruzione dell'acquedotto per i quali vennero espropriate alcune terre, con il risarcimento vennero acquistati 12 ettari a Dese e alcuni attrezzi da lavoro. La perdita interesso in particolare il vigneto la cui produzione vinicola si ridusse di oltre il 90%, in questo modo passava da essere la produzione principale a diventare solamente ad uso familiare. Venne invece aumentato lo spazio dedicato ai cereali e al fineo per lìalimentazione delle vacche da latte. Quest'ultime venivano munte a mano due volte al giorno, al mattino e la sera, e stavano legate nella posta.. Negli anni il loro numero aumentò, erano 20 quando nel 1997 vennero trasferite in una stalla a stabulazione libera che offriva loro maggiore possibilità di movimento.. Nello stesso anno venne installata anche una sala di mungitura semiautomatizzata che manteneva la stessa frequenza giornaliera della mungitura a mano. Nel frattempo si contavano una trentina di esemplari nel pollaio tra galline, polli, conigli , tacchini e anatre e dai tre ai cinque maiali l'anno, usati per le esigenze della numerosa famiglia.
1970-2000
Nel 1971 iniziarono i lavori per la costruzione dell'acquedotto per i quali vennero espropriate alcune terre, con il risarcimento vennero acquistati 12 ettari a Dese e alcuni attrezzi da lavoro. La perdita interesso in particolare il vigneto la cui produzione vinicola si ridusse di oltre il 90%, in questo modo passava da essere la produzione principale a diventare solamente ad uso familiare. Venne invece aumentato lo spazio dedicato ai cereali e al fieno per l'alimentazione delle vacche da latte. Quest'ultime venivano munte a mano due volte al giorno, al mattino e la sera, e stavano legate nella posta.. Negli anni il loro numero aumentò, erano 20 quando nel 1997 vennero trasferite in una stalla a stabulazione libera che offriva loro maggiore possibilità di movimento.. Nello stesso anno venne installata anche una sala di mungitura semiautomatizzata che manteneva la stessa frequenza giornaliera della mungitura a mano. Nel frattempo si contavano una trentina di esemplari nel pollaio tra galline, polli, conigli , tacchini e anatre e dai tre ai cinque maiali l'anno, usati per le esigenze della numerosa famiglia.
2000-2005
Nel 2001 venne aperto il primo negozio, sempre a gestione familiare,per la vendita di formaggi,- Venivano proposti 5 tipologie di formaggi e ortaggi durante il periodo estivo.. Venne aumentata l'estensione dei campi seminati con ortaggi, da mezzo ettaro si arrivò a 4. Le verdure crescono a campo aperto, l'assenza di serre lega quindi i prodotti alla loro stagionalità. Nei due anni successivi venne piantato un nuovo vigneto che permise di ricominciare con la produzione del vino per la vendita diretta, maturato in una nuova cantina in collaborazione con l'azienda vitivinicola Lazzarato. In questo periodo venne ridotto drasticamente l'uso degli antibiotici in allevamento e sostituito con le cure omeopatiche. Nel 2004 iniziò la collaborazione con il caseificio di Roncade, più piccolo e quindi più dedicato alla nostra realtà. Nel 2005 le vacche erano diventate 40 e furono tra i primi esemplari al mondo a sperimentare il tredicesimo robot di mungitura volontaria installato nel mondo. Questo sistema riconosce la vacca che si reca nella zona di mungitura quando ne sente il bisogno e registra il suo passaggio. Mediamente le nostre mucche oggi scelgono la mungitura tre volte al giorno.
2005-2015
Nel 2007 la prima dipendente, la storica Vassi, si unì al Team Basso, oggi è composto da 11 collaboratori. L'anno successivo il negozio venne ampliato, i 15 metri quadri dell'attuale "cantinetta" diventarono 220 tra il nuovo laboratorio e il punto vendita. Nel laboratorio si macellava la carne per vendita al dettaglio su prenotazione e si producevano gli insaccati. Nel 2010 vennero apportate alcune innovazioni strutturali nell'ottica della sostenibilità, venne installato l'impianto fotovoltaico e un impianto di recupero di calore dall'acqua dei frighi. Questo permette all'azienda di soddisfare autonomamente il proprio fabbisogno di quadruplicata l'area coltivata passando da venti a 80 ettari che comprendono sia le culture per la produzione di mangime che ortaggi e vino. Nel 2013 viene ristrutturato il fienile nell' attuale "Casa Rossa" adibita a magazzino.. Successivamente abbiamo iniziato ad utilizzare un separatore solido liquido per migliorare la qualità del nostro concime, l'"Organic Power" usato nelle coltivazioni non trattate con concimi chimici o pesticidi. La salute delle piante viene salvaguardata anche attraverso la pacciamatura biodegradabile che protegge dei parassiti e mantiene più umidità nel terreno riducendo il dispendio idrico assieme all'irrigazione goccia a goccia.
2015-2020
All'aumentata produzione di vino corrispondeva un +'elevata quantità di vinacce che grazie alla collaborazione con la distilleria Brunello diventarono la nostra prima grappa. Da qualche anno avevamo inoltre iniziato a lavorare con "La Giasena" per produrre le composte e i succhi dalla nostra frutta. Nel 2016 abbiamo aggiunto tre nuovi prodotti nel nostro negozio, il gelato prodotto con il nostro latte, la birra con il nostro malto d'orzo e i preparati di carne come le varie tipologie di polpette che oggi portano il nome delle nostre commesse.. In quest'anno abbiamo anche eliminato l'insilato dall'alimentazione delle bovine a favore della loro salute con una diminuzione della produzione di latte. Negli anni successivi altri prodotti comparvero nel nostro banco: la passata di pomodoro, il formaggio di fossa stagionato a Sogliano al Rubicone, la farina con il Consorzio Agrario del Nord-East, il prosciutto cotto e crudo e lo speck prodotto in azienda. I prodotti a km 0 derivano dalla collaborazione con realtà locali che lavorano con noi da ormai diversi anni, a cui nel 2019 si aggiunse anche l'Azienda Agricola Daniele Fincato di Conche per lo scambio di prodotti.
2020-Oggi
Durante il periodo della pandemia abbiamo abbracciato l'iniziativa della "Spesa Sospesa" che con il vostro e nostro contributo ha permesso la distribuzione dei generi alimentari alle famiglie del teerritorio Abbiamo anche cominciato la collaborazione con i due panifici di Favaro che ci permettono di vendere il pane prodotto da Molin con la nostra farina e i dolci sfornati da Trabuio con burro, farina e composte dell'azienda. Anche negli ultimi anni continuano a nascere nuovi progetti come quello che porta alcune delle nostre vacche al pascolo sul massiccio del Grappa nei mesi estivi. Il loro latte viene trasformato in formaggio, prima dalla Malga Meda e nell'ultimo anno dalla Malga Piz da cui provengono la Cacioatta di Malga, il Morlacco e altri formaggi lì stagionati. Continuiamo a pensare a nuovi prodotti, gli ulrimi arrivati sono la Bresaola e il Guanciale, e a desiderare di crescere senza dimenticare la tradizione e il rispetto per la terra e per gli animali che questa ci ha insegnato. Ci riconosciamo connessi al nostro territorio e alle altre realtà che forniscono supporto reciproco. Continueremo il nostro progetto nella in accordo con la nova sensibilità ambientale che non è altro che il tuttaltro che recente amore per il creato trasmesso nelle generazioni come la gratitudine che oggi rivolgiamo a tutti i nostri collaboratori e a voi clienti affezionati.