Selfie to Rome
Rachele
Created on August 16, 2024
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Transcript
Selfie
to Rome
Rachele RenzoniI.C. Piaget MajoranaClasse 3° I
Le Fontane
Le Chiese
L'obelisco Flaminio
Porta del Popolo
Indice
Piazza del Popolo
Piazza di Spagna
Scalinata della Trinità dei Monti
Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Fontana di Trevi
Arrivate alla stazione abbiamo iniziato il nostro percorso.
Con il treno ci siamo dirette alla stazione di Piazzale Flaminio.
Percorso per raggiungere i luoghi per il "Selfie to Rome"
Appuntamento alle ore 17,00 con le mie compagne di classe, alla stazione di Grottarossa.
La piazza, con i suoi 17.100 mq è area pedonale dal 1998.
Era l'ingresso principale della città in epoca romana.
Piazza del Popolo
Porta del Popolo
Porta del Popolo o Porta Flaminia è una porta delle Mura Aureliane che segna il confine tra Piazzale Flaminio e Piazza del Popolo.
La piazza ha una forma ellittica, nella parte centrale, completata da una duplice esedra, decorata con numerose fontane e statue, che si protende verso la terrazza del Pincio e verso il fiume Tevere.
Piazza del Popolo
In questa foto si vedono:l'obelisco Flaminio ele "Chiese Gemelle":a sinistra, Santa Maria in Montesanto,a destra, Santa Maria dei Miracoli
Piazza del Popolo - Le Chiese
Basilica di Santa Maria del Popolo
Situata a sinistra appena si supera la Porta del Popolo. La facciata, rivestita di travertino, ha tre portali, di cui quello centrale è sormontato nella lunetta da una Madonna col Bambino.L’interno della chiesa ospita opere di Pinturicchio, Raffaello, Caravaggio (“La Crocifissione di San Pietro” e “La Conversione di San Paolo”), Bernini e molti altri artisti del Rinascimento.
Piazza del Popolo - Le Chiese
Santa Maria dei Miracoli
Le Chiese Gemelle
Santa Maria in Montesanto
Per fare in modo che le due chiese risultassero simili se guardate dalla piazza, l’architetto disegnò la cupola di Santa Maria in Montesanto con una forma ellittica, mentre la cupola di Santa Maria dei Miracoli di forma circolare.
Piazza del Popolo - Le Chiese
Dedicata alla Madonna che qui è venerata come “Nostra Signora dei Miracoli”. La facciata della chiesa presenta un pronao con quattro colonne che sorreggono un timpano sormontato da una balaustra sulla quale sono collocate dieci statue raffiguranti Santi e Sante. La cupola ottagonale, progettata e realizzata da Carlo Fontana, è stata rivestita con tegole di ardesia.
Santa Maria dei Miracoli
Piazza del Popolo - Le Chiese
La “Chiesa degli artisti” di Roma. È dedica alla Beata Vergine Maria con il nome di Nostra Signora del Monte Carmelo ma ultimamente cambiato con quello di Nostra Signora, Regina del Cielo.La facciata è la stessa della chiesa gemella. La Madonna di Montesanto del XVI secolo, è collocata sull’altare maggiore.
Santa Maria in Montesanto
Piazza del Popolo - L'obelisco Flaminio
In granito rosso, alto 23,2 metri. In origine l’imperatore Costantino fece collocare l’obelisco al Circo Massimo. Nel corso dei secoli, l’obelisco cadde e fu sepolto.Fu ritrovato in tre pezzi sotto masse di immondizia. Su richiesta del papa fu avviata la ricostruzione e per ordine suo fu eretto al centro della piazza nel 1589. Di notevole importanza sono le iscrizioni originali sui lati dell’obelisco.
Piazza del Popolo - Le fontane
Adeguare ad un obelisco egiziano uno stile architettonico moderno era alquanto problematico. Quindi l’architetto Giuseppe Valadier attorno alla base dell’obelisco, fece innalzare una terrazza con cinque gradini e ai quattro angoli di questa furono costruite piccole piramidi di sette gradini. Nella parte superiore di ogni piramide,una leonessa in stile egizio scolpita in marmo bianco di Carrara, sparge acqua a ventaglio in vasche rotonde di travertino.
Fontana dell'obelisco (o dei leoni)
E’ la fontana collocata sul lato orientale della Piazza a ridosso dei giardini del Pincio. L’imponente gruppo scultoreo in marmo fu eseguito nel 1823 da Giovanni Ceccarini su disegno del Valadier e raffigura la Dea Roma.
Questa, armata di lancia e con l’elmo, è affiancata ai due lati dalle statue adagiate dei fiumi Tevere e Aniene e della Lupa che allatta i gemelli Romolo e Remo. Sotto il gruppo scultoreo un’ampia valva di conchiglia sempre in travertino
Piazza del Popolo - Le fontane
Fontana della Dea Roma
L’elemento prevalente è rappresentato da una statua raffigurante Nettuno armato di tridente nella mano destra, accompagnato da due statue di tritoni che siedono sui delfini. L’elemento che completa la composizione è una ciotola da cui sgorga l’acqua dell’acquedotto Vergine.
Nell’emiciclo sinistro della piazza l’architetto Valadier fece costruire il gruppo monumentale della Fontana di Nettuno, contrapposta all’altra fontana della Dea Roma. L’opera scultorea fu realizzata nel 1822-1823 da Giovanni Ceccarini.
Piazza del Popolo - Le fontane
Fontana di Nettuno
Percorrendo Via del Babuino per 700 metri sono arrivata in Piazza di Spagna.
Direzione
Piazza di Spagna
Oltre ad essere un monumento simbolo del maestoso barocco romano, è oggi uno dei luoghi di incontro più esclusivi di Roma, con i suoi palazzi, sontuosi alberghi, famosi ristoranti, negozi e Atelier di grandi Griffes.Da qui si dipartono le vie più famose per lo shopping come via Condotti, via del Babuino e via Borgognona.
Le Botticelle
Sulla piazza ho subito visto le tipiche carrozze romane trainate da cavalli, dette anche "botticelle". Non potevo non fotografare gli splendidi cavalli.
Piazza di Spagna
Piazza di Spagna è attorniata da importanti edifici storici. Dalla Memorial House dei poeti inglesi Keats e Shelley, alla Casa Museo del pittore Giorgio De Chirico (civico 31), al Palazzo della Propaganda Fide.
Caldarroste anche in piena estate
Piazza di Spagna
Curiosità
La Fontana della Barcaccia
Tra il 1627 e il 1629, il progetto della fontana fu affidato al maestro Pietro Bernini e, alla sua morte, portato a termine dal figlio, il famoso scultore ed architetto Gian Lorenzo. Caratteristica dell’opera, è che la fontana in travertino sembra affondare al centro di una conca ovale leggermente al di sotto del livello della strada. Questo espediente è stato messo in atto per superare l’ostacolo dalla bassa pressione dell’acqua dell’Acquedotto Vergine che alimentava la struttura.
Scalinata della Trinità dei Monti
La Scalinata di Trinità dei Monti, realizzata tra il 1723 e il 1726 su progetto dell’architetto romano Francesco De Sanctis, costituisce il raccordo tra le pendici del Pincio e la sottostante piazza di Spagna.
Edificata in travertino, la scalinata è composta da 11 rampe, ognuna formata da 12 scalini.
Scalinata della Trinità dei Monti
Scalinata della Trinità dei Monti
Una serie di balaustre accompagna le rampe che interrompono il forte dislivello e funzionano da punto di sosta per godere della vista dall'alto.
La facciata è ispirata a quella della vicina chiesa del Gesù, con due ordini di lesene e di colonne corinzie, arricchita da finestrone, da nicchie a timpano.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Passando per Via dei Condotti, Via del Corso e Via dei Montecatini, sono arrivata a Piazza di Sant'Ignazio dove è situata la chiesa di Sant'Ignazio di Loyola.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Appena entrata nella Chiesa, ho visto la volta, larga 36 metri per 16, realizzata da Andrea Pozzo. Si tratta di un affresco creato con la tecnica del trompe-l’oeil. Pozzo dà vita ad un gioco di prospettiva che dà la sensazione di uno spazio infinito.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
L' artista è riuscito a rendere il soffitto piatto un illusionario spazio prospettico realizzato da archi, colonne e trabeazioni al cui centro si trova il Cristo, e attorno ad esso figure rappresentanti i quattro continenti.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
l punto ideale dal quale contemplare la Volta, venne indicato dallo stesso Pozzo, con un disco di marmo giallo inserito nel pavimento al centro della navata.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Anche l'abside fu opera dell'ingegnoso gesuita. Pozzo produsse un effetto prospettico tale, da far sembrare il reale semicerchio concavo, una parete poligonale.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Sant'Ignazio fu ultimata solo nel 1685 e stranamente, priva della cupola. Per risolvere il problema, Andrea Pozzo, dipinse su una tela di 13 metri di diametro, una finta cupola in prospettiva, da collocare sopra in transetto. Per il funzionamento dell'ardito trompe-l'oeil, Pozzo definì anche un punto sul pavimento, dal quale, ancor oggi, la cupola pienamente visibile poi svanisce, progressivamente, andando verso il presbiterio.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Per il funzionamento dell'ardito trompe-l'oeil, Pozzo definì anche un punto sul pavimento, dal quale, ancor oggi, la cupola pienamente visibile poi svanisce, progressivamente, andando verso il presbiterio.
La chiesa di Sant'Ignazio di Loyola
Percorrendo Via del Caravita, Via del Corso e Via delle Muratte (400 metri di distanza in totale) sono arrivata alla Fontana di Trevi.
Verso la Fontana di Trevi
Fontana di Trevi
In stile tardo barocco, è la più famosa delle oltre 2000 fontane che ornano le vie e le piazze di Roma. E' anche la più grande, con una larghezza di 20 metri e un’altezza di 26 metri. L’origine della fontana risale al 19 a.C., epoca in cui costituiva la terminazione dell’acquedotto, l’Aqua Virgo.
Fontana di Trevi
La scena principale è dominata da una scogliera rocciosa, sopra la quale un cocchio a forma di conchiglia è trainato da cavalli alati e tritoni. Sulla facciata, un arco trionfale con tre nicchie ospita le statue principali: nella centrale, costruita con quattro grandi colonne per ottenere effetti di luce e profondità, sta in posa “Oceano”. Nelle nicchie laterali, l’”Abbondanza” e la “Salubrità”.
Fontana di Trevi
Il carro viene trainato da due cavalli, uno a sinistra, soprannominato “agitato”ed uno a destra, soprannominato “placido“.Questi rappresentano gli stati del mare, che possono essere burrascosi o calmi.
Fontana di Trevi
L'attuale aspetto esterno della Fontana di Trevi risale al 1762 quando, dopo vari anni di costruzione ad opera di Nicola Salvi, fu terminata dall’architetto e scenografo Giuseppe Pannini. Come aneddoto, il nome di Trevi deriva da Tre Vie, dato che la fontana era il punto d’incontro di tre strade.
Fontana di Trevi
Curiosità:Il lancio della moneta è un classico, conosciuto in tutto il mondo. Chi visita Roma dovrà lanciare una monetina nella vasca centrale, mettendosi di spalle, con la mano destra sulla spalla sinistra e con gli occhi chiusi. Se, girandosi velocemente, si riesce a fermare con lo sguardo l’attimo in cui la monetina tocca l’acqua, si farà sicuramente ritorno a Roma. Una seconda leggenda vuole che se si lanciano tre monete nella fontana, esse faranno avverare rispettivamente: che si ritorni Roma, che si incontri l’amore della propria vita e che ci si sposi.