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L'Europa scopre il mondo
Federica Molteni
Created on August 10, 2024
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Transcript
L'EUROPA SCOPRE IL MONDO
1. LE GRANDI ESPLORAZIONI
l’impero ottomano era arrivato a conquistare il Mediterraneo orientale
l’impero mongolo era in decadenza
Alla fine del 1400 il commercio con l’Oriente non era più sicuro:
Ma Spagna e Portogallo avevano bisogno di commerciare con l’Oriente, dal quale arrivavano spezie, sete, pietre preziose. Iniziò così una sorta di gara alla ricerca di una via sui mari per arrivare alle Indie. Perché proprio Spagna e Portogallo? • perché entrambe si affacciavano sull’Oceano Atlantico • perché entrambe erano governate da monarchie molto forti e ricche, che volevano sfruttare le esplorazioni sia per ottenere vantaggi economici, sia per continuare l’opera di diffusione del cristianesimo cominciata con le Crociate
1498: Vasco Da Gama supera il Capo di Buona Speranza e raggiunge le Indie, aprendo una nuova rotta marittima con l’Asia
1488: Bartolomeo Diaz supera il Capo di Buona Speranza. Obiettivo: raggiungere le Indie circumnavigando l’Africa
1444: conquista di Capo Verde
1432: conquista delle Azzorre
1419: conquista di Madeira
1415: grazie ad una flotta molto potente sbarcò sulle coste del Marocco e si inserì nei commerci con l’Africa atlantica
Il primo a muoversi fu il Portogallo:
Ma la Spagna non poteva certo stare a guardare. Spinti dal timore di perdere la gara con il Portogallo, il re Ferdinando e la regina Isabella di Spagna si affidarono al navigatore genovese Cristoforo Colombo, il quale li aveva convinti che sarebbe riuscito a raggiungere le Indie navigando verso occidente.
Colombo partì su tre navi: la Niña, la Pinta e la Santa Maria. Il 6 settembre 1492 partì dalle Canarie verso l’oceano aperto: dopo 37 giorni di navigazione, sbarcò su un’isola delle Bahamas, che Colombo chiamò San Salvador: era il 12 Ottobre 1492, una data che cambiò per sempre la storia. In seguito, Colombo effettuò altre tre spedizioni, ma rimase sempre convinto di essere arrivato nelle Indie: ecco perché la popolazione da lui rinominata venne chiamata “Indios”.
il portoghese Ferdinando Magellano compì l’impresa più importante della sua epoca: circumnavigare tutta la terra. La sua spedizione riuscì, ma dimostrò che arrivare alle Indie via mare passando per occidente era una strada lunghissima e svantaggiosa. Da questo momento in poi, quindi, le grandi potenze si concentrarono sull’esplorazione e il commercio con l’America
il portoghese Cabral raggiunse il Brasile
i fratelli Caboto raggiunsero l’America settentrionale per conto dell’Inghilterra
il toscano Amerigo Vespucci fu il primo a capire che quello scoperto da Colombo era un nuovo continente, che venne chiamato “America” proprio in onore di Vespucci
Il viaggio di Colombo aprì la strada a nuovi esploratori
obbligò i cristiani a rivedere la convinzione che il mondo abitato si riducesse a un'area limitata, della quale la società cristiana costituiva il centro
segnò il declino commerciale del Mediterraneo e lo spostamento dei traffici mondiali sull'oceano Atlantico
La scoperta di un continente nuovo, con uomini, animali e vegetali sconosciuti fino a quel momento, determinò una svolta radicale nella storia mondiale:
portò sul mercato nuovi prodotti alimentari che arricchirono soprattutto le diete europee
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LEGGI PAG. 20-21 "FONTI A CONFRONTO"
2. LE CIVILTA' AMERINDE
Nel momento della sua scoperta, il continente americano era abitato da almeno 75 milioni di persone, che vi erano giunte dall’Asia molto tempo prima. Nel continente americano vivevano diverse etnie: • a Nord vivevano i Pellerossa: prevalentemente nomadi, dediti alla caccia e alla pesca, praticavano un’agricoltura semplice • il centro America era abitato dagli Aztechi e dai Maya • il Sud, soprattutto la regione delle Ande, era abitato dagli Inca
I MAYA
La civiltà Maya era quella più antica. Abitava il territorio dell’America centrale che oggi è suddiviso tra il Messico e il Guatemala. La società Maya era guidata da una casta sacerdotale. La sua economia si basava sulla coltivazione del mais. I Maya possedevano una tecnologia evoluta: avevano conoscenze astronomiche e concezioni matematiche assai avanzate, e avevano elaborato una scrittura molto raffinata.
GLI AZTECHI
Gli aztechi abitavano nel territorio che oggi è occupato dal Messico. La capitale di questa civiltà era costruita sulle acque e l’acqua potabile veniva portata agli abitanti grazie ad un moderno acquedotto. Anche gli aztechi avevano capacità tecniche avanzate non solo in campo idraulico, ma anche in campo architettonico. La loro religione era molto particolare, perché affiancava divinità benigne ad altre distruttive e terrificanti, la cui ira veniva placata attraverso sacrifici umani.
GLI INCA
L’impero Inca occupava il territorio che oggi comprende il Perù, l’Ecuador e il Cile. Anche gli Inca erano abili ingegneri: costruivano palazzi imponenti, ma anche strade molto lunghe e ben collegate tra loro. Un aspetto particolare della società Inca era la mancanza di denaro: i beni circolavano mediante lo scambio di prodotti e prestazioni lavorative. L’economia era basata sulla coltivazione del mais e della patata, mentre nelle regioni più impervie veniva praticato l’allevamento.
3. IN AFRICA
Dell’Africa, gli europei conoscevano gli stati che si affacciavano sul Mediterraneo, con i quali da sempre avevano commerciato. L’Africa subsahariana (= a sud del Sahara) era sconosciuta agli europei, i quali pensavano che gli abitanti di questo territorio fossero pressoché dei selvaggi. Questa idea, in realtà, era completamente errata: gli Arabi commerciavano già da diversi secoli con alcuni regni africani.
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LEGGI PAG. 28-29 "PIANTE E ANIMALI DEI DUE MONDI"
4. UN MONDO DIVISO TRA SPAGNA E PORTOGALLO
Quando spagnoli e portoghesi capirono gli enormi vantaggi di sfruttare le terre scoperte, si preoccuparono di rendere legali le loro conquiste. I giuristi si inventarono il termine “terra di nessuno”: spagnoli e portoghesi avevano il diritto di prendere possesso delle terre abitate dai selvaggi, in nome del “dovere” di portare la civiltà e il cristianesimo dove non erano ancora arrivati. Portogallo e Spagna si sedettero quindi al tavolo delle trattative e firmarono il Trattato di Tordesillas. Tracciarono una linea immaginaria (la Raya) e divisero il Nuovo Mondo in due parti: i Portoghesi avrebbero avuto il diritto di impossessarsi delle terre scoperte a oriente della raya; gli Spagnoli di quelle a occidente. Nacquero così i primi due imperi coloniali della storia: quello portoghese e quello spagnolo.
PORTOGALLO Commerci nelle zone di dominio: • Africa: oro e schiavi • Brasile: tabacco, canna da zucchero e produzione di pellame • Asia: spezie
SPAGNADopo la fondazione delle prime colonie, gli spagnoli si mossero alla conquista di nuovi territori. Queste esplorazioni erano guidate dai conquistadores, cioè i nobili spagnoli che, una volta terminata la Reconquista, non avevano più occasioni di guerra in madrepatria.Si trattava di guerrieri senza scrupoli che, con l’obiettivo di trovare fortuna e ricchezze, non si curarono di distruggere le civiltà già presenti nei luoghi che volevano conquistare. Essi Furono la causa della fine di:
Dopo i primi periodi di conquista, la madrepatria intervenne, per dotare le colonie spagnole di una precisa organizzazione politica e amministrativa e per organizzare le attività economiche (allevamento, agricoltura, estrazione di oro e argento). La Spagna, inoltre, vietò che gli Indios fossero venduti come schiavi. La loro condizione era simile a quella dei servi della gleba nel sistema feudale: essi erano costretti a fornire delle prestazioni obbligatorie al governatore della colonia.
L’impatto dei conquistadores sul Nuovo Mondo fu terribile e portò all’estinzione quasi completa della popolazione locale: un vero e proprio genocidio. Le cause furono diverse: • lo sfruttamento degli Indios nei campi, nelle miniere o nella costruzione delle città • la riduzione in schiavitù, che portò uomini e donne, un tempo liberi, a non avere più motivazione nei confronti della vita, generando la diffusione di vizi come l’alcolismo • la diffusione delle malattie portate dagli europei, in un vero e proprio scambio di malattie. Le malattie portate dagli europei (vaiolo, tifo, morbillo, influenza) furono quasi sempre mortali per gli Indios, che non avevano le giuste difese immunitarie per combatterle; al contrario, gli europei di solito sopravvissero alle malattie trasmesse loro dagli Indios, in quanto avevano difese immunitarie più forti e maggiormente abituate ad affrontare epidemie • la crudeltà e l’avidità dei Conquistadores, che non si erano fatti scrupoli nell’utilizzare torture, massacri e stragi pur di accumulare le ricchezze delle popolazioni indigene
IMPERO ETIOPE Era situato su un altopiano poco accessibile ai nemici. Fu uno dei primi regni cristiani della storia, e aveva una importante tradizione letteraria ed architettonica. Gli etiopi avevano ridotto al minimo il contatto con altri popoli, e vivevano di allevamento e agricoltura.
REGNO DEL CONGO Aveva stretti rapporti con il Portogallo, e uno dei suoi re promosse la conversione della popolazione al cristianesimo
IMPERO DEL MALI Sul bacino del fiume Niger, era un regno ricco grazie all’agricoltura evoluta (sorgo e miglio), al commercio dell’oro e degli schiavi
CITTA' STATO INDIPENDENTI Sulla costa orientale, rappresentavano l’area economicamente più sviluppata dell’Africa. Commerciavano con gli arabi e i loro abitanti parlavano lo swahili.
REGNO DI MONOMOTAPA Era il maggior esportatore d’oro
IMPERO AZTECO Dal 1519 al 1521 Hernan Cortes lo conquistò e distrusse grazie a: o uso di armi da fuoco e cavalli o tecniche di combattimento avanzate o rivalità interne degli avversari o epidemia di vaiolo, portata dagli spagnoli, che decimo' gli aztechi
IMPERO INCA In soli due anni, Francisco Pizarro lo conquistò e distrusse grazie a un inganno, imprigionando e uccidendone l’imperatore e poi conquistandone la capitale Cuzco.