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240612 Sistemi ambientali.pptx

Salvatore Giordano

Created on July 3, 2024

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Docente: GIORDANO SALVATORE SISTEMA AMBIENTALE E NUOVI BUSINESS MODEL 12 Giugno 2024

“GREEN COMP: Nuove competenze a supporto dello sviluppo sostenibile e Resiliente” - Operazione Rif PA 2023-19166/RER, approvata con DGR N.844 del 29/05/2023 e co-finanziata dal Fondo Sociale Europeo Plus 2021-2027 Regione Emilia-Romagna

L’ECO DEL FUTURO Sulle tracce del cambiamento sostenibile.

Docente: GIORDANO SALVATORE Sistema ambientale e nuovi business model 12 Giugno 2024

L’ECO DEL FUTURO. Sulle tracce del cambiamento sostenibile

www.green-comp.it

1. ALCUNI ELEMENTI DI INQUADRAMENTO

Corso sostenibilità ambientale

19,3 mq

Argomento della lezione

SOCIALE

ECONOMIA

AMBIENTE

Un punto di vista sulla sostenibilità

  • VALUTARE LA SOSTENIBILITÀ ambientale delle trasformazioni
  • Contenere, mitigare e compensare gli IMPATTI ambientali
  • MIGLIORARE LA QUALITÀ territoriale e ambientale dei contesti

ALCUNI ESEMPI: AMBIENTE

VALORE DELL’ATTIVITÀ VENATORIA IN ITALIA

BIOMASSE IMPIANTO: POWERCROP RUSSI

Rappresentare l’ambiente attraverso un valore economico (AMBIENTE non come costo ma come INVESTIMENTO)

PROGETTO EX- DELFINARIO –STUDIO BOERI: COMUNE DI RICCIONE

GRADO DI ATTRATTIVITÀ DEL QUARTIERE DI INTERESSE RISPETTO AL COMUNE DI RICCIONE

ALCUNI ESEMPI: ECONOMIA

GENOVA JEANS: Riqualificazione dei Carrugi

Modello di sviluppo sostenibile: Comune di Campotosto (AQ)

Sostenibilità sociale per lo sviluppo di territori COMPLESSI E FRAGILI

ALCUNI ESEMPI: SOCIALE

Un business model è un piano capace di definire le soluzioni organizzative e strategiche che consentono ad un’azienda di creare valore.

NUOVI BUSINESS MODEL E NUOVE TECNOLOGIE A SUPPORTO DELL'ECONOMIA CIRCOLARE

Corso sostenibilità ambientale

19,3 mq

Argomento della lezione

Nell'economia lineare, una volta che il consumatore ha utilizzato il prodotto, gli imballaggi e gli avanzi diventano semplicemente rifiuti destinati allo smaltimento. In un contesto di economia circolare, il produttore avrebbe progettato il processo in modo da minimizzare gli sprechi.

NUOVI BUSINESS MODEL E NUOVE TECNOLOGIE A SUPPORTO DELL'ECONOMIA CIRCOLARE

Corso sostenibilità ambientale

19,3 mq

Argomento della lezione

L’ambiente HA un valore?

L’ambiente È un valore?

CAMBIO DI PARADIGMA

L’ambiente come un sistema di relazioni interdipendenti che, attraverso l’applicazione di modelli di valutazione specifici genera valore.

Corso sostenibilità ambientale

19,3 mq

Argomento della lezione

Pausa

Pausa

Analisi e interazione

Caso/i studio

0,5

0,5

2 ore

presentazione dell’argomento

Corso sostenibilità ambientale

19,3 mq

Struttura indicativa delle lezioni

FEEDBACK Contenuti e organizzazione

PRESENTAZIONE Background, percorso e desideri professionali

MOTIVAZIONE Interessi, attese, richieste…

Corso sostenibilità ambientale

19,3 mq

A voi la parola ….

1. LE PRINCIPALI DINAMICHE DI CONTESTO

Corso sostenibilità ambientale

19,3 mq

Argomento della lezione

1972

Un buon punto di partenza è il 1972: in quell’anno esce, infatti, il Rapporto del Club di Roma "Limits of Growth" (uscito in italiano con il titolo un po’ fuorviante de I limiti dello sviluppo). Anche se l’espressione “sviluppo sostenibile” non vi compare esplicitamente, il Rapporto ha il merito di far entrare con forza nel dibattito internazionale il tema della insostenibilità di un modello di sviluppo che sembra considerare il pianeta una miniera inesauribile di risorse a nostra disposizione.  Lo “sviluppo sostenibile” entra ufficialmente in scena nel 1987:

Corso sostenibilità ambientale

Le tappe dello sviluppo sostenibile

BURTLAND: presidentessa norvegese della Commissione

Presentato alla conferenza di Tokyo

L’ONU crea una Commissione con il compito di trovare un modo per soddisfare i bisogni primari di una popolazione mondiale in continuo aumento

1987

1983

Rapporto Brundtland (Our Common Future) lo definisce esplicitamente come quello sviluppo capace di soddisfare i bisogni della generazione presente senza compromettere quelli delle generazioni future.

Corso sostenibilità ambientale

Le tappe dello sviluppo sostenibile

Il concetto verrà ripreso e integrato qualche anno dopo in occasione della Conferenza Onu su ambiente e sviluppo tenutasi a Rio de Janeiro nel 1992 (Earth summit).

1992

Le tappe dello sviluppo sostenibile

Intreccio indissolubile tra i temi ambientali e le problematiche della giustizia economica e dell'equità sociale: una vera sostenibilità dovrà essere contemporaneamente ambientale, economica e sociale (ricordiamoci che viviamo in un mondo in cui il 20% della popolazione mondiale si accaparra l’80% delle risorse del pianeta). “Pensa globalmente – Agisci localmente”.

Corso sostenibilità ambientale

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Le tappe dello sviluppo sostenibile

1992

L'Agenda 21 è uno dei documenti adottati dalla Conferenza ONU su Ambiente e Sviluppo tenutasi nel giugno 1992 a Rio de Janeiro. L'Agenda 21 costituisce il "programma di azione" della Comunità internazionale ONU (Stati, Governi, Ong, settori privati) in materia di ambiente e sviluppo per il XXI secolo. In questa direzione si muove l’Agenda 21 un corposo documento adottato dai partecipanti al vertice, che contiene le linee guida (in campo sociale, culturale, ambientale ed economico) cui devono ispirarsi progetti di sviluppo sostenibile. In questo documento grande importanza viene assegnata al ruolo attivo della popolazione interessata unitamente ad un rafforzamento del ruolo della autorità locali. In particolare, il Capitolo 28 spinge ogni singola comunità ad elaborare una versione locale di questo documento, la cosiddetta Agenda 21 Locale che, nelle intenzioni, dovrebbe essere un vero e proprio piano condiviso di azione ambientale, frutto di una strategia che preveda la più ampia partecipazione possibile della popolazione.

Corso sostenibilità ambientale

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impegnandosi a trovare strategie per ridurre le proprie emissioni di gas ad effetto serra – causa principale del surriscaldamento globale.

COP

UNFCCC

COP è l’acronimo inglese di Conference of the Parties (Conferenza delle Parti) e si riferisce all’organo direttivo di trattato (o convenzione) internazionale. Nel caso del cambiamento climatico, la convenzione di riferimento è quella della Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC). La stragrande maggioranza dei Paesi (ad oggi 197) si unirono sin da subito a questo nuovo trattato internazionale, chiamato appunto UNFCCC,

Le tappe dello sviluppo sostenibile

197 paesi

Corso sostenibilità ambientale

Il blitz di India e Cina per annacquare lo stop al carbone. I 100 miliardi di aiuti ai Paesi meno sviluppati rimandati al 2023. L'avvio del mercato del carbonio: ecco cosa si è deciso in Scozia, con tanti mal di pancia

2021

COP26 e oltre

2015

COP21: L’Accordo di Parigi

o storico accordo firmato nel 2015 prevede l’impegno, da parte di tutta la comunità internazionale, di mantenere l’aumento totale della temperatura ben al di sotto dei 2°C, e possibilmente entro 1.5°C.

Un nuovo accordo universale che lascia ad ogni Paese il compito di stabilire il contributo che intende dare per limitare il cambiamento climatico.

2011

COP17: DURBAN - Sudafrica

si parla di cercare di contenere l’aumento della temperatura media mondiale al di sotto dei 2°C. Gli impegni non erano vincolanti e non ambiziosi.

2009

COP15: L’Accordo di Copenaghen

lancio dell’Adaptation Fund, un fondo stanziato per sostenere i Paesi in via di sviluppo nei loro progetti di adattamento al cambiamento climatico.

2008

2007

1997

COP14: Polonia

Bali Road Map, un piano che ancora oggi struttura le negoziazioni in quattro temi principali: mitigazione, adattamenti, finanza climatica e tecnologia

Il primo trattato internazionale che prevedeva un impegno concreto e giuridicamente vincolante da parte dei Paesi sviluppati a diminuire le proprie emissioni.

COP13: La Bali Road Map

COP3: Il Protocollo di Kyoto

Le tappe dello sviluppo sostenibile

Corso sostenibilità ambientale

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Mantenere il surriscaldamento globale sotto la soglia dei 2°C in più? Sarebbe praticamente il caso migliore. Dovremmo essere molto fortunati, e ci vorrebbe un impegno incredibile di molti, molti paesi. Che vada meglio di così non è realistico. E forse neanche un aumento di appena 2° C è realistico. Per limitare i danni serve uno sforzo enorme e altri percorsi energetici oltre quello che porta a produrre sempre più batterie. Servono ad esempio fissione e fusione nucleare per avere fonti affidabili di elettricità.

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

Quale scenario …

Nome Cognome, assoc.prof. ABC Dept.

L’efficacia collettiva

l’esposizione a Greta Thunberg si trasforma in una maggiore “efficacia collettiva” – la convinzione che con uno sforzo collettivo, un gruppo può intraprendere e promuovere l’azione climatica – e in una maggiore intenzione di impegnarsi in azioni collettive.

https://www.wired.it/attualita/ambiente/2021/02/02/effetto-greta-thunberg-attivismo/

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

Quale scenario…

Nome Cognome, assoc.prof. ABC Dept.

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

Quale scenario …

Nome Cognome, assoc.prof. ABC Dept.

https://www.e-gazette.it/sezione/ecologia/politica-ambiente-sindaco-milano-beppe-sala-ci-riprova-verdi-europei

Lo faccio anche perché Milano sia sempre più centrale nello scenario internazionale. In Germania, in Francia e in tante grandi città europee i verdi sono protagonisti. È tempo che quest’onda verde che impatta positivamente sulla salute, sul lavoro, sull’economia, sulla qualità della vita di tutti, arrivi finalmente anche qui da noi. E se parte da Milano, si diffonderà in tutta Italia. I milioni di giovani che sono scesi nelle piazze di tutto il mondo ce lo hanno urlato: “there is no planet B”, “non c’è un pianeta B”. Dobbiamo lasciare alle prossime generazioni un mondo migliore di quello che abbiamo trovato.

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

La politica sempre più verde!

Nome Cognome, assoc.prof. ABC Dept.

“Comitato interministeriale per il coordinamento delle attività concernenti la transizione ecologica”,

l’impronta “della complementarità e dell’interconnessione”, anche con le strategiche competenze in materia di energia in arrivo dallo Sviluppo Economico

pacchetto di risorse mai visto del Next Generation Eu da 191,5 miliardi di euro dei quali 69 a fondo perduto e 68,5 nella transizione ecologica.

https://formiche.net/2021/03/piano-cingolani-dangelis/

Il MiTE si muoverà dunque su tre asset:

  1. tutela della natura, del territorio e del mare;
  2. transizione ecologica;
  3. sfida climatica e sfida energetica.

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

Il nuovo «MiTE»

Nome Cognome, assoc.prof. ABC Dept.

… accompagnare allo sviluppo tecnico-scientifico uno sviluppo etico e morale dell’uomo.

2015

2015, l’anno della responsabilità Il 2015 è un anno chiave caratterizzato da 3 momenti fondamentali:

  1. l'Accordo di Parigi,
  2. l’enciclica Laudato Si’ di Papa Francesco
  3. la stesura dell’Agenda 2030 con i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.
La filosofia della Sostenibilità si fonda sull'evidenza che “vi è un chiaro legame tra la protezione della Natura e l’edificazione di un ordine sociale giusto ed equo. Non vi può essere un rinnovamento del nostro rapporto con la Natura senza un rinnovamento dell’umanità stessa” come affermato da Papa Francesco nella famosa enciclica Laudato Si’. Oggi è necessario ripensare l’umanità stessa per risolvere i problemi del presente e del futuro, attraverso una profonda riflessione che vada ad …

Corso sostenibilità ambientale

Definizione

… accompagnare allo sviluppo tecnico-scientifico uno sviluppo etico e morale dell’uomo.

2015

Corso sostenibilità ambientale

Definizione

L’Agenda 2030 è il risultato di un lungo percorso politico che, sulla spinta dei risultati della Conferenza Rio+20 e a partire dalla necessità di riformulare e rafforzare gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (2000 – 2015), ha portato alla definizione di un nuovo quadro di riferimento per lo sviluppo sostenibile ispirato al principio dell’integrazione e del bilanciamento delle sue tre dimensioni.

Focalizzata principalmente sul grande tema ambientale è invece la risoluzione a cui è giunta la Cop di Parigi del 2015, con la quale si definisce un quadro globale per limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C e, proseguendo con gli sforzi, per limitarlo a 1,5°C per evitare pericolosi e irreversibili cambiamenti climatici e tutti i fenomeni che ne potrebbero scaturire.  La fotografia dei grandi passi avanti fatti negli ultimi decenni è evidente se confrontiamo l’accordo di Parigi con il Protocollo di Kyoto.  Infatti per l'effettiva entrata in vigore delle risoluzioni internazionali è stata necessaria la ratifica dei trattati al livello nazionale. Nel caso della Cop parigina la ratifica ha dovuto aspettare meno di un anno per superare la soglia dei 55 stati, mentre per gli accordi di Kyoto si è dovuto aspettare per ben 8 anni.

Corso sostenibilità ambientale

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COP PARIGI 2015 e agenda 2030

“Cinque P”: Persone, Pianeta, Prosperità, Pace, Partnership.

I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti e approvati da oltre 190 paesi nell'assemblea generale delle Nazioni Unite si pongono come linee guida al livello nazionale e internazionale per il perseguimento di un nuovo modello di società basato sull’idea delle

La forza del progetto 2030 consiste nella visione sistemica della realtà caratterizzata da una forte interconnessione fra il sociale, l’economico e l’ambientale. Con l’Agenda 2030 l'uomo ha fatto molti passi avanti: ha ufficialmente generalizzato e universalizzato le responsabilità della crisi.

Sul piano pragmatico la teoria dello sviluppo sostenibile segue le ricette indicate dall'Agenda 2030 e dalla Cop 21 di Parigi.

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AGENDA 2030

Cosa dice il programma dell’agenda 2030? “Trasformare il nostro mondo. L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile” è il documento adottato dai Capi di Stato in occasione del Summit sullo Sviluppo Sostenibile del 25-27 settembre 2015. Il documento fissa gli impegni per lo sviluppo sostenibile da realizzare entro il 2030, individuando 17 Obiettivi (SDGs – Sustainable Development Goals) e 169 target. L’Agenda 2030 riconosce lo stretto legame tra il benessere umano, la salute dei sistemi naturali e la presenza di sfide comuni che tutti i paesi sono chiamati ad affrontare. Nel farlo, tocca diversi ambiti fondamentali per assicurare il benessere dell’umanità e del pianeta. A partire dalla lotta alla fame all’eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali all’affermazione di modelli di produzione e consumo sostenibili. Infine, includendo nel suo piano anche il concetto di sostenibilità sociale e lo sradicamento della povertà in tutte le sue forme. L’Agenda ha individuato nel Foro politico di Alto Livello – High Level Political Forum il consesso globale per monitorare, valutare e orientare l’attuazione degli SDGs. Per supportare tale attività e garantire la comparabilità delle valutazioni, la Commissione Statistica delle Nazioni Unite ha costituito l’Inter Agency Expert Group on SDGs (IAEG-SDGs), con il compito di definire un insieme di indicatori per il monitoraggio dell’attuazione dell’Agenda 2030 a livello globale. Ogni anno, gli Stati possono presentare lo stato di attuazione dei 17 SDGs nel proprio paese, attraverso l’elaborazione di Rapporti Nazionali Volontari – Voluntary National Reviews. L’Italia ha sottoscritto l’agenda 2030 impegnandosi a declinare e calibrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 nell’ambito della propria programmazione economica, sociale e ambientale.

Corso sostenibilità ambientale

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COSA DICE L’AGENDA 2030

Dietro lo stallo, sfide globali a cui rispondere

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

Le crisi che orientano il futuro…

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2021 - Crisi energetica

…What’s next?

Covid-19

2008

9/11

TRE CRISI GLOBALI IN CIRCA 20 ANNI

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Le crisi gas Europa di proporzioni storiche …

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Gli sforzi europei: vanificati dagli altri paesi

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

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Gli obiettivi europei: sempre più ambiziosi

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

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Tutta Europa esposta sulla Russia, su un trend strutturale in corso da decenni.

EU Consumi, produzione e importazioni di gas dalla Russia

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150 miliardi mc di importazioni dell’UE dalla Russia

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

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Italia: si consuma molto meno, ma sbilanciato sul gas .

Il sistema energetico italiano ha debolezze strutturali irrisolte da decenni, la prima è la grande dipendenza da importazioni di energia dall’estero. Lo sforzo sulle rinnovabili ha portato pochi risultati

Salvatore GIORDANO – Nomisma SpA.

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Distribuzione delle rinnovabili in Italia

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Capacity Factor

Definisce la stabilità della fonte energetica

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Esempio della Turbina eolica: questa lavora quando il vento è presente all’interno di uno specifico range di velocità (non troppo lento ne troppo veloce). Nell’arco dell’anno ci saranno dei momenti in cui la turbina non funziona. Il capacity factor ci dice quanto sono quei momenti di non produzione.

Potenza effettiva del generatore di corrente rispetto a quella che potrebbe generare se andasse a pieno regime

Capacity Factor

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Compensare con ACCUMULO Ma… Ancora troppo costosi e poco efficienti

Le rinnovabili hanno sempre dei valori più bassi. Avere un valore basso vuol dire avere una bassa stabilità

Capacity Factor

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Seppure il costo per produrre un Watt di potenza è diminuito ed i pannelli sono molto più efficienti

Le rinnovabili hanno bisogno, a parità di energia prodotta di superfici

Densità energetica

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2019 Carbone 70%

2060 Carbone 4%

Esempio della CINA

Politiche energetiche

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dal 1979 al 2019 la piovosità non è calata ma aumentata

FONTE: Nature dall'Università di Potsdam

FONTE: Copernicus, il Servizio Europeo per i Cambiamenti Climatici

i sette anni più caldi della storia

2015 al 2021

il problema è che si concentra in poche e intense precipitazioni (le famose bombe d'acqua) che provocano ingenti danni oltre ad una formidabile erosione.

Corso sostenibilità ambientale

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Degenerazione climatica

3. I SERVIZI ECOSISTEMICI

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Argomento della lezione

AEA, 2015, L’ambiente in Europa: Stato e prospettive nel 2015 – Relazione di sintesi, Agenzia europea dell'ambiente, Copenaghen.

cambiamenti sistemici (processi sistemici su scala globale) cambiamenti che si manifestano su scala continentale o globale con un impatto diretto sui sistemi ambientali (come i cambiamenti climatici o l’acidificazione degli oceani), cambiamenti cumulativi (processi aggregati su scala locale o o regionale) cambiamenti che si verificano principalmente su scala locale ma che sono tanto diffusi da diventare un fenomeno globale (come il degrado del suolo o la scarsità d’acqua).

Corso sostenibilità ambientale

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Le attività umane influenzano le dinamiche vitali dell’ecosistema su scale multiple

AEA, 2015, L’ambiente in Europa: Stato e prospettive nel 2015 – Relazione di sintesi, Agenzia europea dell'ambiente, Copenaghen.

Corso sostenibilità ambientale

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Lo sviluppo tecnologico

http://www.stockholmresilience.org/21/research/research- programmes/planetary-boundaries.html- ultimo accesso 16.06.2015

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I limiti dello sviluppo

Georgina M. Mace- 2014. Whose conservation? Changes in the perception and goals of nature conservation require a solid scientific basis . SCIENCE. VOL 345 ISSUE 6204

Corso sostenibilità ambientale

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Gli obiettivi di conservazione nel tempo

Probabile impatto del previsto cambiamento di destinazione del suolo e intensità sui servizi ambientali

Hart K, Allen B, LindnerM, Keenleyside C, Burgess P, Eggers J, Buckwell A (2012).Land as an Environmental Resource, Report Prepared for DG Environment, Contract No ENV.B.1/ETU/2011/0029, Institute for European Environmental Policy, London.

Le proiezioni economiche e demografiche indicano che le pressioni sul capitale naturale probabilmente cresceranno.

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Interazioni tra sviluppo e servizi ecosistemici

I ministri dell'Ambiente delle principali economie mondiali, riunitisi in occasione del vertice di Potsdam in Germania nel marzo 2007, hanno concordato sulla necessità di promuovere uno studio globale sui benefici economici della biodiversità biologica, che metta a confronto i costi dell'eventuale perdita di biodiversità con quelli di misure conservative efficaci.

Corso sostenibilità ambientale

Lo studio che ne è scaturito dal titolo «Economia degli ecosistemi e della biodiversità» (The Economics of Ecosystems and Biodiversity, TEEB), è un'iniziativa della Commissione europea e della Germania, in collaborazione con numerosi altri partner.

La valutazione degli ecosistemi

La seconda fase TEEB (2008-2010) ha proposto un quadro dettagliato per la valutazione economica dei servizi ecosistemici, il cui valore verrà preso in considerazione nell'ambito del processo decisionale a tutti i livelli di competenza. Ciò dovrebbe inoltre contribuire agli obiettivi di sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite.

La prima pubblicazione, ovvero la relazione intermedia TEEB del maggio 2008, ha rappresentato un primo tentativo di produrre un quadro quantitativo globale e ha valutato la perdita annuale dei servizi ecosistemici in 50 miliardi di euro.

Secondo la relazione, se l'attuale scenario dovesse rimanere immutato il costo in termini di perdita della sola biodiversità terrestre entro il 2050 sarebbe pari al 7% del PIL, con una sostanziale perdita nei servizi forniti dagli ecosistemi marini.

La relazione contiene raccomandazioni quali l'adozione di misure per porre termine alle sovvenzioni dannose per l'ambiente e la creazione di «mercati» per i servizi ecosistemici.

Corso sostenibilità ambientale

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La valutazione degli ecosistemi

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PES: Pagamenti servizi ecosistemici

I servizi ecosistemici (“ecosystem services”) sono quella serie di servizi che i sistemi naturali generano a favore dell'uomo: secondo la definizione proposta dal MEA - Millennium Ecosystem Assessment, i servizi ecosistemici sono i "molteplici benefici forniti dagli ecosistemi al genere umano" (MEA, 2005).

Servizi ecosistemici

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Argomento della lezione

RISPETTARE I CONFINI DEL PIANETA

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La consapevolezza dei limiti dello sviluppo

AEA, 2015, L’ambiente in Europa: Stato e prospettive nel 2015 – Relazione di sintesi, Agenzia europea dell'ambiente, Copenaghen.

Il capitale naturale fornisce le condizioni di base per l’esistenza umana; fissa i limiti ecologici per i sistemi socio-economici ed è limitato e vulnerabile. Il “flusso” creato dal capitale naturale ci arriva in forma di servizi ecosistemici che sono il contributo offerto dagli ecosistemi al benessere umano (AEA, 2015)

Corso sostenibilità ambientale

Il capitale naturale per economia, società e benessere

Millenium Ecosystem Assessment (MEA, 2005)

I servizi che noi traiamo dagli ecosistemi sono il risultato diretto o indiretto delle funzioni ecologiche: classificazione strutturale dei servizi ecosistemici:

  1. servizi di supporto: es. formazione del suolo, fotosintesi clorofilliana, riciclo dei nutrienti;
  2. servizi di approvvigionamento: es. cibo, acqua, legno, fibre;
  3. servizi di regolazione: es. stabilizzazione del clima, assesto idrogeologico, barriera alla diffusione di malattie,

Ciascun ecosistema assicura una diversità di funzioni e ciascun servizio può essere svolto da diverse funzioni ecologiche a loro volta svolte da diversi ecosistemi

Corso sostenibilità ambientale

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Funzionamento degli ecosistemi

Il Millenium Ecosystem Assessment descrive quattro categorie di servizi ecosistemici:

  • supporto alla vita (come ciclo dei nutrienti, formazione del suolo e produzione primaria)
  • approvvigionamento (come la produzione di cibo, acqua potabile, materiali o combustibile)
  • regolazione (come regolazione del clima e delle maree, depurazione dell'acqua, impollinazione e controllo delle infestazioni)
  • valori culturali (fra cui quelli estetici, spirituali, educativi e ricreativi)

Corso sostenibilità ambientale

Servizi ecosistemici e relative funzioni

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L’organizzazione dei SE

l’uomo deriva, direttamente o indirettamente utilità dagli ecosistemi presenti

Soggettiva

L’approccio utilitaristico è un paradigma che afferma i servizi ecosistemici non hanno valore intrinseco ma solo derivante dall’utilità da essi creata

Non direttamente misurabile

Motivazioni della ricerca di una valutazione economica

Corso sostenibilità ambientale

19,3

  • Valutare il contributo degli ecosistemi al benessere sociale ed economico
  • Capire come e perché gli attori economici utilizzano gli ecosistemi
  • Valutare l’impatto relativo delle azioni alternative in modo da contribuire a guidare il processo decisionale.
Le azioni non solo da valutare solo in relazione al beneficio che apportano alla crescita di un paese (PIL) ma anche all’impatto che queste hanno sull’ambiente

Valutazione SE: Approccio utilitaristico

Corso sostenibilità ambientale

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Total economic value

La “willingness to pay” del cliente

  • Il cliente associa ad ogni prodotto un prezzo massimo che è disposto a pagare.
  • Esso coincide con l’utilità lorda (intesa come sommatoria delle utilità parziali) che ogni consumatore associa allo stesso prodotto
  • Il customer value o valore per il cliente è un valore residuale che deriva dal confronto tra prezzo e costi diretti e indiretti sostenuti per entrare nella disponibilità del bene e “prezzo massimo”

Corso sostenibilità ambientale

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Total economic value

La novità dei PES consiste nel riconoscimento, da parte della società, del ruolo svolto dagli ecosistemi e quindi dell’importanza del mantenimento delle loro funzioni anche attraverso strumenti di mercato.

Corso sostenibilità ambientale

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Pagamento dei SE

Fonte: Wunder, 2015

I servizi ambientali (PES) possono essere definiti come Transazioni volontarie

  • tra utenti di servizi e fornitori di servizi
  • che sono condizionati su alcune regole concordate riguardo la gestione delle risorse naturali
  • al fine di generare servizi esterni

I Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (Payment for ecosystem services, PES) sono una tipologia di meccanismi ideati per dare un mercato a beni e servizi che ne sono sprovvisti

PAGAMENTI PER I SERVIZI ECOSISTEMICI- PES

Corso sostenibilità ambientale

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Remunerare i Servizi ecosistemici

Si è così raggiunta una riduzione dei nitrati in falda e la conversione al biologico da parte di numerosi agricoltori

Nei primi sette anni di attuazione del PES, la multinazionale ha speso 24,25 milioni di euro (980 euro/ha/anno), di cui circa 9,14 per l’acquisizione dei fondi, 3,81 per l’ammodernamento aziende e 11,3 di compensazioni agli agricoltori, a fronte di un giro d’affari pari a 5,2 miliardi di Euro (anno 2005), 10% dell’intero gruppo.

Nel percorso di negoziazione con gli agricoltori l’azienda ha individuato quattro tipologie contrattuali della durata di 18 o 30 anni differenziate in base alle dimensioni aziendali. Grazie a questo strumento, gli agricoltori hanno potuto beneficiare di premi annuali commisurati ai mancati redditi dovuti al cambio di gestione delle pratiche agronomiche, in particolare:

  • Pagamento di un premio di 200 euro/ha/anno e introduzione di altri benefici negoziati con le 26 aziende locali (assistenza gratuita nei cambiamenti di pratiche colturali, contributo a fondo perduto fino a 150.000 euro ad azienda per il miglioramento delle infrastrutture aziendali, cancellazione dei debiti per l’acquisto dei fondi o acquisto diretto dei fondi ceduti successivamente in gestione con contratti triennali)
  • Con il cambio di gestione delle pratiche agronomiche, 17.000 ha di mais sono stati convertiti in prati o in altre coltivazioni;

Corso sostenibilità ambientale

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Caso esempio: Acqua minerale Vittel

Nel percorso di negoziazione con gli agricoltori l’azienda ha individuato quattro tipologie contrattuali della durata di 18 o 30 anni differenziate in base alle dimensioni aziendali. Grazie a questo strumento, gli agricoltori hanno potuto beneficiare di premi annuali commisurati ai mancati redditi dovuti al cambio di gestione delle pratiche agronomiche, in particolare:

  • Pagamento di un premio di 200 euro/ha/anno e introduzione di altri benefici negoziati con le 26 aziende locali (assistenza gratuita nei cambiamenti di pratiche colturali, contributo a fondo perduto fino a 150.000 euro ad azienda per il miglioramento delle infrastrutture aziendali, cancellazione dei debiti per l’acquisto dei fondi o acquisto diretto dei fondi ceduti successivamente in gestione con contratti triennali)
  • Con il cambio di gestione delle pratiche agronomiche, 17.000 ha di mais sono stati convertiti in prati o in altre coltivazioni
  • Si è così raggiunta una riduzione dei nitrati in falda e la conversione al biologico da parte di numerosi agricoltori
  • Nei primi sette anni di attuazione del PES, la multinazionale ha speso 24,25 milioni di euro (980 euro/ha/anno), di cui circa 9,14 per l’acquisizione dei fondi, 3,81 per l’ammodernamento aziende e 11,3 di compensazioni agli agricoltori, a fronte di un giro d’affari pari a 5,2 miliardi di Euro (anno 2005), 10% dell’intero gruppo.

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Caso esempio: Acqua minerale Vittel

Inoltre, poiché i pagamenti provengono da chi usufruisce direttamente del servizio, nei PES c’è un meccanismo di feedback per cui i consumatori hanno tutto l’interesse che il servizio per cui pagano venga effettivamente erogato ed alle condizioni stabilite (Pagiola et al., 2005).

In tal senso la somma pagata deve essere maggiore dei vantaggi che i fornitori ricaverebbero da usi alternativi della loro proprietà.

Fonte: Engel et al., Designing payments for environmental services in theory and practice: an overview of the issues, 2008

I programmi PES cercano di catturare parte dei vantaggi derivanti da servizi ecosistemici e convogliarli verso chi gestisce le risorse naturali che generano i servizi, in modo tale che siano maggiormente incentivati alla conservazione di tali importanti risorse (Pagiola et al., 2005).

Tali pagamenti si configurano come meccanismi atti a tradurre valori ambientali non di mercato in reali incentivi finanziari per gli attori locali affinché forniscano i servizi ecosistemici (Engel et al., 2008).

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Meccanismo di pagamento SE

Barilla Sustainable Farming (BSF) programme

L’utilizzo del BSF e del DSS ha contribuito alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica (-10%) e alla riduzione dei costi di produzione (-10%).

Progetto che ha lo scopo di incrementare sia la sostenibilità ambientale sia quella economica della coltivazione del grano duro.

In particolare l’implementazione del BSF consiste in tre fasi:

  • La valutazione degli impatti ambientali della coltivazione del grano duro e dell’efficienza agricola attraverso l’utilizzo di indicatori di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
  • La valutazione della capacità di un’accurata pianificazione di rotazione delle colture e l’uso del Decision Support System (DSS) per incrementare la sostenibilità del processo di coltivazione fornendo informazioni sui modelli metereologici, condizioni del suolo e varie caratteristiche per ottimizzare la semina, la fertilizzazione e il controllo delle infestanti. Le colture vengono divise in gruppi (favorevoli, neutrali, sfavorevoli), in base alla loro influenza sulla coltivazione del grano duro.
  • La valutazione della percezione del programma da parte degli agricoltori.

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Meccanismo di funzionamento

  1. Il Governo è delegato ad adottare, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, uno o più decreti legislativi per l’introduzione di un sistema di pagamento dei servizi ecosistemici e ambientali (PSEA).
  2. I decreti legislativi di cui al comma 1 sono adottati, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, nel rispetto dei seguenti princìpi e criteri direttivi:
  3. prevedere che il sistema di PSEA sia definito quale remunerazione di una quota di valore aggiunto derivante, secondo meccanismi di carattere negoziale, dalla trasformazione dei servizi ecosistemici e ambientali in prodotti di mercato, nella logica della transazione diretta tra consumatore e produttore, ferma restando la salvaguardia nel tempo della funzione collettiva del bene;
  4. prevedere che il sistema di PSEA sia attivato, in particolare, in presenza di un intervento pubblico di assegnazione in concessione di un bene naturalistico di interesse comune, che deve mantenere intatte o incrementare le sue funzioni;
  5. prevedere che nella definizione del sistema di PSEA siano specificamente individuati i servizi oggetto di remunerazione, il loro valore, nonché i relativi obblighi contrattuali e le modalità di pagamento;
  6. prevedere che siano in ogni caso remunerati i seguenti servizi: fissazione del carbonio delle foreste e dell’arboricoltura da legno di proprietà demaniale, collettiva e privata; regimazione delle acque nei bacini montani; salvaguardia della biodiversità delle prestazioni ecosistemiche e delle qualità paesaggistiche; utilizzazione di proprietà demaniali e collettive per produzioni energetiche;

Art. 70.- Delega al Governo per l’introduzione di sistemi di remunerazione dei servizi ecosistemici e ambientali

LEGGE 28 dicembre 2015 , n. 221. Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali.

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Normativa_1

  1. prevedere che sia riconosciuto il ruolo svolto dall’agricoltura e dal territorio agroforestale nei confronti dei servizi ecosistemici, prevedendo meccanismi di incentivazione attraverso cui il pubblico operatore possa creare programmi con l’obiettivo di remunerare gli imprenditori agricoli che proteggono, tutelano o forniscono i servizi medesimi;
  2. coordinare e razionalizzare ogni altro analogo strumento e istituto già esistente in materia;
  3. prevedere che beneficiari finali del sistema di PSEA siano i comuni, le loro unioni, le aree protette, le fondazioni di bacino montano integrato e le organizzazioni di gestione collettiva dei beni comuni, comunque
denominate;
  1. introdurre forme di premialità a beneficio dei comuni che utilizzano, in modo sistematico, sistemi di contabilità ambientale e urbanistica e forme innovative di rendicontazione dell’azione amministrativa;
l) ritenere precluse le attività di stoccaggio di gas naturale in acquiferi profondi. 3. Gli schemi dei decreti legislativi, corredati di relazione tecnica che dia conto della neutralità finanziaria dei medesimi, sono trasmessi alla Camera dei deputati e al Senato della Repubblica affinché su di essi siano espressi, entro trenta giorni dalla data di assegnazione, i pareri delle Commissioni competenti per materia e per i profili finanziari. Decorso tale termine, i decreti possono essere comunque emanati. Qualora il termine per l’espressione dei pareri parlamentari di cui al presente comma scada nei trenta giorni che precedono o seguono la scadenza del termine previsto al comma 1, quest’ultimo è prorogato di tre mesi.

e) prevedere che nel sistema di PSEA siano considerati interventi di pulizia e manutenzione dell’alveo dei fiumi e dei torrenti;

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Normativa_2

  1. La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per gli affari regionali, le autonomie e lo sport, di concerto con il Ministero dell’economia e delle fi nanze e sentiti il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché la Conferenza unificata di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, e successive modificazioni, promuove la predisposizione della strategia nazionale delle Green community .
  2. La strategia nazionale di cui al comma 1 individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono, tra cui in primo luogo acqua, boschi e paesaggio, e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare, nella fase della green economy , un piano di sviluppo sostenibile non solo dal punto di vista energetico, ambientale ed economico nei seguenti campi:
  3. gestione integrata e certificata del patrimonio agro-forestale, anche tramite lo scambio dei crediti derivanti dalla cattura dell’anidride carbonica, la gestione della biodiversità e la certificazione della filiera del legno;
  4. gestione integrata e certificata delle risorse idriche;
  5. produzione di energia da fonti rinnovabili locali, quali i microimpianti idroelettrici, le biomasse, il biogas, l’eolico, la cogenerazione e il biometano;
  6. sviluppo di un turismo sostenibile, capace di valorizzare le produzioni locali;
  7. costruzione e gestione sostenibile del patrimonio edilizio e delle infrastrutture di una montagna moderna;
  8. efficienza energetica e integrazione intelligente degli impianti e delle reti;
  9. sviluppo sostenibile delle attività produttive ( zero waste production );
  10. integrazione dei servizi di mobilità;
  11. sviluppo di un modello di azienda agricola sostenibile che sia anche energeticamente indipendente attraverso la produzione e l’uso di energia da fonti rinnovabili nei settori elettrico, termico e dei trasporti.
  12. Con proprie leggi, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano possono individuare le modalità, i tempi e le risorse finanziarie sulla base dei
quali le unioni di comuni e le unioni di comuni montani promuovono l’attuazione della strategia nazionale di cui al presente articolo.
  1. Dall’attuazione del presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.

Art. 72. - Strategia nazionale delle Green community

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Normativa_3

c.d. “baratto amministrativo “ Dl n.133 del 2014 convertito nella legge 11 novembre 2014, n. 164 ART.24: «I comuni possono definire con apposita delibera i criteri e le condizioni per la realizzazione di interventi su progetti presentati da cittadini singoli o associati, purché individuati in relazione al territorio da riqualificare. Gli interventi possono riguardare la pulizia, la manutenzione, l'abbellimento di aree verdi, piazze, strade ovvero interventi di decoro urbano, di recupero e riuso, con finalità di interesse generale, di aree e beni immobili inutilizzati, e in genere la valorizzazione di una limitata zona del territorio urbano o extraurbano. In relazione alla tipologia dei predetti interventi, i comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività posta in essere. L'esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai comuni, in ragione dell'esercizio sussidiario dell'attività posta in essere. Tali riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili e giuridicamente riconosciute»;

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Normativa_4

Le infrastrutture verdi

Ne fanno parte gli spazi verdi (o blu, nel caso degli ecosistemi acquatici) e altri elementi fisici in aree sulla terraferma (incluse le aree costiere) e marine. Sulla terraferma,……… le infrastrutture verdi sono presenti in un contesto rurale e urbano. Una infrastruttura verde può essere formata da un insieme di tipologie di interventi anche molto differenti fra loro distribuiti nel territorio. Le infrastrutture verdi sono uno strumento di comprovata efficacia per ottenere benefici ecologici, economici e sociali ricorrendo a soluzioni “naturali”. Le infrastrutture verdi si basano sul principio che l’esigenza di proteggere e migliorare la natura e i processi naturali, nonché i molteplici benefici che la società umana può trarvi, sia consapevolmente integrata nella pianificazione e nello sviluppo territoriali.

La Commissione Europea, (COM(2013) 249 final) ha fornito la seguente definizione sintetica di infrastrutture verdi: una rete di aree naturali seminaturali pianificata a livello strategico con altri elementi ambientali, progettata e gestita in maniera da fornire un ampio spettro di servizi ecosistemici.

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Normativa_5

Rispetto alle infrastrutture tradizionali (dette anche infrastrutture grigie), concepite con un unico scopo, le infrastrutture verdi presentano molteplici vantaggi. Non si tratta di una soluzione che limita lo sviluppo territoriale, ma che favorisce le soluzioni basate sulla natura se costituiscono l’opzione migliore. A volte può rappresentare un’alternativa o una componente complementare rispetto alle tradizionali soluzioni “grigie” (Commissione Europea, 2013.cit). Le infrastrutture verdi hanno uno sviluppo particolarmente importante nelle misure di adattamento e mitigazione in numerosissimi paesi e città extraeuropee come ad es. gli stati uniti (U.S. EPA 2008, 2011, 2013) il Canada l’Australia, New York City, San Francisco, Seattle ed paesi e città europee come ad es. la Francia, Stoccolma Londra e molte altre. Le infrastrutture verdi, essendo inoltre basate sullo sviluppo di funzioni ecosistemiche rappresentano uno strumento per sviluppare i servizi ecosistemici e si basano su specifici obiettivi di riequilibrio ambientale

Le infrastrutture verdi

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Funzioni dei SE

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Alcune descrizioni

SALVATORE GIORDANO

SPECIALISTA AMBIENTALE

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L’ECO DEL FUTURO. Sulle tracce del cambiamento sostenibile

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