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bozza lezione simulata

Tania Garofalo

Created on August 22, 2024

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Transcript

PROVA ORALE

Classe di concorso aj56

strumento nella Scuola Secondaria di I° grado
Candidata: Maria Sensale

traccia

Il/la candidato/a utilizzi un brano liberamente scelto al fine di trattare, nel corso di una lezione simulata ad un allievo/a di classe seconda i seguenti ambiti: a) utilizzo degli arpeggi; b) metodo di studio; c) cura degli aspetti posturali e tecnici, con motivazioni ed esempi pratici; d) individuazioni dei molteplici elementi formanti il discorso musicale (storici, stilistici, melodici, armonici, ritmici, dinamici). Il/la candidato/a indichi, altresì, le strategie metodologiche che applicherebbe alla suddetta lezione simulata, nel caso di un allievo/a con caratteristiche BES.

INDICE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

Contesto di riferimento

Obiettivi sociali e trasversali

Matrice pedagogica e metodologie didattiche

Competenze chiave

Prerequisiti

Fasi di attuazione

Strumenti e spazi

Valutazione

11

Autovalutazione e verifica sommativa

10

Conclusioni

12

INDICE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Obiettivi di apprendimento

Contesto di riferimento

Obiettivi sociali e trasversali

Matrice pedagogica e metodologie didattiche

Competenze chiave

Prerequisiti

Fasi di attuazione

Strumenti e spazi

Valutazione

11

Autovalutazione e verifica sommativa

10

Conclusioni

12

contesto di riferimento

La classe si presenta omogenea e a un livello medio di apprendimento con una partecipazione attiva e un comportamento vivace. I rapporti interpersonali sono positivi e stimolanti sia tra gli studenti che con i docenti. Il gruppo classe è inclusivo.

Classe composta da 6 alunni di cui un alunno con DSA

Classe seconda della Scuola Secondaria di I° grado

DESTINATARI.

GRUPPO CLASSE

LIVELLO DELLA CLASSE

La scuola è di tutti e di ciascuno dalle Indicazioni nazionali 2012

La didattica inclusiva è un approccio educativo che nasce per comprendere e rispondere ai bisogni individuali degli studenti, attuando soluzioni efficaci che superano le rigidità metodologiche e accolgono ogni tipo di differenza. In questa prospettiva, le differenze non vengono semplicemente accolte, ma anche stimolate, valorizzate e integrate nelle attività quotidiane, promuovendo la crescita sia individuale che collettiva.

il ruolo dell'insegnante inclusivo

Nel gruppo, attraverso una didattica laboratoriale, si concretizza la personalizzazione degli interventi. Ogni alunno assume un ruolo specifico, contribuendo allo sviluppo integrale delle proprie capacità potenziali, in linea con le sue motivazioni, i suoi talenti e le eventuali eccellenze.Il docente deve essere in grado di:

  • Pianificare, organizzare, attuare, valutare e monitorare le attività;
  • Organizzare ambienti di apprendimento efficaci;
  • Gestire la classe in modo funzionale;
  • Progettare percorsi didattici basati sulle competenze.

il ruolo dell'insegnante inclusivo

Nel gruppo, attraverso una didattica laboratoriale, si concretizza la personalizzazione degli interventi. Ogni alunno assume un ruolo specifico, contribuendo allo sviluppo integrale delle proprie capacità potenziali, in linea con le sue motivazioni, i suoi talenti e le eventuali eccellenze.Il docente deve essere in grado di:

  • Pianificare, organizzare, attuare, valutare e monitorare le attività;
  • Organizzare ambienti di apprendimento efficaci;
  • Gestire la classe in modo funzionale;
  • Progettare percorsi didattici basati sulle competenze.

che cosa significa includere

Cosa significa includere… Promuovere una scuola autenticamente inclusiva, che mira al successo formativo di tutti gli alunni, nessuno escluso, richiede una riflessione profonda e un'azione innovativa su diversi piani: da quello organizzativo a quello metodologico, fino all'uso ottimale delle risorse disponibili.

che cos'è la didattica inclusiva

La didattica inclusiva è un approccio educativo che valorizza e integra le diversità presenti nel gruppo classe, per garantire a tutti gli alunni il massimo livello di apprendimento e partecipazione sociale. L’obiettivo della didattica inclusiva è far sì che tutti gli alunni raggiungano il massimo grado possibile di apprendimento e partecipazione sociale, valorizzando le differenze presenti nel gruppo classe. Queste differenze includono non solo quelle più evidenti, come i deficit o i disturbi specifici, ma tutte le diversità. Le differenze sono il fulcro dell’azione didattica inclusiva e riguardano non solo gli alunni, ma anche gli stili di insegnamento dei docenti. Così come gli alunni non apprendono tutti nello stesso modo, anche gli insegnanti non insegnano con lo stesso stile. Nella prospettiva della didattica inclusiva, le differenze non vengono solo accolte, ma anche stimolate, valorizzate e integrate nelle attività quotidiane per favorire la crescita sia individuale che collettiva.

BES

L’acronimo BES “Bisogni Educativi Speciali” è stato introdotto con la Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012: “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica “. Gli alunni con BES non sono tutti uguali. Si possono raggruppare, infatti, in due categorie principali: BES senza certificazione clinica – fanno parte di quest’area gli alunni soggetti a svantaggio socioeconomico, gli alunni provenienti da altri paesi con scarsa conoscenza di lingua e cultura italiana e gli alunni in attesa certificazione. BES con certificazione clinica – alunni con DSA (discalculia, dislessia, disortografia e disgrafia), alunni con DVA (ritardo cognitivo, minorazioni psicofisiche e sensoriali), alunni con ADHD (acronimo inglese che sta per Attention Deficit Hyperactivity Disorder), alunni con FIL (funzionamento intellettivo limite) e alunni con disturbi verbali e motori.

interventi previsti nel pDP COME PREVISTO DA: LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifICI di apprendimento in ambito scolastico

MANTENERE L’ATTENZIONE DURANTE LE ATTIVITA’ POTENZIAMENTO DEI TEMPI DI ATTENZIONE SUPPORTARE L’APPRENDIMENTO CON STRUMENTI DIGITALI SCANSIONARE LE ATTIVITA’

D.M.I 01/07/2012 integra le Indicazioni nazionali

TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE

  1. comprende e usa le principali tecniche e potenzialità espressive del proprio strumento, attraverso l'esecuzione e l'interpretazione di semplici repertori musicali di stili, generi e epoche diverse.
  2. interpreta e rielabora allo strumento, opportunamente guidato, il materiale sonoro, sviluppando le proprie capacità creative e la capacità di "dare senso" alle musiche eseguite.
  3. realizza ed esegue proprie brevi composizioni e/o produce personali interpretazioni anche improvvisando.
  4. partecipa alla realizzazione di attività performative musicali adeguandosi ai possibili ruoli che le diverse formazioni strumentali richiedono.
  5. gestisce il proprio stato emotivo in funzione dell'efficacia della comunicazione attraverso un adeguato livello di consapevolezza nell'esecuzione e nell'interpretazione.

Competenze chiave per il lifelong learning

dalle RACCOMANDAZIONI EUREOPEE DEL 22/05/2018 1. Competenza alfabetica funzionale 2. Competenza digitale 3. Competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare 4. Competenza in materia di cittadinanza 5. Competenza in materiale di consapevolezza ed espressioni culturali

obiettivi dal curricolo scolastico

  1. Sviluppare il pensiero musicale attraverso l'operatività del suono
  2. Sviluppare specifiche tecniche musicali strumentali quale potenziale espressivo e comunicativo
  3. Sviluppare un'identità musicale personale nella crescita dell'autonomia di pensiero e giudizio
  4. Conoscere elementi specifici dello strumento: tecnica digitale e di emissione
  5. Acquisire la corretta postura e rilassamento, il coordinamento, e il controllo della giusta posizione del corpo
  6. Conoscenza di un efficace metodo di studio
  7. Conoscere i principali elementi formanti il discorso musicale (storici, stilistici, melodici, armonici, ritmici e dinamici)

obiettivi specifici della lezione

  • Sviluppare la tecnica degli arpeggi attraverso l'applicazione pratica del brano "Minuetto in Sol Maggiore" BWV Anh. 116.
  • Consolidare un metodo di studio efficace.
  • Ottimizzare gli aspetti posturali e tecnici durante l'esecuzione per prevenire le tensioni e migliorare l'efficacia della tecnica.
  • Comprendere e applicare gli elementi formanti il discorso musicale presenti nel brano.

obiettivi sociali e trasversali

obiettivi trasversali

obiettivi sociali

  • Saper ascoltare gli altri.
  • Saper lavorare in gruppo.
  • Essere in grado di partecipare alle attività proposte.
  • Saper interagire con l'adulto di riferimento.
  • Incentivare l'autostima e l'autoefficacia
  • Innalzare il livello di concentrazione

Metodologie didattiche

matrice PSICO-pedagogica

COMPORTAMENTISMO: con questo approccio, l'oggetto della psicologia è il comportamento inteso come risposta o reazione di ordine fisico o fisiologico conseguente ad uno stimolo. COGNITIVISMO: approccio che esamina i processi cognitivi con cui l’individuo acquisisce e trasforma le informazioni provenienti dall’ambiente, elaborando conoscenze che influiscono in maniera determinante sul comportamento. SOCIOCOSTRUTTIVISMO: approccio che concepisce la mente come un sistema capace di costruire significati e di costruirsi entro e per mezzo del rapporto sociale.

Brainstorming: tecnica utile a generare idee stimola la partecipazione di tutti gli studenti Lezione dialogata partecipata: riepilogo con domande stimolo e discussione guidata Learning by doing: apprendimento attraverso l'esperienza pratica e diretta Apprendimento per imitazione (modelling): utile per la pratica vocale e strumentale

strumenti e spazi

Tempo totale: 60 minuti

  • Pianoforte
  • LIM
  • Libro di testo
  • Software didattici
  • Tablet
  • Laboratorio musicale

strumenti

spazi

prerequisiti

  • Conoscenza della lettura ritmica di base.
  • Consapevolezza minima delle regole di postura e tecnica.
  • Abilità nell'esecuzione di arpeggi semplici.
  • Familiarità con il fraseggio musicale.
  • Conoscenza della scala di SOL maggiore (questo include la conoscenza della diteggiatura corretta e la capacità di eseguire la scala ascendente e discendente).
  • Esperienza nel coordinare le mani destra e sinistra, anche se per frasi semplici.
  • Conoscenza della forma ternaria (A-B-A) e capacità di riconoscerla in ascolto
  • Nozioni di agogica e fraseggio musicale

verifica prerequisiti

Tempo: 10 minuti
  • Verifica della conoscenza della scala di Sol Maggiore: si chiede all'allievo di suonare la scala di sol Maggiore, ascendente e discendente, con la diteggiatura corretta.
  • Verifica della lettura delle note in chiave di violino e in chiave di basso: si presenta una breve partitura che includa note di Sol maggiore e si chiede all'allievo di leggere e suonare le note, valutando la sua accuratezza e la sua velocità di lettura.
  • Verifica della comprensione del tempo in 3/4: si chiede all'allievo di battere il tempo in 3/4 con l'ausilio del metronomo (possibilmente visivo).
  • Verifica della capacità di eseguire semplici frasi musicali: si chiede all'allievo di suonare una frase musicale breve e si valuta la sua comprensione del fraseggio.
  • Verifica dell'indipendenza delle mani destra e sinistra: si presenta un semplice esercizio in cui la mano destra suona una melodia e la mano sinistra un accompagnamento fatto di accordi o note singole.

Motivazioni della scelta del brano

Livello di difficoltà adeguato

Il brano è abbastanza semplice in termini di struttura, per cui è accessibile per un alunno con circa un anno di esperienza.

Tecnica

Contiene elementi tecnici fondamentali, come semplici arpeggi.

Espressione musicale

Il minuetto offre opportunità per lavorare sull'espressione musicale, come il controllo delle dinamiche e del fraseggio.

Motivazione e piacere musicale

Il minuetto è un brano melodico e piacevole da suonare, il che puà essere motivante per l'alunno.

Minuetto in sol maggiore bwv anh. 116

Tempo: 10 minuti
  • Lancio della lezione: visione di un video con lo spartito che scorre
  • Breve introduzione sul concetto di Barocco

Spiegazione e primo approccio al brano

Tempo: 25 minuti + 5 di pausa
  • Brainstorming con mentimeter per stimolare l'alunno a riflettere sulle caratteristiche delle danze barocche
  • Introduzione agli elementi stilistici e alla struttura (forma binaria) del brano tramite lezione dialogata
  • Analisi degli elementi armonico-melodici (arpeggi e frasi) tramite apprendimento per scoperta (discovery learning)
  • Prova di esecuzione del brano dopo aver applicato apprendimento per imitazione (Modelling), suddividendo il brano in sezioni più brevi per facilitare l'apprendimento. Qui l'alunno apprende il corretto metodo di stuio.
Mentimeter è uno strumento online interattivo che consente di creare presentazioni coinvolgenti, sondaggi, quiz e altre attività collaborative in tempo reale.

Verifica intermedia e valutazione

Tempo: 10 minuti
  • Esecuzione del brano (per intero o fin dove si riesce). L'esecuzione può essere registrata su Garageband ai fini dell'autovalutazione.
  • Domande di comprensione stilistica ("Puoi dirmi che tipo di danza è un minuetto e in che periodo è stata popolare?").
  • Quiz musicale sul brano in cui l'alunno deve rispondere a domande sul brano come identificare intervalli, ritmi o sezioni del minuetto, mediante anche l'uso della LIM.

definizione di valutazione scolastica

La valutazione è un processo sistematico che ha lo scopo di controllare quanto un apprendimento: • è raggiungibile • sta per essere raggiunto • è stato raggiunto

Tipi di valutazione e funzione

A che cosa serve valutare?

Valutazione Iniziale (Diagnostica) Funzione: Accertare la situazione iniziale Descrizione: All'inizio della lezione, la valutazione diagnostica è utilizzata per determinare il livello di preparazione dell'allievo. Valutazione Formativa in itinere (Analitica e Diagnostica) Funzione: Individuare difficoltà e monitorare il progresso Descrizione: Durante la lezione, la valutazione formativa è utilizzata per analizzare il progresso dell'allievo e diagnosticare eventuali difficoltà incontrate. Questa valutazione si svolge attraverso esercizi pratici, domande di comprensione e attività interattive. Valutazione Sommativa Finale Funzione: Accertare il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento Descrizione: Al termine della lezione, la valutazione sommativa è utilizzata per verificare se l'allievo ha raggiunto gli obiettivi prefissati.

strumenti compensativi per l'alunno bes (con dsa)

  • Partiture ingrandite, con note più grandi e ben spaziate in modo da ridurre l'affaticamento visivo e la confusione durante la lettura
  • Colorazione delle note
  • Aggiunta di simboli o immagini
  • Applicazioni di lettura musicale assistita come Playscore 2 che leggono le note mentre l'alunno segue visivamente
  • Software di notazione con funzione di playback come MuseScore, che permette di ascoltare il brano mentre l'alunno segue la partitura sullo schermo. Può essere utilizzato anche sulla LIM.
  • Utilizzo di un metronomo visivo (tramite tablet).
  • Pause più frequenti

SCHEDA DI OSSERVAZIONE DEGLI ALUNNI DURANTe la lezione

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griglia attribuzione punteggio

Griglia di osservazione dell'alunno con DSA

La griglia di valutazione per un alunno con Bisogni Educativi Speciali (BES) serve a monitorare e documentare in modo sistematico il progresso dell'allievo in vari ambiti specifici, personalizzando l'approccio didattico in base alle sue esigenze.

autovalutazione

Tempo: 5 minuti

L'autovalutazione di un alunno è importante perché promuove la consapevolezza di sé e stimola la crescita personale, nonché l'autonomia e la responsabilità. Tra le competenze chiave è particolarmente coinvolta la competenza personale, sociale e la capacità di imparare a imparare.

autovalutazione del docente

L'autovalutazione del docente è fondamentale per migliorare continuamente la propria pratica didattica e adattarsi alle esigenze degli studenti, promuovendo un ambiente di apprendimento efficace e inclusivo.

Considerazioni

Anche se utilizzo strumenti compensativi specifici con gli alunni BES, queste stesse strategie metodologiche possono risultare utili anche per tutti gli altri studenti e possono essere adattate ogni volta alle caratteristiche individuali di ciascuno. Tali strumenti dovrebbero essere considerati come una guida da applicare in base alle esigenze di ogni singolo caso, con l'obiettivo di promuovere una didattica il più possibile personalizzata. Ogni studente, infatti, è unico, e merita un approccio educativo che riconosca e valorizzi la sua individualità.

Riferimenti normativi principali su ordinamenti, valutazione e certificazione

• D.lvo 297/94 “Testo Unico” • DPR 275/99, artt. 8, 10 Regolamento sull’autonomia scolastica • Legge 53/03 Legge quadro sull’istruzione • D.lvo. 59/2004 artt. 8 e 11 Regolamento del primo ciclo • D.lvo 226/05 Regolamento secondo ciclo • Legge 40/2007 Istituti Tecnici e Professionali • D.M. 139/07 (obbligo (obbligo di istruzione) • D.M. 09/2010 (certificazione obbligo di istruzione)

  • D.L 137/08 conv. L. 169/09, artt. 2 e 3 valutazione degli apprendimenti e del comportamento
  • DPR 122/09 Regolamento sulla valutazione
  • DPR 87, 88, 89 del 2010: riordino degli Istituti Professionali, degli Istituti Tecnici, dei Licei
  • D.M. 254/2012 Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia del primo ciclo di istruzione

Bibliografia

  • Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (2018). "Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari."
  • Parlamento Europeo e Consiglio dell'Unione Europea (2018). "Raccomandazione del Consiglio del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente."
  • Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (2010). "Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria."
  • Legge 8 ottobre 2010, n. 170. "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico."
  • Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012. "Strumenti d'intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica."
  • Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013. "Direttiva BES: Bisogni Educativi Speciali."
  • Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66. "Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità."

Bibliografia (ancora)

  • Borkowski, J. G. (2011). "Didattica metacognitiva. Come insegnare strategie efficaci di apprendimento."
  • Cornoldi, C. (1995). "Metacognizione e apprendimento." Il Mulino.
  • Cornoldi, C., Meneghetti, C., Moè, A., & Zamperlin, C. (2018). "Processi cognitivi, motivazione e apprendimento." Il Mulino.
  • Gordon, E. E. (2007). "Learning Sequences in Music: A Contemporary Music Learning Theory." GIA Publications.
  • Hallam, S. (2006). "Music Psychology in Education." Institute of Education, University of London.
  • Colwell, R., & Richardson, C. (Eds.). (2002). "The New Handbook of Research on Music Teaching and Learning." Oxford University Press.