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RobyMeditazione

Adriano Mici

Created on July 8, 2024

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Quali sono le Tue conoscenze riguardo i Chakra? Prova a spostare i simboli nella loro esatta posizione.

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i 7 chakra

il chakra del fuoco. Manipura deriva dal sanscrito, in cui “Mani” significa gioiello, “pura” significa città. Si traduce città gioiello.

Manipura

il centro della propria dimora. Il nome deriva dal sanscrito in cui ‘swa’ significa proprio, ‘adhistha’ significa dimora. Si traduce come il centro della propria dimora.

Svadhisthana

il chakra della radice. La parola Muladhara viene dal sanscrito ‘mul’ significa radice, ‘adhara’ significa luogo.

Muladhara

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i 7 chakra

il chakra del terzo occhio. Il chakra del terzo occhio si trova nella testa, tra le sopracciglia, ed è il simbolo dell’intuizione e della vista al di là delle apparenze e al di là anche della stessa realtà.

Ajna

il chakra della gola. Si traduce come il centro della purezza: ‘shuddhi’ significa purificazione e ‘vi’ è un superlativo utilizzato per rinforzare questa qualità.

Vishuddha

il chakra del cuore. Significa “suono infinito” o “non colpito”, proprio perchè il cuore è un luogo puro dove non esiste il male.

Anahata

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i 7 chakra

Sahasrara è il chakra della liberazione, della conoscenza e della beatitudine. Non si trova nel corpo fisico, bensì al di sopra, sopra la testa.

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il chakra della corona. Osho Rajneesh diceva: "Nell’istante in cui la tua energia si sprigiona dal sahasrara […] non sei più un uomo. A quel punto non appartieni a questa Terra; sei diventato divino".

Sahasrara

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Ajna

È collegato agli occhi ma anche alla fronte, al cervello e al midollo spinale. In questo chakra si collegano tutti gli opposti e tutte le dualità, come il maschile e il femminile, la ragione e l’intuizione, la forma e la sostanza, il corpo e la mente, il buono e il cattivo. E il terzo occhio vede quello che esiste oltre a queste separazioni, dissolvendo le dualità per arrivare a scorgere la vera realtà. Se il flusso di energia che attraversa questo quinto chakra non viene bloccato, entriamo in sintonia con il nostro Sè. Diveniamo intuitivi, consapevoli, concentrati e altamente percettivi, l’empatia si amplifica e possiamo riuscire capire cosa pensano le altre persone. Vediamo il mondo per quello che è, nella sua energia e nella sua spiritualità, con saggezza e senza pregiudizi. Riusciamo a comprendere l’essenza di ciò che ci circonda, scorgendo oltre quello che guardiamo con gli occhi. Quando Ajna non è in equilibrio diventiamo egoisti, cinici, materialisti, freddi e calcolatori. Ci fidiamo solo di quello che vediamo con gli occhi e non riusciamo a percepire più quello che esiste oltre. Non riusciamo più a sognare né a progettare il nostro futuro, diventiamo insensibili e distaccati, senza capacità di rimanere concentrati a lungo su qualcosa. A livello fisico sarà la testa ad essere colpita: mal di testa, emicrania, stanchezza, insonnia, nevrosi, dolori agli occhi e perfino cecità.

Vishuddha

Vishuddha chakra si trova proprio alla base della gola ed è collegato alla comunicazione, sia con gli altri che con noi stessi, e alle emozioni che ne derivano. Il colore di questo chakra è l’azzurro e simboleggia la trasparenza. Quando questo chakra è in equilibrio, infatti, riusciamo ad esprimerci in modo chiaro e limpido. La nostra voce è calma e rilassata, sappiamo ascoltare gli altri e riusciamo sempre ad esprimere quello che pensiamo. L’equilibrio del quinto chakra porta anche una grande creatività, che è un mezzo molto potente per esprimere sé stessi. Le nostre relazioni sono piacevoli, ci interessiamo intensamente agli altri con comprensione e senza giudicare. Anche la nostra capacità di concentrazione è molto alta. Dal momento che siamo molto predisposti all’ascolto, anche l’apprendimento diventa veloce ed efficace. Al contrario, lo squilibrio di questo chakra porta a non riuscire né a esprimersi bene né ad ascoltare gli altri. Ciò che diciamo però non è quello che pensiamo realmente ma le nostre conversazioni saranno basate su bugie e manipolazioni. Ci sentiamo inoltre troppo sicuri di noi stessi e non accettiamo le critiche, nemmeno quando vengono dalle persone che amiamo.

Anahata

Il chakra del cuore è il chakra centrale. Unisce i chakra superiori e più spirituali, a quelli inferiori e più materiali. E’ il chakra che media tra il corpo e la mente. Il quarto chakra è in stretta correlazione con i polmoni e con la respirazione. Questo chakra ci insegna come agire con amore e compassione e riconoscere che l’energia più potente che abbiamo è proprio l’amore. La sua energia ci insegna ad aprirci all’altro con amore, compassione e accettazione. Quando è in equilibrio siamo capaci di amare incondizionatamente, amiamo senza aspettarci nulla in cambio, mostrandoci generosi con gli altri, premurosi e di cuore. Ma non siamo dipendenti dagli altri e riusciamo ad amare anche noi stessi e la nostra vita. Le energie del nostro cuore possono trasformare il mondo risvegliando fiducia e gioia in noi e negli altri. I nostri sentimenti sono liberi da dubbi e incertezze. Lo squilibrio di questo chakra sul piano fisico si manifesta con problemi cardiaci, asma e problemi respiratori, dolore e debolezza della parte superiore della schiena.

Sahasrara

È legato all’energia dell’universo, alla connessione con il Divino, all’Illuminazione. Chi raggiunge questo stadio avrà compreso i misteri della vita, la nascita e la morte. Questo chakra è rappresentato da un loto con mille petali, un numero simbolico che indica l’infinito. La sua energia dissolverà il tuo Io nel Tutto, permettendo di sperimentare l’Unione di cui tanto si parla nello yoga. L’apertura del settimo chakra saprà donarti saggezza, benessere, tranquillità e felicità. Sarai paziente, comprensivo e compassionevole. Se il flusso di energia del settimo chakra è bloccato, non riusciremo a coltivare la nostra spiritualità. Ci sentiremo quindi apatici, sconfortati, senza voglia di vivere, depressi. Oppure saremo attaccati alle cose poco importanti, ai beni materiali e al potere, sopraffatti dall’ignoranza e dall’insoddisfazione e ci sentiremo sempre ansiosi, arroganti, impazienti.

Muladhara

Questo chakra si trova alla base della spina dorsale, nel perineo. È il chakra collegato alle gambe ed è quindi simbolo della terra e a tutto ciò che è solido e stabile. Per questo motivo è anche il chakra di tutte le parti più dure del corpo, come le unghie, le ossa e i denti. Il chakra della radice o primo chakra simboleggia la stabilità, la fiducia in noi stessi e la sicurezza ed è collegato alla nostra sopravvivenza. Quando è equilibrato ci sentiamo sicuri, felici e capaci di vivere il momento presente, pieni di entusiasmo e pronti per progettare il nostro futuro. È infatti fondamentale avere delle radici solide su cui poggiare tutta la nostra vita, proprio come sono fondamentali le radici per la sopravvivenza di un albero o le fondamenta per costruire una casa solida. Quando il primo chakra non è in equilibrio possiamo sentirci infatti smarriti, apatici, sfiduciati e privi di sicurezza in noi stessi, non ci sentiremo mai soddisfatti in nessun luogo e tenderemo a cambiare spesso casa o città. Oppure si può sentire un forte attaccamento al passato al punto riuscire a vivere il momento presente. Ci opponiamo al cambiamento e sviluppiamo una totale mancanza di paura o una paura eccessiva, che può portarci a situazioni molto rischiose o all’incapacità di godere della bellezza della vita.

Manipura

Il terzo chakra, il chakra del fuoco, si trova nel plesso solare, la parte dell’addome che si trova tra il diaframma e l’ombelico. È collegato all’apparato digerente e alla digestione, che “divora” il cibo proprio come il fuoco divora ciò che trova sul suo cammino. Se il primo chakra è collegato alla stabilità e il secondo al fluire, il terzo chakra è quello dell’unione di questi due elementi, ossia la luce, l’energia, il calore e quando è ben equilibrato ci sentiamo energici, sicuri di noi stessi, forti e padroni di noi stessi. Non abbiamo paura dei giudizi altrui e sappiamo essere sempre all’altezza della situazione e non abbiamo difficoltà nel gestire noi stessi e le nostre emozioni. Quando il terzo chakra non è in equilibrio possiamo notare la presenza di molti sintomi negativi, sia a livello fisico sia a livello mentale. Possono insorgere insicurezza, scarsa autostima, introversione e un forte senso di inadeguatezza in tutte le situazioni. Talvolta l’arroganza, aggressività, la troppa sicurezza di sé, la costante ricerca di potere e il bisogno di auto-celebrarsi, servono a nascondere le proprie sconfitte e le proprie insicurezze. A livello fisico lo squilibrio invece si manifestano problemi come disturbi del fegato, nausea, ulcera, gastrite, difficoltà di digestione e celiachia.

Svadhisthana

Si trova nella parte bassa dell’addome, subito sotto l’ombelico. A differenza del primo, che indica stabilità, questo chakra è associato ai liquidi quindi al lasciar scorrere, al fluire, alla capacità di cambiamento. Il secondo chakra è associato all’elemento acqua, elemento da cui deriva tutta la vita, l’acqua feconda generando nuova vita continuamente. All’acqua è associato anche il mondo delle emozioni, infatti questo chakra è la sede delle emozioni, della spontaneità, della creatività, del piacere e della sessualità. Quando questo chakra non funziona armoniosamente sono le emozioni a risentirne di più. Abbiamo infatti forti sbalzi di umore, siamo pieni di rabbia, senso di colpa e vergogna e siamo soggetti ad attacchi di panico. La ricerca del sesso si trasforma in un mero stimolo fisico ma senza coinvolgere le emozioni. Questo porta inevitabilmente a storie insoddisfacenti con i propri partner. A livello fisico possono verificarsi problemi e patologie nella zona bassa del ventre, come calcoli renali e disfunzioni dell’apparato riproduttivo e del ciclo mestruale, oltre a ciò che riguarda lo scorrere di fluidi, come l’apparato circolatorio o la vescica.