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Copia - Relazione Apiamoci

Davide Carobin

Created on June 26, 2024

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Transcript

Davide Carobin 4Aga 2022-2023

RElazione Pcto presso apiamoci

  • Periodo di svolgimento: 5 al 16 Giugno 2023. Dal 3 al 11 Luglio 2023. Uscite aggiuntive il 13 Luglio 2023 e 9 Settembre 2023.
  • Azienda ospitante: “Apiamoci” Via Cerchiari 23 36033 Isola Vicentina (VI)
  • Tutor scolastico: Prof Erica Cannonieri e Tiziano Rodar

Organizzazione

Apiamoci è una società agricola composta da 3 soci: Damiano Fioretto, laureato in scienze forestali, apicoltore professionista, Paolo Fontana, entomologo ricercatore nel settore apistico e apicoltore da oltre 30 anni. Il terzo socio, Piero Gavazzo, pilota di Canadair antincendio.L’azienda si occupa di apicoltura sostenibile e di didattica.Apertura del negozio: Sabato dalle 9.00-12.30.L’Azienda è caratterizzata da circa 20 Apiari distribuiti in tutto il Veneto.La sede principale invece è costituita da diversi ambienti: un laboratorio, un magazzino e un negozio aperto al pubblico il Sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.Strutture sfruttate: Sede di Apiamoci e Apiari (Isola Vicentina, Tonezza, Padova, Valdastico, Lavarone, Nosellari).

Caratteristiche dell'azienda

Ho scelto di lavorare nell’azienda Apiamoci principalmente per passione e curiosità. Da grande appassionato di insetti ho deciso di sperimentare questa esperienza per scoprire e capire in che modo potessero essere usate le api, ed il ricavo dei diversi prodotti da loro generati.

Motivazioni

I miei obiettivi principali consistevano nell’aumentare la mia conoscenza nel mondo apistico e provare di persona a svolgere alcune delle numerose attività che lo compongono: sperimentare la routine quotidiana di un apicoltore, compresi tutti i suoi impegni e il suo metodo di organizzazione. Oltre a questo mi sono posto alcuni obiettivi personali e relazionali riguardanti il lavoro con un'altra persona, la coordinazione e l’aumento delle mie capacità comunicative.

Obiettivi

Monitoraggio e riporto dei dati

Pulizia e manutenzione del laboratorio e degli ambienti di lavoro

Ingabbiamento e produzione di nuclei

Aggiunta/sostituzione di telaini e di melari

Recupero di sciami

Produzione di miele in laboratorio

Produzione di regine

Attività svolte

Pulizia e manutenzione del laboratorio e degli ambienti di lavoro

Nei primi giorni di lavoro ho conosciuto il mio tutor aziendale, Damiano Fioretto. Attualmente è l’unico, dei 3 soci, che lavora attivamente ad Apiamoci. Come prima attività ci siamo divisi i compiti per pulire e sanificare il laboratorio e gli ambienti di lavoro, compresi diversi strumenti e macchine complesse come gli estrattori di miele e centrifughe

Sicuramente l’attività che ho svolto più spesso e che sta alla base di ogni uscita in apiario, consiste nell'aprire la soffitta ( il tetto dell’arnia) per rivelare i telaini infilati all’interno. Da questo punto è necessario riportare sul quaderno i dati di ogni singola colonia; puntualizzando le sue condizioni di salute, eventuali malattie e monitorare i miglioramenti nel tempo. In questa attività bisognava essere estremamenti precisi per evitare di sbagliare la raccolta di dati a lungo termine. Personalmente penso di aver svolto bene questa attività e sono soddisfatto del livello di responsabilità che ho raggiunto.

Monitoraggio e riporto dei dati

Questa attività consisteva nella raccolta dei melari colmi di telaini con miele.In seguito siamo passati alla fase di disopercolatura, che ci avrebbe permesso di eliminare l’opercolo. è molto importante effettuare questo processo sulla cera dei telaini per permettere un corretto funzionamento della centrifuga. La disopercolatura va effettuata in una grande vasca di raccolta, per recuperare le tracce di miele, ed utilizzando coltelli e spatole apposite per un lavoro veloce ed efficace di coppia.

Produzione di miele in laboratorio

Dopodiché si inseriscono i telaini disopercolati nella centrifuga. Questa macchina tramite un vero e proprio effetto centrifuga permette di inserire molti telaini in cerchio, che verranno fatti girare per far fuoriuscire il miele. Questo si deposita sul fondo e viene raccolto da un secchio. L’ultimo passaggio consiste nella decantazione statica del miele che viene effetuata in appositi fusti con rubinetto. Una volta completata l’ultima fase il prodotto è pronto e bisogna soltanto confezionarlo nei barattoli.

Produzione di miele in laboratorio

Per questa attività ci siamo recati in un apiario specifico interamente dedicato alla produzione di regine. Il lavoro prevede la ricerca delle regine nella colonia. Una volta individuate bisogna marchiarle con un apposito pennarello e poi raccoglierle ed inserirle in una gabbietta in plastica insieme ad alcune api operaie che si prenderanno cura di loro. Le regine da noi raccolte invece sono state poi vendute ad altri apicoltori o hobbisti .

Produzione di regine

Sicuramente è uno dei miei lavori preferiti. E’ complesso e va effettuato in coppia per essere efficienti. Il primo compito, l’ingabbiamento, prevede la ricerca della regina su tutti i telaini. Si tratta di un lavoro che può richiedere diverso tempo ed è necessario prestare estrema attenzione e pazienza. Il fine è rinchiudere l’insetto in piccole gabbiette in bamboo da inserire all’interno del telaino. Questo serve per bloccare la covata visto che la regina sarà impossibilitata a spostarsi oltre le sbarre della gabbia. In questo modo nei successivi 24 giorni ogni uovo avrà avuto il tempo di schiudersi e svilupparsi in adulto; sarà così possibile effettuare i trattamenti in assenza di covata.

Ingabbiamento e produzione di nuclei

Il secondo lavoro è stato eseguito quasi interamente da Damiano, vista la sua esperienza e conoscenza nel lavoro. In ogni colonia è necessario scegliere un telaino da esportare e da inserire in una casetta di polistirolo fino al riempimento, formando, così, una nuova colonia.

Ingabbiamento e produzione di nuclei

è capitato più di una volta di dover recuperare alcuni sciami con Damiano. Questo fenomeno della sciamatura è un comportamento naturale della colonia per moltiplicarsi, tuttavia in apicoltura è un comportamento poco tollerato perchè rallenta le produzioni ed indebolisce la colonia. Le poche volte in cui ci siamo imbattuti in una sciamatura io e Damiano abbiamo sempre trovato un modo efficiente per recuperare un buon numero di api e la regina da poter intrappolare in una casetta da nuclei.

Recupero di sciami

Spesso nelle nostre routine di controllo ci siamo imbattuti in colonie che necessitavano di una modifica dell’arnia per diverse ragioni, con un aumento o diminuzione di melari. Anche i telaini che costituiscono l’arnia se necessario andavano sostituiti

Aggiunta/sostituzione di telaini e di melari

L’esperienza lavorativa è stata positiva e mi ha aiutato a comprendere meglio il mondo del lavoro. Il lavoro di un apicoltore è sicuramente impegnativo, soprattutto in questi tempi afflitti dai cambiamenti climatici, dagli inquinanti e dai pesticidi che di certo non vanno ad aiutare le api ed i lavoratori. Apiamoci si basa su una apicoltura sostenibile e biologica che non pensa solamente alla produzione di miele ma anche alla salvaguardia delle colonie e al loro benessere, evitando di adottare pratiche fin troppo invasive ed inutili. Una cosa che ho trovato molto importante ed interessante in quella azienda riguarda il metodo di gestione delle api. A differenza di altre aziende Apiamoci preferisce lasciar vivere e crescere le api nel modo più naturale possibile, evitando il nomadismo e la sopravvivenza di colonie più deboli. Questa linea di pensiero mi ha ispirato già dai primi incontri e dalle prime conversazioni con Damiano,che mi ha illustrato tutto il suo lavoro e la sua passione per questi animali.

In conclusione

Un importante spunto di riflessione riguarda la giornata che abbiamo dedicato alla produzione del miele. Se prima consideravo questa pratica noiosa e lenta, ora la reputo una delle attività più interessanti. Al pari di uscire in apiario e controllare le api. Tra le competenze acquisite posso sicuramente includere le numerose informazioni e tecniche che mi sono state insegnate da Damiano sull’utilizzo di tutte le attrezzature e le macchine dedicate all’apicoltura. Il gioco di squadra che abbiamo messo in atto tutti i giorni, la fiducia che ha riposto lui in me e le responsabilità che mi sono dovuto assumere.

In conclusione

Ovviamente ci sono state delle difficoltà e degli errori durante questa esperienza che mi hanno sicuramente aiutato. In primo piano vorrei porre attenzione sulla responsabilità presa. Forse per qualcun altro potrebbe trattarsi di ruoli molto semplici e su cui non bisogna porre molto peso, ma personalmente ci sono stati diversi lavori in cui ho sempre temuto di fare errori gravi. Come potrebbe essere il rischio di maneggiare male i telaini sfilati, o perdere l’ape regina o esagerare con alcune manovre delicate. Sta di fatto che col passare delle settimane questa ansia sulle responsabilità si è affievolita notevolmente, il che ha aiutato molto. Altre situazioni difficili probabilmente riguardano i lavori rapidi, ovvero quei lavori che andavano fatti in pochissimo tempo per varie ragioni. La difficoltà principale è stata la scarsa manualità con quei lavori e sicuramente la mia lentezza nel saperli fare.

In conclusione

Infine vorrei spendere alcune righe per parlare del legame di Apiamoci con il mio corso di studi. Nonostante l’apicoltura non sia un vero e proprio allevamento è possibile collegarlo a diversi argomenti più volte studiati a scuola. Come può essere la biodiversità, la gestione dell’ambiente e del territorio e produzione vegetale. Nonostante l’esperienza positiva non me la sento discegliere questo lavoro come stile di vita. Lo troverei sicurmente affascinante ma per il momento sono più interessato al mondo degli insetti nella ricerca scentifica. Sarei quindi più propenso a continuare gli studi in università.

In conclusione