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I SEPOLCRI
Giulia Galbiati
Created on July 31, 2024
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Transcript
Ugo Foscolo
I Sepolcri
Prof.ssa Giulia Galbiati
I sepolcri - caratteristiche dell'opera
- I sepolcri sono un poema (= lungo componimento in versi) in forma epistolare (= lettera).
- Il poema (in forma di lettera) è indirizzato dall'autore all'amico Ippolito Pindemonte.
- Foscolo definisce l'opera carme (dal latino carmen, poesia), termine usato per indicare un componimento solenne, di contenuto alto e stile difficile.
- I sepolcri si compongono di 295 versi endecasillabi sciolti (= senza rime).
- Foscolo scrive I sepolcri a seguito di una discussione avvenuta a Venezia con Ippolito Pindemonte e Isabella Teotochi Albrizzi. Il tema della discussione era la legittimità dell'editto di Saint Cloud.
L'editto di Saint Cloud
- Emanato da Napoleone il 12 giugno 1804.
- Legge che imponeva di seppellire i defunti al di fuori delle città in luoghi aperti e arieggiati, per motivi igienico-sanitari, e di realizzare tombe tutte uguali, senza monumenti o iscrizioni particolari, per evitare discriminazioni.
- Nella discussione avvenuta a Venezia Pindemonte aveva criticato l'editto e sostenuto il valore religioso delle tombe, mentre Foscolo le riteneva inutili, perchè la morte segna la fine di tutto, è il nulla eterno (prospettiva atea e materialistica).
- Nel carme I Sepolcri, invece, Foscolo cambia idea e arriva a riconoscere e difendere con tono appassionato l'importanza affettiva, storica e civile delle tombe.
Modelli e ispirazione tra Romanticismo ...
- Fra Settecento e Ottocento ha grande successo la poesia cimiteriale, che evoca paesaggi lugubri e spettrali e riflette sul tema della morte.
- L'ossessione per queste tematiche è tipica del preromanticismo e del romanticismo, che esaltano gli aspetti irrazionali dell'esistenza (passioni estreme, paura, solitudine, morte, angoscia, incubi, natura selvaggia e indomabile che riflette il sentire dell'uomo, ...).
- Foscolo, quindi, è fortemente influenzato dalle opere preromantiche, come la poesia cimiteriale di Edward Young e e Thomas Gray (Elegy in a country churchyard).
... e Neoclassicismo
- Al contempo, però, Foscolo è anche affascinato e influenzato dalla poesia e dall'arte del Neoclassicismo, corrente che nasce a partire dalle riflessioni dell'archeologo tedesco Winckelmann a seguito del ritrovamento di alcune statue di epoca classica negli scavi di Pompei.
- Il Neoclassicismo vede il mondo classico greco e latino come un modello perduto di perfezione, ordine, bellezza, armonia e serenità. La cultura classica non rappresenta solo valori estetici, ma anche virtù morali e civili a cui il presente dovrebbe ispirarsi per superare le sue lacerazioni e criticità.
- L'arte e la poesia, secondo la visione neoclassica, offrono all'uomo la serenità, lo educano all'armonia e alla dominazione delle passioni, elevandolo dalla condizione bestiale.
I sepolcri hanno un contenuto di chiara matrice romantica (le tombe e la morte), ma presentano anche forti rimandi neoclassici. Si alternano passaggi lugubri, con sonorità cupe, stile aspro e immagini che rimandano allo scenario dell'orrore, e sequenze di ispirazione neoclassica, con latinismi, termini aulici, riferimenti e immagini che omaggiano il mondo classico. La poesia che Foscolo propone con I sepolcri è, quindi, volutamente difficile!
Modelli e ispirazione tra Romanticismo e Neoclassicismo
Perché le tombe sono importanti per Foscolo?
VALORE AFFETTIVO
Le tombe sono il mezzo che consente la lacrimata sepoltura e la corrispondenza d'amorosi sensi tra il defunto e i suoi cari. Offrono l'illusione di poter rivivere nel ricordo dei familiari e degli amici anche dopo la morte, attraverso il loro compianto sulla tomba. Se il defunto, però, in vità non ha lasciato un buon ricordo di sé, allora la tomba per lui sarà inutile.
Perché le tombe sono importanti per Foscolo?
VALORE CIVILE
La sepoltura rientra tra le prime espressioni di civiltà e progresso e si accompagna all'evoluzione delle istituzioni sociali e civili. Foscolo propone come esempio il mondo classico, che dava particolare attenzione alle modalità di sepoltura e al culto dei morti.
Perché le tombe sono importanti per Foscolo?
VALORE STORICO
A egregie cose il forte animo accendonol’urne de’ forti, o Pindemonte [...]
Le tombe dei grandi personaggi del passato permettono di celebrare personalità illustri e di mantenere vivo il ricordo del loro contributo alla società. I monumenti funebri dedicati ai "forti", quindi, offrono un esempio da emulare per i vivi e danno gloria alla città o alla terra che li ospita. Foscolo cita come esempio la chiesa di Santa Croce a Firenze, che accoglie le spoglie di Machiavelli, Galileo, Michelangelo a Alfieri, il quale in vita era solito recarsi proprio nella chiesa di Santa Croce per contemplare le tombe dei grandi del passato, contrapposti agli uomini corrotti del suo tempo. Foscolo è affascinato dalla solennità dei cenotafi di Santa Croce; nel 1871 i suoi resti verranno riportati dall'Inghilterra all'Italia e destinati proprio alla chiesa che tanto il poeta aveva decantato nel carme. Da allora Foscolo riposa accanto a quei "forti" che erano per lui oggetto di ispirazione e ammirazione.
Ma le tombe durano in eterno?
Secondo Foscolo, tuttavia, il tempo agisce su ogni cosa in maniera inesorabile. Con le sue gelide ali spazza via tutto, compresi i sepolcri, che dovrebbero mantere vivo il ricordo dei grandi del passato e delle loro gesta e opere. Se le tombe, in quanto oggetti materiali, non durano in eterno, allora cosa può sottrarre alla furia del tempo la memoria dei personaggi illustri, la storia, i valori e le tradizioni di un popolo?
La forza eternatrice della poesia
La poesia per Foscolo ha una forza eternatrice, cioè è in grado di far rivivere in eterno le gesta eroiche e i valori di un popolo. Oltre il tempo, oltre il nulla eterno. Foscolo sceglie un'immagine molto suggestiva per spiegarlo: se il tempo con le sue gelide ali spazza via i sepolcri, a vegliare accanto a essi ci sono le muse (protettrici delle arti e, quindi, della poesia), che preserveranno i valori di cui i sepolcri sono portatori. Nella parte finale del carme, Foscolo immagina un mendico cieco, cioè Omero, che si aggira tra i sepolcri degli antichi Troiani, secoli dopo la distruzione di Troia, abbraccia le tombe, dialoga con loro per farsi raccontare le gesta di quel popolo, a cui poi ridarà gloria e dignità attraverso i suoi versi (con l'Iliade). È proprio così che Foscolo immagina il suo ruolo di poeta: un cantore di valori civili e patriottici da trasmettere ai posteri.
La poesia, quindi, permette al passato di rivivere e di dialogare con il presente. La poesia offre al lettore un patrimonio di storie, esperienze, passioni ed emozioni destinate a durare in eterno, a snodarsi tra i secoli e ad essere lette e tramandate di generazione in generazione. Finchè ci sarà qualcuno che leggerà e diffonderà la poesia, Andromaca ed Ettore continueranno ad incontrarsi per dirsi Addio alle porte Scee, Ulisse continuerà ad esortare i suoi alla conoscenza, Dante continuerà a provare una felicità indescrivibile di fronte all'amor che move il sole e l'altre stelle... e noi saremo con loro.
La Basilica di Santa Croce a Firenze
La tomba di Foscolo
Grazie per l'attenzione
Prof.ssa Giulia Galbiati