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Transcript

A RIVEDER LE STELLE

Classe III

Prof.ssa Lucia De Gregorio

L'introduzione alla Divina Commedia che stai leggendo ti sfinisce, per cui decidi di andare a riposare. All'improvviso, ti risvegli nella notte tra il 7 e l''8 aprile del 1300 nella selva oscura descritta da Dante nel canto I dell'Inferno.

Se vuoi salvarti, risolvi gli enigmi e raccogli gli indizi che ti consentiranno di uscire a riveder le stelle. Il tuo viaggio sta per iniziare...

Nel mezzo del cammin di nostra vita

mi ritrovai per una selva oscura

chè la diritta via era smarrita

https://learningapps.org/display?v=peyeuzwot24

La selva fa paura, ma non ti demoralizzare. Ripassa sul libro i concetti studiati, trova i giochi nascosti e risolvili. Io ti aiuterò.

LA DIVINA COMMEDIA

CONTRAPPASSO

REGNI OLTREMONDANI

NUMEROLOGIA

L'ALLEGORIA

LINGUA E STILE

LA LEGGE DEL CONTRAPPASSO Per contrappasso si intende la corrispondenza della pena alla colpa; consiste nell'infliggere a chi offende la stessa lesione provocata all'offeso e affonda le sue radici nella legge del taglione vigente tra i popoli antichi. Nella Divina Commedia la pena alla quale sono sottoposti i peccatori nell'oltretomba riproduce i caratteri essenziali della colpa o alcuni di essi, per analogia (lussuriosi) o per contrasto (ignavi).

LA LINGUA E LO STILE La Divina Commedia è un’opera scritta in lingua volgare fiorentina, una lingua rivisitata e nobilitata per adeguarla ai fini letterari e poetici. In quest'opera si possono individuare vari registri linguistici da piu' "basso" e comico al piu' alto e sublime (plurilinguismo). Lo stile, caratterizzato da cesure, neologismi, parole di uso popolare, dialetti, latinismi etc., si innalza progressivamente nelle tre cantiche.

LA NUMEROLOGIA Gli uomini medievali attribuivano dei significati ai numeri, perché essi esprimevano l’ordine e l’armonia dell’universo. Il poeta sceglie in numero 3 per costruire la sua opera suddividendola in 3 cantiche e optando per la terzina. Dante racconta di attraversare 3 regni ultraterreni accompagnato da 3 diverse guide (Virgilio, Beatrice, San Bernardo). Incontra 3 fiere e attraversa 3 fiumi (Acheronte, Stige, Flegetonte). L’Inferno è diviso in 9 gironi, il Purgatorio è formato da 7 cornici ma aggiungendo l’Antipurgatorio e il Paradiso Terrestre si arriva a 9 zone. Infine il Paradiso è composto da 9 cieli mobili, a cui si aggiunge l’Empireo. Le anime sono divise in tutti i regni in 3 gruppi. Quando Dante riesce a vedere Dio, lo descrive come una grande luce di 3 cerchi concentrici aventi 3 colori diversi.

L'ALLEGORIA L'allegoria è una figura retorica per mezzo della quale l'autore esprime e il lettore ravvisa un significato riposto, diverso da quello letterale. Nel Convivio Dante riconosce l'esistenza di due tipi di allegoria: un'« allegoria dei poeti» e un'« allegoria dei teologi» che hanno rispettivamente significato fittizio e significante reale.

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IL VIAGGIO DI DANTE

INFERNO

PURGATORIO

PARADISO

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L’Inferno è formato da nove cerchi che continuano verso il basso fino a raggiungere il centro della Terra dove si trova conficcato Lucifero. La Città di Dite è il nome della zona più profonda dell’Inferno che si apre dopo il quinto cerchio. Questa zona è ulteriormente ramificata: il settimo cerchio conta tre diversi “gironi” al suo interno, l’ottavo cerchio è a sua volta ripartito in dieci zone diverse dette “bolge”. Dopo le dieci bolge si apre il tetro pozzo dei giganti dopo il quale giungiamo al nono cerchio, dove sono puniti i traditori ripartiti in quattro zone diverse.

L''INFERNO

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La montagna del Purgatorio è suddivisa in 3 zone: l’Antipurgatorio, il Purgatorio e il Paradiso terrestre.Il Purgatorio, a sua volta, è suddiviso in sette cornici, nelle quali si espiano i sette peccati capitali, nell’ordine dal cerchio più basso (peccati più gravi) a quello più in alto (peccati meno gravi): superbia, invidia, ira, accidia, avarizia, gola e lussuria.Al contrario dell’Inferno, dove domina il colore rosso fiamma, il colore del Purgatorio è più tenue, con una bellissima luce delicata che lo avvolge.

IL PURGATORIO

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il Paradiso è un mondo immateriale, diviso in nove cieli: i primi sette prendono il nome dai corpi celesti del sistema solare (Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno), gli ultimi due sono costituiti dalla sfera delle stelle fisse e dal Primo mobile. Il tutto è contenuto nell'Empireo.All'ingresso del Paradiso terrestre, situato sulla cima della montagna del Purgatorio, Virgilio, che secondo l'interpretazione figurale rappresenta la Ragione, scompare (Purgatorio, canto XXX) e viene sostituito da Beatrice, raffigurante la Grazia della fede.

IL PARADISO

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LA SELVA OSCURA

che di pel macolato era coverta

una lonza leggiera e presta molto,

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,

Complimenti, hai risolto gli enigmi! Alle mie spalle c'è Dante che sta per iniziare il viaggio che lo porterà in Paradiso. Tu compirai lo stesso percorso, ma per proseguire dovrai dimostrare le tue capacità. Coraggio!

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LA DIVINA COMMEDIA: INFERNO

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Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura ché la diritta via era smarrita.Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte che nel pensier rinova la paura! Tant’è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch’i’ vi trovai, dirò de l’altre cose ch’i’ v’ho scorte. Io non so ben ridir com’i’ v’intrai, tant’era pien di sonno a quel punto che la verace via abbandonai. ( Inf. I, vv. 1-12)

LA SELVA OSCURA

Leggi attentamente i versi, trova i giochi nascosti e risolvili. Otterrai gli indizi che ti consentiranno di proseguire il viaggio. In bocca al lupo!

LE TRE FIERE

Ed una lupa, che di tutte brame

sembiava carca ne la sua magrezza,

e molte genti fé già viver grame

Aiuto! Tre fiere sbarrano il passo a Dante! Si salverà??? Ci vorrebbe un miracolo!

Ed ecco, quasi al cominciar de l'erta,una lonza leggiera e presta molto, che di pel macolato era coverta; e non mi si partia dinanzi al volto, anzi 'mpediva tanto il mio cammino, ch'i' fui per ritornar più volte vòlto. Temp' era dal principio del mattino, e 'l sol montava 'n sù con quelle stelle ch'eran con lui quando l'amor divino mosse di prima quelle cose belle; sì ch'a bene sperar m'era cagione di quella fiera a la gaetta pelle ( Inf. I, vv. 31-42)

LE TRE FIERE

l'ora del tempo e la dolce stagione; ma non sì che paura non mi desse a vista che m'apparve d'un leone. Questi parea che contra me venisse con la test'alta e con rabbiosa fame, sì che parea che l'aere ne tremesse. Ed una lupa, che di tutte brame sembiava carca ne la sua magrezza, e molte genti fé già viver grame, questa mi porse tanto di gravezza con la paura ch'uscia di sua vista, ch'io perdei la speranza de l'altezza. ( Inf. I, vv. 43-54)

VIRGILIO

Mentre ch'i' rovinava in basso loco,

dinanzi a li occhi mi si fu offerto

chi per lungo silenzio parea fioco

«Miserere di me»,

gridai a lui

E' arrivato Virgilio, per fortuna. Guiderà Dante fino alle porte del Paradiso, dove poi sarà sostituito da Beatrice.

VIRGILIO

Mentre ch'i' rovinava in basso loco, dinanzi a li occhi mi si fu offerto chi per lungo silenzio parea fioco. Quando vidi costui nel gran diserto, «Miserere di me», gridai a lui, «qual che tu sii, od ombra od omo certo!». Rispuosemi: «Non omo, omo già fui, e li parenti miei furon lombardi, mantoani per patrïa ambedui. Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto nel tempo de li dèi falsi e bugiardi. ( Inf. I, vv. 61-72)

Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d'Anchise che venne di Troia, poi che 'l superbo Ilïón fu combusto...».«Or se' tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume?», rispuos' io lui con vergognosa fronte. «O de li altri poeti onore e lume vagliami 'l lungo studio e 'l grande amore che m'ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se’ lo mio maestro e ’l mio autore, tu se’ solo colui da cu’ io tolsi lo bello stilo che m’ha fatto onore. Vedi la bestia per cu’ io mi volsi; aiutami da lei, famoso saggio, ch’ella mi fa tremar le vene e i polsi». ( Inf. I, vv. 73-90)

Di quella umile Italia fia salute per cui morì la vergine Cammilla, Eurialo e Turno e Niso di ferute. Questi la caccerà per ogne villa, fin che l'avrà rimessa ne lo 'nferno, là onde 'nvidia prima dipartilla. ( Inf. I, vv. 100-111)

Molti son li animali a cui s'ammoglia, e più saranno ancora, infin che 'l veltro verrà, che la farà morir con doglia. Questi non ciberà terra né peltro, ma sapïenza, amore e virtute, le sua nazion sarà tra feltro e feltro.

LA PROFEZIA DEL VELTRO

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LA PORTA DELL'INFERNO

Dante, accompagnato da Virgilio, sta per varcare la porta dell'Inferno. Lo aspetta una dura prova: un viaggio nei meandri dell'Ade.

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LA DIVINA COMMEDIA: INFERNO

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"Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l’etterno dolore, per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore: fecemi la divina podestate, la somma sapienza e ’l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate". ( Inf, III vv. 1-9)

LA PORTA DELL'INFERNO

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ANTINFERNO GLI IGNAVI

Fama di loro il mondo esser non lassa;

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa

Gli ignavi sono esseri ributtanti! Durante la loro vita non hanno mai agito né per il bene né per il male ma si sono limitati ad adeguarsi all'idea del più forte. Si trovano nell'Antinferno perché non sono meritevoli delle gioie del Paradiso ma a loro non possono neppure essere riservate le pene dell'Inferno.

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LA DIVINA COMMEDIA: INFERNO

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"E io ch’avea d’error la testa cinta,dissi: «Maestro, che è quel ch’i’ odo?e che gent’è che par nel duol sì vinta?». Ed elli a me: «Questo misero modo tegnon l’anime triste di coloroche visser sanza ’nfamia e sanza lodo. Mischiate sono a quel cattivo corode li angeli che non furon ribelliné fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro. Caccianli i ciel per non esser men belli,né lo profondo inferno li riceve,ch’alcuna gloria i rei avrebber d’elli». ( Inf, III vv. 3 1-42)

GLI IGNAVI

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"E io: «Maestro, che è tanto grevea lor, che lamentar li fa sì forte?».Rispuose: «Dicerolti molto breve. Questi non hanno speranza di morte e la lor cieca vita è tanto bassa, che ’nvidiosi son d’ogne altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa; misericordia e giustizia li sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa». E io, che riguardai, vidi una ’nsegna che girando correva tanto ratta, che d’ogne posa mi parea indegna; e dietro le venìa sì lunga tratta di gente, ch’i’ non averei creduto che morte tanta n’avesse disfatta. ( Inf, III vv. 43-57)

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Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto, vidi e conobbi l’ombra di colui che fece per viltade il gran rifiuto. Incontanente intesi e certo fui che questa era la setta d’i cattivi, a Dio spiacenti e a’ nemici sui. Questi sciaurati, che mai non fur vivi, erano ignudi e stimolati molto da mosconi e da vespe ch’eran ivi. Elle rigavan lor di sangue il volto, che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi da fastidiosi vermi era ricolto. ( Inf, III vv. 58-69)

CELESTINO V

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CARONTE

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LA DIVINA COMMEDIA: INFERNO

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Ed ecco verso noi venir per nave un vecchio, bianco per antico pelo, gridando: «Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo: i’ vegno per menarvi a l’altra riva ne le tenebre etterne, in caldo e ’n gelo.

E tu che se’ costì, anima viva, pàrtiti da cotesti che son morti». Ma poi che vide ch’io non mi partiva, disse: «Per altra via, per altri porti verrai a piaggia, non qui, per passare: più lieve legno convien che ti porti»

E ’l duca lui: «Caron, non ti crucciare: vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare». Inf. III vv. 82-93

CARONTE

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1° CERCHIOIL LIMBO

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LA DIVINA COMMEDIA: INFERNO

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MINOSSE

Dante è svenuto. Quando sarà di nuovo presente a se stesso, si troverà nella valle infernale da cui dovrà poi iniziare la discesa nel primo cerchio, il Limbo, destinato alle anime di coloro che morirono senza ricevere il battesimo. Noi lo aspetteremo qui, alle spalle di Minosse, ma tu intanto risolvi il gioco che ti fornirà la chiave per scendere nel secondo cerchio.

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2° CERCHIOI LUSSURIOSI

CERBERO

3° CERCHIOI GOLOSI

4° CERCHIOAVARI E PRODIGHI

5° CERCHIOIRACONDI E ACCIDIOSI

6° CERCHIOGLI ERETICI

7° CERCHIOVIOLENTI CONTRO IL PROSSIMO

7° CERCHIOVIOLENTI CONTRO SE STESSI

7° CERCHIOVIOLENTI CONTRO DIO

GERIONE

8° CERCHIOLE MALEBOLGE

1a BOLGIA: seduttori

2a BOLGIA: adulatori

3a BOLGIA: simoniaci

4a BOLGIA: indovini

5a BOLGIA: barattieri

6a BOLGIA: ipocriti

7a BOLGIA: ladri

8a BOLGIA: consiglieri fraudolenti

9a BOLGIA: seminatori di discordie

10a BOLGIA: falsari

9° CERCHIOI TRADITORI

LUCIFERO