Catapulta

catapulte

Per raggiungere posti lontani bisogna essere lanciati

LANCIO

INTRODUZIONE

In questo percorso scopriremo una macchina da guerra che si basa sul principio delle leve. Questo artefatto ha rivoluzionato l'antica arte della guerra perché si passerà dal combattimento corpo a corpo al lancio di oggetti pesanti a grandi distanze che permetterà anche di superare barriere come fossati, mura, ecc.

indICE

1. Onagro

6. Immagini

2. Balista

7. Le regole del gioco

3. Trabucco

8. Cosa sì e cosa no

4. Costruiamo le catapulte

9. La gara

5. Catapulte con il legno

1. ONAGRO

- macchina bellica utilizzata dai romani - funzionamento: ARROTOLA…E SGANCIA!

2. BALISTA

- macchina bellica utilizzata dai greci - funzionamento: TENDI…E SGANCIA!

3. TRABUCCO

- macchina bellica utilizzata in epoca medievale - funzionamento: LEGA UN CONTRAPPESO…E SGANCIA!

SULLE ORME DEGLI AVI ...

COSTRUIAMO LE CATAPULTE

Prima di un grande progetto bisogna fare delle prove. Utilizzeremo materiale di recupero per capire il funzionamento, il comportamento dei diversi materialie quindi la loro influenza.

Catapulta con il cartone.

Catapulta con le mollette.

Catapulta con la carta.

Catapulta con le stecche di gelato.

Carrellata di creazioni.

PER CHI VUOLE OSARE...

ALCUNI MODELLI IN LEGNO

A scuola non puoi tagliare i pezzi ma solo assemblarli.Dovrai recuperare i pezzi di legno e tagliarli a casa con un adulto.

Catapulta con il legno.

Catapulta con il legno 2

Catapulta con il legno 3

Catapulta con il legno 4

Catapulta con il legno 5

Un po' d'immagini

LE REGOLE DEL GIOCO

La tua catapulta dovrà:

• essere frutto di un progetto di gruppo approvato dall'insegnante,
• essere assemblata a scuola,
• essere trasportabile e funzionante,

• lanciare una pallina da tennis il più lontano possibile,
• avere un nome (come ogni macchina che si rispetti!),
• essere verniciata o dipinta, insomma... bella!
• essere corredata da una brochure che ne descriva le caratteristiche e particolarità.

• potrai scegliere il tipo di catapulta da realizzare,
• tutti i componenti del gruppo devono contribuire alla proggettazione ed elaborazione della catapulta,
• potrai usare tutti i materiali che vorrai: compensato, legno (precedentemente tagliato a casa con un adulto), elastici, stecchini del gelato, mollette, bicchieri, tappi, legno, meccano, corde….,
• in classe NON si possono usare seghetti né usare taglierini,
• se vuoi usare in classe la colla caldo devi portare pistola della colla a caldo, ricariche, prolunga e guanti da giardiniere,
• puoi usare vinavil, UHU

cosa sì e cosa no

LA GARA

• Il risultato della gara non influirà sulla valutazione del progetto.
• Ogni gruppo avrà a disposizione 3 lanci: la gittata finale sarà la media delle misure dei tre lanci.
• Il giudice supremo e indiscusso sarà l'insegnante.
• L'oggetto da lanciare sarà lo stesso per tutti i gruppi: una pallina da tennis bucata e colorata di gesso
• tutti i partecipanti contribuiranno a costruire il campo di gara.

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Trabucco

Il trabucco è una macchina utilizzata in epoca medievale per gettare oggetti pesanti grandi distanze. E' stato prevalentemente utilizzato nell'abbattimento delle mura di un castello durante gli assedi. Il trabucco consiste di un trave che può ruotare su un perno fissato ad un telaio pesante. Ad un estremità dell'asta è posto un contrappeso mentre dall'altra è fissata una benda a mò di fionda . Un oggetto pesante, di solito una roccia, è collocato sulla, che viene poi chiusa e fissata ad un perno di rilascio sulla trave. Quando il contrappeso cade, la fascia dalla parte opposta viene messa in oscillazione scagliando la roccia verso il bersaglio. Quando il contrappeso tocca il fondo, la trave si ferma, mentre la fionda continua a muoversi verso il cielo e in avanti. Il masso oscilla fatto ad un secondo asse aumentando la forza centrifuga. Quando la roccia si avvicina al vertice dell'arco, il perno di sblocco viene attivato. Questo libera l'estremità della fionda, scagliando lontano la roccia.

Un tipico trabucco medievale poteva scagliare un masso di 100 kg a 300 metri distanza.

Balista

Dal latino ballista, dal greco ballistēs, da ballo "lanciare", macchina d'assedio inventata dai Greci e perfezionata dai Romani. Fu impiegata, soprattutto negli assedi, per lanciare giavellotti, pietre, frecce o dardi infuocati, palle di piombo, usufruendo dello scatto di un arco di grandi dimensioni. La struttura della balista, in legno, era mobile, entro certi limiti in modo tale che il lancio del proiettile poteva essere orientato. L’arco della balista era costituito da due aste di legno, fissate a un telaio posto su un cavalletto. Le due aste tenevano due fasci di fibre intrecciate, fatte di tendini di animale, che fungevano da propulsore, essendo tese al massimo. Una robusta corda, agganciata alle due aste, veniva tesa e fissata all’ estremità di un carrello mobile, trattenuta da un grilletto. Il giavellotto, o altro, era collocato in una scanalatura del carrello, cosi che, sganciando di colpo dal perno la corda tesa dalle due aste, veniva spinto violentemente in avanti.