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L'equivalenza e le aree, teoremi di Euclide e Pitagora
Matulli Lorenzo
Created on September 3, 2024
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Transcript
L'equivalenza e le aree, teoremi di Euclide e Pitagora
Bertini Niccolo, Santi gioele, Lorenzo Matulli e Hasi Erdrin
Esempi
Equivalenza di superfici
Le superfici e la loro estensione
Una superficie piana limitata è una figura piana formata da una regione di piano limitata da una linea chiusa (figura a) o piu linee chiuse che non si intersecano (figura b) Un'altro concetto importante è: l'estensione di una superficie Definizione: Due superfici che hanno stessa estensione sono equivalenti Postulato: due superfici congruenti sono sempre equivalenti
L'area di una superficie
L'equivalenza tra superfici piane ha le seguenti proprietà:
- Riflessiva: ogni superficie piana è equivalente a se stessa
- Simmetrica: se una superficie A è equivalente ad una superficie B, quindi B sarà equivalente ad A
- Transitiva: se una superficie A è equivalente ad una superficie B e B è equivalente ad una superficie C, allora A è equivalente a C
Somma e differenza di superfici
Postulato: somme o differenze di superfici rispettivamente equivalenti sono equivalenti
Postulato: multipli e sottomultipli secondo lo stesso numero di superfici equivalenti sono equivalenti
Il confronto di superfici
Postulato di De Zolt: una superficie non può essere equivalente ad una sua partePostulato: date 2 superfici A e B vale sempre una sola delle seguenti relazioni:- A è equivalente a B
- A è minore di B
- A è maggiore di B
Figure equiscomponibili
Definizione: due figure che sono somme di figure congruenti si dicono equiscomponibili da questa definizione e dal postulato della somma e differenza deriva un teorema: Teorema: due o piu' figure equiscomponibili sono equivalenti
Equivaenza di parallelogrammi
Teorema: 2 parallelogrammi che hanno basi e altezze corrispondenti congruenti sono equivalenti
Dimostrazione
equivalenza di parallelogrammi
DA FINIRE
Il primo teorema di Euclide
AB^2=AD*AC BC^2=DC*AC
In un triangolo rettangolo, il quadrato costruito su un cateto è equivalente al rettangolo che ha i lati congruenti all'ipotenusa e alla pressione dello stesso cateto sull' ipotenusa
Dimostrazione
-AC=AC',per costruzione(ACA'C' é un quadratto) -ACB=AC'M,retti per costruzione -C'AM=CAB,perchè complementari dello stesso angolo MAC Sono congrurnti per il secondo criterio e segeu che AB=AM AMFC è un parallelogramma perché lati opposti paralleli per costruzione. AMFC e AC'A'C hanno la stessa base AC e la stessa altezza AC' quindi sono equivalenti. AMFC e AC'A'C hanno le basi congruenti AM=AB'(perché entrambi congruenti all'ipotenusa)e la stessa altezza AD, quindi sono equivalenti. Poiché AC'A'C=AMFG e AMFG=ADEB' per la proprietà transitiva dell' equivalenza abbiamo anche AC'A'C=ADEB'
Il teorema di Pitagora
In ogni rettangolo, il quadrato costruito sull' ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti.
AC^2=AB^2+BC^2
Dimostrazione
Laltezza AK invidua l'ipotenusa BC i segmenti BK e KC,proiezione dei cateti.Inoltre BK e KC sono le basi di R1 e R2, che hanno il lati congruanti alla proeizione di un cateto e all'ipotenusa.Quindi, per il primo teorema di Euclide Q1=R1 e Q2=R2.Segue che R1+R2=Q1+Q2. Poichè EDCB=R1+R2 e R1+R2=Q1+Q2 per la propieta transitiva EDCB=Q1+Q2.
Il secondo teorema di Euclide
In ogni triangolo rettangolo il quadrato costruito sull'altezza relativa all'ipotenusa è equivalenti al rettangolo aventi i lati congruenti alle proiezioni dei cateti sull' ipotenusa.
BD^2=AD*DC
Dimostrazione
Consideriamo su HM il punto J tale che JH=AH e su AL il punto I tale che IA=AH. Il rettangolo AHML è formato dal quadrato Q1 e dal rettangolo R. Segue chè AHML=Q1+R. Applicando al triangolo AHB il teorema di Pitagora otteniamo che:-Q2=Q+Q1-Q=Q2-Q1Applicando al triangolo ABC il primo teorema di Euclide otteniamo che:-Q2=AHML -Q2=R+Q1 -R=Q2-Q1 Poichè Q2 e R sono entrambi equivalenti a Q2-Q1, sono equivalenti fra loro per la propieta transitiva Q=R.
L'equivalenza tra triangolo e parallelogramma
Un triangolo è equivalente a un parallelogramma che ha altezza congruente a quella del triangolo e base congruente a metà di quella del triangolo.
L'area del rettangolo
La misura dell'area di un rettangolo è uguale al prodotto della misura della base per la misura dell'altezza.
La diagonale del quadrato
La misura della diagonale del quadrato è uguale al prodotto della misura del suo lato per la radice quadrata di 2
L'altezza del triangolo equilatero
In un triangolo equilatero la misura dell'altezza è uguale al prodotto della misura della metà del suo lato per la radice quadrata di 3
L'area dei poligoni
inserire tabella
*= angolo centrato nella lettera centrale
Dimostrazione
Tracciamo la semiretta Ba di origine B e parallela alla base AC e indichiamo con M il punto medio della base AC. Da M conduciamo la parallela ad AB che incontra BC in O e Ba in N. Il quadrilatero ABNM è un parallelogramma, perché ha i lati opposti paralleli per costruzione. I triangoli COM e BON hanno: -MC=BN, perché entrambi congruenti ad AM -MCO*=OBN*, per Th. inv. para. ang. alt. int. (trasv. BC) -OMC*=ONB*, per Th. inv. para. ang. alt. int. (trasv. MN) Pertanto i triangoli MCO e ONB sono congruenti per il secondo criterio di congruenza dei triangoli. Il triangolo ABC può essere considerato come somma del trapezio AMOB e del triangolo MOC. Il parallelogramma ABNM può essere considerato come somma dello stesso trapezio AMOB e del triangolo ONB. Pertanto il triangolo ABC e il parallelogramma ABNM sono equicomposti e dunque sono equivalenti.
Corollario
Due triangoli che hanno congruenti le basi e le rispettive altezze sono equivalenti
L'equivalenza fra trapezio e triangolo
Un trapezio è equivalente a un triangolo che ha per altezza la stessa altezza e per base la somma delle basi del trapezio.
*= angolo centrato nella lettera centrale
Dimostrazione
Prolunghiamo la base AD del trapezio ABCD di un segmento DE=BC.Congiungiamo E con B: il segmento BE interseca CD con O. Consideriamo i triangoli OBC e OED. Essi hanno: -BC=DE, per costruzione -CBO*=DEO*, per Th. inv. para. ang. alt. int.(trasv. BE) -BCO*=ODE*,per Th. inv. para. ang. alt. int.(trasv. CD) Segue che i triangoli OBC e OED sono uguali per il secondo criterio di congruenza dei triangoli. Il trapezio ABCD è la somma di ADOB e OBC. Il triangolo ABE è la somma di ABOD e ODE. Segue che il trapezio ABCD e il triangolo ABE sono equivalenti perché equicomposti.