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Roma

ILColosseo

Lavoro eseguito da Karas Saweres, Francesco Giorgio e Paolo Marcantonini

Che cos'è

Il Colosseo è originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio, ed inoltre è il più grande anfiteatro romano del mondo. Esso è situato nel centro di Roma e attualmente è una delle più iconiche attrazioni turistiche (Ogni anno il Colosseo attira più di 6 milioni di viaggiatori da tutto il mondo). L’anfiteatro è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO ed è diventato, il 7 luglio 2007, una delle sette meraviglie del mondo moderno.

Info+

La storia

La costruzione del Colosseo iniziò tra il 70 e il 72 d.C. sotto l'imperatore Vespasiano, della dinastia Flavia. Dopo la morte di Nerone nel 68 d.C., i lavori, avviati tra la fine del 70 e il 71 d.C., furono completati in nove anni e l'inaugurazione avvenne nell'80 d.C. con l'imperatore Tito, figlio di Vespasiano. I fondi per questa opera provengono dal saccheggio del Tempio di Gerusalemme, avvenuto quando le legioni di Tito conquistarono la città giudaica nell'agosto o settembre del 70 d.C. L'intervento dei Flavi ha riguardato l'intera area del bacino, includendo edifici accessori all'anfiteatro, già previsti nel progetto iniziale di Vespasiano. Le gallerie di collegamento tra questi edifici e l'Anfiteatro sono una prova inconfutabile della realizzazione simultanea delle opere. Per l'intero complesso, che si estende su almeno sette ettari, i tempi di costruzione si sono protratti fino al tardo regno di Domiziano, circa venti anni dall'inizio dei lavori.

Info

Struttura

L’intera struttura è formata da ottanta mura radiali disposte su fondazioni di forma ellittica che convergono dal perimetro verso l’arena. Tali mura sostengono le volte, che a loro volta reggono le gradinate in marmo bianco. Esternamente, in corrispondenza della luce fra le mura radiali vi sono gli archi, attraverso i quali si raggiungevano le scalinate che portavano ai vari settori della cavea. Sopra ognuno degli archi oggi ancora in piedi è indicato il numero progressivo corrispondente alla “tessera” degli spettatori che assistevano agli spettacolig.

La maggior parte dei nomi degli autori dei celebri monumenti romani rimane sconosciuta. Questo è dovuto al fatto che, all'epoca, gli architetti e i costruttori non erano considerati figure di rilievo; il focus era sul committente. I politici romani desideravano essere ricordati nella storia per le loro commissioni artistiche e opere pubbliche, mentre i realizzatori rimanevano nell'ombra. Una leggenda metropolitana affermava che l'architetto del Colosseo fosse Gaudenzio, un martire cristiano, ma questa è priva di fondamento. L'identità dell'autore dell'arena più famosa del mondo è ancora sconosciuta; sappiamo solo che fu voluta dall'Imperatore Vespasiano e inaugurata dal suo successore Tito nell'80 d.C., da cui deriva il nome Anfiteatro Flavio.

architetto del Colosseo

Il Colosseo è stato progettato per ospitare spettacoli e giochi pubblici di vario genere, inclusi combattimenti tra gladiatori, battaglie navali simulate, cacce di animali feroci e rappresentazioni teatrali.

Le funzioni del colosseo

Nell’anfiteatro Flavio si svolgevano i combattimenti di gladiatori. Il loro nome deriva dalla spada corta che usavano nei combattimenti: il “gladio”. Il gladiatore di Roma imparava l’arte della gladiatoria in “ludi”, delle scuole che erano edifici molto simili a prigioni che si trovavano in tutto l’impero; dormiva in piccole celle disposte intorno al cortile dove si allenava.I gladiatori erano schiavi,prigiori di guerra ma anche uomini liberi.Dal primo secolo avanti cristo si decise che per far scontare una pena a quelle persone responsabili di atti gravissimi di farli esibire come gladiatori al colosseo.La maggior parte dei gladiatori erano prigionieri di guerra ma a volte, anche se raramente, erano uomini liberi che si presentavano volontariamente perchè erano affascinati dal rischio e dalla violenza.

le battaglie tra gladiatori

Le naumachie

Immaginate di entrare all’interno di una sorta di stadio con, al posto dell’arena, un bacino o una depressione del terreno piena d’acqua. Ed immaginate poi di assistere alla rappresentazione scenica di una battaglia navale, una riproposizione di un’antica guerra sul mare o una riproduzione di una battaglia in acqua che vide scontrarsi Roma ed alcuni dei suoi nemici storici. Tutto questa era la naumachia, un evento che attirava migliaia di persone e che doveva essere costosissimo! Le navi erano vere navi, che si dovevano governare e far "navigare" per il bacino, armate di tutto punto. Spesso all’interno delle navi vi erano mercenari assoldati appositamente, schiavi o prigionieri di guerra a cui veniva promessa salva la vita si avessero fatto per bene il loro lavoro di figuranti. Una sorta di rappresentazione teatrale dal chiaro gusto propagandistico, che per la prima volta fu offerto ai Romani proprio da Giulio Cesare nel 46 a.C., in occasione delle celebrazioni per i suoi trionfi.

QUELLO CHE NON SI VEDE DEL COLOSSEO

Nei sotterranei del Colosseo si svolgevano i preparativi per gli spettacoli. L’apparato “tecnico” era coperto dal piano dell’arena, in cui si aprivano diverse botole: uomini e animali apparivano a sorpresa, sollevati da montacarichi mediante un complesso sistema di argani. Costruiti in legno per l’inaugurazione, i sotterranei furono trasformati durante il regno di Domiziano in murature stabili. A rischio di crolli e incendi per le caratteristiche strutturali e l’ampia presenza di legno e corde, furono distrutti dall’incendio che nel 217 danneggiò gravemente tutto il monumento, determinandone la chiusura fino al 222. Ricostruiti in quella occasione, subirono trasformazioni anche durante gli ultimi due secoli di attività, fino al loro completo interramento.

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Prima dell’incendio del 18 luglio del 64 d.C. che distrusse in sei giorni e sette notti gran parte del centro di Roma, dove oggi sorge il Colosseo vi era la Domus Aurea, la residenza di Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico. Precisamente vi era un piccolo laghetto.
Cosa c'era prima del Colosseo?

Per la costruzione del Colosseo venne utilizzato primariamente il travertino. Oltre centomila tonnellate di “lapis tiburtinus” (il nome latino) vennero fatte arrivare dalle vicine miniere “Albulae” di Tibur, l’attuale Tivoli, su carri che transitavano su venti chilometri di strada realizzata proprio per tale scopo. Si impiegarono inoltre settecentocinquantamila tonnellate di pietra squadrata, ottomila tonnellate di marmo, seimila tonnellate di impasto e trecento tonnellate di ferro. Infine, gli stucchi che decoravano le superfici, il legno utilizzato per le pavimentazioni e l’ipogeo di Vespasiano.

Il Materiale del Colosseo