Ravenna: l'ultima capitale
SIMONE DATTOLA
Created on August 12, 2024
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Transcript
L'ultima capitale
L'arte da Galla Placidia a Giustiniano: tra Romani, barbari e orientali
Ravenna:
01
Introduzione
Ravenna, situata in Emilia-Romagna, è stata l'ultima capitale dell'Impero Romano d'Occidente. La città divenne capitale nel 402 d.C. sotto l'imperatore Onorio, grazie alla sua posizione strategica e alle sue difese naturali. Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476 d.C., Ravenna continuò a essere un centro di potere sotto il dominio ostrogoto e poi giustinianeo.Ravenna è famosa per i suoi splendidi mosaici, che adornano chiese come la Basilica di San Vitale e il Mausoleo di Galla Placidia. Questi mosaici, realizzati tra il V e il VI secolo, sono tra i migliori esempi dell'arte tardoantica e bizantina. Grazie a questo patrimonio artistico e storico, la città è stata dichiarata Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO.
Introduzione
02
perché ravenna divenne capitale?
ACCESSO AL MARE
Ravenna aveva un porto ben sviluppato, che permetteva un rapido accesso al Mar Adriatico e facilitava i collegamenti con l'Impero Romano d'Oriente, ancora potente e in grado di fornire supporto militare.
DIFESE NATURALI
Le paludi circostanti e il mare Adriatico la rendevano facilmente difendibile contro attacchi terrestri.
POSIZIONE GEOGRAFICA
Ravenna era circondata da paludi, il che la rendeva difficile da assediare. La sua vicinanza al mare permetteva anche una facile evacuazione e comunicazione con l'Oriente.
Perché ravenna divenne capitale?
Dopo la morte di Teodosio I nel 395, l'Impero Romano fu diviso tra i suoi figli: Arcadio prese l'Oriente, mentre Onorio scelse l'Occidente. Nel 402, Onorio trasferì la capitale dell'Impero d'Occidente a Ravenna, dove rimase fino alla caduta dell'impero nel 476.
03
l'arte neI Tre periodi
PERIODO GIUSTINIANEO (540-565)
Con la conquista bizantina nel 540 d.C., l'arte di Ravenna raggiunse l'apice con mosaici dorati, figure stilizzate e simbolismo religioso complesso.
PERIODO OSTROGOTO (493-540)
Durante il dominio ostrogoto, sotto Teodorico il Grande, l'arte ravennate rifletteva una combinazione di elementi romani e germanici, con una crescente presenza di motivi cristiani.
PERIODO IMPERIALE (402-476)
L'arte ravennate di questo periodo è influenzata dall'arte tardo-romana. Gli edifici erano spesso decorati con mosaici e affreschi, caratterizzati da motivi classici e iconografia cristiana.
L'arte a Ravenna si sviluppò attraverso tre periodi distinti: romano, ostrogoto e giustinianeo, riflettendo l'evoluzione storica e culturale della città.
l'arte nei tre periodi
04
PERIodo imperiale
Mausoleo di Galla Placidia
battistero degli ortodossi
Durante il periodo imperiale (402-476 d.C.), l'arte a Ravenna combinava mosaici eleganti con elementi classici e cristiani, come nel Mausoleo di Galla Placidia. L'architettura rifletteva una transizione dalla tradizione pagana a quella cristiana.
Periodo imperiale
Il Mausoleo di Galla Placidia è uno dei monumenti più celebri di Ravenna, risalente al V secolo d.C. Commissionato da Galla Placidia, figlia dell'imperatore Teodosio I e sorella degli imperatori Onorio e Arcadio, il mausoleo doveva probabilmente essere il suo luogo di sepoltura, anche se Galla Placidia morì e fu sepolta a Roma.
Mausoleo di Galla Placidia
Mosaici
Il mausoleo è famoso per i suoi straordinari mosaici, considerati tra i più belli dell'arte paleocristiana. I mosaici coprono le pareti, le volte e la cupola, rappresentando scene religiose, simboli cristiani, e motivi decorativi. La cupola, decorata con un cielo stellato e una croce dorata al centro, è particolarmente famosa.
La costruzione, un tempo parte di un nartece della chiesa di Santa Croce, ha una pianta quasi a croce greca, con volte a botte sui bracci e una cupola centrale. L'esterno è semplice e spoglio, caratterizzato da volumi geometrici in mattoni a vista, con decorazioni limitate a archetti ciechi e timpani dentellati, che richiamano l'architettura templare romana.
ARchitettura
Il Battistero degli Ortodossi o Neoniano fu iniziato accanto alla Cattedrale nel 400 circa dal vescovo Orso, al quale si deve la porzione inferiore, e fu modificato e portato a compimento attorno al 450 dal vescovo Neóne (da cui il nome), che concluse le murature in elevazione e costrui la copertura.
battistero degli ortodossi
Mosaici
Lo stile dei mosaici è una fusione di elementi classici e cristiani, con un'attenzione particolare alla rappresentazione simbolica. L'uso dell'oro nei mosaici conferisce una luminosità che simboleggia il divino, mentre la disposizione circolare delle figure nella cupola crea un senso di movimento e di eternità.
L'edificio ha pianta ottagonale con quattro absidi su lati alterni aggiunte successivamente ed è coperto da una calotta, nascosta da un tiburio. La forma ottagonale è chiaramente leggibile solo a partire dalla quota delle finestre, dal momento che la muratura delle absidi prosegue quella delle pareti definendo, al livello del terreno, una forma quadrata dai vertici stondati con un ottagono incluso.
ARchitettura
05
PERIodo ostrogoto
Basilica di SanT'appoli-nare nuovo
mausoleo di teodorico
Durante il periodo ostrogoto (476-540 d.C.), l'arte a Ravenna combinava tradizioni romane con influenze germaniche, caratterizzandosi per mosaici stilizzati e un crescente simbolismo. L'architettura mantenne elementi classici ma iniziò a incorporare nuove forme decorative, anticipando lo stile bizantino.
Periodo ostrogoto
Basilica di Sant'Apollinare Nuovo. Attorno al 505 Teodorico fece erigere la Basilica del Salvatore, l'attuale Sant'Apollinare Nuovo, per il culto ariano della sua gente. Si trattava verosimilmente di una cappella palatina dal momento che sorge in prossimità di tracce architettoniche identificate con quelle del perduto palazzo del re ostrogoto.
Basilica di Sant'appolinare nuovo
Mosaici
I mosaici sono l'elemento più distintivo della basilica. Le pareti della navata centrale sono ricoperte di mosaici su tre registri, che rappresentano una delle più importanti collezioni di arte musiva dell'epoca. Questi mosaici raccontano scene della vita di Cristo, processioni di santi, profeti e altre figure bibliche.
La basilica ha una pianta rettangolare con tre navate separate da colonne in marmo greco con capitelli corinzi. L'abside e il campanile furono aggiunti successivamente, durante il periodo bizantino.
ARchitettura
Il Mausoleo di Teodorico, situato a Ravenna, è uno dei monumenti più significativi dell'epoca ostrogota, costruito intorno al 520 d.C. dall'imperatore Teodorico il Grande come proprio luogo di sepoltura. Questo mausoleo rappresenta un esempio unico di architettura funebre tardoantica e testimonia l'influenza delle tradizioni germaniche e romane.
mausoleo di teodorico
significato
Il mausoleo riflette il potere e l'aspirazione di Teodorico a unire le tradizioni romane con quelle germaniche, rappresentando il culmine dell'arte ostrogota. Dopo la conquista bizantina di Ravenna, il mausoleo fu convertito in chiesa, perdendo il suo significato originario come monumento funerario.
Il Mausoleo di Teodorico, costruito interamente in pietra d'Istria, ha una struttura unica con una pianta decagonale al piano inferiore e circolare al piano superiore. La caratteristica più notevole è la cupola monolitica, scolpita da un unico blocco di pietra, con un diametro di 10 metri. Il livello superiore, più semplice, ospitava il sarcofago in porfido rosso.
ARchitettura
06
periodo giustinianeo
Basilica di san vitale
Durante il periodo giustinianeo (540-565 d.C.), l'arte a Ravenna raggiunse il suo apice con l'influenza bizantina. I mosaici, ricchi di oro e colori vivaci, decoravano edifici come la Basilica di San Vitale, con figure stilizzate e simboliche. L'architettura incorporava elementi orientali, segnando il passaggio definitivo all'arte bizantina.
Periodo giustinianeo
La Basilica di San Vitale, costruita a Ravenna tra il 532 e il 547 d.C., è un capolavoro dell'architettura paleocristiana e bizantina. Con una pianta ottagonale, è famosa per i suoi mosaici vivaci e ricchi d'oro, che raffigurano scene religiose e figure imperiali come Giustiniano e Teodora, rappresentando l'apice dell'arte ravennate.
basilica di san vitale
Mosaici
I mosaici, famosi per l'uso di oro e colori vivaci, raffigurano scene bibliche e i ritratti di Giustiniano e Teodora, simboli del potere divino. Questi capolavori bizantini esprimono una forte simbologia religiosa e politica.
La Basilica di San Vitale ha una pianta ottagonale e una cupola centrale, con spazi interni complessi, archi e colonne che creano profondità. L'architettura è una fusione di elementi romani e bizantini, rappresentando monumentalità e spiritualità.
ARchitettura
07
La scultura
Tra il V e il VI secolo Ravenna si arricchisce anche di una produzione scultorea di carattere aulico. Infatti sono per lo più la corte, le famiglie nobili e la Chiesa a richiedere sempre nuovi manufatti artistici, e a quelli di origine locale se ne aggiungono altri, in numero considerevole, di importazione dalle produttive officine di Costantinopoli, dell'Asia Minore e dell'Africa settentrionale.
La scultura
I sarcofagi ravennati del V e VI secolo riflettono la transizione tra l'arte romana e quella cristiana. Realizzati in marmo, presentano decorazioni scolpite con simboli cristiani, come croci, colombe e scene bibliche, spesso intrecciati con motivi classici, come foglie d'acanto e figure allegoriche.
Sarcofagi ravennati
La Cattedra di Massimiano è un prezioso trono realizzato in avorio intagliato nel VI secolo, commissionato dall'arcivescovo Massimiano di Ravenna. Questo capolavoro di arte bizantina è decorato con scene bibliche e motivi vegetali, scolpiti con grande dettaglio, e testimonia la ricchezza e l'importanza della Chiesa ravennate.
cattedra di massimiano
L'Avorio Barberini è un dittico bizantino del VI secolo, realizzato in avorio e conservato oggi al Louvre. Raffigura un imperatore, Giustiniano, in trionfo, circondato da figure simboliche e allegoriche. L'opera esprime la potenza imperiale e divina, con influenze classiche e cristiane. I dettagli finemente scolpiti e l'uso simbolico delle figure dimostrano la maestria e l'elevato livello artistico del periodo giustinianeo.
Avorio Barberini
Grazie per l'attenzione
Fine della presentazione
La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo (foto) e il Battistero degli Ortodossi sono esempi chiave di questo periodo, con mosaici che mostrano figure stilizzate e una maggiore enfasi sulla rappresentazione simbolica.
La Basilica di San Vitale è uno dei massimi capolavori di questo periodo, con mosaici che rappresentano Giustiniano, sua moglie Teodora e una corte celeste, incarnando l'arte bizantina nella sua forma più raffinata.
Il Mausoleo di Galla Placidia, costruito intorno al 430 d.C., è celebre per i suoi mosaici che rappresentano un mix di simbolismo cristiano e decorazioni classiche.