Lezione Simulata - Antonietta Piccino
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Transcript
Percorso di formazione e prova - Neoassunti 2023/24
Lezione simulata "I Principi nutritivi"
di Antonietta Piccino 08/07/2024
Il candidato prepari una lezione simulata, su un argomento di una disciplina a scelta per un'alunna con la seguente diagnosi:F 81.9 Disordine evolutivo delle abilità scolastiche nopn meglio specificato. Considera il bisogno educativo speciale su base ICF.L'alunna è inserita in una classe terza di un Istituto professionale per l'Enogastronomia e l'Ospitalità alberghiera (scuola secondaria di secondo grado), così composta: n. 20 alunnidi cui: 1 non italofono con svantaggio linguistico, un alunno con disabilità con disturbo dello spettro austistico.
traccia
Osservazione, documentazione e valutazione in ottica ICF
Progettazione di ambienti di apprendimento inclusivi
Scelte metodologiche
Definizione delle fasi della progettazione
Inquadramento concettuale
indICE
INQUADRAMENTO CONCETTUALE
01
• Dir. 27/12/12 • Circ.Min. n.8 dl 6/3/13 • Nota Usr 6721 del 29/5/13 • Circ. 1551 del 27/6/13 • Circ. 13588 del 21/08/13 bes , PAI, formazione • Nota 2563 del 21/11/13 «oltre l’ordinaria difficoltà» • Le varie circolari rimandano alla possibilità di adottare le stesse strategie indicate dalla L170
Altri BES Riferimenti normativi
BES = Bisogni Educativi Speciali In senso lato comprendono:
- Alunni con L.104
- Alunni con DSA (L.170 Disturbi Specifici dell’Apprendimento)
- Alunni con Altri BES (circolari e note ministeriali): Alunni che non rientrano nelle L.104 e L.170 ma che hanno difficoltà di apprendimento e una situazione di svantaggio con o senza documentazione
+ INFO
DSA o BES?
INQUADRAMENTO CONCETTUALE
Può essere presente una documentazione:
- RELAZIONE CLINICA (talvolta denominata in altri, vari, modi «certificato di diagnosi»,..):
Altri BES
INQUADRAMENTO CONCETTUALE
- "Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero", art. 45 del DPR n. 394 del 31 agosto 1999
- “Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014” trasmesse con la Nota MIUR n. 4233 del 19 febbraio 2014
Inclusione degli alunni stranieri senza adeguata alfabetizzazione italiana
+ INFO
INQUADRAMENTO CONCETTUALE
Gruppo di sindromi caratterizzato da anormalità qualitative delle interazioni sociali e delle modalità di comunicazione e da un repertorio limitato, stereotipato, ripetitivo di interessi e di attività.L’alterazione globale dello sviluppo psicologico comprende:
- Autismo infantile (F84.0),
- Autismo atipico (F84.1),
- Sindrome di Rett (F84.2),
- Sindrome disintegrativa dell’infanzia di altro tipo (F84.3),
- Sindrome iperattiva associata a ritardo mentale e movimenti stereotipati (F84.4),
- Sindrome di Asperger (F84.5).
I DISTURBI DELLO SPETTRO DELL’AUTISMO secondo l'ICD-10
INQUADRAMENTO CONCETTUALE
Definizione delle fasi della progettazione
02
Istituto Professionale per L'Enogastronomia e l'Ospitalità alberghiera, classe III indirizzo sala-vendita, 17 anni.
Grado scolastico, classe, età:
- Difficoltà di apprendimento;
- Lentezza procedurale;
- Difficoltà di pianificazione, organizzazione e acquisizione di informazioni;
- Difficoltà nella Memoria di Lavoro.
Alunna con diagnosi di "Disordine evolutivo delle abilità scolastiche non meglio specificato" :
Analisi dei bisogni e delle caratteristiche degli studenti:
- Dal punto di vista cognitivo, l'alunna presenta una certa rigidità di pensiero e difficoltà a maneggiare concetti astratti. Ha ottime capacità di ascolto, anche se con tempi di attenzione ridotti.
- Lettura e scrittura appaiono lente e poco utili per lo studio.
- La comunicazione orale è efficace e negli ultimi anni caratterizzata da un vocabolario in evidente espansione.
- S. ha grande voglia di comunicare e stare con i pari che mostra però solo quando si sente pienamente a suo agio. Per la maggior parte del tempo, appare invece come introversa, timida e taciturna. Anche nella relazione con i docenti - specie se nuovi - prevale l'evitamento che maschera però come disinteresse per i compiti scolastici.
- Nonostante le apparenze nasconde un forte desiderio di riuscire e di dimostrare a sé agli altri che “ce la può fare”.
Analisi dei bisogni e delle caratteristiche di studenti e famiglie:
- S. è inserita in un gruppo classe di 20 alunni, di cui 1 non italofono con svantaggio linguistico (per il quale è stato predisposto un PDP) e uno con Disturbo dello spettro autistico (seguito da un docente di sostegno). Esso è caratterizzato da buona relazione e motivazione ad apprendere. Il grado di inclusione è buono e l'alunna ha saputo ritagliarsi un suo spazio nelle dinamiche di classe.
- La famiglia è presente e supportiva nei confronti della figlia. I rapporti con la scuola sono improntati a condivisione e collaborazione. Per l'alunna è stato predisposto un PEI, segue una programmazione personalizzata con obiettivi riconducibili a quelli della classe.
- I docenti, in accordo con la famiglia, hanno costruito un percorso che, insieme allo sviluppo globale, favorisca l'acquisizione di competenze utili all’inserimento nel mondo lavorativo (l'alunna ama servire al bar e preparare cappuccini con decorazioni).
- L'alunna è stato assegnata ad un docente di sostegno per 9 ore settimanali.
Analisi dei bisogni e delle caratteristiche di studenti e famiglie:
Saper controllare e utilizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimicofisico, nutrizionale e gastronomico
Allenare la ricerca percettiva e la memorizzazione
In riferimento alla disciplina di “Scienza e cultura dell’alimentazione”
FINALITà, OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO E COMPETENZE
- Distinguere la funzione nutrizionale dei principi nutritivi.
- Utilizzare l’alimentazione come strumento per il benessere della persona.
Abilità
- Funzione nutrizionale dei principi nutritivi.
- Principi di alimentazione equilibrata.
Conoscenze
Potenziare lo sviluppo cognitivo e linguistico
Timidezza, introversione, evitamento.
Fattore contestuale personale negativo
Materiali semplificati adottando i principi dell’Universal Design for Learning;Esperienze di tutoring con un compagno di classe (TUTOR-TUTEE).
+ INFO
Facilitatori Barriere
ANALISI DEI VINCOLI E RISORSE DI CONTESTO: FACILITATORI E BARRIERE
Scelte metodologiche
03
2.
1.
+ INFO
Il nome “jigsaw”, ovvero puzzle, suggerisce l’idea di un apprendimento cooperativo, in cui si incastrano più elementi. Non solo, ma come ogni tessera del puzzle è importante, così il contributo del singolo studente è fondamentale per la riuscita del compito. Secondo questo modello, infatti, l’insegnante divide gli studenti in gruppi e divide la lezione in un numero di parti uguale al numero dei membri del gruppo. Tutti gli studenti sono messi nella condizione di imparare ed insegnare fra pari.
Jigsaw: una strategia di cooperative learning
FASI DI LAVORO E ATTIVITà
- Protidi (PROTEINE);
- Lipidi (GRASSI);
- Glucidi (CARBOIDRATI);
- Vitamine e sali minerali;
- Acqua e fibre.
L'insegnante organizza la classe disponendo i banchi in 5 isole e procurando i devices e i materiali necessari (pc, mappe mentali). A inizio lezione ha suddiviso la classe in 5 gruppi “casa” da 4 persone e, all’interno di ciascun gruppo casa, ha consegnato i materiali su cui lavorare.
L'insegnante suddivide il materiale in 5 sezioni:
Argomento: I principi nutritivi e funzioni nutrizionali, i principi di una alimentazione equilibrata
+ INFO
AVVIO, SVILUPPO E COMPLETAMENTO
Progettazione di ambienti di apprendimento inclusivi
04
Sul tavolo di ciascun gruppo gli studenti e le studentesse trovavano un foglio con le 5 coppie di esperti e la sezione assegnata a loro (questo ha reso possibile differenziare in base alla difficoltà e decidere coppie che potessero supportarsi al loro interno).
STRATEGIE E TECNICHE DI DIFFERENZIAZIONE DIDATTICA
Programma della lezione:
5 min. ISTRUZIONI25 min. GRUPPO DI ESPERTI 1 - 2 - 3 - 4 - 530 min. RELAZIONE AL GRUPPO CASA 25/45 min. FACCIAMO IL PUNTO TUTTI INSIEME + COSA ABBIAMO IMPARATO? KAHOOT
AVVIO, SVILUPPO E COMPLETAMENTO
05
Osservazione, documentazione e valutazione in ottica ICF
- Gruppo alunni:
- Risorse coinvolte:
- Obiettivi cognitivi:
- Obiettivi cooperativi:
- Criteri per la formazione dei gruppi:
- Individuazione dei ruoli (leader, reporter, osservatore, mediatore, timer, verbalizzatore…):
- Spazi:
- Tempi:
- Materiali:
- Fasi di lavoro (per ogni fase indicare le modalità - a coppie, in gruppo, intergruppo - e i tempi di esecuzione):
- Verifica e valutazione (prove strutturate, semi strutturate, non strutturate)(quale percorso metacognitivo):
GRIGLIA PER LA STRUTTURAZIONE DI UNA UNITA’ DI APPRENDIMENTO COOPERATIVO
VALUTAZIONE DEL DOCENTE:
Saper individuare parole - chiave
OBIETTIVI COGNITIVI:
saper selezionare informazioni principali
saper elaborare una semplice mappa concettuale
conoscere informazioni di un testo espositivo
- saper mantenere un tono di voce basso
- saper rispettare il proprio turno di parola
OBIETTIVI SOCIALI:
schematizzatore (prepara la mappa)
lettore (legge le schede)
sintetizzatore 1 (individua le informazioni principali) (uno o due alunni)
distributore (consegna il materiale) / timer (controlla il tempo)
Ruoli:
interviene a risolvere conflitti nei gruppi D - E
spiega l’attività, ricorda i tempi da rispettare, dà indicazioni sul lavoro cognitivo, interviene a risolvere conflitti nei gruppi A – B – C
Semplifica il materiale; supporta nella decodifica mediante simboli
Docente di classe
Ruoli docenti:
Docente di sostegno
coloritura istogramma per il rispetto dei ruoli e delle regole stabilite
30%
Autovalutazione:
Valutazione degli alunni
discussione collettiva
SCHEDA DI RIFLESSIONE SUL COMPITO
Tecnica di studio che prevede l’assegnazione di colori specifici a concetti o categorie di informazioni per facilitare la comprensione e la memorizzazione. Funziona sfruttando l’associazione visiva, che permette al cervello di collegare colori a particolari informazioni, rendendole più facili da ricordare e recuperare.
- Rappresentare i concetti in forma simbolica o in forma alternativa (un video, un fumetto, un bozzetto, una foto ecc);
- Offrire visual aids (glossari o parole chiave);
- Utilizzare organizzatori grafici avanzati (ad es. il metodo know want to Know Learned);
- applicare il guide discovery e il color coding.
Nell’introdurre l’argomento il docente, invece di usare il metodo deduttivo (quindi dare subito la spiegazione) lascia che sia lo studente ad esplorare, guidandolo magari mediante delle domande.
Modalità di semplificazione e/o facilitazione linguistica per ogni disciplina, da utilizzare affinché l’alunno acquisisca i concetti, in forma orale/scritta, anche con una minima conoscenza dell’italiano; viene sostenuto attraverso forme di facilitazione didattica e linguistica (B1-B2).
Origine e vantaggi
- Il metodo jigsaw fa parte delle metodologie didattiche innovative, ma la sua nascita risale agli anni ‘70 per opera di Elliot Aronson e dei suoi studenti all’Università del Texas e della California.
- La strategia didattica del Jigsaw promuove diverse competenze: ciascun allievo è motivato ad imparare attivamente per se è per gli altri, promuovendo competenze didattiche e senso di responsabilità, e stimolando la capacità di relazione fra pari. Se da un lato stimola cognitivamente i ragazzi, contemporaneamente genera risvolti positivi all’interno del gruppo classe, riducendo il conflitto tra gli studenti e rendendo piú piacevole l’esperienza di apprendimento.
- Si sono formate 5 coppie di esperti, una coppia per ciascuna sezione; a questo punto le coppie di esperti si sono riuniti fra loro e hanno iniziato a lavorare sui materiali. - La consegna era di leggere i materiali, completare una mind map preparata dall’insegnante e prepararsi ad illustrarla successivamente nel loro gruppo casa. - Allo scadere del tempo, i tavoli di esperti si sciolgono per ricostituire i gruppi casa, in cui ciascuna coppia illustrava agli altri le parti apprese. A questo punto, la docente utilizza un Kahoot per verificare la comprensione di ciascun componente della classe. Il lavoro sulle mind map e sull’esposizione orale sono competenze su cui si era lavorato nei primi due anni, per cui in terza non hanno rappresentato un ostacolo per gli studenti.