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Transcript

Henrik JOHAN Ibsen

Casa di bambola

La vita di Henrik Johan Ibsen

Henrik Johan Ibsen nacque il 20 marzo 1828 a Skien, in Norvegia. Crebbe in una famiglia borghese che sfortunatamente andò incontro a difficoltà economiche quando lui era ancora bambino, segnandolo profondamente. Ibesn lavorò come apprendista farmacista e successvamente si trasferì a Christiania (odierna Oslo) nel 1850 con l'obiettivo di diventare scrittore. Iniziò a lavorare in teatri locali, scrivendo le sue prime opere ma non ottenne subito successo.Nel 1858 si sposò con Suzannah Thoresen, con la quale ebbe suo figlio, Sigurd. La famiglia si trasferì a Bergen, dove Ibsen lavorò come direttore di un teatro locale, migliorando le sue abilità di drammaturgo. Tuttavia, fu solo dopo essersi trasferito in Italia e Germania, che iniziò a scrivere le opere che lo avrebbero reso famoso.

Verosimiglianza
Idealismo
Critica Sociale
Classe sociale
Emozione
Vita quotidiana

Ibsen tra realismo e romanticismo

Henrik Ibsen è una figura di transizione tra romanticismo e realismo. All'inizio della sua carriera, fu fortemente influenzato dal romanticismo, come si può vedere in opere come "Brand" e "Peer Gynt", dove esplora in particolare l'individualismo e l'idealismo. Tuttavia, è principalmente riconosciuto come uno dei pionieri del realismo teatrale. Con opere come "La casa di bambola" e "Spettri", Ibsen abbandona gli ideali romantici per concentrarsi su una critica sociale realistica, affrontano questioni come la condizione femminile, l'ipocrisia sociale e i conflitti morali, ponendo l'individuo e la società al centro del dramma.

Riassunto di "Casa di Bambola"

"Casa di bambola" è stato scritto nel 1879 ed è incentrato su Nora Helmer, una donna che vive apparentemente felice con il marito Torvald e i loro tre figli. Tuttavia, si scopre che Nora ha segretamente contratto un prestito illegale con Krogstad, falsificando la firma del padre morto qualche giorno prima, per salvare la vita di Torvald quando è malato. Inizialmente Krogstad era stato licenziato da Torval, suo capo in banca, poichè aveva dei "conti sporchi" e al suo posto assunse Linde (amica di Nora). Sapendolo Krogstad minaccia Nora di rivelare tutto al pubblico se non avesse riavuto il proprio posto alla banca. Dopo una conversazione tra Lide e Krogstad scopriamo che i due avessero un passato. Ciò evito la divulgazione pubblica del prestito tranne per Torvald che quando scoprì la verità, invece di lodare Nora per il suo sacrificio, la rimprovera per aver messo in pericolo la sua reputazione. Questo evento fa capire a Nora che il marito non la ama veramente, ma la vede solo come un oggetto. Alla fine, Nora decide di lasciare Torvald e i suoi figli per scoprire chi è veramente e per vivere una vita indipendente, rompendo con le convenzioni sociali dell'epoca.

Analisi

"Casa di bambola" è un dramma rivoluzionario che critica la società patriarcale e il ruolo subordinato delle donne nel XIX secolo. La casa, simbolo di sicurezza e ordine, si rivela una prigione dorata in cui Nora è trattata come una "bambola" dal marito Torvald. La rivelazione finale, in cui Nora comprende la superficialità del suo matrimonio e la sua mancanza di autonomia, culmina in un atto di ribellione radicale: l'abbandono della famiglia per trovare sé stessa. Il gesto di Nora rappresenta un grido di emancipazione, sfidando le norme sociali e mettendo in discussione la natura del matrimonio e della libertà personale. La "porta chiusa" nell'ultima scena è un potente simbolo di rottura con il passato e di inizio di una nuova identità.

Henrik Johan Ibsen

'Ma la nostra casa non era altro che una stanza da gioco. Qui sono stata la tua moglie bambola come in casa del babbo ero la figlia bambola. Ei nostri figli erano a loro volta le mie bambole. Quando tu mi prendevi e giocavi con me, mi divertivo come si divertivano i bambini quando li prendevo e giocavo con loro.'