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LE RELAZIONI ECONOMICHE INTERNAZIONALI E LA GLOBALIZZAZIONE

Jessica Salazar Tello 5D SiaA.s. 2024-2025

3. La globalizzazione

2. La politica commerciale

1. Il commercio internazionale

Indice

Il Commercio Internazionale

È l'insieme degli scambi di beni, servizi e capitali tra gli operatori economici di un dato paese e gli operatori stranieri. - Le importazioni, sono l'insieme dei beni e dei servizi che un paese acquista da Paesi stranieri.- Le esportazioni, sono invece i beni e i servizi prodotti da un paese e venduti ai paesi stranieri.

Il commercio internazionale

Quando le importazioni superano le esportazioni, il paese si impoverisce.

È possibile procurarsi beni non disponibili all’interno di un paese.

L’interdipendenza fra gli stati suscita seri problemi quando uno stato dipende completamente da un altro.

La specializzazione produttiva fa crescere la competitività della produzione nazionale.

Vantaggi vs Svantaggi

TEORIA DEI MERCANTILISTI

Le teorie del commercio

TEORIA DEL GAP TECNOLOGICO

TEORIA DEI COSTI COMPARATI

TEORIA DEL CICLO DI VITA DEL PRODOTTO

TEORIA DI HECKSCHER E OHLIN

SCUOLA CLASSICA

La Politica commerciale

Autarchia

Liberismo

Esistono tre tipi di Politica commerciale:

LA POLITICA COMMERCIALE

L'insieme dei provvedimenti attraverso i quali le autorità pubbliche regolano i rapporti commerciali con i Paesi esteri prende nome di politica commerciale.

Protezionismo

LA POLITICA PROTEZIONISTICA

È la Politica commerciale che, per sostenere i produttori nazionali, pone provvedimenti che ostacolano l’importazione di prodotti stranieri. Le barriere commerciali mirano a rendere difficile l’ingresso di beni stranieri sul mercato nazionale. Esistono due grandi gruppi:

  • Barriere tariffarie (dazi doganali: specifici, ad valorem e misto)
  • Barriere non tariffarie (quote sulle importazioni, limitazioni volontarie alle esportazioni, sussidi statali per le imprese nazionali, regolamentazioni di vario genere)

Favorisce la nascita delle industrie

Vantaggi vs Svantaggi

Danneggia i consumatori

Evita eccessive dipendenze economiche o indebitamenti.

Porta effetti negativi alle imprese

Blocca le importazioni

Difende particolari settori nazionali

Impedisce il fenomeno del dumping

Benefici della concorrenza mondiale

Vantaggi vs Svantaggi

Ottimale collocazione delle risorse

La concorrenza straniera può ostacolare la nascita di nuove imprese

LA POLITICA LIBERISTA

Alla libertà di iniziativa economica, secondo la quale gli operatori economici agiscono senza interferenze da parte dello stato.

La globalizzazione

L'accentuato grado di indipendenza tra le economie nazionali in virtù del quale si viene a creare un unico mercato mondiale di beni è indicato con il termine globalizzazione.

La globalizzazione comporta una vera e propria delocalizzazione produttiva, infatti le imprese progressivamente si trasferiscono in quegli stati che offrono migliori opportunità di profitto.

La globalizzazione

Critiche

Può avvenire in tre modalità:

  • Commercio internazionale (esportazione diretta e esportazione indiretta)
  • investimenti diretti esteri (Investimenti greenfield e investimenti brownfield)
  • Forme intermedie di internazionalizzazione (licensing e franchising)

Con internazionalizzazione di una impresa si intende conquistare nuove quote di mercato nei Paesi nei quali l’impresa ha deciso di investire, ovvero estendere il proprio bacino di clientela o di utenza.

INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

Lavoro svolto a scopo didattico

Jessica Salazar Tello5D SiaA.s. 2024-2025

Critiche:

  • Li viene contestato in modo particolare dagli economisti delle teorie cosiddette tecnologiche di non aver opportunamente considerato il ruolo svolto nel commercio internazionale dal progresso tecnologico.

Teoria di Heckscher e di Ohlin

La scelta produttiva di un Paese è determinata dal costo dei fattori produttivi. Ciascun Paese si specializza in quelle produzioni che utilizzano maggiormente il fattore produttivo più abbondante.

David Ricardo

Critiche:

  • La teoria prende in considerazione un unico costo, dato dal lavoro necessario per realizzare i beni, e trascura tutti gli oneri aggiuntivi.
  • Inoltre, non spiega come si determina il costo del prodotto, né chiarisce perché i prodotti di uguale livello tecnologico siano comunque scambiati.
  • Egli trascura elementi importanti, quali i gusti dei consumatori e la produzione in serie che consente forti riduzioni dei costi.
  • Infine, la teoria non affronta il problema dei cambi delle monete dei vari Paesi.

Teoria dei costi comparati (David Ricardo)

Il commercio internazionale trova ragione di esistere e risulta vantaggioso anche per quei paesi che presentano uno svantaggio assoluto nella produzione di tutti i beni.

Adam Smith

Scuola classica

Secondo Adam Smith il commercio internazionale è basato sui vantaggi assoluti. Infatti ciascun stato poteva specializzarsi nella produzione del bene in cui si mostrava più efficiente e importare l’altro bene dal rispettivo Paese specializzato.

Disoccupazione

Molti paesi industrialmente avanzati registrano un insieme di difficoltà, derivanti dall'aggressività economica e commerciale dei paesi emergenti.

Peggioramento della povertà

L'interesse perseguito sarebbe di mantenere i paesi più poveri nella loro condizione di arretrazione economica.

Eccesiva omogeneizzazione

C'è chi ritiene che la globalizzazione porti a una eccessiva omogeneizzazione culturale tra i diversi stati.

Attraverso la nozione di “ciclo di vita del prodotto”. Secondo questa teoria, l’ineguale livello di sviluppo tecnologico raggiunto da ogni Paese influenza notevolmente il tipo e il volume delle esportazioni.

Teoria del ciclo di vita del prodotto

Raymond Vernon e Zeev Hirsch

Secondo questa teoria ogni prodotto attraversa fasi distinte:

  • Fase iniziale: i costi di produzione in questa fase sono alti. La domanda di questi beni è rigida.
  • Fase di sviluppo: il prodotto cessa di essere nuovo e ciò consente di elaborare tecniche produttive efficienti. L’elemento innovativo cessa di svolgere la sua influenza sulla domanda, che comincia a essere sensibile alle variazioni di prezzo del bene.
  • Fase della maturazioni: il prodotto non è più tecnologicamente possibile di ulteriori innovazioni. In questa fase la domanda si dice elastica, in quanto piccole variazioni di prezzo provocano consistenti variazioni nella quantità richiesta.

Teoria del gap tecnologico (Posner)

I vantaggi comparati di un paese rispetto ad un altro dipendono dal “Vantaggio tecnologico”. Alcuni paesi (Innovatori) si trovano in vantaggio grazie alle conoscenze tecnologiche. Tale vantaggio però ha una durata limitata al periodo di tempo necessario agli altri paesi (Inseguitori) per imitare (Imitatori) le nuove tecnologie.

Teoria dei mercantilisti

Per i mercantilisti il commercio internazionale avvantaggiava esclusivamente il paese esportatore, infatti, uno stato poteva trarre vantaggio dagli scambi soltato a scapito di un altro stato.