LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI E LA GLOBALIZZAZIONE
Jessica Salazar Tell
Created on June 12, 2024
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LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI E LA GLOBALIZZAZIONE
Jessica Salazar Tello 5D SiaA.s. 2024-2025
3. La globalizzazione
2. La politica commerciale
1. Il commercio internazionale
Indice
Il Commercio Internazionale
È l'insieme degli scambi di beni, servizi e capitali tra gli operatori economici di un dato paese e gli operatori stranieri. - Le importazioni, sono l'insieme dei beni e dei servizi che un paese acquista da Paesi stranieri.- Le esportazioni, sono invece i beni e i servizi prodotti da un paese e venduti ai paesi stranieri.
Il commercio internazionale
Quando le importazioni superano le esportazioni, il paese si impoverisce.
È possibile procurarsi beni non disponibili all’interno di un paese.
L’interdipendenza fra gli stati suscita seri problemi quando uno stato dipende completamente da un altro.
La specializzazione produttiva fa crescere la competitività della produzione nazionale.
Vantaggi vs Svantaggi
TEORIA DEI MERCANTILISTI
Le teorie del commercio
TEORIA DEL GAP TECNOLOGICO
TEORIA DEI COSTI COMPARATI
TEORIA DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO
TEORIA DI HECKSCHER E OHLIN
SCUOLA CLASSICA
La Politica commerciale
Autarchia
Liberismo
Esistono tre tipi di Politica commerciale:
LA POLITICA COMMERCIALE
L'insieme dei provvedimenti attraverso i quali le autorità pubbliche regolano i rapporti commerciali con i Paesi esteri prende nome di politica commerciale.
Protezionismo
LA POLITICA PROTEZIONISTICA
È la Politica commerciale che, per sostenere i produttori nazionali, pone provvedimenti che ostacolano l’importazione di prodotti stranieri. Le barriere commerciali mirano a rendere difficile l’ingresso di beni stranieri sul mercato nazionale. Esistono due grandi gruppi:
- Barriere tariffarie (dazi doganali: specifici, ad valorem e misto)
- Barriere non tariffarie (quote sulle importazioni, limitazioni volontarie alle esportazioni, sussidi statali per le imprese nazionali, regolamentazioni di vario genere)
Favorisce la nascita delle industrie
Vantaggi vs Svantaggi
Danneggia i consumatori
Evita eccessive dipendenze economiche o indebitamenti.
Porta effetti negativi alle imprese
Blocca le importazioni
Difende particolari settori nazionali
Impedisce il fenomeno del dumping
Benefici della concorrenza mondiale
Vantaggi vs Svantaggi
Ottimale collocazione delle risorse
La concorrenza straniera può ostacolare la nascita di nuove imprese
LA POLITICA LIBERISTA
Alla libertà di iniziativa economica, secondo la quale gli operatori economici agiscono senza interferenze da parte dello stato.
La globalizzazione
L'accentuato grado di indipendenza tra le economie nazionali in virtù del quale si viene a creare un unico mercato mondiale di beni è indicato con il termine globalizzazione.
La globalizzazione comporta una vera e propria delocalizzazione produttiva, infatti le imprese progressivamente si trasferiscono in quegli stati che offrono migliori opportunità di profitto.
La globalizzazione
Critiche
Può avvenire in tre modalità:
- Commercio internazionale (esportazione diretta e esportazione indiretta)
- investimenti diretti esteri (Investimenti greenfield e investimenti brownfield)
- Forme intermedie di internazionalizzazione (licensing e franchising)
Con internazionalizzazione di una impresa si intende conquistare nuove quote di mercato nei Paesi nei quali l’impresa ha deciso di investire, ovvero estendere il proprio bacino di clientela o di utenza.
INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE
Lavoro svolto a scopo didattico
Jessica Salazar Tello5D SiaA.s. 2024-2025
Critiche:
- Li viene contestato in modo particolare dagli economisti delle teorie cosiddette tecnologiche di non aver opportunamente considerato il ruolo svolto nel commercio internazionale dal progresso tecnologico.
Teoria di Heckscher e di Ohlin
La scelta produttiva di un Paese è determinata dal costo dei fattori produttivi. Ciascun Paese si specializza in quelle produzioni che utilizzano maggiormente il fattore produttivo più abbondante.
David Ricardo
Critiche:
- La teoria prende in considerazione un unico costo, dato dal lavoro necessario per realizzare i beni, e trascura tutti gli oneri aggiuntivi.
- Inoltre, non spiega come si determina il costo del prodotto, né chiarisce perché i prodotti di uguale livello tecnologico siano comunque scambiati.
- Egli trascura elementi importanti, quali i gusti dei consumatori e la produzione in serie che consente forti riduzioni dei costi.
- Infine, la teoria non affronta il problema dei cambi delle monete dei vari Paesi.
Teoria dei costi comparati (David Ricardo)
Il commercio internazionale trova ragione di esistere e risulta vantaggioso anche per quei paesi che presentano uno svantaggio assoluto nella produzione di tutti i beni.
Adam Smith
Scuola classica
Secondo Adam Smith il commercio internazionale è basato sui vantaggi assoluti. Infatti ciascun stato poteva specializzarsi nella produzione del bene in cui si mostrava più efficiente e importare l’altro bene dal rispettivo Paese specializzato.
Disoccupazione
Molti paesi industrialmente avanzati registrano un insieme di difficoltà, derivanti dall'aggressività economica e commerciale dei paesi emergenti.
Peggioramento della povertà
L'interesse perseguito sarebbe di mantenere i paesi più poveri nella loro condizione di arretrazione economica.
Eccesiva omogeneizzazione
C'è chi ritiene che la globalizzazione porti a una eccessiva omogeneizzazione culturale tra i diversi stati.
Attraverso la nozione di “ciclo di vita del prodotto”. Secondo questa teoria, l’ineguale livello di sviluppo tecnologico raggiunto da ogni Paese influenza notevolmente il tipo e il volume delle esportazioni.
Teoria del ciclo di vita del prodotto
Raymond Vernon e Zeev Hirsch
Secondo questa teoria ogni prodotto attraversa fasi distinte:
- Fase iniziale: i costi di produzione in questa fase sono alti. La domanda di questi beni è rigida.
- Fase di sviluppo: il prodotto cessa di essere nuovo e ciò consente di elaborare tecniche produttive efficienti. L’elemento innovativo cessa di svolgere la sua influenza sulla domanda, che comincia a essere sensibile alle variazioni di prezzo del bene.
- Fase della maturazioni: il prodotto non è più tecnologicamente possibile di ulteriori innovazioni. In questa fase la domanda si dice elastica, in quanto piccole variazioni di prezzo provocano consistenti variazioni nella quantità richiesta.
Teoria del gap tecnologico (Posner)
I vantaggi comparati di un paese rispetto ad un altro dipendono dal “Vantaggio tecnologico”. Alcuni paesi (Innovatori) si trovano in vantaggio grazie alle conoscenze tecnologiche. Tale vantaggio però ha una durata limitata al periodo di tempo necessario agli altri paesi (Inseguitori) per imitare (Imitatori) le nuove tecnologie.
Teoria dei mercantilisti
Per i mercantilisti il commercio internazionale avvantaggiava esclusivamente il paese esportatore, infatti, uno stato poteva trarre vantaggio dagli scambi soltato a scapito di un altro stato.