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Percorso abilitante 30 CFU: prova orale

Candidato: Gabriele De Matteis Matricola : AF Università: UniPegaso

go!

Traccia: progetta una lezione simulata sui segni dinamici e di espressione anche mediante tecnologie digitali multimediali, sviluppandola con didattica innovativa ed accompagnandola con illustrazioni delle scelte contenutistiche, didattiche e metodologiche, compiute in riferimento ad un istituto scolastico ed una specifica classe.

Progettazione didattica

Informazioni generali

Destinatari: classe seconda composta da sei alunni. Tra questi un'alunna con DSA (dislessia) che accede alle tutele previste dalle L. 170/2010. Tempi: La lezione ha una durata complessiva di due ore in cui gli studenti lavorano insieme (D.P.R. 275/99) e si svolge durante il secondo quadrimestre. Prerequisiti: - conoscenza degli elementi principali della notazione musicale; - conoscenza e utilizzo degli elementi fondamentali della tecnica pianistica (indipendenza delle mani, "rilassamento")

Gli obiettivi della lezione (D.M. 176/2022)

Competenze: interpretare il materiale sonoro sviluppando la propria capacità di “dare senso” alle musiche eseguite; Abilità: acquisire capacità di riprodurre sullo strumento una gamma dinamica significativamente ampia sviluppando un'adeguata consapevolezza della tecnica necessaria per ciascuna modalità esecutiva; Conoscenze: conoscere ed utilizzare la notazione musicale in considerazione delle proprie esigenze esecutive (dinamica, agogica, fraseggio);

Fase attiva

Fase 1: Qual è il contrario di "espressivo"?

Ascoltiamo qualcosa di musicalmente povero : un file midi dell'Ouverture del Guglielmo Tell di Rossini. Al termine dell'ascolto poniamo gli alunni di fronte a una situazione problematica: cosa manca a questa esecuzione? Obiettivo: individuare gli elementi che danno senso all'esecuzione musicale, in particolare quelli connessi alla dinamica e all'espressione

Fase 2: Le principali categorie espressive

A questo punto ascoltiamo un'esecuzione pregevole dell'Ouverture di Rossini. Chiediamo agli studenti di porre particolare attenzione ad alcuni episodi registrando sul proprio quaderno (anche in maniera molto semplice): - Cosa accade sul piano dell'intensità sonora? - Quali immagini la musica evoca nella mia mente?

Fase 3: Sperimentare sul pianoforte

Passiamo poi al pianoforte, chiedendo ai ragazzi di individuare i "confini" sonori dello strumento. Qual è il suono più piccolo che possiamo ottenere? Quale il più grande? Esistono delle gradazioni intermedie? Una volta terminata questa fase di sperimentazione poniamo in luce due elementi essenziali: - Il pianoforte dispone di un'ampia tavolozza di suoni e colori; - Tra gesto e suono esiste una relazione precisa; (Tratto da H. Neuhaus, Capitolo 3)

Fase 4: Formalizzare ciò che si è appreso (1/2)

In questa fase, attraverso una breve lezione frontale, presentiamo la gestualità coinvolta nella realizzazione del piano, del forte, del diminuendo e del crescendo. Tale lezione mira a porre in luce alcuni dei parametri fondamentali che intervengono sull'intensità e sulla qualità del suono: - la velocità di attacco del tasto; - l'altezza di attacco al tasto; - la massa con cui si interviene sullo strumento (leve).

Fase 4: Formalizzare ciò che si è appreso (2/2)

Presentiamo inoltre una tavola dei segni dinamici e dell'espressione per permettere agli alunni di stabilire una prima, semplice relazione tra la gestualità e la scrittura musicale.

Grazie per la vostra attenzione!

Altri elementi utili

• Strumenti: pianoforte, quaderni degli alunni, pc connesso a internet con impianto audio
• Modalità di verifica e valutazione (D.Lgs 62/17): prevediamo una fase di valutazione di natura formativa, ovvero un feedback che mira a orientare il lavoro successivo degli alunni.

Alcuni esercizi da svolgere a quattro o sei mani

Utilizzando il metronomo alle velocità date, eseguite queste sequenze di suoni sperimentando i concetti presentati durante la lezione (velocità, altezza, massa)