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LEZ_SOST_ED_CIV_3_CL

Vincenzo Francesco Coppola

Created on June 26, 2024

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Transcript

Traccia n° xxx

Titolo .........

Classe di Concorso ADMM - Sostegno Scuola Secondaria di Primo Grado

LEZIONE SIMULATA

Candidato:

Vincenzo Francesco COPPOLA

Rho, 02 Luglio 2024

Riferimenti normativi

Mini Call veloce GPS sostegnoRiferimenti normativi: - Decreto Legge n. 44 del 22 aprile 2023 - Decreto Legge n. 126 del 29 ottobre 2019, art. 1 commi da 17 a 17-septies - Allegato A al Decreto Ministeriale n. 138 del 13 luglio 2023 (Istruzioni operative Immissioni in ruolo 2023/24) - Decreto Ministeriale n. 25 dell’8 giugno 2020 - Decreto Ministeriale n. 119 del 15 giugno 2023

[La Scuola nella Costituzione italiana - Artt. 3, 9, 33, 34]

[Documenti strategici delle istituzioni scolastiche (Rapporto di autovalutazione, Piano di miglioramento, Piano triennale dell’offerta formativa, Rendicontazione sociale, Piano annuale per l'inclusione).]

INDICE

LEZIONE SIMULATA

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

ANALISI DEL macro CONTESTO

scuola e territorio

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

[Indicazioni Nazionali per il curriculo dell'infanzia e del primo ciclo, DM 254/2012]

[Indicazioni Nazionali e nuovi scenari, prot. n. 3645 del 01 marzo 2018]

L'istituto è formato da sette plessi, tutti ben collegati con i mezzi pubblici, e dotati di strutture necessarie al superamento delle barriere architettoniche.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

Le sedi sono dotate di palestre, di biblioteche, di laboratori: informatici e multimediali; di arte e di scienze; di musica e di alimentazione.

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

Le aule della scuola sono fornite di LIM/foglio elettronico e di collegamento wireless che permettono ai docenti di svolgere attività didattiche interattive.

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

Il contesto socio culturale ed economico di provenienza degli studenti è eterogeneo. la popolazione scolastica presenta una discreta presenza di alunni immigrati provenienti da diverse etnie, con usi costumi e tradizioni differenti.

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Map

Fanno parte della popolazione studentesca alunni con disabilità, DSA e BES con svantaggio socio-culturale-economico e con svantaggio comportamentale-relazionale.

Map

Alla luce di ciò la scuola investe nelle attività progettuali miranti all' INCLUSIONE.

ANALISI DEL micro CONTESTO

classe - clima - risorsa

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

La classe

16 Alunni: 9 femmine e 7 maschi
Livello di conoscenze e abilità eterogeneo

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

Il clima

3- Pianificazione dell'attività

Comportamento vivace, ma corretto

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

Buona propensione alla collaborazione

7- Fasi dell'attività

Le risorse

8- Valutazione

1 alunno con disabilità certificata ai sensi della L. 104/92

Gli alunni con B.E.S.

PDP redatto dal Consiglio di Classe

PEI redatto e approvato dal GLO

Il Consiglio di Classe ha facoltà di redigere il PDP

DSA Legge 170/2010

BES D.M. 27/12/2012 C.M 8/2013

DA Legge 104/92

SINDROME DI .........

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Generalità
Generalità
Caratteri clinici
Incidenza e prognosi
Generalità
Generalità

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ALUNNO

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Sindrome di...... Codice ICD-10: Q.... (...........)
Diagnosi Funzionale
Legge 104/92
Interventi a scuola
Quadro clinico con connotazioni di gravità Articolo 3 comma 3 L. 104/92
Un Docente di Sostegno (18 ore), PEI che prevede un percorso personalizzato in relazione agli obiettivi specifici di apprendimento, alle strategie, alle metodologie didattiche, alle modalità di verifica e ai criteri di valutazione.
Scuola Famiglia
L'alunno viene seguito con attenzione e premura dalla famiglia che collabora in maniera proficua con la scuola.

TRACCIA

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Quadro informativo ed elementi generali desunti dal Piano Educativo Individulaizzato

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ALUNNO

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Salvatore è un ragazzo di 14 anni
Vive in famiglia con il padre, la madre e il fratello
Svolge attività sportiva in piscina con frequenza settimanale
Frequenta una scuola di recitazione
Ama ascoltare la musica e guardare la TV

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Quadro informativo ed elementi generali desunti dal Piano Educativo Individulaizzato

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ALUNNO

Dimensione

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

RELAZIONE - INTERAZIONE SOCIALIZZAZIONE
COMUNICAZIONE LINGUAGGIO
Punti di miglioramento
Punti di forza
AUTONOMIA ORIENTAMENTO
COGNITIVA NEUROPSICOLOGICA APPRENDIMENTO

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

  • Buona memoria visiva
  • Impegno costante e assiduo
  • Attenzione e partecipazione favorite da attività laboratoriali
  • Buona predisposizione all'uso delle tecnologie
  • Rispettoso delle regole scolastiche
  • Predisposizione alle relazioni sociali
  • Difficoltà di generalizzazione e di astrazione
  • Difficoltà nelle attività di analisi e rielaborazione
  • Difficoltà di pianificazione ed elaborazione di strategie
  • Difficoltà nell'area dell'attenzione selettiva e sostenuta
  • Bassi livelli di autostima

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Quadro informativo ed elementi generali desunti dal Piano Educativo Individulaizzato

8- Valutazione

D.M. 153/2023 Disposizioni correttive al Decreto interministeriale N° 182 del 2020 Modello unico per il PEI

pROGETTAZIONE DIDATTICA

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Rimuovere
Valorizzare
  • Lunghe lezioni frontali
  • Attività poco strutturate
  • Compiti lunghi
  • Attività strutturate e organizzate
  • Attività complesse scomposte in attività più semplici
  • Tempi di lavoro scanditi
  • Proposte didattiche per micro-obiettivi
  • Utilizzo di strumenti informatici
  • Attività cooperative in cui Salvatore possa dare il suo contributo
  • Assegnare a Salvatore incarichi di responsabilità
BARRIERE
FACILITATORI

+ Progettazione efficace

setting d'apprendimento

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Quadro informativo ed elementi generali desunti dal Piano Educativo Individulaizzato

8- Valutazione

pIANIFICAZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Materia: EDUCAZIONE CIVICA - TERZA CLASSE

TRACCIA

UDA
I Diritti fondamentali dell'Uomo

1- Analisi del contesto

Realizzare un prodotto digitale che tratti gli argomenti affrontati: Contestualizzazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e lettura, comprensione e riflessione degli articoli 1, 2, 14, 18, 19, 21, 22, 26.

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Tempi: Gennaio-Maggio (6 ore)
Discipline interessate: Italiano - Inglese - Arte - Tecnologia

pIANIFICAZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Argomento: I Diritti fondamentali dell'Uomo

TRACCIA

Fase I
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi
Realizzazione di un prodotto multimediale
Verifica
Condivisione con la classe
Recupero e potenziamento
Fase II
Fase III
Fase IV
Fase V
Fase VI
In aula 30'
In aula 60'
In aula 60'
In aula 90'
In aula 60'
In aula 60'

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

pIANIFICAZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Finalità
Promuovere la partecipazione di Salvatore, coinvolgendolo attivamente in percorsi strutturati di apprendimento in cui dovrà mettersi in relazione con altri compagni e agire con autonomia e responsabilità al fine di portare a termine un compito.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Quadro informativo ed elementi generali desunti dal Piano Educativo Individulaizzato

8- Valutazione

OBIETTIVI formativi

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Obiettivi
Esiti attesi
Migliorare le capacità attentive
Migliorare le capacità organizzative e di pianificazione
Data un'attività da svolgere in gruppo, lo studente sarà in grado di mantenere l'attenzione sul compito.
Dato un compito lo studente sarà in grado di eseguire l'esatta sequenza dei passaggi.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Quadro informativo ed elementi generali desunti dal Piano Educativo Individulaizzato

8- Valutazione

OBIETTIVI formativi

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Obiettivi
Esiti attesi
Sviluppare le competenze sociali di collaborazione, condivisione e mutuo aiuto per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Capire l'importanza del proprio contributo.
L'alunno sarà in grado di: - Ascoltare le opinioni e le valutazioni dei compagni. - Esprimere le proprie idee. - Collaborare con i compagni.
Lo studente sarà in grado di lavorare per portare a termine l'attività assegnata.

TRACCIA

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Quadro informativo ed elementi generali desunti dal Piano Educativo Individulaizzato

8- Valutazione

OBIETTIVI DI apprendimento

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Conoscenze
Abilità
Competenze

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

  • Scrivere testi di tipo espositivo e argomentativo corretti dal punto di vista morfosintattico, lessicale, ortografico, coerenti e coesi, adeguati allo scopo e al destinatario
  • Ricavare da fonti diverse (scritte,audiovisive e multimediali), informazioni utili per i propri scopi.
  • Metterein relazione l’esperienza comune in famiglia, a scuola, nella comunità divita con alcuni articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.
  • Utilizzare il PC, alcune periferiche e
  • programmi applicativi.
  • Assume responsabilmente atteggiamenti e ruoli; sviluppare comportamenti di partecipazione attiva e comunitaria.
  • Utilizza con dimestichezza le più comuni tecnologie dell’informazione e della comunicazione utili ad un dato contesto
  • È consapevole delle potenzialità, dei limiti e dei rischi dell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
  • Contesto, scopo, destinatario della comunicazione
  • Strutture essenziali dei testi
  • Lessico specifico
  • Metodologie e strumenti di organizzazione delle informazioni: sintesi, scalette, mappe concettuali
  • Significato dei concetti di diritto, dovere, responsabilità, identità, libertà.
  • I principali software applicativi utili per lo studio,con particolare riferimento a videoscrittura e presentazioni
  • Metodologie e strumenti di ricerca dell’informazione

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Competenze Chiave EuropeeEvidenze osservabili

PrerequisitiRaccordi interdisciplinari

Competenze Chiave EuropeeEvidenze osservabili

John Dewey

METODOLOGIE

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Alex Osborn
Lezione partecipata
Brain storming
Jerome Bruner

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

Cooperative learning
Kurt Lewin
Learning by doing

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

John Dewey
Fratelli Johnson

STRUMENTI MATERIALI E RISORSE

LIM
Ppt
Consegna
Fase I
Fase II
PC
Smartphone
Materiale di cancelleria
Libri

TRACCIA

1- Analisi del contesto

Figure educative
Compagni

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

Fase V
Schede di verifica

5- Metodologie

Fase III-IV
LIM
PC
Materiale integrativo

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

FASI DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Argomento: I Diritti fondamentali dell'Uomo
Fase I
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
In aula 30'

TRACCIA

Attività laboratoriale in gruppi cooperativi
Realizzazione di un prodotto multimediale
Verifica
Condivisione con la classe
Recupero e potenziamento
Fase II
Fase III
Fase IV
Fase V
Fase VI
In aula 60'
In aula 60'
In aula 90'
In aula 60'
In aula 60'

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Fase I
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
In aula 30'

TRACCIA

I docenti mostrano uno schema su come sarà articolata l'attività e lo illustrano alla classe.
10 minuti
1 ora
20 minuti
1 ora
1 ora e 30 minuti
1 ora
Brain storming e recupero dei prerequisiti
Analisi della consegna e formazione gruppi di lavoro
Lavoro in gruppo
Creazione di un prodotto multimediale
Condivisione con la classe del lavoro svolto
Verifica scritta

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Fase I
In aula 30'
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
10 minuti
Brain storming e recupero dei prerequisiti

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

Che cosa dice la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani?

3- Pianificazione dell'attività

Quali sono i diritti fondamentali dell'essere umano?

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Chi ha firmato la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo?
Qual è il diritto umano più violato?
Si cercherà di favorire la partecipazione attiva di Salvatore tramite opportune domande stimolo.

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Fase I
In aula 30'
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro

TRACCIA

10 minuti
Brain storming e recupero dei prerequisiti
Salvatore, a turno con gli altri compagni, riporta sulla LIM le risposte date dalla classe alle domande:
Quali sono i diritti fondamentali dell'essere umano?
Che cosa dice la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani?

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Fase I
In aula 30'
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro

TRACCIA

20 minuti
Analisi della consegna e formazione gruppi di lavoro

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

CONSEGNA

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

Titolo: Realizzare un prodotto digitale che tratti gli argomenti su un articolo a scelta tra quelli proposti: Contestualizzazione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e lettura, comprensione e riflessione degli articoli 1, 2, 14, 18, 19, 21, 22, 26 .

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Fase I

TRACCIA

In aula 30'
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
20 minuti
Analisi della consegna e formazione gruppi di lavoro

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

Organizzazione: sarete suddivisi in 4 gruppi. Ad ognuno verrà assegnato un preciso compito

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

Gruppo 1
Gruppo 2

6- Strumenti, materiali e risorse

Artt. 1 - 2

7- Fasi dell'attività

Artt. 14 - 18

8- Valutazione

Gruppo 3
Gruppo 4
Artt. 19 - 21
Artt. 22 - 26

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Fase I
In aula 30'
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro

TRACCIA

20 minuti
Analisi della consegna e formazione gruppi di lavoro

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

Salvatore lavorerà con Giuseppe, Beatrice e Dario (gruppo 1) per sviluppare l'argomento "Diritti fondamentali dell'Uomo artt. 1 - 2"

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

Gruppo 1

6- Strumenti, materiali e risorse

Artt. 1 - 2

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Gruppo 2
Gruppo 4
Gruppo 3
Artt. 22 - 26
Artt. 19 - 21
Artt. 14 - 18

FASI DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Argomento: I Diritti fondamentali dell'Uomo

TRACCIA

Fase I
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
In aula 30'
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi
Fase II
In aula 90'

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

Realizzazione di un prodotto multimediale
Verifica
Condivisione con la classe
Recupero e potenziamento
Fase III
Fase IV
Fase V
Fase VI
In aula 60'
In aula 60'
In aula 60'
In aula 60'

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 90'
Fase II
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi

TRACCIA

Gli studenti dispongono del materiale didattico funzionale al raggiungimento degli obiettivi didattici previsti.
Ricerca, riflessione e confronto
L'attività vede gli studenti coinvolti in un lavoro di ricerca, riflessione e rielaborazione finalizzato ad accrescere le loro abilità e competenze ed attivare le loro capacità di problem solving.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 90'
Fase II
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi

TRACCIA

Con la guida dei docenti gli studenti stabiliscono la suddivisione dei compiti all'interno del gruppo tenendo conto delle competenze di ognuno.
Suddivisione dei compiti
Grafica WebApp/Disegno
Salvatore e Beatrice
Contenuti e approfondimenti
Giuseppe e Dario

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 90'
Fase II
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi

TRACCIA

Per la realizzazione dello slogan cartaceo gli studenti utilizzeranno fogli, colori a tempera, pennarelli e materiale da cancelleria.
Creazione slogan
Ciascun gruppo fotograferà i lavori realizzati così da inserire le foto nel relativo documento multimediale.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 90'
Fase II
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi

TRACCIA

Per la realizzazione del lavoro multimediale gli studenti utilizzeranno il materiale didattico a disposizione.
Creazione progetto online

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

FASI DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Argomento: I Diritti fondamentali dell'Uomo
Fase I
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi
Fase II
In aula 30'
In aula 90'

TRACCIA

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

Realizzazione di un prodotto multimediale
Fase III
In aula 60'

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

Verifica
Condivisione con la classe
Recupero e potenziamento
Fase IV
Fase V
Fase VI
In aula 60'
In aula 60'
In aula 60'

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Fase III
In aula 60'
Realizzazione di un prodotto multimediale

TRACCIA

Ogni gruppo, in maniera ordinata, realizzerà il collegamento ipertestuale del relativo documento cartaceo realizzato in precedenza.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

FASI DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Argomento: I Diritti fondamentali dell'Uomo
Fase I
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi
Realizzazione di un prodotto multimediale
Fase II
Fase III
In aula 30'
In aula 60'
In aula 90'

TRACCIA

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

Condivisione con la classe
Fase IV
In aula 60'

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Verifica
Recupero e potenziamento
Fase V
Fase VI
In aula 60'
In aula 60'

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 60'
Fase IV
Condivisione con la classe

TRACCIA

Ogni gruppo presenta alla classe il lavoro svolto, rispondendo a eventuali domande da parte dei docenti e degli studenti.
Si ripassano cosi i concetti fondamentali in vista della verifica finale.
Il docente di sostegno guida Salvatore durante il ripasso degli argomenti fornendogli, se necessario, materiale di ausilio allo studio.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

FASI DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Argomento: I Diritti fondamentali dell'Uomo

TRACCIA

Fase I
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi
Realizzazione di un prodotto multimediale
Condivisione con la classe
Fase II
Fase III
Fase IV
In aula 30'
In aula 60'
In aula 90'
In aula 60'

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Verifica
Fase V
In aula 60'
Recupero e potenziamento
Fase VI
In aula 60'

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 60'
Fase V
Verifica scritta

TRACCIA

Verifica semi-strutturata

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

Domande a risposta aperta, multipla, V/F, schemi/mappe concettuali/frasi da completare.

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Per Salvatore la verifica conterrà domande a risposta multipla, V/F, completamento di frasi/schemi/mappe e la valutazione sarà effettuata in base a quanto indicato nel PEI.

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 60'
Fase V
Verifica scritta

TRACCIA

Esempio di verifica

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 60'
Fase V
Verifica scritta

TRACCIA

Esempio di verifica

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 60'
Fase V
Verifica scritta

TRACCIA

Esempio di verifica

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

In aula 60'
Fase V
Verifica scritta

TRACCIA

Esempio di verifica

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

FASI DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Argomento: I Diritti fondamentali dell'Uomo

TRACCIA

Fase I
Attività laboratoriale in gruppi cooperativi
Realizzazione di un prodotto multimediale
Verifica
Condivisione con la classe
Fase II
Fase III
Fase IV
Fase V
In aula 30'
In aula 60'
In aula 60'
In aula 90'
In aula 60'
Presentazione attività e formazione gruppi di lavoro

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Recupero e potenziamento
Fase VI
In aula 60'

DESCRIZIONE DELL'ATTIVITA'

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

In aula 60'
Fase VI
Recupero e potenziamento
Attività previste

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

L'eventuale recupero finale verrà effettuato subito dopo la consegna delle verifiche corrette, si procederà con la spiegazione degli errori e l'approfondimento degli argomenti in cui si è notata una maggiore incidenza di incomprensione.

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Mentre gli alunni che manifestano difficoltà recuperano,gli altri potenziano le loro conoscenze e abilità.

8- Valutazione

Salvatore con la guida dei docenti rivede gli eventuali errori presenti nella verifica.

valutazione

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

In ingresso
  • Valutazione diagnostica
  • Analisi delle conoscenze, abilità e competenze pregresse
  • Modalità: Brainstorming

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

In itinere
  • Valutazione formativa
  • Rileva come gli alunni recepiscono le nuova conoscenze e verifica l'efficacia delle procedure seguite e quindi l'eventuale revisione e correzione del processo di insegnamento.
  • Modalità: osservazione

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Finale
  • Valutazione sommativa
  • Redige un bilancio complessivo dell'apprendimento a livello del singolo alunno e del gruppo classe.
  • Modalità: verifica (semi)strutturata

valutazione

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Valutazione formativa

TRACCIA

1- Analisi del contesto

Osservazione dell'alunno durante le varie fasi di lavoro tramite una griglia con precisi descrittori, relativi agli obiettivi prefissati.

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

valutazione

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Valutazione sommativa

TRACCIA

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

AUTOvalutazione

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Rubrica autovalutazione Relazione individuale

TRACCIA

La rubrica di autovalutazione viene somministratata alla fine di ogni sessione di apprendimento. Serve per rendere consapevole l’alunno su come si è svolto il suo processo di apprendimento.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

Indicazioni Nazionali per il curriculo dell'infanzia e del primo ciclo, DM 254/2012

Cosa sono?

+ info

A chi si rivolgono?

+ info

Cosa troviamo?

+ info

Come sono suddivise?

+ info

Indicazioni Nazionali e nuovi scenari, prot. n. 3645 del 01 marzo 2018

Verso le competenze di cittadinanza

16

15

14

13

12

11

10

DSA - LEGGE 8 ottobre 2010 , n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.

Che cosa sono i DSA?

+ info

A chi si rivolge?

+ info

Cosa classifica?

+ info

Quale finalità?

+ info

Quali adempimenti e provvedimenti?

+ info

DVA - LEGGE 5 febbraio 1992 , n. 104Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.

Diritto allo studio

+ info

Comunità scolastica

+ info

Articoli

+ info

Certificazione

+ info

Organico docenti

+ info

STRUMENTI D’INTERVENTO PER ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI E ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA . DM 27/12/2012

BES Definizione

+ info

La Normativa

+ info

Le Categorie

+ info

Quali sono gli aspetti principali da considerare per una progettazione didattica efficace?

II Analisi

I Analisi

Aspetti necessari per garantire

Contesto iniziale e risorse disponibili

Stimolare la curiosità

Arricchire e consolidare le conoscenze

Spazi e strumenti

Esperienza tangibile

Migliore Inclusione

Riassunti nella domanda

Come posso sviluppare le loro COMPETENZE?

Quali TECNICHE DIDATTICHE e quali METODOLOGIE sono più adatte?

BRAINSTORMING

Che cosa è?

+ info

+ info

Quante fasi?

+ info

Come funziona?

Come facilitare?

+ info

+ info

Azioni del docente?

COOPERATIVE LEARNING

Il Cooperative Learning è una modalità di apprendimento che si realizza attraverso la cooperazione fra i vari componenti della classe. Gli elementi essenziali da attivare durante ogni attività sono cinque:

Interdipendenza positiva

+ info

+ info

Responsabilità individuale e di gruppo

+ info

Interazione costruttiva

Abilità sociali nei rapporti interpersonali

+ info

+ info

Autovalutazione

+ info

Il ruolo dell’insegnante

SETTING DI APPRENDIMENTO

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Strutturare lo spazio, il tempo, e i contenuti dell'insegnamento
Strutturare significa organizzare in modo preciso e dettagliato le attività ed i materiali da proporre, gli spazi di lavoro ed i tempi di esecuzione e riposo.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

Perchè strutturare?

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

La strutturazione rende chiaro, evidente e quindi comprensibile ciò che viene chiesto allo studente, permettendo quindi di limitare i comportamenti problematici, che spesso derivano dall'ansia di non sapere cosa fare, come e quando farlo.

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

UDL

Universal design for learning

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Progettazione universale per l'apprendimento
E' dimostrato che non esiste una modalità di rappresentazione, azione, espressione e coinvolgimento ottimale per tutti gli studenti. E' fondamentale fornire più opzioni, più scelte, più alternative.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

In sintesi...

4- Obiettivi

  • Progettazione di prodotti e di ambienti utilizzabili e accessibili a tutti, senza bisogno di personalizzazioni e adattamenti particolari;
  • Non ha un preciso destinatario, ha lo scopo di eliminare tutte le barriere prima che si manifestino come tali;
  • L'accessibilità dell'ambiente favorisce la personalizzazione (flessibilità).

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

i 3 concetti UDL

i 7 principi UDL

P.E.I. PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO Decreto Interministeriale n° 182 del M 29/12/2020

Adozione del modello nazionale di piano educativo individualizzato e delle correlate linee guida, nonché modalità di assegnazione delle misure di sostegno agli alunni con disabilità, ai sensi dell’articolo 7, comma 2-ter del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66. «Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107»;

La Normativa STRALCIO

+ info

D.M. n. 153/ 2023 Disposizioni correttive al decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182

+ info

Documenti strategici delle istituzioni scolastiche

PAI

PdM

PTOF

RAV

Piano di miglioramento

Piano annuale per l'inclusione

Piano triennale dell'offerta formativa

Rapporto di autovalutazione

Rendicontazione sociale

+ info

+ info

+ info

+ info

+ info

la Scuola nella Costituzione Italiana

Art.3

Art.9

+ info

+ info

Art.33

Art.34

+ info

+ info

DESCRIZIONE DELL'ALUNNO

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

Disturbo dello Spettro Autistico (299.00 - F84.00) Con disabilità Intellettiva media (318.00 - F71).
Diagnosi Funzionale
Legge 104/92
Interventi a scuola
Qudro clinico con connotazioni di gravità Articolo 3 comma 3 L. 104/92
Due Docenti di Sostegno (18 ore), Assistente specialistico (6 ore) PEI che prevede un percorso personalizzato in relazione agli obiettivi specifici di apprendimento, alle strategie, alle metodologie didattiche, alle modalità di verifica e ai criteri di valutazione.
Scuola Famiglia
L'alunno viene seguito con attenzione e premura dalla famiglia che collabora in maniera proficua con la scuola.

TRACCIA

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

8- Valutazione

DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO

vINCENZO fRANCESCO COPPOLA

TRACCIA

Caratteristiche generali
I Disturbi dello Spettro Autistico sono un eterogeneo gruppo di disordini del neurosviluppo, caratterizzati da compromissioni qualitative dell'interazione sociale e della comunicazione, accompagnate da comportamenti ripetitivi e stereotipati.

1- Analisi del contesto

2- Progettazione didattica

3- Pianificazione dell'attività

4- Obiettivi

5- Metodologie

6- Strumenti, materiali e risorse

7- Fasi dell'attività

Si riscontra un'ampia articolazione clinica, da forme a basso funzionamento con disabilità intellettiva a forme ad alto funzionamento.

8- Valutazione

IL MACROCONTESTO

L'istituto è formato da sette plessi, tutti ben collegati con i mezzi pubblici, e dotati di strutture necessarie al superamento delle barriere architettoniche.
Le sedi sono dotate di palestre, di biblioteche, di laboratori: informatici e multimediali; di arte e di scienze; di musica e di alimentazione.
Le aule della scuola sono fornite di LIM/foglio elettronico e di collegamento wireless che permettono ai docenti di svolgere attività didattiche interattive.
Il contesto socio culturale ed economico di provenienza degli studenti è eterogeneo. la popolazione scolastica presenta una discreta presenza di alunni immigragrati provenienti da diverse etnie, con usi costumi e tradizioni differenti.
Fanno parte della popolazione studentesca alunni con disabilità, con DSA e BES con svantaggio socio-culturale-economico e con svantaggio comportamentale-relazionale.
Alla luce di ciò la scuola investe nelle attività progettuali miranti all' INCLUSIONE.

Cosa sono?

  • Innanzitutto le IN2012 sono flessibili, il Programma è unico invariante e uguale per tutti in qualsiasi contesto.
  • Le IN2012 sono un testo prescrittivo che ci indicano la direzione dove andare, fornendo strumenti e mappe.
  • Le IN2012 servono per la costruzione del Curriculo.

Prerequisiti

  • Conoscere alcune procedure e tecniche di lavoro per cercare informazioni
  • Usare fonti di diverso tipo (documentarie, narrative, digitali, ecc.) per produrre conoscenze su temi definiti
  • Selezionare e organizzare le informazioni con mappe, schemi, tabelle, grafici e risorse digitali.
  • Comprendere aspetti e strutture dei processi storici mondiali.
  • Usare le conoscenze apprese per comprendere problemi interculturali e di convivenza civile.
  • Argomentare oralmente su conoscenze apprese
  • Produrre testi argomentativi.
  • Produrre testi digitali

Raccordi interdisciplinari

Docenti di lettere, religione, arte e immagine, tecnologia, lingue.

Che cosa è?

Tecnica creata da Alex Osborn 1938

Può essere utilizzata per far emergere la creatività e la generazione di nuove idee su qualsiasi argomento. È una tecnica che nasce come strumento di lavoro per gruppi, ma che si può facilmente adattare anche all’attività individuale

Organico docenti

L’alunno con disabilità è assegnato alla classe comune in cui si realizza il processo di integrazione. Pertanto la presa in carico e la responsabilità educativa dell’alunno con disabilità spettano a tutto il Consiglio di Classe, di cui fa parte il docente per le attività di sostegno.

Quale finalità?

La legge persegue, per le persone con DSA, le seguenti finalità:a) garantire il diritto all'istruzione;b) favorire il successo scolastico, anche attraverso misure didattiche di supporto, garantire una formazione adeguata e promuovere lo sviluppo delle potenzialità;c) ridurre i disagi relazionali ed emozionali;d) adottare forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti;e) preparare gli insegnanti e sensibilizzare i genitori nei confronti delle problematiche legate ai DSA;f) favorire la diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi;g) incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante il percorso di istruzione e di formazione;h) assicurare eguali opportunità di sviluppo delle capacità in ambito sociale e professionale.

Lezione partecipata

Gli studenti acquisiscono più facilmente le informazioni proposte dal docente se partecipano attivamente alla lezione che si sviluppa attraverso un dialogo tra il docente e la classe, una lezione molto diversa da quella frontale.

Nel corso di una lezione partecipata anche l’utilizzo della LIM e di integrazioni multimediali e l’uso di mediatori didattici (mappe, tabelle...) diventa più efficace. In una lezione partecipata gli studenti tornano più volte sulle tematiche in un processo di costruzione condivisa della conoscenza, scartando le concettualizzazioni imprecise e poco pertinenti e chiarendo man mano il tema..

Quali adempimenti e provvedimenti?

La legge 170 ha voluto ampliare il diritto allo studio già previsto generalmente dalla nostra Costituzione (art. 34). Essa ha infatti presentato ai docenti degli strumenti riconosciuti su base nazionale per garantire un’offerta formativa a 360°. La legge 170 ha anche introdotti degli strumenti specifici per affrontarli. Suddividendoli in tre macrocategorie, si tratta del Piano Didattico Personalizzato (PDP), degli strumenti compensativi e delle misure dispensative.

Come sono suddivise?

Le Indicazioni Nazionali sono il documento di riferimento della progettazione didattica e curriculare. Sono suddivise in tre sezioni:- CULTURA,SCUOLA,PERSONA - FINALITA' GENERALI- ORGANIZZAZIONE DEL CURRICULO

Rapporto di autovalutazione

Rapporto di autovalutazione (RAV) per il triennio tiene conto dei risultati rendicontati e delle nuove analisi interne, si individuano le priorità e i traguardi che si intendono raggiungere al termine del triennio. La gestione del processo di autovalutazione interna è affidata al Dirigente scolastico

Interazione costruttiva (o positiva faccia a faccia)

Deve basarsi su apprendimento e sostegno: l’interrelazione fra i membri del gruppo oltre a portare al raggiungimento dell’obiettivo scolastico, dovrebbe permettere di comprendere atteggiamenti di stima, rispetto e accettazione reciproca.

I comportamenti da privilegiare sono:aiuto reciproco, scambio di informazioni, feedback, fiducia, motivazione per il bene comune.

Come funziona?

 Presentazione dell’obiettivo  Creazione delle idee individuali  Raccolta e registrazione delle idee  Organizzazione delle idee  Valutazione delle idee

Interdipendenza positiva

È la consapervolezza che nessun singolo studente che partecipa al gruppo può raggiungere il fine ultimo del lavoro senza che sia utilizzato l’impegno di tutti e, al contrario, che il risultato non è ascrivibile a un singolo componente, ma a ciascuno nella totalità.L’interdipendenza può essere costruita attraverso:

  • lo scopo
  • il compito
  • risorse e materiali
  • diversificazione dei ruoli
  • identità del gruppo
  • la fantasia
  • la valutazione
  • ricompensa e collaborazione

Visual content is a transversal, universal language, like music. We are able to understand images from millions of years ago, even from other cultures.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Quante fasi?

FASE 1 DIVERGENTE

Dopo aver stabilito l’argomento o la questione da studiare si invitano gli studenti a produrre idee lasciando la massima libertà, senza porre vincoli o limiti. In questa fase bisogna raccogliere quante più idee possibilI lasciandopensare liberamente senza valutare la consistenza, pertinenza o utilità delle diverse associazioni. Ognuno potrà associare i propri pensieri e intuizioni in modo autonomo. È la cosiddetta fase della “tempesta di cervelli”. Il docente si limiterà ad evidenziare i pensieri/idee dei partecipanti disponendoli su una lavagna (LIM o di qualunque altro tipo servendosi eventualmente di post-it) creando uno schema a grappoli.

FASE 2 CONVERGENTE

È la fase dell’analisi e del ragionamento critico. Si selezionano e si organizzano in modo logico le idee.

La Normativa

La normativa Bes di riferimento è la Direttiva Ministeriale del 27 dicembre 2012 e le successive circolari ministeriali. Tale direttiva ha lo scopo di tutelare gli alunni con Bisogni Educativi Speciali garantendo loro il diritto di accedere a un apprendimento personalizzato, come previsto dalla Legge 53/2003. Il fine è dunque quello di permettere ai ragazzi di svolgere le attività didattiche secondo le modalità e i tempi a loro più consoni.La Circolare Ministeriale n.8 del 6 marzo 2013, prot. n.561, avente come oggetto «Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”. Indicazioni operative», prevede l’applicazione della normativa dedicata ai ragazzi con Dsa (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) anche a tutti gli alunni con Bes.

Rendicontazione sociale

Rendicontazione sociale relativa al triennio precedente al fine di rilevare i risultati effettivamente raggiunti e le prospettive di sviluppo per la triennalità successiva. La Rendicontazione Sociale o Bilancio Sociale è quel documento che consente alla scuola di rendicontare sugli impegni assunti, sull'uso delle risorse, sui risultati conseguiti, sugli effetti sociali prodotti nell'ambito di un dialogo tra la scuola e i propri stakeholder (studenti, famiglie, comunità locale, ecc.). Il processo di rendicontazione sociale è affidato al Dirigente scolastico.

Abilità sociali nei rapporti interpersonali

Sono uno strumento di educazione alla cittadinanza possono essere riassunte in cinque categorie:

  • comunicative (capacità di comunicare chiaramente);
  • di leadership (capacità di lavorare con altri);
  • nella soluzione negoziata dei conflitti (capacità relazionali);
  • nella soluzione dei problemi (capacità di problem solving);
  • nel prendere decisioni (capacità decisionali).

Diritto allo studio

Il diritto allo studio degli alunni con disabilità si realizza, secondo la normativa vigente, attraverso l’integrazione scolastica, che prevede l’obbligo dello Stato di predisporre adeguate misure di sostegno, alle quali concorrono a livello territoriale, con proprie competenze, anche gli Enti Locali e il Servizio Sanitario Nazionale.

Piano di miglioramento

Il Piano di Miglioramento (PdM) è un percorso volto al raggiungimento dei traguardi connessi alle priorità indicate dal Rapporto di Autovalutazione (RAV). Promuovere i talenti e le abilita' per offrire a ciascuno opportunita' di successo formativo con percorsi progettuali formativi disciplinari ad hoc. Migliorare l'apprendimento degli studenti per migliorare gli esiti degli apprendimenti. Il dirigente scolastico è responsabile della gestione del processo di miglioramento.

Comunità scolastica

La comunità scolastica ha il compito di “prendere in carico” e di occuparsi della cura educativa e della crescita complessiva della persona con disabilità, fin dai primi anni di vita. Tale impegno collettivo ha una meta ben precisa: predisporre le condizioni per la piena partecipazione della persona con disabilità alla vita sociale, eliminando tutti i possibili ostacoli e le barriere, fisiche e culturali, che possono frapporsi fra la partecipazione sociale e la vita concreta delle persone con disabilità.

Le Categorie

tre categorie principali: disabilità (tutelata dalla Legge 104/92) disturbi evolutivi specifici (tra i quali i DSA, tutelati dalla L.170/2010, e per la comune origine evolutiva anche ADHD e borderline cognitivi) svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Alle tre categorie sopraindicate si aggiunge un quarto punto in cui rientrano altri disturbi non chiaramente illustrati nella normativa, che comprendono i disturbi dell’apprendimento non specifici, i disturbi dell’umore, i disturbi d’ansia, gli alunni plusdotati intellettivamente che possono rientrare nei BES.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.

La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

Cosa classifica?

Classifica i soggetti in base al disturbo specifico:

Dislessia

Disortografia

Discalculia

Disgrafia

Learning by doing

Il metodo didattico del pedagogista John Dewey è stato complessivamente definito da lui stesso come learning by doing ossia imparare facendo. Tale metodo sottolinea anzitutto il valore dell’esperienza nell’educazione, l’importanza del lavoro manuale e il fatto che, con l’educazione stessa, si realizza una formazione del soggetto.

Principio cardine e punto di partenza nella riflessione pedagogica del Dewey è rappresentato dalla considerazione dell’‘azione come unico strumento efficace di apprendimento’.

Che cosa sono i DSA?

  • I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente e che si manifestano con l'inizio della scolarizzazione.

Piano triennale dell'offerta formativa

Piano Triennale dell’Offerta Formativa (PTOF) parte dall’analisi del contesto e delle priorità definite nel RAV, tenendo conto degli obiettivi formativi prioritari previsti per norma (art. 1, comma 7, legge 107/2015), “esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia”. Nel PTOF, per norma, deve essere riportato il Piano di miglioramento (art. 1, comma 14, legge n. 107/2015).

Articoli

Le Legge 104/92 riconosce e tutela la partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, in particolare nei luoghi per essa fondamentali: la scuola, durante l’infanzia e l’adolescenza (artt. 12, 13, 14, 15, 16 e 17) e il lavoro, nell’età adulta (artt. 18, 19, 20, 21 e 22).

Le 8 Competenze Chiave Europee

  • competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;
  • competenza sociale e civica in materia di cittadinanza;
  • competenza imprenditoriale;
  • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.
  • competenza alfabetica funzionale;
  • competenza multilinguistica;
  • competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;
  • competenza digitale;

Evidenze osservabili

  • esprime argomentazioni in modo convincente e appropriato, sia oralmente che per iscritto.
  • produce testi espositivi e argomentativi.
  • scrive semplici testi in inglese.
  • organizza e integra le informazioni ricavate da testi di diverso tipo (verbali e multimediali).
  • si impegna responsabilmente con gli altri per conseguire un interesse comune e favorire lo sviluppo sostenibile della società, nel rispetto dei diritti umani.
  • realizza prodotti multimediali efficaci sul piano comunicativo ed estetico.
Sono un documento di riferimento per l'organizzazione e la pianificazione delle attività didattiche nella scuola italiana. Le I.N. stabiliscono gli obiettivi formativi, le competenze da acquisire e gli argomenti da trattare in ogni disciplina. La finalità del primo ciclo è l'acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. In questa prospettiva ogni scuola pone particolare attenzione ai processi di apprendimento di tutti gli alunni e di ciascuno di essi, accompagna nell'elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza.

Piano annuale per l'inclusione

Tale piano ha lo scopo di far emergere annualmente criticità e punti di forza, rilevando le tipologie dei diversi bisogni educativi speciali, le risorse impiegabili, l'importanza degli interventi educativi e delle strategie didattiche in un'ottica inclusiva. Il Piano Annuale per l'Inclusione è proposto dal Gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) e viene approvato dal Collegio dei docenti. Il Piano, dopo essere stato deliberato, va inoltrato ai competenti Uffici Scolastici Regionali, nonché ai GLIP e al GLIR, per la richiesta dell'organico di sostegno. Il piano è approvato dal Collegio dei Docenti entro il 30 giugno di ciascun anno e rappresenta una dichiarazione di intenti per l'anno successivo.

Come facilitare?

 Creare un ambiente informale e positivo  Enfatizzare che è più importante la quantità di idee che non la qualità  Scoraggiare i commenti critici. Nessuno deve sentirsi giudicato  Incoraggiare e dare l’opportunità di esprimersi a tutti ipartecipanti  Chiarire l’importanza di ascoltare le idee degli altri, dauna rielaborazione dell’ idea di un singolo spesso ne nascono di nuove

Certificazione

La certificazione di disabilità è il presupposto per l’attribuzione all’alunno con disabilità delle misure di sostegno e di integrazione.

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione.

I tre concetti dell'UDL

I sette principi dell'UDL?

Nel 2018 è stato presentato il documento “indicazioni nazionali e nuovi scenari”, non si tratta di un'integrazione né di una riscrittura delle I.N. del 2012. Ma propone di ricalibrare quelle esistenti, per rispondere alle esigenze di uno sviluppo orientato alla sostenibilità in tutte le sue dimensioni, con l'acquisizione dei contenuti dell'agenda 2030.

A chi si rivolge?

Si rivolge a quei soggetti che presentano disturbi legati alle diverse modalità di funzionamento delle reti neuronali coinvolte nei processi di lettura, scrittura e calcolo, cioè da un diverso funzionamento del cervello e delle sue modalità di apprendimento. Non sono causati da un deficit di intelligenza, da problemi ambientali o psicologici e nemmeno da deficit sensoriali. I DSA non sono una malattia, e questa caratteristica è innata e non è transitoria: accompagna l’individuo per tutta la vita.

Le 8 Competenze Chiave Europee

  • competenza alfabetica funzionale;
  • competenza multilinguistica;
  • competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;
  • competenza digitale;
  • competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare;
  • competenza sociale e civica in materia di cittadinanza;
  • competenza imprenditoriale;
  • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.

Evidenze osservabili

  • competenza alfabetica funzionale;
  • competenza multilinguistica;
  • competenza matematica e competenza di base in scienze e tecnologie;

Responsabilità individuale e di gruppo

  • coinvolgimento dei Bisogni Educativi Speciali: la didattica inclusiva riconosce la speciale normalità di tutti gli alunni e il duplice bisogno di sentirsi normali e, allo stesso tempo, di essere speciali e accettati per la propria individualità;
  • funzioni e ruoli: nella modalità di learning together si succedono assegnazioni graduali che partono dalla gestione del gruppo, al funzionamento del gruppo, ai ruoli per l’apprendimento fino ad arrivare a funzioni più complesse (come fornire risorse, prospettive e funzioni cognitive diverse).

Il ruolo dell’insegnante

1. La formazione dei gruppi: ◾ piccoli gruppi di tre o quattro studenti (learning community) ◾ unanimità nelle decisioni ◾ partecipazione uguale ◾ eterogeneità;

2. L’organizzazione del lavoro: che deve essere chiara e prevedere una distribuzione delle responsabilità;

3. Il controllo e lo stimolo dell’impegno, pur nell’autonomia degli studenti;

4. L’insegnamento delle abilità sociali poiché l’adulto viene percepito come modello dall’allievo

5. La valutazione dei gruppi e dei singoli attraverso il monitoringe il processing per costruire una valutazione autentica

A chi si rivolgono?

  • Alle scuole del PRIMO CICLO:
- Scuola dell'infanzia; - Scuola primaria; - Scuola secondaria di primo grado.
  • Hanno tutte in comune la prima parte delle Indicazioni Nazionali, poi c'è una parte specifica legata ai vari ordini e gradi.

Autovalutazione

Il processo è mediato dall’insegnante e si sviluppa durante l’intero anno scolastico; si attua su 2 livelli:

  • durante lo svolgersi del compito monitoring
  • una volta terminata l’attività processing

monitoringL’autovalutazione trasforma il processo valutativo in uno strumento funzionale all’apprendimento (non si valuta solamente la propria prestazione, ma anche quella dei compagni e del gruppo).

Azioni del docente

DEVE FARE

NON DEVE FARE

 Riportare le idee di un singolo al gruppo  Incoraggiare le persone a prendere la parola  Trattare tutte le idee allo stesso modo  Muoversi nel gruppo per creare la giusta atmosfera  Ripetere spesso quale è la tematica oggetto del Brainstorming  Non dilungarsi eccessivamente ed evitare la ridondanza di informazioni

 Evitare di interrompere chi sta parlando  Evitare frasi : “lo abbiamo già detto!”  Non esprimere giudizi  Non modificare le idee  Non scoraggiarsi se il gruppo sembra bloccato  Non voler essere contemporaneamente leader, facilitatore e verbalizzatore Non sollecitare eccessivamente le richieste mentre stanno pensando

Articolo 2 Formulazione del Piano Educativo Individualizzato1. Il PEI: a. è elaborato e approvato dal GLO ai sensi del successivo articolo 3, comma 9; b. tiene conto dell'accertamento della condizione di disabilità in età evolutiva ai fini dell'inclusione scolastica, di cui all'articolo 12, comma 5, della legge 104/1992 e del Profilo di Funzionamento, avendo particolare riguardo all'indicazione dei facilitatori e delle barriere, secondo la prospettiva bio-psico-sociale alla base della classificazione ICF dell'OMS; c. attua le indicazioni di cui all’articolo 7 del DLgs 66/2017;

BES Definizione

ILa sigla BES sta per Bisogni Educativi Speciali e si riferisce a particolari esigenze educative che possono avere determinati alunni anche solo per un periodo di tempo limitato. Queste esigenze possono dipendere da «motivi fisici, biologici, fisiologici o anche per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta»

Cosa troviamo?

  • I Traguardi di sviluppo delle competenze e gli Obiettivi di apprendimento che i ragazzi devono avere alla fine di una determinata classe o alla fine del ciclo.

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Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

1.L'arte e la scienza sono libere e libero ne è l'insegnamento. 2.La Repubblica detta le norme generali sull'istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi. 3.Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato. 4.La legge, nel fissare i diritti e gli obblighi delle scuole non statali che chiedono la parità, deve assicurare ad esse piena libertà e ai loro alunni un trattamento scolastico equipollente a quello degli alunni di scuole statali.

5.E` prescritto un esame di Stato per l'ammissione ai vari ordini e gradi di scuole o per la conclusione di essi e per l'abilitazione all'esercizio professionale. 6.Le istituzioni di alta cultura, università ed accademie, hanno il diritto di darsi ordinamenti autonomi nei limiti stabiliti dalle leggi dello Stato.