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IL RAPPORTO TRA L'IMPERO E IL CRISTIANESIMO

Gabriele Massa

Created on July 3, 2024

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CRISTIANESIMO E IMPERO

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LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO

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Come premessa, vanno ricordate natura e funzione della religione pagana romana...

E’ ovvio, insomma, che fu la rapida e inarrestabile diffusione del Cristianesimo, a partire dal III secolo, a spingere lo stato a intervenire con misure via via più drastiche, fino alla persecuzione operata da Diocleziano. Resta da capire perché i cristiani finirono nel mirino di pregiudizi, discriminazioni e - infine - di una persecuzione. E’ appunto di questo che passerete a occuparvi.

Allo scadere del IV secolo (in arancione sulla mappa), la maggioranza assoluta degli abitanti dell’impero si era convertita ovunque alla fede cristiana.

Nel bassorilievo sono rappresentati i Ludi Saeculares, una grande cerimonia religiosa pubblica (culminante con sacrifici di animali e seguita da spettacoli) che si svolgeva ogni 100 anni dalla fondazione di Roma. Durante la grande processione inaugurale si cantava un inno (detto carmen saeculare) in cui si diceva Alme Sol, possis nihil videre maius urbe Roma. (O Sole che dai la vita, che tu possa non vedere nulla di più grande della città di Roma).

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Villa dei misteri a Pompei. Vi è rappresentato un rito di iniziazione alla religione orfica (dal nome del mitico cantore Orfeo). Gli iniziati praticavano alcune regole di vita (per esempio, erano vegani) allo scopo di purificarsi dall’elemento materiale (il corpo) e di rinforzare quello spirituale (l’anima), così da meritare, dopo la morte, di essere accolti fra gli dèi.

Ricostruzione del tempio di Iside a Roma. Iside era una divinità egizia. Gli egizi credevano nell’aldilà e nell’immortalità dell’anima: dopo la morte, quest’ultima sarebbe stata pesata, e, se leggera perché pura, avrebbe avuto accesso a un’eternità felice, mentre se “pesante” per i peccati, sarebbe stata divorata dal mostro Ammit.

Mitreo di Capua. Mithra era una divinità del bene di origine persiana, incarnatosi sotto forma di toro e offertosi in sacrificio per redimere l’umanità. Chi si iniziava al suo culto avrebbe raggiunto la felicità eterna.

Guardate le immagini seguenti, tenendo presente che i monumenti in fotografati furono TUTTI eretti dai Romani.

L’atteggiamento generale dei Romani di fronte alle religioni dei popoli dell’impero

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Nell’immagine (un bassorilievo dal Tempio della Pace eretto dall’imperatore Vespasiano a Roma), si vede un suddito che compie sull’altare un’offerta all’imperatore. Questo gesto era obbligatorio all’inizio di ogni anno.

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Per capire il punto di vista dei romani sui cristiani, partiamo da una possibile analogia moderna. Nell’immagine seguente vedete un cittadino di origine straniera mentre giura sulla Costituzione al momento di ricevere la cittadinanza.

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Adesso confrontiamoci per completare la lezione con le conclusioni a cui siete giunti

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