uno nessuno e centomila
5138 - PAGANELLO F.
Created on September 4, 2024
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Transcript
Francesco Mele, classe 3AIC "Dante Alighieri"Vigliano Biellese
Luigi Pirandello
Uno nessuno e centomila
Riassunto
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connessioni
impressioni
citazione
Personaggi
Ambientazione
vita dell'autore
il libro
indice
L' edizione del libro che ho letto è stata pubblicata nel 2004 da RCS Libri Spa, Milano. L'autore è Luigi Pirandello.Luigi Pirandello ha cominciato a lavorare a questo romanzo forse intorno al 1909, ma viene pubblicato per la prima volta solo nel dicembre 1925, quando l’opera esce a puntate per la rivista La Fiera Letteraria, per poi essere pubblicata in un unico volume nel 1926. Il romanzo è diviso in 8 Libri e ogni libro è diviso in sottocapitoli con il proprio titolo.
Luigi Pirandello nasce il 28 giugno 1867 a Girgenti (poi Agrigento). Nel 1886, si iscrive prima all'università di Palermo, per passare in seguito alla Facoltà di Lettere dell'università di Roma. A causa di un contrasto con il preside, si trasferisce all'università di Bonn. Rientrato in Italia nel 1892, Pirandello, fermamente deciso a dedicarsi alla sola letteratura, si stabilisce a Roma, dove stringe amicizia con il conterraneo Luigi Capuana. Grazie a lui Pirandello si dedica solo alla prosa e pubblica così le prime novelle e il suo primo romanzo, uscito nel 1901 con il titolo L'esclusa. Nel 1904 per Luigi Pirandello arriva il primo vero successo letterario con Il fu Mattia Pascal. Scrive anche molte opere per il teatro ma la fama mondiale di Luigi Pirandello arriva con il romanzo Sei personaggi in cerca d’autore (1921). Nel 1926 esce ultimo romanzo dello scrittore: Uno, nessuno e centomila.Nel 1929 a Pirandello viene conferito il titolo di Accademico d’Italia: per la fama raggiunta nel mondo come drammaturgo. Nel 1934 riceve il premio Nobel per la letteratura. Pirandello muore nella sua casa romana il 10 dicembre 1936.
LUIGI PIRANDELLO
Il romanzo è ambientato a Richieri, un piccolo paese in Sicilia. Probabilmente Pirandello si riferisce a "Girgenti" ora Agrigento.
AMBIENTAZIONE
è un povero uomo debitore della banca del padre di Vitangelo, il quale decide di sfrattarlo dalla casa malandata in cui vive. In seguito decide di donargli un'abitazione più degna per far vedere che lui non è come suo padre. Gesto che convincerà definitivamente Firbo e Quantorzo della follia di Moscarda.
marco di dio
sono i due amministratori della banca di Vitangelo Moscarda. Con la moglie Dida, cercano di far ritenere pazzo Moscarda, che però riesce a liberarsi di loro e vendere la banca.
Firbo e quantorzo
E' un'amica della moglie di Vitangelo che gli sta vicino quando tutti lo ritengono pazzo, però in seguito spaventata da quello che dice e che fa Gengè, finirà per sparargli, senza ucciderlo, ma ferendolo gravemente.
annarosa
E' la moglie di Vitangelo, è lei che fa cominciare il romanzo quando fa notare al marito che ha il naso che pende leggermente a destra. In seguito, insieme ai soci della banca, cercherà di far estromettere dalla banca il marito impazzito e lo abbandonerà.
È il protagonista e il narratore della storia. È un uomo borghese che vive di rendita grazie alla banca del padre che era un usuraio. La sua vita scorre normalmente finchè la moglie Dida non gli fa notare un difetto del naso. Da lì Gengè comincia a farsi molte domande su se stesso e sugli altri fino a sconvolgere la sua vita.
dida
vitangelo moscarda (genge')
personaggi
Il romanzo è ambientato a Richieri ed il protagonista è Vitangelo Moscarda, Gengè per gli amici. Vitangelo conduce una vita borghese grazie ad una rendita economica che riceve dalla banca fondata da suo padre. Un giorno la moglie Dida gli fa notare un difetto al naso che lui non aveva mai notato. Questa piccola osservazione lo manda in crisi e comincia a far vedere alle persone che incontra i loro difetti, come se volesse liberarsi del suo. Tuttavia non riesce a non pensare al suo naso e capisce di non essere per gli altri come pensa di essere lui stesso. Vitangelo inizia da quel momento a sentirsi un'altra persona, anzi pensa di avere una personalità in sè a seconda di chi lo guarda, si rende conto di essere centomila persone diverse; davanti allo specchio cerca di trovare se stesso ma non ci riesce. Questo fatto lo tormenta fino a compiere azioni che non avrebbe mai fatto prima. Si rende conto che la gente lo ritiene un usuraio come il padre (presta i soldi pretendendoli indietro con molti interessi) allora sfratta una famiglia che era in debito con la sia banca per poi regalarle un appartamento nuovo; decide di vendere la banca ereditata dal padre per riavere indietro i suoi risparmi; si arrabbia improvvisamente pronunciando strani discorsi tanto che la moglie non lo riconosce più e lo abbandona. La gente ormai lo considera pazzo, la moglie e gli amministratori della banca pensano di rinchiuderlo in manicomio ma viene avvisato da Annarosa, un'amica della moglie e si mostra nei suoi confronti particolarmente affettuoso, lei però è spaventata dai suoi discorsi e tenta di ucciderlo. Vitangelo troverà pace solo dopo essersi rivolto al vescovo Mons. Partanna, il quale gli consiglia di donare tutti i suoi beni ai poveri. Moscarda finirà in un ospizio per i poveri, fondato da lui stesso. Solo allora troverà la felicità nell'essere consapevole di non essere NESSUNO.
Riassunto
"il mio caso, il quale provava ancora una volta un fatto risaputissimo, cioè che notiamo facilmente i difetti altrui e non ci accorgiamo dei nostri"
- IL TITOLO INDICA IL VIAGGIO PERSONALE CHE FA VITANGELO E CHE SI ADATTA ANCHE NELLA VITA QUOTIDIANA: UNO (COME OGNUNO VEDE SE STESSO) NESSUNO (E' QUELLO CHE VUOLE ESSERE ALLA FINE IL PROTAGONISTA) CENTOMILA (SONO LE VARIE PERSONALITA' O MASCHERE CON CUI LA SOCIETA' CI VEDE)
- PIRANDELLO SECONDO ME VUOL FAR CAPIRE CHE PRIMA DI GIUDICARE GLI ALTRI BISOGNA GUARDARSI DENTRO E GIUDICARE SE STESSI
CONNESSIONI
- QUANDO VITANGELO SFRATTA MARCO DI DIO, LA GENTE INIZIA SUBITO A GIUDICARLO CONSIDERANDOLO USURAIO COME SUO PADRE, PER POI CAMBIARE IDEA QUANDO GLI DONA L'APPARTAMENTO NUOVO. HO CAPITO CHE NON SEMPRE LE COSE SONO COME SEMBRANO.
- NEL TESTO C'ERANO MOLTE PAROLE STRANE MA PER FORTUNA IN FONDO AL LIBRO C'ERANO LE ANNOTAZIONI PER SPIEGARLE
- IL LIBRO MI E' PIACIUTO ABBASTANZA, IN ALCUNE PARTI MI HA FATTO RIDERE, IN ALTRE HO FATTO FATICA A CAPIRE, SOPRATTUTTO QUANDO GENGE' PARLAVA AL LETTORE
IMPRESSIONI PERSONALI