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PROCEDURA CONCORSUALE STRAORDINARIA RISERVATA AGLI INSEGNANTI DI RELIGIONE CATTOLICA NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA E DELLA PRIMARIA AI SENSI DEL COMMA 2 DELL'ART. 1-BIS DEL DECRETO LEGGE 29 OTTOBRE 2019, N.126, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 20 DICEMBRE 2019, N. 159.

Traccia:

Candidata:Rosa Ponzetta

IL VALORE DELL'UMILTA'

Il candidato progetti un'attività didattica sulla seguente tematica:

esplicitando a quale classe è rivolta, il contesto scolastico in cui si inserisce, il numero degli alunni, la presenza o meno di un alunno con DSA e/o BES e/o disabilità.Il candidato dimostri di saper predisporre un ambiente di apprendimento inclusivo e idoneo a promuovere negli studenti le conoscenze, le abilità e le competenze previste dai documenti nazionali in vigore.Evidenzi, inoltre, il dominio dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e gli obiettivi di apprendimento dell'insegnante della religione cattolica, così come previsti dalle indicazioni nazionali del 2012 e nuovi scenari del 2018.quanto suddetto al fine di realizzare un'efficace mediazione metodologico.didattica, una sicura progettazione curriculare e interdisciplinare e di adotatare opportuni strumenti di osservazione e di verifica, nonché idonee strategie per il miglioramento continuo dei percorsi messi in atto.Il candidato, nell'esplicitare le proprie scelte didattiche, metodologiche e valutative, deve indicare con esempi di utilizzo le tecnologie digitali più opportune di cui intende avvalersi.

PROGETTAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

MACRO PROGETTAZIONE

VALUTAZIONE

FASI DELL'ATTIVITA'

MICROPROGETTAZIONE

la scuola nella costituzione italiana

art. 9

art. 33

art. 34

Info

DOCUMENTI DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA

Info

Info

Info

Info

RAV

PAI

PdM

RENDICONTAZIONE SOCIALE

PTOF

CONTESTO

L'Istituto Comprensivo “Latiano” situato nella provincia di Brindisi è inserito in un contesto socio-economico modesto a prevalente vocazione agricola. La popolazione scolastica conta circa 1212 alunni, distribuiti nella scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado. I bisogni educativi degli alunni derivano da una realtà con poche opportunità e molti vincoli. La presenza di numerose strutture per minori (case-famiglia) sul territorio che accolgono minori "fuori famiglia" con difficoltà di apprendimento e psico-emotive, rende necessario stabilire intese formali tra i docenti e gli educatori delle comunità, i servizi sociali, sanitari e psicopedagogici per favorire l'inclusione e sostenere il diritto allo studio degli alunni in difficoltà.

QUARTA PRIMARIA 19 alunni (11 maschi - 8 femmine) Il clima è favorevole all’apprendimento. Gli alunni mostrano un buon grado di attenzione seguono le lezioni e svolgono con profitto le attività, talvolta manifestano poca collaborazione e fiducia negli altri.Nella classe sono presenti 2 alunni con Bisogni educativi speciali:

TO THE CLASS

WELCOME

Alunno NAI

Alunno con disabilità

DISCIPLINARY SKILLS

ORGANIZATIONAL SKILLS

TECHNOLOGICAL SKILLS

COMMUNICATION SKILLS

RELATIONAL SKILLS

Religiovane

DIDATTICA INCLUSIVA

L'inclusione non riguarda solo gli alunni con disabilità, ma investe ogni forma di esclusione che può aver origine da differenze culturali, etniche, socioeconomiche e prevede la personalizzazione della didattica in relazione alle caratteristiche specifiche di ciascun individuo.

La didattica inclusiva è un processo continuo che mira ad offrire un’educazione di qualità a tutti rispettando le diversità, i bisogni, le differenti abilità, le caratteristiche di ogni studente e soprattutto evitando ogni forma di discriminazione. Per realizzare una didattica inclusiva il docente deve:

  • Alternare le metodologie didattiche
  • Valorizzare le differenze
  • Utilizzare facilitatori didattici.

D.M. 182/2020

L. 107/2015

D.L. 13/4/2017 N.66

D.M. 27/12/2012

C.M. n.8/2013

L. 170/2010

L. 104/92

L. 517/1977

L. 28/3/2013 n.53

ambienti di apprendimento

L'organizzazione complessiva degli spazi non solo fisici ma anche virtuali e relazionali nei quali l'apprendimento ha luogo.

Classe

Scuola DADA

ANALISI DEI BISOGNI

Bisognodi socializzazione attraverso mirateattività di gruppo.

Bisogno di avere fiduciain se stessi e negli altriper superare i vari problemi.

Bisogno di fareesperienze realia scuola e nel territorio.

COMPETENZE

CIRCLE TIME

COPERATIVE LEARNING

METHODOLOGIES

INTERACTIVE LESSON

DIGITAL STORYTELLING

Is when students sit in a circle to share ideas and listen to each other.

Involves students asking questions and sharing ideas during the lesson.

Means students work together in small groups to solve problems or complete tasks.

Is when students use technology to create and share stories.

RISORSE E STRUMENTI

Stili di apprendimento

RAPPRESENTANO IL MODO IN CUI IMPARIAMO DALL'AMBIENTE INTORNO A NOI E ACQUISIAMO NUOVE INFORMAZION. OGNUNO HA UN SUO PERSONALE STILE E DEVE RICONOSCERLO PER USARLO COME UN SUPERPOTERE, CHE CI PERMETTE DI IMPARARE MEGLIO E PIù FACILMENTE!.

Offrire molteplici forme di rappresentazione dell'informazione permette di realizzare una comunicazione inclusiva capace di superare le barriere e di permettere a tutti la piena partecipazione rispettando le caratteristiche individuali di tutti.

VISIVO

VERBALE

UDITIVO

CINESTETICO

Il primo gruppo è rappresentato dal canale Visivo iconografico, ovvero la preferenza per immagini, disegni, fotografie, simboli, mappe concettuali, grafici e diagrammi. Praticamente, tutto ciò che riguarda il visual learning.

Il secondo gruppo è rappresentato dal canale Visivo verbale, ovvero il canale finora maggiormente utilizzato nel contesto scolastico: quello che passa di preferenza per la letto-scrittura. Praticamente, s’impara leggendo.

Il terzo gruppo è rappresentato dal canale Uditivo, ovvero la preferenza per l’ascolto. Praticamente, s’impara maggiormente assistendo ad una lezione, partecipando a discussioni e attraverso il lavoro con un compagno o a gruppi.

Il quarto gruppo è rappresentato dal canale Cinestetico, ovvero la preferenza per le attività.

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L'ULTIMA CENA

UN SANTODI NOMEFRANCESCO

UN SANTODI NOMEFRANCESCO

UN SANTODI NOMEFRANCESCO

4

3

2

1

FASI DELL'ATTIVITA'

FASE:

FASE:

FASE:

FASE:

4 INCONTRI DA 2HMarzo/Aprile

LEZIONE PARTECIPATA

WARM UP

COOPERATIVE LEARNING

COMPITO DI REALTA'

1

FASE DI WARM UP

2

3

ACCERTAMENTO DEI PREREQUISITI

1

ATTIVITA'DI GAMIFICATION"IL VALORE PIU' GRANDE"

RACCONTO DELLA STORIA "UN GESTO PER VOI"

2

2

3

1

ESEMPIO DI UMILTA'passato

ESEMPIO DI UMILTA'presente

COOPERATIVE LEARNING Campioni di umiltà!

FASE

3

2

1

DIGITAL STORYTELLING

FASE

i-Theatre

Laboratorio creativo e polisensoriale per l'educazione ai linguaggi multimediali.Attraverso la co-costruzione di storie, narrazioni e rappresentazioni simboliche in forma di filmato, i bambini condividono pensieri ed emozioni, immaginano mondi, realizzano progetti combinando attività tradizionali come il disegno con strumenti digitali interattivi.

4

COMPITO DI REALTA'

Obiettivo del compito:Gli alunni dovranno lavorare in gruppo per organizzare una raccolta di beni di prima necessità per una realtà locale del paese: la Caritas.

Gruppo 1: Realizzazione del volantino.Creare un volantino che contenga tutte le informazioni necessarie per la raccolta: data, ora, luogo dell'evento e quali beni sono necessari.

Gruppo 2: Grafica e design.Creare la parte grafica del volantino. Scegliere colori e immagini che rappresentino bene il tema del servizio.Aggiungere immagini di oggetti da raccogliere (ad esempio generi alimentari, prodotti per l'igiene).Creare il logo o un simbolo dell'evento (es. un cuore o una mano).

Gruppo 3: Organizzazione e costruzione delle scatole.Utilizzare materiali riciclati (come scatole di cartone) per costruire contenitori resistenti.Decorare le scatole con il logo dell'iniziativa e informazioni su cosa va messo all’interno.Sistemare le scatole in punti strategici della scuola o del paese (ad esempio, davanti all’ingresso, in spazi comuni).Assicurarsi che ogni scatola sia facilmente identificabile.

Gruppo 4: Promozione e comunicazione. Diffondere l'informazione sull'evento e incentivare la partecipazione.Parlare dell'iniziativa alle famiglie, ai compagni di classe e agli altri membri della comunità.Organizzare un incontro informativo per spiegare come partecipare alla raccolta.Usare i social media o altre forme di comunicazione per far conoscere l’evento a un pubblico più ampio.

In ingresso

VALUTAZIONE

In itinere

Finale

Valutazione diagnostica: ha la funzione di evidenziare il livello di competenze, abilità e conoscenze già acquisite dall'alunno.Analisi dei bisogni,Analisi delle conoscenze, abilità e competenze pregresse Strumenti: Griglia di Osservazione

Valutazione formativa:Rileva come gli alunni recepiscono le nuove conoscenze e verifica l'efficacia delle procedure seguite e quindi l'eventuale revisione e correzione del processo di insegnamento. Strumenti: verifiche, rubrica di processo, compito di realtà (verifica le competenze) con la rubrica di prodotto e l'autovalutazione.

Valutazione sommativa:Redige un bilancio complessivo dell'apprendimento a livello del singolo alunno di tutte le discipline.Strumenti: registro elettronico, griglia di valutazione.

Rubrica di Prodotto

LEGENDA• 😊 Ottimo: Il lavoro è completo, preciso, ben organizzato e originale. • 🙂 Buono: Il lavoro è buono, ma c'è ancora spazio per qualche miglioramento. • 😐 Adeguato: Il lavoro è adeguato, ma presenta delle lacune o potrebbe essere più chiaro. • 🙁 Insufficiente: Il lavoro non soddisfa i criteri minimi e necessita di miglioramenti significativi.

Rubrica di processo

LEGENDA:• Sempre: Lo studente mostra un comportamento costante e positivo in questo aspetto. • Spesso: Lo studente partecipa e si impegna, ma con qualche difficoltà. • A volte: Lo studente ha una partecipazione limitata o irregolare. • Mai: Lo studente non mostra partecipazione o impegno.

AUTOVALUTAZIONE DELL'INSEGNANTE

AUTOVALUTAZIONE DEGLI ALUNNI

ONE CHILD,ONE TEACHER, ONE BOOK AND ONE PEN CAN CHANGETHE WORLD.

GRAZIE PER L'ATTENZIONE!

LINEE GUIDA PER L'ACCOGLIENZA E L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI CM 4233/2014 e 2022"LA SCUOLA E' APERTA A TUTTI (art.34 della Costituzione)PDP

NAI: alunni stranieri inseriti per la prima volta nel nostro sistema scolastico nell'anno scolastico in corso o in quello precedente.

L'alunna, proveniente dall' Algeria e inserita in una casa famiglia a Latiano, presenta difficoltà legate allo svantaggio linguistico, che ostacolano l'acquisizione delle abilità di studio necessarie. Per favorire il successo formativo, è previsto un intervento personalizzato nei contenuti e nei tempi, con strumenti compensativi e misure dispensative transitorie. Volenterosa e motivata, l'alunna ha una conoscenza limitata della lingua italiana e segue un corso di L2 in orario extracurricolare.

- dispensa dalla lettura ad alta voce- dispensa da un eccessivo carico di attività con riduzione e riadattamento delle pagine- dispensa dell'attività di dettatura

STRUMENTI COMPENSATIVI:

- utilizzo di schemi e tabelle elaborate dal docente come supporto per attività e verifiche- utilizzo di supporto digitalizzato per facilitare il recupero delle informazioni e migliorare l'espressione verbale.- utilizzo di altri linguaggi e tecniche (linguaggio iconico e video), utilizzo del dizionario digitale e traduttore vocale.- utilizzo del correttore ortografico

MISURE DISPENSATIVE:

UN GESTO PER VOI Gesù sapeva che la sua vita stava per finire, ma, prima di morire, volle cenare un’ultima volta con i suoi amici più cari: gli apostoli. Durante quella cena Gesù spiegò loro quello che stava per succedere e disse che non dovevano avere paura, perché non li avrebbe mai abbandonati. Durante la cena, Gesù si alzò da tavola, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli. I discepoli erano sorpresi, di solito erano i servi a lavare i piedi del Maestro. “Che cosa stai facendo?” chiese Pietro. “Ti sto mostrando come bisogna essere attenti agli altri”, disse Gesù. “Tutti dobbiamo fare così”.

L’alunno presenta disturbo dello spettro autistico di livello 1 senza compromissione intellettiva e del linguaggio, associato a ADHD. Nonostante la capacità di comunicare adeguatamente, tende a relazionarsi in modo irruento e inadeguato, anche se guidato. L’imitazione differita e la token economy risultano fondamentali per acquisire comportamenti adeguati e perseguire obiettivi a lungo termine. I suoi tempi di attenzione sono ridotti, ha interessi ristretti, ma mostra interesse per le storie sociali. Si privilegeranno metodologie laboratoriali e attività in spazi comuni (biblioteca, palestra, aula informatica) per favorire l’apprendimento e la socializzazione. Per migliorare l’attenzione, la concentrazione e la motricità fine, saranno utilizzati materiali manipolativi. Conversazioni in piccoli gruppi faciliteranno il coinvolgimento e il senso di appartenenza al gruppo classe.

LEGGE 104/92 ART.3 COMMA 3

STRUMENTI COMPENSATIVI:- tabelle, formulari, procedure specifiche, sintesi, schemi e mappe elaborate dai docenti; - testi con immagini; - risorse audio e video; - strumenti informatici; - fotocopie adattate

MISURE DISPENSATIVE:- dispensato dalla lettura ad alta voce; - dispensato dal prendere appunti; - dispensato dai tempi standard nell’esecuzione delle verifiche; - dispensato dal copiare dalla lavagna; - dispensatodall’uso del corsivo.

Il modello DADA è un’INNOVAZIONE PEDAGOGICO-EDUCATIVA già in atto in diversi paesi europei e sempre più diffusa sul territorio nazionale, che pone l'attenzione sugli ambienti di apprendimento, con l'obiettivo di favorire una didattica attiva in cui gli studenti possano divenire attori principali nella costruzione dei loro saperi. I' Istituto Comprensivo, dopo un'attenta ricerca pedagogica ha scelto di adottare questo modello innovativo che prevede il passaggio dall’aula tradizionalmente assegnata alla classe a quelli che vengono definiti "AMBIENTI DI APPRENDIMENTO". Si passa dal concetto tradizionale di classe al concetto di aula tematica assegnata a uno o due docenti della stessa disciplina, o per ‘gruppi di discipline’ (esempio "Aula Dante" per lettere, o "Aula Pitagora" per matematica). Secondo questa idea innovativa, l'intera scuola è formata da ambienti tematici e diventa un unico, grande EDIFICIO APPRENDITIVO a misura di alunno. L'AULA TEMATICA diventa "la casa" di ogni disciplina e verrà personalizzata da ogni docente con arredi flessibili e versatili che si prestino a rapide trasformazioni, angoli strutturali specifici alla materia di insegnamento . Il docente insieme agli alunni potrà pensare di dipingere gli ambienti con murales e disegni sulle pareti, in modo da creare spazi condivisi e favorire una didattica collaborativa ed inclusiva. Ad ogni cambio dell'ora i ragazzi prenderanno dai loro armadietti i libri per la materia in programma e si dirigeranno nell'aula della disciplina dove ogni docente li attende.

• 😊 Molto bene: Sono molto soddisfatto del mio lavoro. • 🙂 Bene: Ho fatto un buon lavoro, ma posso migliorare. • 😐 Abbastanza bene: Ho fatto il minimo richiesto, ma posso fare meglio. • 🙁 Non bene: Ho bisogno di migliorare in questo aspetto.

LEGENDA:1: ScarsoLo studente dimostra difficoltà significative nell'indicatore osservato e richiede un intervento immediato.2: SufficienteLo studente mostra competenze di base ma con lacune o incertezze che necessitano di supporto.3: BuonoLo studente possiede la competenza in modo adeguato e la applica in modo funzionale nella maggior parte delle situazioni.4: OttimoLo studente eccelle in questa competenza, mostrando sicurezza e autonomia.

GRIGLIA DI OSSERVAZIONE

Introduce nuove disposizioni per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, migliorando l'efficacia delle misure di sostegno e l'organizzazione dei servizi scolastici e sociali. Il decreto rafforza l' importanza del Piano Educativo Individualizzato (PEI), un documento fondamentale per garantire il diritto all'istruzione personalizzata e inclusiva.

Piano Triennale dell’Offerta Formativa “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Nel PTOF, per norma, deve essere riportato il Piano di miglioramento (art. 1, comma 14, legge n. 107/2015).

Si tratta di un Rapporto di Auto-Valutazione, in grado di fornire una rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il Piano di Miglioramento.

Conosciuta come "Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate", questa normativa stabilisce i principi fondamentali per l'inclusione scolastica e sociale delle persone con disabilità, definendo diritti e servizi di supporto sia per gli studenti che per le loro famiglie.

Ha introdotto l'inserimento degli alunni con disabilità nelle scuole, abolendo le classi differenziali e promuovendo l'integrazione scolastica con il supporto di insegnanti di sostegno e l'adattamento dei programmi educativi.

LE COMPETENZE COINVOLTE SONO:

  • COMPETENZE DIGITALI
  • PERSONALE, SOCIALE, IMPARARE AD IMPARARE
  • COMPETENZA IN MATERIA DI CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONI CULTURALI
COMPETENZE CHIAVE EUROPEE PER L'APPRENDIMENTO PERMANENTE sono state introdotte nel 2006 con la “raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006” e aggiornate nel 2018 con la “raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018”. Queste competenze vanno oltre l’acquisizione di conoscenze teoriche, concentrandosi anche su abilità pratiche e trasversali che riflettono la complessità della società moderna e che sono applicabili lungo tutto l’arco della vita.

INTERDIPENDENZA POSITIVA

Il Cooperative Learning è una modalità di apprendimento che si realizza attraverso la cooperazione fra i vari componenti della classe. Gli elementi essenziali da attivare durante ogni attività sono cinque:

RESPONSABILITA' INDIVIDUALE E DI GRUPPO

INTERAZIONE COSTRUTTIVA

ABILITA' SOCIALI NEI RAPPORTI INTERPERSONALI

AUTOVALUTAZIONE

VISION

MISSION

VS

L’ I. C. pone gli alunni al centro del processo educativo; si prefigge di fornire agli studenti gli strumenti culturali per integrarsi nella società coltivando il valore della legalità e della pace. La vision si fonda dunque su un modello di scuola aperto al territorio, con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali, luogo privilegiato di incontri, di scambi culturali ed esperienziali.

Garantire la crescita umana e culturale e favorire il successo formativo di ciascun alunno, affinchè con le prorie potenzialità possa inserirsi ed esercitare pienamente i diritti di cittadinanza. Predisporre ambienti di apprendimento stimolanti per la ricchezza dei contenuti, per l’intensità delle relazioni umane, per l’uso consapevole e critico delle nuove tecnologie.

Personaggio 1 (Francesco):Ciao! Mi chiamo Francesco. Un tempo ero un ragazzo che viveva ad Assisi. Ero il figlio di un ricco mercante e passavo le mie giornate a divertirmi con gli amici.Personaggio 2 (Amico di Francesco):Davvero? E cosa facevi per divertirti?Francesco:Oh, mi piaceva andare a fare feste e stare con i miei amici. Ma un giorno, qualcosa cambiò.Personaggio 3 (Narratore):Un giorno scoppiò una guerra tra Assisi e Perugia, e Francesco sognava di diventare un cavaliere. Decise quindi di unirsi all’esercito di Assisi e partì per la battaglia.Personaggio 1 (Francesco):Sognavo di diventare un grande cavaliere. Volevo combattere per la mia città!Personaggio 2 (Amico di Francesco):E cosa successe durante la battaglia?Francesco:Purtroppo, fui catturato dai soldati di Perugia. Mi portarono in prigione, dove rimasi per un anno intero.Personaggio 3 (Narratore):Quando Francesco tornò a casa, era cambiato. Non voleva più divertirsi come prima, ma preferiva passare il suo tempo in preghiera e aiutare i poveri.Personaggio 1 (Francesco): figlio fosse impazzito. Così lo fece portare davanti a un giudice.

Personaggio 1 (Francesco):Quando sono tornato, ho capito che la vita non era fatta solo di divertimenti e ricchezze. Volevo aiutare chi ne aveva bisogno, così iniziai a dare via le cose che avevo.Personaggio 2 (Amico di Francesco):Davvero? Come hai fatto?Francesco:Ho cominciato a vendere le merci di mio padre e a dare i soldi per aiutare i lebbrosi, le persone malate e povere.Personaggio 3 (Narratore):Il padre di Francesco si preoccupò molto e pensò che suo figlio fosse impazzito. Così lo fece portare davanti a un giudice.Personaggio 1 (Francesco):Durante il processo, mi sono spogliato dei miei vestiti davanti a tutti e ho chiesto al Vescovo di benedirmi.Personaggio 2 (Amico di Francesco):Perché ti sei spogliato? Cosa volevi dimostrare?Francesco:Volevo mostrare che non mi importava più delle ricchezze. Da quel giorno, ho deciso di vivere senza soldi, aiutando tutti, poveri e ammalati.Personaggio 3 (Narratore):E così Francesco rinunciò a tutto e dedicò la sua vita al servizio degli altri. Visse con umiltà, amore e grande generosità.

Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica, per supportare alunni con difficoltà di apprendimento non coperte da altre leggi specifiche, come quelle sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA). Adozione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) anche agli alunni con BES, che possono avere difficoltà derivanti da svantaggi socio-economici, linguistici, culturali o personali.

Il Piano di Miglioramento (PdM) è un percorso volto al raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate dal Rapporto di Autovalutazione (RAV).Promuovere i talenti e le abilita' per offrire a ciascuno opportunita' di successo formativo con percorsi progettuali formativi disciplinari ad hoc. Migliorare l'apprendimento degli studenti per migliorare gli esiti degli apprendimenti. Il Dirigente scolastico è responsabile della gestione del processo di miglioramento.

Rendicontazione sociale relativa al triennio precedente al fine di rilevare i risultati effettivamente raggiunti e le prospettive di sviluppo per la triennalità successiva.La Rendicontazione Sociale o Bilancio Sociale è quel documento che consente alla scuola di rendicontare sugli impegni assunti, sull'uso delle risorse, sui risultati conseguiti, sugli effetti sociali prodotti nell'ambito di un dialogo tra la scuola e i propri stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale, ecc.).

Gli studenti acquisiscono più facilmente le informazioni proposte dal docente se partecipano attivamente alla lezione che si sviluppa attraverso un dialogo tra il docente e la classe. Nel corso di una lezione partecipata anche l’utilizzo della LIM e di integrazioni multimediali e l’uso di mediatori didattici (mappe, tabelle...) diventa più efficace. In una lezione partecipata gli studenti tornano più volte sulle tematiche in un processo di costruzione condivisa della conoscenza.

San Francesco d'Assisi è conosciuto per la sua grande umiltà. Rinunciò a una vita comoda e ricca per vivere in povertà e servire gli altri. Credeva che la vera grandezza fosse nel servire con amore e semplicità. Trattava tutti, anche gli animali e la natura, con rispetto e gentilezza, insegnando che l'umiltà è la via per avvicinarsi a Dio. La sua vita era un esempio di come la vera forza risieda nel mettersi al servizio degli altri senza cercare riconoscimenti o gloria.

Jannik Sinner, il giovane tennista italiano, mostra come il suo atteggiamento nello sport vada oltre la sua incredibile tecnica. Nonostante il suo successo internazionale, Sinner è noto per la sua calma e umiltà, qualità che lo rendono molto amato dai fan e rispettato dai colleghi.Un episodio che evidenzia la sua umiltà è avvenuto durante una delle sue vittorie più significative. Dopo aver vinto un torneo importante, invece di celebrare con eccessivo entusiasmo, Sinner ha dedicato la vittoria alla sua squadra, ai suoi allenatori e alla sua famiglia, riconoscendo che il suo successo non sarebbe stato possibile senza il supporto che riceve quotidianamente. Questo gesto ha mostrato la sua consapevolezza che il trionfo non è solo il risultato del talento individuale, ma anche di un lavoro di squadra e di una grande solidarietà.Poche settimane fa Sinner ha vinto le ATP Finals, uno dei tornei più prestigiosi, riservato ai migliori otto giocatori del mondo. Al termine della finale, dopo aver vinto tutti gli incontri, durante la premiazione, quando tutti i riflettori erano su di lui, la sua prima parola è stata un ringraziamento all'arbitro per il lavoro svolto nel corso degli anni. Un gesto che sottolinea la sua umiltà e il rispetto per tutti, anche per coloro che lavorano dietro le quinte.

Legge 170/2010: Riguarda specificamente i disturbi specifici di apprendimento (DSA), come la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. La legge prevede misure educative e didattiche personalizzate per gli studenti con DSA, garantendo loro il diritto allo studio e all'inclusione scolastica; prevede misure compensative e dispensative.

Tale piano ha lo scopo di far emergere annualmente criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali, le risorse impiegabili, l'importanza degli interventi educativi e delle strategie didattiche in un'ottica inclusiva.Il Piano Annuale per l'Inclusione è proposto dal Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) e viene approvato dal Collegio dei docenti. Il Piano, dopo essere stato deliberato, va inoltrato ai competenti Uffici Scolastici Regionali, per la richiesta dell'organico di sostegno. Il piano è approvato dal Collegio dei Docenti entro il 30 giugno di ciascun anno.

(Linee guida per l'insegnamento di ARTE E IMMAGINE, 2012)

UN GESTE POUR VOUS Jésus savait que sa vie était sur le point de se terminer, mais avant de mourir, il voulait dîner une dernière fois avec ses amis les plus proches : les apôtres. Au cours de ce dîner, Jésus leur expliqua ce qui allait se passer et leur dit qu'ils ne devaient pas avoir peur, car il ne les abandonnerait jamais. Pendant le dîner, Jésus se leva de table, prit une serviette et l'attacha autour de sa taille. Puis il versa de l'eau dans le bassin et commença à laver et à sécher les pieds des disciples. Les disciples étaient surpris, généralement c'étaient les serviteurs qui lavaient les pieds du Maître. "Que fais-tu?" » a demandé Pierre. « Je vous montre comment être attentif aux autres », dit Jésus. « Nous devons tous faire cela. »

Si invitano i bambini, suddivisi in piccoli gruppi da 4-5, a realizzare una digital storytelling, attraverso un dialogo tra il perosonaggio principale e un alunno della classe.Ogni gruppo sarà impegnato nella realizzazione di una parte della storia:GRUPPO1: Coloritura delle immagini scelte.GRUPPO2: realizzazione dei dialoghi tra Francesco e un bambino.GRUPPO3: Realizzazione delle scene della storia.Utilizzando come strumento I-THEATRE gli alunni elaboreranno una narrazione che sarà il risultato finale di ciò che è stato elaborato nei singoli gruppi.

PER RELIGIONE SI USERANNO I GIUDIZI SINTETICI: OTTIMO-DISTINTO-BUONO-SUFFICIENTE

Divido gli alunni in 3 gruppi di 4-5. Ogni gruppo deve pensare a tre situazioni quotidiane in cui si può essere umili, ispirandosi agli esempi fatti precedentemente di San Francesco e Jannik Sinner. Le situazioni devono riguardare contesti diversi, come la scuola, la famiglia o il gioco. Domande guida per stimolare la riflessione: • "Come possiamo aiutare gli altri senza aspettarci nulla in cambio?" • "In che modo possiamo essere rispettosi, anche quando vinciamo o siamo bravi in qualcosa?" • "Quali gesti umili possiamo fare per rendere la nostra classe un posto più accogliente?" Ogni gruppo scrive le tre azioni di umiltà su fogli di cartoncino, illustrandole con disegni o simboli. Esempi di situazioni quotidiane: • Essere gentili con un compagno che è in difficoltà. • Aiutare un compagno senza chiedere niente in cambio. • Accettare una sconfitta con grazia e senza lamentarsi. • Condividere qualcosa di proprio con gli altri (materiale scolastico, giochi, ecc.).Al termine il gruppo presenta le tre azioni di umiltà a cui ha pensato. L' insegnante al termine della presentazione dei lavori svolti nei tre gruppi chiederà agli alunni come feedback finale del lavoro:"Come vi sentireste nel compiere questi gesti?"

La Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 è un'importante linea guida emessa dal Ministero dell'Istruzione, mirata a fornire strumenti di intervento per gli alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES). Questa circolare è un seguito della Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012, che ha posto le basi per l'inclusione scolastica e l'organizzazione territoriale per supportare questi studenti.

(Linee guida per l'insegnamento di ITALIANO, 2012)

Conosciuta anche come Riforma Moratti, è una riforma generale del sistema educativo italiano. Questa legge mira a garantire l'autonomia delle istituzioni scolastiche e a promuovere la collaborazione tra scuola e famiglia, rispettando le differenze e l'identità di ciascuno studente, promuovendo l'inclusione e il supporto personalizzato per tutti gli studenti.

ll circle time è una metodologia educativa e didattica che consiste nel disporre tutti i componenti della classe in un cerchio, insegnante incluso, e discutere di un argomento proposto e/o scelto dagli alunni.Per stabilire i turni di parola ed evitare interruzioni e sovrapposizioni di voci, viene scelto un oggetto con la funzione di testimone, che “dà la parola” a chi lo ha in mano e viene passato alla fine di ogni intervento. È importante notare che il circle time non è un metodo finalizzato all’apprendimento di nozioni, bensì alla condivisione di informazioni: per partecipare al cerchio non si deve studiare niente di specifico, ma semplicemente essere aperti ad imparare gli uni dagli altri in un clima di ascolto reciproco.

Stabilisce le linee guida per la redazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI), rafforzando l'approccio personalizzato e integrato all'educazione degli studenti con disabilità e promuovendo la collaborazione tra scuola, famiglia e servizi territoriali.

Include disposizioni significative per l'inclusione scolastica, promuovendo una maggiore autonomia delle scuole nella gestione delle risorse e nella pianificazione delle attività educative per gli alunni con disabilità.

TRAGURDI E OBIETTIVI (Linee guida per l'insegnamento di EDUCAZIONE CIVICA L.92/2019)

Il Digital Storytelling è una “metodologia didattica attiva” poichè promuove la conoscenza mediante la costruzione/invenzione di una storia. E’ una metodologia “attiva” in quanto richiede allo studente di “inventare”, a partire da dati e conoscenze, una storia da raccontare in forma multimediale. In questo modo la sua creatività è messa al centro del processo di apprendimento.

(Linee guida per l'insegnamento del IRC, 2010)

• Sì: Ritengo di averlo fatto bene. • A volte: Mi impegno, ma ci sono aree in cui posso migliorare. • No: Riconosco che ci sono aree che necessitano di un miglioramento significativo.