Want to make interactive content? It’s easy in Genially!

Transcript

Banksy

La Fisica del Clima

John Stuart Mill

Nobel 2021

II Riv. Industriale

Naturalis Historia

Hard Times

I Cambiamenti Climatici

Energie e clima sono strettamente correlati poiché l'energia influenza gli scambi termici tra la Terra, l'atmosfera e lo spazio. È importante distinguere tra clima e tempo atmosferico: il tempo atmosferico si riferisce alle condizioni meteorologiche locali che cambiano rapidamente, mentre il clima rappresenta la media statistica delle condizioni meteorologiche su periodi più lunghi. La fisica del clima è molto complessa e coinvolge numerosi fattori come la radiazione solare, la circolazione atmosferica e oceanica, l'effetto serra, e altri ancora. Affrontare i cambiamenti climatici richiede un approccio multidisciplinare che coinvolga scienziati, ingegneri, politici e il pubblico per comprendere le cause, gli effetti e sviluppare strategie di mitigazione.

la fisica del clima

previsioni

coefficiente di proporzionalità

ForzantiRadiative

Per valutare l'impatto dei diversi fattori sul clima globale, si utilizza il concetto di forzante radiativa, che rappresenta la variazione dell'irradianza netta alla tropopausa causata da un singolo fattore climatico. Le forzanti radiative, indicate con F e misurate in W/m2, sono positive se aumentano l'irradianza verso la superficie terrestre e negative se la diminuiscono.

Queste forzanti influenzano la temperatura globale media, che aumenta per forzanti positive e diminuisce per forzanti negative, ristabilendo l'equilibrio radiativo. La variazione di temperatura è proporzionale alla forzante radiativa secondo l'equazione ΔT = a0F, dove il coefficiente di proporzionalità a0 è circa 0,3 m² K/W. Quindi, una forzante positiva di 1 W/m² produce un aumento di temperatura di circa 0,3 °C, con un effetto di ritorno dell'irradianza che ripristina l'equilibrio radiativo.

Il Bilancio Radiativo Sulla Terra

Il bilancio radiativo del sistema Terra rappresenta l'equilibrio tra l'energia solare che entra nell'atmosfera e quella che viene emessa dalla Terra nello spazio.È fondamentale per comprendere il clima e può essere influenzato da vari fattori, inclusi i gas serra e i cambiamenti nella copertura nuvolosa.

Questo delicato equilibrio radiativo è essenziale per mantenere la Terra alla temperatura ideale per la vita. Tuttavia, anche una minima discrepanza nel bilancio

atmosfera

sup. ter.

John Stuart Mill

+ INFO

+ INFO

+ INFO

John Stuart Mill (1806-1873) è uno dei filosofi più influenti del XIX secolo. La sua opera copre una vasta gamma di argomenti, dalla filosofia morale ed etica alla filosofia politica e alla teoria economica.Sebbene Mill non abbia scritto direttamente sui cambiamenti climatici, i suoi principi etici e le sue idee sulla sostenibilità e il progresso umano offrono un quadro prezioso per affrontare questa emergenza.

Utilitarismo e Massimizzazione della Felicità

Benessere delle Generazioni Future

Armonia tra Progresso e Natura

Naturalis Historia

Plinio il Vecchio, vissuto nel I secolo d.C., è noto per la sua monumentale opera, la "Naturalis Historia". Questo lavoro enciclopedico non è solo una miniera di informazioni sulla scienza e la natura dell'epoca, ma ci offre anche una finestra sulle preoccupazioni e sulle osservazioni ambientali degli antichi Romani.

In "Naturalis Historia", Plinio descrive vari fenomeni naturali con un dettaglio che rispecchia l'acuta osservazione della natura da parte degli antichi. Egli discute di fenomeni come terremoti, eruzioni vulcaniche e cambiamenti climatici che potevano influenzare l'agricoltura e la vita quotidiana. Le sue descrizioni vanno oltre la semplice narrazione degli eventi, esplorando le cause e le conseguenze di tali fenomeni. Ad esempio, Plinio osserva come le condizioni meteorologiche avverse, come le forti piogge, le siccità prolungate e le gelate fuori stagione, possano portare a carestie, mettendo in luce una consapevolezza delle connessioni tra il clima e la prosperità umana.

Il paragone con oggi

Info

Il titolo stesso, "I don't believe in global warming" ("Non credo nel riscaldamento globale"), è un'affermazione provocatoria che sfida direttamente la realtà scientifica dei cambiamenti climatici in corso. Banksy usa l'ironia per mettere in discussione coloro che negano l'esistenza o la gravità del cambiamento climatico, sottolineando l'assurdità di ignorare le prove scientifiche schiaccianti e le conseguenze reali che il riscaldamento globale sta già provocando sul nostro pianeta.

L'opera "I don't believe in global warming" di Banksy è un potente esempio di come l'arte possa essere utilizzata per trasmettere un messaggio sociale e politico. Quest'opera, come molte altre creazioni dell'artista, provoca riflessioni profonde sulla società contemporanea e sulle sue problematiche più urgenti, tra cui i cambiamenti climatici.

I Don't Believe In Global Warming

Interpretazioni

Seconda Rivoluzione Industriale

Conseguenze

La Rivoluzione Industriale, iniziata nel XVIII secolo in Gran Bretagna, ha segnato un periodo di trasformazione senza precedenti nella storia dell'umanità. Abbiamo assistito al passaggio da un'economia agricola e artigianale a un'economia basata sull'industria e sulla produzione di massa. Tuttavia, questa trasformazione ha avuto un costo significativo per il nostro pianeta.L'uso massiccio del carbone per alimentare le fabbriche, i treni e le navi a vapore ha portato a un aumento drastico delle emissioni di anidride carbonica (CO2). Questo ha segnato l'inizio di un cambiamento nel bilancio energetico del pianeta, contribuendo all'effetto serra e, di conseguenza, al riscaldamento globale.

Syukuro Manabe

Klaus Hasselmann

Info

Info

Info

Giorgio Parisi

Il premio Nobel per la Fisica 2021

Il premio Nobel per la Fisica 2021 è stato conferito a tre eminenti scienziati: Syukuro Manabe, Klaus Hasselmann e Giorgio Parisi. Il riconoscimento è stato assegnato loro per il loro straordinario contributo alla comprensione del cambiamento climatico, una tematica di crescente importanza nell'odierna società globale.

Syukuro Manabe, di origine giapponese e formatosi presso l'Università di Princeton negli Stati Uniti, è stato pioniere nello sviluppo di modelli climatici. Nel 1967, insieme al collega Richard Wetherald, ha pubblicato uno studio fondamentale che ha permesso ai climatologi di prevedere l'incremento della temperatura media della superficie terrestre in relazione all'aumento di anidride carbonica nell'atmosfera. La sua ricerca ha evidenziato l'importanza di considerare variabili come il vapore acqueo per comprendere appieno gli impatti del cambiamento climatico.

Klaus Hasselmann, oceanografo e studioso dei moti ondosi, ha dedicato gran parte della sua carriera al cambiamento climatico. Ha svolto un ruolo cruciale nella connessione tra il riscaldamento globale e l'aumento di frequenza e intensità di fenomeni meteorologici, come nubifragi e ondate di calore. Il suo lavoro ha contribuito a chiarire il legame tra le variazioni meteorologiche quotidiane e il cambiamento climatico a lungo termine, respingendo argomentazioni negazioniste.

Giorgio Parisi, fisico teorico italiano, è stato riconosciuto per il suo lavoro nell'ambito dei sistemi caotici. Parisi si occupa di modelli matematici che consentono di comprendere fenomeni apparentemente caotici, come il movimento degli stormi di uccelli. Applicando questa prospettiva al cambiamento climatico, Parisi ha evidenziato l'importanza di considerare anche il "rumore di fondo", cioè le perturbazioni apparentemente casuali, per ottenere una visione più completa e accurata dei cambiamenti climatici.

Hard Times

Un'opera letteraria del XIX secolo che continua a illuminare la nostra comprensione della società e dell'ambiente è "Hard Times" di Charles Dickens. Pur essendo scritto in un contesto storico diverso, il romanzo di Dickens offre una critica acuta della società industriale e delle sue conseguenze, offrendoci preziose lezioni sulla nostra responsabilità verso l'ambiente e le generazioni future.

Impatto dell'Industrializzazione sull'Ambiente

Critica della Razionalità Utilitaristica

Critica della Razionalità Utilitaristica

Grazie per l'attenzione

Progetto a cura di Montella Pasquale

il coefficiente di proporzionalità tra la variazione della temperatura superficiale terrestre (dT) e una piccola forzante radiativa positiva (dF) è stato stimato a circa 0,3 m² K/W. Questo valore è ottenuto considerando l'equilibrio radiativo e il raffreddamento dell'irradianza terrestre. Tuttavia, la relazione tra forzanti radiative e variazioni di temperatura è complicata dalle retroazioni (feedback) che possono amplificare (retroazioni positive) o ridurre (retroazioni negative) gli effetti delle forzanti. Considerando queste retroazioni, il parametro di sensibilità climatica (a) è stimato a circa 0,6 m² K/W, suggerendo che le retroazioni tendono a amplificare l'effetto delle forzanti. Alcuni modelli suggeriscono che il valore di a potrebbe essere ancora più alto, fino a 0,9 m² K/W, con un'incertezza del 50%. La stima delle forzanti radiative è un obiettivo importante dei modelli climatici globali.

Oggi, come allora, la nostra società dipende strettamente dal clima. Le osservazioni di Plinio il Vecchio ci ricordano che il clima ha sempre avuto un impatto cruciale sulla vita umana, influenzando l'agricoltura, l'economia e la stabilità sociale. Tuttavia, a differenza del passato, ora abbiamo la consapevolezza scientifica e tecnologica per comprendere le cause antropogeniche del cambiamento climatico e per agire di conseguenza. Grazie ai progressi nella climatologia, nella meteorologia e nelle scienze ambientali, sappiamo che molte delle attuali alterazioni climatiche sono dovute all'attività umana, come l'emissione di gas serra derivanti dalla combustione di combustibili fossili, la deforestazione e l'industrializzazione. Questo livello di comprensione ci offre gli strumenti per misurare, prevedere e potenzialmente mitigare gli effetti del cambiamento climatico. A differenza degli antichi, che potevano solo osservare e adattarsi alle variazioni climatiche, noi abbiamo la capacità di intervenire direttamente sulle cause di queste variazioni.Peccato, però, che questo non sembri interessare veramente a nessuno.

In "Hard Times", Dickens critica la razionalità utilitaristica e il materialismo che dominano la società industriale di Coketown. Il personaggio di Thomas Gradgrind rappresenta un approccio rigido e calcolatore alla vita, che ignora l'importanza delle emozioni, della creatività e della compassione. Oggi, possiamo vedere un parallelo con il nostro approccio alle risorse naturali e all'ambiente, spesso trattati con una mentalità utilitaristica che nega il loro valore intrinseco e si concentra solo sul profitto economico. Questa visione ristretta ha contribuito alla crisi climatica, poiché l'industrializzazione e lo sfruttamento delle risorse naturali hanno portato a emissioni di gas serra e degrado ambientale.

Mill ci ricorda l'importanza di considerare il benessere delle generazioni future nelle nostre scelte attuali. Egli credeva nella sostenibilità a lungo termine del progresso umano e sosteneva che lo sviluppo economico non dovrebbe compromettere le risorse naturali necessarie per le generazioni future.Questo principio è essenziale nel nostro attuale dibattito sui cambiamenti climatici. Dobbiamo prendere decisioni che proteggano il nostro pianeta per i nostri figli e i nostri nipoti, assicurando che possano godere delle stesse opportunità di prosperità e benessere che abbiamo noi oggi. Mill sottolineava che il vero progresso non è quello che esaurisce le risorse per ottenere guadagni a breve termine, ma quello che costruisce una base solida per il benessere duraturo di tutta l'umanità. Questo concetto di responsabilità intergenerazionale ci impone di agire oggi per prevenire danni futuri e di preservare l'integrità del nostro ambiente naturale.

John Stuart Mill è noto per la sua teoria dell'utilitarismo, che sostiene che la giusta azione è quella che produce la maggior felicità per il maggior numero di persone. Questo principio ci guida a considerare l'impatto delle nostre azioni non solo su di noi stessi, ma sull'intera umanità.Quando pensiamo ai cambiamenti climatici, dobbiamo riflettere su come le nostre decisioni influenzeranno il benessere delle generazioni future. Le scelte che facciamo oggi, come ridurre le emissioni di gas serra e adottare pratiche sostenibili, non sono solo scelte ecologiche, ma anche morali. Stiamo lavorando per garantire un futuro migliore e più felice per tutti. L'utilitarismo di Mill ci spinge a vedere il valore intrinseco nelle azioni che promuovono il benessere collettivo e a riconoscere la nostra responsabilità nel preservare un ambiente sano per le generazioni a venire.

Mill ha discusso l'importanza di trovare un equilibrio tra progresso economico e preservazione della natura. Questo equilibrio è cruciale per affrontare i cambiamenti climatici. Non possiamo permettere che il nostro desiderio di progresso distrugga l'ambiente naturale su cui tutti dipendiamo.Dobbiamo promuovere uno sviluppo economico sostenibile, che rispetti i limiti ecologici del nostro pianeta e preservi le risorse naturali per le generazioni future. Mill credeva che una società veramente avanzata è quella che riconosce il valore della natura e si sforza di mantenere un equilibrio armonioso tra crescita economica e tutela ambientale. Questo significa investire in tecnologie verdi, adottare politiche energetiche rinnovabili e ridurre al minimo il nostro impatto ecologico.

Questo tipo di osservazioni, anche se non basate sulle conoscenze scientifiche moderne, mostra come l'interazione tra l'uomo e l'ambiente fosse già un tema rilevante. Questi resoconti ci ricordano che anche le civiltà antiche erano vulnerabili ai capricci del clima. Inoltre, Plinio non si limita a descrivere i fenomeni, ma cerca di capire le leggi naturali che li governano, un approccio che riflette un embrionale metodo scientifico. Le sue osservazioni sulle eruzioni vulcaniche, ad esempio, non solo documentano l'evento, ma tentano anche di spiegare perché e come avvengano. Questo approccio analitico dimostra una profonda consapevolezza del fatto che il clima e i fenomeni naturali hanno un impatto diretto e significativo sulla vita umana

Syukuro Manabe e Richard Wetherall hanno proposto il primo modello realistico delle interazioni tra superficie terrestre e atmosfera, prevedendo che il raddoppiamento della concentrazione di CO2 rispetto ai livelli preindustriali avrebbe causato un aumento di temperatura di circa 2°C. Nel 1988, le Nazioni Unite hanno istituito l'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), un organismo internazionale che analizza la ricerca climatologica. Secondo il rapporto più recente dell'IPCC, la CO2 è la principale forzante radiativa dal 1750 a oggi, seguita dalle forzanti di altri gas serra. Gli aerosol di origine antropica rappresentano la principale forzante negativa. La forzante radiativa totale è raddoppiata ogni 30 anni dal 1750 al 2011.

Dickens descrive Coketown come una città soffocata dal fumo e dall'inquinamento, un simbolo delle conseguenze negative dell'industrializzazione sfrenata. Questo quadro ci ricorda l'importanza di considerare l'impatto ambientale delle nostre attività economiche. I cambiamenti climatici sono in gran parte il risultato di pratiche industriali non sostenibili e dell'uso eccessivo di combustibili fossili. Come ci mostra Dickens, è necessario un ripensamento delle nostre priorità e dei nostri modelli di sviluppo per proteggere l'ambiente e garantire un futuro sostenibile.

la radiazione solare incidente sulla Terra è di circa 340 W/m², ma Circa 100 W/m² vengono riflessi indietro nello spazio dall'atmosfera e dalla superficie stessa, mentre i rimanenti 240 W/m² sono assorbiti dalla Terra. Tra queste quantità, la superficie terrestre assorbe direttamente 161 W/m² di radiazione solare, utilizzandola per riscaldarsi. Una parte di questa energia viene poi ceduta all'atmosfera sotto forma di calore, attraverso processi di convezione ed evaporazione, pari a 104 W/m².

Questi eventi ci portano a comprendere che la Rivoluzione Industriale rappresenta l'inizio dell'Antropocene, l'era geologica caratterizzata dall'impatto significativo dell'uomo sulla Terra. Le emissioni di gas serra iniziate durante questo periodo sono una delle principali cause del riscaldamento globale osservato oggi.Con il progredire del XX e XXI secolo, la consapevolezza dei cambiamenti climatici e dell'impatto ambientale delle attività umane è cresciuta. Questo ha portato a movimenti ambientalisti e politiche volte a mitigare l'impatto delle attività industriali sull'ambiente.

Nel frattempo, l'atmosfera stessa assorbe anche parte della radiazione solare, pari a 79 W/m², oltre a ricevere calore dalla superficie terrestre. Di fatto, dell'energia termica emessa dalla superficie terrestre, 41 W/m² attraversano l'atmosfera senza essere assorbiti, mentre i restanti 357 W/m² vengono catturati. Questo porta l'atmosfera a assorbire complessivamente 540 W/m². Successivamente, l'atmosfera riemette questa energia sotto forma di radiazione termica,

Attraverso questa opera, Banksy ci invita a riflettere su come le nostre azioni quotidiane influenzino il clima del pianeta e sugli effetti disastrosi che il cambiamento climatico sta già avendo sulle comunità globali, sulla biodiversità e sull'equilibrio degli ecosistemi. Allo stesso tempo, l'opera può essere interpretata come una critica alla negazione e all'indifferenza che spesso accompagnano la discussione sui cambiamenti climatici. È un richiamo alla responsabilità individuale e collettiva di affrontare questa crisi con urgenza e determinazione.

In "Hard Times", Dickens esplora anche le disuguaglianze sociali create dall'industrializzazione. I lavoratori di Coketown vivono in condizioni difficili e sono esposti a rischi per la salute a causa dell'inquinamento. Oggi, i cambiamenti climatici colpiscono in modo sproporzionato le comunità più vulnerabili, sia a livello globale che locale. Le popolazioni meno abbienti sono spesso le più esposte agli eventi climatici estremi e hanno meno risorse per adattarsi. Questa ingiustizia climatica richiede un'azione urgente e solidale per proteggere i più vulnerabili e garantire equità nelle nostre risposte alla crisi.