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Marco La Rosa

L'apparato respiratorio

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Gli organi afferenti l'apparato respiratorio permettono gli scambi gassosi tra l'ambiente esterno e l'organismo. L'apparato respiratorio è formato da naso, faringe, laringe, trachea, polmoni, pleura, bronchi e bronchioli.

L'apparato respiratorio è l'insieme degli organi e delle strutture che consentono gli scambi gassosi tra l'ambiente circostante (carico di ossigeno) e l'organismo umano (il cui sangue è carico di anidride carbonica). Il funzionamento dell'apparato respiratorio risulta dunque strettamente connesso al funzionamento del sistema circolatorio.

introduzione

Livello 5

Livello 4

Livello 3

Livello 2

Livello 1

Gli argomenti

iI percorso dell'ossigeno
vie respiratorie superiori
vie respiratorie inferiori
muscoli respiratori
il processo della respirazione

Livello 5

Livello 4

Livello 3

Livello 2

Livello 1

Gli argomenti

iI percorso dell'ossigeno
vie respiratorie superiori
vie respiratorie inferiori
muscoli respiratori
il processo della respirazione

ritorna

Durante l'inspirazione l'aria contenente ossigeno entra nel naso e da qui passa alle altre vie respiratorie per arrivare ai polmoni. Finita l'inspirazione, nei polmoni si verifica uno scambio gassoso nel corso del quale l'aria cede ossigeno al sangue e il sangue cede anidride carbonica all'aria.Questa reazione che avviene all'interno dei mitocondri è appunto chiamata respirazione cellulare e così la cellula come poi tutto il nostro organismo produrrà energia rilascera come scarto anidride carbonica e acqua

Il percorso dell'ossigeno

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Il naso rappresenta la principale apertura esterna per il flusso d'aria dell'apparato respiratorio e il primissimo tratto delle vie aeree superiori. È una struttura che comprende tessuti di tipo cartilagineo, osseo, muscolare e, ovviamente, cutaneo. Grazie alla particolare disposizione di alcune ossa del cranio, il naso presenta, internamente, degli spazi vuoti che prendono il nome di cavità nasali. Le cavità nasali ricoprono un ruolo fondamentale nella fisiologia dell'apparato respiratorio: esse, infatti, riscaldano, umidificano e filtrano l'aria inalata, prima che questa raggiunga le vie aeree inferiori. In particolare, nella loro azione di filtraggio, si avvalgono di una sottile peluria e di una membrana mucosa di rivestimento, capaci di bloccare polveri, muffe, allergeni e altri contaminanti che possono mescolarsi nell'aria.

il naso e le cavità nasali

LE VIE RESPIRATORE SUPERIORI

La bocca, o cavità orale, rappresenta l'apertura esterna secondaria dell'apparato respiratorio. Essa, infatti, ha il compito di aiutare o, se necessario, sostituire il naso nella sua azione di inalazione ed espulsione dell'aria. La cavità orale è più corta delle cavità nasali e questo comporta che l'aria in entrata dalla bocca non subisca gli stessi processi di riscaldamento e umidificazione, tipici di quando attraversa gli spazi vuoti interni del naso. Inoltre, la bocca manca anche di peli e di un rivestimento mucoso analogo a quello nasale; pertanto non svolge alcuna azione di filtraggio. Presenta però un vantaggio: l'aria che entra dalla cavità orale raggiunge i polmoni molto più velocemente, rispetto all'aria che entra dalle cavità nasali.

la bocca

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LE VIE RESPIRATORE SUPERIORI

la faringe

La faringe è un condotto muscolo-membranoso lungo circa 13 centimetri, ricoperto da una parete mucosa e situato tra le cavità nasali e l'esofago. Nello specifico, risiede: Postero-inferiormente alle cavità nasali (ossia dietro e più in basso rispetto alle cavità nasali)Posteriormente alla bocca Superiormente alla laringe e alla bocca

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LE VIE RESPIRATORE SUPERIORI

Componente fondamentale delle vie aeree digestive superiori ("aeree", perché permette il passaggio dell'aria, e "digestive", perché consente il passaggio del cibo), la faringe è suddivisibili in 3 compartimenti: la rinofaringe (o nasofaringe), l'orofaringe e l'ipofaringe (o laringofaringe). La rinofaringe è la parte superiore della faringe, posta a diretto contatto con le coane, ovvero le due aperture posteriori delle cavità nasali. L'orofaringe è la porzione intermedia della faringe. Di fronte a sé, ha il cavo orale, con il quale comunica attraverso il cosiddetto istmo delle fauci. Infine, l'ipofaringe è la sezione terminale della faringe. Deputata unicamente a immettere il cibo nell'esofago, non ha alcun ruolo nella fisiologia dell'apparato respiratorio, in quanto l'aria non vi passa attraverso.

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la faringe

La laringe è un condotto impari di forma tubulare, situato a livello del collo, prima dell'inizio della trachea. Rappresenta l'ultimo tratto delle vie aeree superiori e include, nella sua struttura, diverse componenti di natura cartilaginea. Tenute insieme da una serie di muscoli e legamenti, queste componenti cartilaginee sono: l'epiglottide, la sopraglottide, la glottide e la sottoglottide. Esternamente, la laringe è collocabile in corrispondenza del pomo d'Adamo, una sporgenza tipica della parte anteriore del collo, più evidente nell'uomo che nella donna. Sede delle corde vocali, la laringe ricopre tre ruoli fondamentali: Incanala l'aria verso la trachea, quindi in direzione dei polmoni. Consente la fonazione, grazie alla vibrazione delle corde vocali. Grazie all'epiglottide, impedisce al cibo di imboccare la trachea e ostruire le vie respiratorie, al momento della deglutizione.

LE VIE RESPIRATORE SUPERIORI

ritorna

la laringe

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Dal punto di vista dell'organizzazione strutturale, la trachea consta di 15-20 anelli cartilaginei sovrapposti, simili a dei ferri di cavallo e tenuti insieme da tessuto connettivo. Posteriormente, questi anelli presentano delle fibre muscolari lisce che, nel loro complesso, formano il cosiddetto muscolo tracheale. Per quanto concerne gli elementi confinanti, dietro la trachea prende posto l'esofago, mentre, a suoi lati, risiedono i fasci vascolo-nervosi del collo.

Superiormente, origina da una porzione cartilaginea della laringe (circa all'altezza della sesta vertebra cervicale); inferiormente, termina in corrispondenza della biforcazione da cui nascono i bronchi primari.

Situata tra laringe e bronchi, la trachea è il condotto elastico e flessibile, a cui gli anatomisti affidano il ruolo canonico di primo tratto delle vie aeree inferiori. La trachea è lunga, in genere, 12 centimetri e possiede un diametro pari a circa 2 centimetri.

la trachea

LE VIE RESPIRATORE INFERIORI

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I bronchi e i bronchioli costituiscono quel tratto delle vie aeree inferiori che gli anatomisti chiamano albero bronchiale. L'albero bronchiale è una struttura alquanto complessa, che comprende le vie aeree esterne ai polmoni e le vie aeree interne ai polmoni (o intrapolmonari): Le vie aeree esterne ai polmoni dell'albero bronchiale sono i cosiddetti bronchi primari extrapolmonari di destra e di sinistra. Il bronco primario extrapolmonare di destra si dirige verso il polmone destro, mentre il bronco primario extrapolmonare di sinistra si dirige verso il polmone sinistro. Le vie aeree intrapolmonari dell'albero bronchiale sono i bronchi secondari, i bronchi terziari, i bronchioli, i bronchioli terminali e i bronchioli respiratori.

i bronchi e i bronchioli

LE VIE RESPIRATORE INFERIORI

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Il tessuto spugnoso ed elastico che compone i polmoni permette loro di espandersi, durante la fase di introduzione dell'aria (inspirazione), e tornare normali, durante la fase di espulsione dell'anidride carbonica (espirazione). Avvolti esternamente dalla cosiddetta membrana pleurica, i polmoni possiedono al loro interno delle piccole cavità o sacche, capaci di contenere aria, che prendono il nome di alveoli o alveoli polmonari.

I polmoni sono i due principali organi dell'apparato respiratorio. Costituiti da tessuto spugnoso ed elastico, risiedono nella cavità toracica, uno a destra e uno sinistra, ai lati del cuore e superiormente al diaframma. Il polmone destro è più grande del polmone sinistro, pesa circa 600 grammi (in un individuo adulto) e presenta delle profonde scissure, che lo suddividono in tre porzioni chiamate lobi (lobo superiore, lobo medio e lobo inferiore). Il polmone sinistro, invece, pesa in genere 500 grammi e dispone di una serie di profonde scissure, che lo dividono in soli due lobi (il lobo superiore e il lobo inferiore). La minore grandezza del polmone sinistro, rispetto al polmone destro, ha un suo significato anatomico ben preciso: serve, infatti, a garantire uno spazio adeguato al cuore.

I POLMONI

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Un insieme di alveoli forma il cosiddetto acino polmonare; un acino polmonare (o più semplicemente acino) risiede all'estremità di un bronchiolo terminale. Un gruppo di più acini polmonari, con i loro rispettivi bronchioli terminali, costituisce la più piccola struttura polmonare visibile a occhio nudo: il lobulo polmonare (o lobulo). Un generico lobulo polmonare possiede acini più interni, detti acini centrali, e acini periferici, detti distali.

Gli alveoli possiedono delle pareti elastiche e rappresentano la sede in cui l'organismo acquisisce l'ossigeno dell'aria inalata ed espelle l'anidride carbonica prodotta dall'attività cellulare. Quindi, sono fondamentali all'interno del quadro fisiologico dell'apparato respiratorio. Un insieme di alveoli forma il cosiddetto acino polmonare; un acino polmonare (o più semplicemente acino) risiede all'estremità di un bronchiolo terminale.

ritorna

Un insieme di alveoli forma il cosiddetto acino polmonare; un acino polmonare (o più semplicemente acino) risiede all'estremità di un bronchiolo terminale. Un gruppo di più acini polmonari, con i loro rispettivi bronchioli terminali, costituisce la più piccola struttura polmonare visibile a occhio nudo: il lobulo polmonare (o lobulo). Un generico lobulo polmonare possiede acini più interni, detti acini centrali, e acini periferici, detti distali.

Gli alveoli possiedono delle pareti elastiche e rappresentano la sede in cui l'organismo acquisisce l'ossigeno dell'aria inalata ed espelle l'anidride carbonica prodotta dall'attività cellulare. Quindi, sono fondamentali all'interno del quadro fisiologico dell'apparato respiratorio. Un insieme di alveoli forma il cosiddetto acino polmonare; un acino polmonare (o più semplicemente acino) risiede all'estremità di un bronchiolo terminale.

ritorna

ritorna

Il diaframma è il principale muscolo respiratorio. Appartenente alla categoria dei muscoli scheletrici e risiede sul margine inferiore della gabbia toracica, segnando il punto di confine tra il torace e la cavità addominale. È un muscolo impari, cupoliforme e laminare. Dal punto di vista funzionale, il diaframma si contrae durante la fase di introduzione dell'aria, mentre si rilassa durante la fase di espulsione dell'anidride carbonica. Quando si contrae, abbassa gli organi addominali, permettendo alla gabbia toracica di ampliarsi e ai polmoni di avere più spazio per espandersi. Quando invece si rilassa, consente agli organi addominali di risalire, riducendo le dimensioni della gabbia toracica e privando i polmoni dello spazio creatosi durante la fase di contrazione.

MUSCOLI RESPIRATORI

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ventilazione

IL PROCESSO DELLA RESPIRAZIONE

La ventilazione è il processo attraverso il quale l'aria viene introdotta e rimossa dai polmoni. Questo passaggio è cruciale perché porta ossigeno dall'ambiente esterno al corpo e rimuove l'anidride carbonica, un prodotto di scarto del metabolismo cellulare. Inalazione: Quando si inspira, il diaframma si contrae e si abbassa, mentre i muscoli intercostali sollevano la gabbia toracica, aumentando il volume della cavità toracica. Questo crea una pressione negativa che permette all'aria di entrare nei polmoni attraverso le vie respiratorie. Espirazione: Dopo l'inalazione, il diaframma e i muscoli intercostali si rilassano, diminuendo il volume della cavità toracica e aumentando la pressione interna, spingendo così l'aria ricca di anidride carbonica fuori dai polmoni.

Una volta che l'aria raggiunge gli alveoli, piccoli sacchetti d'aria situati alla fine dei bronchioli, avviene lo scambio di gas tra l'aria e il sangue. Ossigeno: L'ossigeno diffonde dagli alveoli al sangue nei capillari polmonari, dove si lega all'emoglobina presente nei globuli rossi. Questo processo avviene per diffusione semplice, seguendo il gradiente di concentrazione, poiché la concentrazione di ossigeno è più alta negli alveoli e più bassa nel sangue venoso che arriva ai polmoni. Anidride Carbonica: Parallelamente, l'anidride carbonica, che è più concentrata nel sangue venoso, diffonde dai capillari agli alveoli per essere espulsa con l'espirazione.

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diffusione

IL PROCESSO DELLA RESPIRAZIONE

il trasporto dell'ossigeno

L'ossigeno legato all'emoglobina viene trasportato attraverso il sangue verso i tessuti del corpo. Man mano che il sangue attraversa i capillari, l'ossigeno viene rilasciato e diffonde nelle cellule, dove viene utilizzato per produrre energia. L'anidride carbonica prodotta dalle cellule viene trasportata di ritorno ai polmoni per essere espulsa.

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IL PROCESSO DELLA RESPIRAZIONE

All'interno delle cellule, l'ossigeno è utilizzato per ossidare i nutrienti, principalmente il glucosio, nei mitocondri, producendo ATP, l'energia necessaria per le funzioni cellulari. Questo processo genera anche anidride carbonica e acqua come sottoprodotti, che vengono rimossi dal corpo attraverso il sangue e i polmoni. Questi passaggi assicurano l'approvvigionamento di ossigeno per la produzione di energia nelle cellule e l'eliminazione efficace dei prodotti di scarto.

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respirazione cellulare

IL PROCESSO DELLA RESPIRAZIONE

L'APPARATO RESPIRATORIO

Marco la rosa

Grazie per la visione

RICOMINCIA